Ultimi commenti alle biografie - pagina 893
Giovedì 29 luglio 2021 09:59:27
Per: Gianluca Vacchi
Buongiorno gianluca, sono una sua fan, le scrivo questa seconda mail nella speranza che lei possa salvare la mia vita. Soffro di sensibilita chimica da 5 anni e ultimamente anche di elettrosensibilità. Non tollero nulla di chimico, vernici, saponi, profumi, detersivi, abiti nuovi intrisi di formaldeide. Passo le mie giornate a letto chiusa in casa, tutte queste privazioni mi hanno resa depressa oltre che malata. Vivo a 60 km dal mio fidanzato, non riesco a stare nella sua abitazione a causa della mia mcs, spesso sono costretta quelle rare volte che ci vediamo a passare la notte dormendo in campagna per terra su delle coperte e a dormire in auto nelle notti più fredde. Sto perdendo la dignità, nessun essere umano dovrebbe patire quello che sto passando io.
Ho provato a resistere in casa sua per 5 ore, ma mi sono sentita malissimo, il mio corzo era paralizzato avevo intorpidimento, una tortura insopportabile era come essere su una sedia elettrica a lento dosaggio, e non riuscivo più a parlare in maniera corretta anche la mia mente era paralizzata. Se vivrei in casa sua per un mese in queste condizione morirei. Spesso dormo sul balcone in condizioni disastrose, non c'è la faccio più, non tollero nessuna casa.
Sono disperata, la malattia non è riconosciuta in italia, nessuno riesce ad aiutarmi. L unica cura possibile è l evitamento
Lei è un uomo di gran cuore, sono affascinata da quello che è riuscito a costurire nella sua vita, ho solo da imparare da lei..
Le chiedo se potrebbe fare un opera di bene, la mia vita è nelle sue mani.. la prego mi aiuti a realizzare una piccola casa di vetro in cui poter sopravvivere, mi bastano anche 30 mq.
Spero che il tuo buon cuore non mi lascerà annegare nella malattia
Da: Stefy
Giovedì 29 luglio 2021 09:42:53
Per: Matteo Salvini
La presenza nelle piazze di politici della Lega importanti come Bagnai, Borghi, Siri, dove partono cori contro Draghi, il green pass e i vaccini lo ritengo molto scorretto. Va bene il dissenso ma partecipare a queste piazze, peraltro quasi vuote e in alcuni casi un vero e proprio flop tanto da essere annullate, serve solo a regalare consenso agli avversari politici che non perdono occasione per chiedere l'uscita dal governo di Matteo... non è così che si risolvoni i nodi politici. M5 non scende in piazza per rivendicare i propri principi quasi del tutto rinnegati ma sulla giustizia sta tenendo bene, si muove bene senza strappare. È di ieri un sondaggio della Ghisleri, la regina dei sondaggisti, dove il 60% dei leghisti è favorevole al green pass, ai vaccini. e alle limitazioni. Personalmente sono tra loro in netto dissenso con la linea politica del mio leader politico espressa, anche durante la seconda fase della pandemia dichiaratamente aperturista ma non per questo mollo tutto. Si può non condividere a volte, però tanti, anche su questo blog, salutano e se ne vanno. Matteo, aldilà delle tue convinzioni rispettabilissime, sei un capo di partito, stai perdendo consenso e dovresti considerare che la maggior parte dei tuoi elettori vuole tornare alla normalità e questa normalità ha un prezzo: vaccinazione e certificazione. Non lo si può ignorare. Asoltare le piazze è giusto ma scendere con i manifestanti e stare al governo è una contraddizione bella e buona che genera confusione sia per chi anima quelle piazze e sia per per chi non lo fá e la sinistra esulta.
Da: Maria Savelloni
Giovedì 29 luglio 2021 09:20:46
Per: Enrico Mentana
[Riforma giustizia]
Sintesi: il solo motivo di riforma della giustizia.
Governo di emergenza: si doveva per forza lavorare (babelicamente) sulla riforma della giustizia?
Conte 2, porta 200 miliardi in Italia, per gli Italiani tutti!
Nel governo di emergenza, sono rientrati i ladri, vogliono i 200 miliardi, tutti per loro.
Come fare? È necessario far sì che la legge non possa punire chi ruba.
Serve un ministro veramente capace.
Semplicemente, basta reintrodurre la "prescrizione per i reati".
Prescrizione che Conte e i 5 stelle erano riusciti ad abolire.
A chi diamo questi 200 miliardi? All'Italia o, ai ladri!!!
Prego Dio che questo governo, finisca il più presto possibile.
Da: Giampiero
Giovedì 29 luglio 2021 09:08:33
Per: Massimo Cacciari
Egregio professor Cacciari
Le sono riconoscente per il suo articolo sulla discriminazione e le limitazioni di libertà per chi, come me, non vuole vaccinarsi.
Ogni mattino mi sveglio incredula e amareggiata su quel che sta succedendo.
È una tale ingiustizia e mi sconvolgo ogni volta che sento dibattiti televisivi sull’ovvietà di doversi vaccinare per risolvere questo problema.
Ho contratto il COVID l’inverno scorso e l’ho superato, come molti, standomele a casa e spegnendo la tv per non farmi assalire dall’ansia che i media hanno esercitato.
Mi sono curata con l’aiuto del mio medico omeopata che ogni giorno contattavo e mi supportava.
Molti hanno avuto ben più gravi problemi ma parecchi si sono immunizzati come me.
Non voglio vaccinarmi perché non ho fiducia in questo vaccino e perché esistono altre modalità di cura. Che male faccio?
Com’è possibile che una tale semplice posizione possa non essere compresa e rispettata??? ! ! ’
Occorrono persone autorevoli come lei che abbiano il coraggio di esprimere un’analisi logica e razionale della questione.
Grazie ancora
Cristina Caserini
Da: Cristina
Giovedì 29 luglio 2021 09:02:33
Per: Mario Draghi
[Competitivita ed efficienze italia e francia (italia e francia)]
L’ imperativo: che il sistema Italia divenga competitivo, nel Villagio Globale.
Ma c’ é perdita di competitività, per alcuni prodotti italiani. Che sta succedendo ?
Imprese che riducono, altre che si spostano nell ‘Est europeo, altre che hanno difficoltà a resistere. Sappiamo che la nostra competitività diminuisce. Il marchio Italia arranca. Importiamo merci meno costose o di migliore qualità, rischiamo di ridurre le esportazioni.
Eppure la società italiana ha un ottimo prodotto, che tutti in Europa ci invidiano: la creatività e la flessibilità dell’ Italiano medio. Anche per questo motivo é iniziata un’ altra emigrazione. Di Italiani provvisti di buona formazione e di buone intenzioni. Molti di loro faranno fortuna in Europa e fuori, non riuscirebbero a farla in Italia. Vanno cioé in quei Paesi ove la società é organizzata, con meccanismi che girano piuttosto bene. Ove le strutture statali curano gli interessi del cittadino, con serietà e impegno, anziché ostacolarlo come in Italia. Ove le leggi sono applicate. Questa é la U. E., e noi siamo l’ eccezione, assieme alla Grecia e qualche altro..
Il fattore primario della perdita di competitività italica che non é troppo considerato: la società che inizia a non funzionare, che é piena di inefficienze, di imprevisti, di pantani, di insuccessi a livello pubblico, di sopraffazioni al livello privato, di inaffidabilità. Tutto cio’ ha alcune cause, che potrebbero essere eliminate, se gli Italiani amassero riflettere sugli eventi... Nel sistema Italia un po’ di demagogia, molte chiacchiere, poco spazio ai fatti, alla riflessione; e la confusione sociale sembra recentemente aumentare.
Gli imprenditori, certo, vorrebbero migliorare la loro competitività. Chissà che un giorno ci riescano ? Ma non certo nelle attuali condizioni sociali. Non potranno, senza una riflessione seria sulla divaricazione fra Italia ed U. E.
Discorrendo con un altro emigrato a Parigi, facciamo il punto. La crisi in atto in Italia, conveniamo, potrà meglio essere combattuta se facciamo qualche paragone con il resto dell’ Europa. Dopo, sarà più facilmente possibile identificare qualche handicap di cui forse occorrerà liberarsi.
Mi si dice “le nostre regole sono antiquate”. Rispondo: “Prima di dire che abbiamo delle regole, mostratemi che esse non stanno solo sulla carta, ma sono applicate”. Come é in genere nei Paesi della U. E.
Il dialogo allora si sposta: “Cerchiamo di capire perché gli Italiani sono l’ eccezione della U. E.. Seguono le regole quando... il tempo é buono. Ma, se il tempo cambia... ”.
Con una seria riflessione, potremmo forse scoprire che abbiamo interesse a capire come fanno i Francesi, e tanti altri Europei, a gestire in modo efficace e soddisfacente i macrosistemi, incluso il loro Paese. Anzi potremmo scoprire che ci sono molte cose ancora che dobbiamo imparare, prima di poter pretendere un giorno di applicare la costituzione, per tutti i cittadini, di facilitare gli imprenditori.
Il tessuto sociale italiano
Uno dei motivi per cui la società italiana funziona sempre meno (in talune regioni c’é oggi un’ evoluzione, purtroppo negativa): ognuno puo’ farsi la sua interpretazione personale delle regole. Severgnini scrisse “tanti Italiani si fanno il proprio codice à la carte”. In tante situazioni sociali, la reazione del sistema alla richiesta del cittadino é, troppo spesso, imprevedibile. Quando non nulla. L’ inaffidabilità sociale italiana é in aumento, ormai.
La mia valutazione: se le nostre regole fossero scritte come in Francia, chiare, precise, indiscutibili, metalliche, una sola interpretazione, allora gli Italiani forse le seguirebbero. Ma per poter arrivare a tanto, parecchie condizioni sarebbero necessarie. La prima: condannare ed estirpare il doppio linguaggio e doppio scenario (in pratica, avvicinarsi all’ Europa). I quali sono una delle tante fonti della inaffidabilità sociale odierna. Occorrerebbe imparare che c’é una sola verità. E anche una sola giustizia. Sarà possibile ? Per ora no, bisognerebbe, io credo, prima eliminare la confusione. Il casino cioé. Ma non é la sola condizione, ce ne sono ben altre.
Se la società italiana potesse essere avviata alla chiarezza di espressione (cristalclear), ne avremmo alcune conseguenze. Anzitutto nella vita sociale diminuirebbero i contenziosi. Manderemmo qualche avvocato a spasso, ma forse disintaseremmo i corridoi dei palazzi di giustizia. Quei corridoi ove oggi ci vogliono i semafori. La gestione dei contratti, privati o pubblici, sarebbe meno costosa. L’ interesse privato in atti d’ ufficio, ora diffuso mi sembra, sarebbe meno facilitato. Potremmo persino immaginare che i funzionari pubblici diventino responsabili. Oggi non lo sono, con la regolamentazione e il codice che ci ritroviamo. Nel sistema fiscale poi, per fare un altro esempio, si potrebbe eliminare la specialità italiana del condono, annuale o semestrale. Nelle assemblee infine, di qualsiasi tipo, parlamentari o condominiali, sarebbe più facile concordare delle conclusioni e delle linee di azione. Cioé fare come in Europa... Molto meglio che litigare...
Diverso il tessuto sociale francese ?
In Francia, da tempo, lo stato é possente, efficiente e fornisce molteplici servizi di buona qualità al cittadino viziato (in Italia non ci sogniamo cose simili).
La qualità dei servizi francesi poggia su una buona base: l’insalata di rigore, efficienza, selezione del merito, ricerca della verità oggettiva, serietà. Serietà non significa soltanto coerenza e impegno nelle attività economiche, ma anche nell’ applicazione della costituzione.
Quando lo stato é efficiente, serio, rigoroso, preciso e puntuale, la costituzione si puo’ applicare nei riguardi di tutti i cittadini (ci piacerebbe arrivare anche noi a tanto ?). Tutti quanti soddisfatti di vedere i prori diritti rispettati ed applicati. Le sopraffazioni ci possono essere, ma non sono la regola. Cio’ non vuol dire che non ci siano problemi. I problemi sono altri.
L’ “échec scolaire” é un problema nazionale. Da noi assurdità simili non succedettero nel passato. La limitata capacità commerciale, la poca creatività, l’ insufficiente flessibilità, sono problemi citati dalla stampa francese. Ma sembra che, in questi ultimi campi, si facciano progressi.
E il sistema di istruzione francese che fa cilecca da tutte le parti. Eppure, se si instaurasse una collaborazione fra Francesi e Italiani, sarebbe per noi facile mostrare cosa é e come funziona una pedagogia quasi moderna. Come fare per avere anche in Francia più capacità commerciali.
Un sogno
Ancora un esempio delle conseguenze della chiarezza, della reinserzione dei Valori spariti in Italia. Forse sarebbe scoraggiata l’ approssimazione, oggi troppo diffusa. Inoltre non avremmo più il primato europeo dei giorni di sciopero. Ma, sopratutto si potrebbe dire agli Italiani: le regole ora sono chiare, seguitele. Si potrebbe allora cominciare con la severità, buttando dalla finestra l’ impunità garantita.
La società italiana potrebbe divenire affidabile. L’ economia ne guadagnerebbe.
E solo un sogno, o potrà essere realtà ?
Riletterci su ?
Italiani e Francesi, popoli cugini. Fratelli, non direi, siamo agli opposti. E se collaborassimo in qualche settore ?
La mia conclusione
Una collaborazione ben organizzata tra Italiani e Francesi potrebbe dare buoni risultati in Italia, in termini di miglioramento delle efficienze, che hanno un impatto sulle economie. Ai Francesi potremmo mostrare cio’ che sappiamo fare meglio. Ma, prima di pensarci, sarebbe necessaria una riflessione sugli inconvenienti specifici della attuale società italiana, sulle loro cause (per cui sono disponibile come relatore).
La domanda più appropriata mi sembra: la società italiana é responsabile per capire l’ esigenza di una riflessione urgente, oppure é rassegnata alle attuali prospettive, che sono molto misere ? E rassegnata all’ espansione dei souks nazionali o cerca la trasparenza dei mercati europei ?
Perché non attira l’ attenzione dei media distratti l’ impatto della perdita di efficienza (gli sprechi cioé) del sistema Italia sui conti pubblici e sulla competitività ? Non fa paura il rischio Grecia ? O ci sono poteri nascosti che preferiscono lo sbando, il disastro ? Come reagisce ?
Ulrico Reali
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Da: Ulrico Reali
Giovedì 29 luglio 2021 08:25:54
Per: Giorgia Meloni
Ieri sera ho guardato il programma zona bianca su rete 4 e fra i vari politici c’era la Santanche e devo dirvi che non mi è piaciuta oer niente dopo che è passata a f. lli d’Italia e ha visto che nei sondaggi andate bene questa di è montata la testa ha un’arroganza impressionante urla solo e ripete all’infinito sempre quelle cose e’ una grande delusione se questi sono i vostri politici auguri mi sa che quando andremo a votare non so come andrà a finire, questa donna non conosce l’umiltà è la competenza vi va auguro buona fortuna ma fino a che c’è questa gente il mio voto non lo avrete saluti e buona giornata
Da: Natalina
Giovedì 29 luglio 2021 07:36:58
Per: Massimo Gramellini
Buon di.. leggo e ascolto sempre tutto ciò che ti riguarda e sono molto colpita dalla tua sensibilità e capacità di raccontare le notizie. Ti ammiro e mi piacerebbe conoscerti... grazie Antonella... sono una giornalista a tempo perso...
Da: Antonella Giardullo
Giovedì 29 luglio 2021 04:34:45
Per: Mario Draghi
Al presidente del consiglio egregio dr Mario Draghi.
Mi chiamo Marco ed ho 50anni, da dieci lavoro come addetto alla sicurezza (servizi fiduciari/ portierato). Quando ho intrapreso questa attività il mio ccnl prevedeva 13esima/14esima mensilità, indennità per il lavoro notturno e per il lavoro svolto nei giorni festivi infine la paga oraria era di poco superiore ai 6€. Dopo circa due anni con la complicità dei sindacati è stato approntato alla categoria un nuovo ccnl cambiandone la denominazione con lo scopo di peggiorare (per i lavoratori) le condizioni economiche. Sono stati "tagliati" la 14esima mensilità, l'indennità del lavoro notturno e abbassata la tariffa oraria di circa 1€. Il ccnl vigente è scaduto da oltre 5 anni e a fronte di incontri tra le parti datoriali e sindacali non si riesce o non si vuole trovare un accordo per giungere ad un sospirato rinnovo. Aggiungo che il mio stipendio medio si aggira sui 1050€ con circa 200 ore di lavoro. Fortunatamente (?) ho l'opportunità di fare gli straordinari dal momento che il ccnl prevede 930€ lordi mensili. Ho fatto tutte queste premesse per chiederLe di introdurre senza indugi il salario minimo orario legale o in alternativa fare una legge che obblighi entro un tempo limite i rinnovi (mai peggiorativi) dei ccnl scaduti o in scadenza. Non c'è giustizia sociale ne etica ne morale in un Paese che consente dumping salariale/ contrattuale e STIPENDI DA FAME che privano ldi ogni sorta di beni e necessità le persone. Con stipendi di 800/1000€ non c'è dignità. Fiducioso che lei possa leggere questo grido d'appello Le porgo i miei più cordiali saluti. Marco.
Da: Marco Ricci
Giovedì 29 luglio 2021 02:07:43
Per: Paolo Mieli
Gentile Dr Paolo Mieli,
Nel 2020, in concomitanza della istituzione del giorno della memoria per il crimine delle foibe e dell'esodo istriano dalmata, molti programmi televisivi hanno dedicato ampio spazio all'argomento, compreso Passato e Presente.
E' stata una forma di risarcimento morale, seppure tardivo per quei nostri sfortunati concittadini.
Alcune forze politiche si sono gettate a pesce, in particolare quelle di destra, spesso in modo sguaiato.
Trovo curioso che leader politici che non hanno mai completamente reciso i legami culturali e ideologici con il passato fascista si ergano a difensori degli italiani di istria e Dalmazia, che proprio alla guerra fascista hanno pagato il conto più salato.
La sinistra acefala, e ancora succube del senso di colpa per il passato comunista, non ha aperto bocca.
Solo alcune sezioni Anpi hanno posto il problema che è innanzitutto storico.
Quattrocento mila italiani ma ben 9 milioni di tedeschi furono cacciati dalle province orientali che divennero russe, polacche e ceche e, nel nostro caso jugoslave, con una generale ridefinizione dei confini.
E questo fu anche il risultato della politica di occupazione e di oppressione che tedeschi e italiani, cioè nazisti e fascisti condussero in quelle terre.
I nazisti non solo cancellarono intere etnie, come ebrei e zingari, ma operarono campagne di sterminio delle popolazioni slave, considerate inferiori. Nella sola Unione sovietica si contarono a fine guerra 20 milioni di morti.
Noi non ci comportiamo meglio dei nostri alleati tedeschi. Nella sola Slovenia nel 1945 mancava all'appello un quinto della popolazione fra fucilazioni, incendio dei villaggi, deportazioni nei campi di concentramento, fra i quali il tristemente noto campo dell isola di Rab.
È' agghiacciante leggere gli ordini emanati dai generali di corpo di armata, Roatta e Robotti, che dispongono le decimazioni dei villaggi, colpevoli di essere situati in aree di attività partigiana, rimproverando i comandanti intermedi perché si ammazzava troppo poco.
La citta di Lubiana venne interamente circondata dal filo spinato, divisa in quadranti e rastrellata a pettine.
Un paio di anni fa, proprio RAI STORIA, riportò una lunga intervista a un abitante di Dominiki, villaggio della Tessaglia, Grecia settentrionale. Uno dei pochi sopravvissuti perché allora bambino.
Il villaggio venne completamente raso al suolo anche con bombardamento aereo con bombe incendiarie, tutti i maschi superiori ai 13 anni fucilati e gettati nelle fosse comuni.
Le donne e i bambini deportati.
Il signore intervistato era l'unico superstite della sua famiglia.
Non trovo nessuna differenza con le stragi di Marzabotto, Boves e Sant anna di Stazzema.
Con una importante differenza: il presidente della Germania si è recato a Sant anna, assieme a Mattarella e si è inginocchiato davanti alle lapidi.
Nessun politico italiano ha fatto altrettanto davanti alle lapidi dei morti di Dominiki o dei numerosi villaggi sloveni, dalmati e montenegrini devastati dal Regio Esercito Italiano.
Fin dal 1945 e' stata costruita la leggenda dell italiano brava gente.
Leggenda falsa storicamente e che ci ha consentito di non fare mai veramente i conti con il passato fascista e con la sua guerra a tutti i livelli criminale e di aggressione.
I nostri numerosi criminali di guerra, a cominciare dai livelli più alti, come Rodolfo Graziani non sono mai stati estradati e processati nei paesi che li avevano richiesti.
E in Italia dopo condanne lievi sono stati condonati, tornando alla vita politica, come nel caso di Graziani come presidente del neonato Movimento Sociale Italiano.
Roatta pote' evadere e riparare da Franco in Spagna.
In questo clima avvelenato molti si proclamano con spensieratezza fascisti, o ostentano una ignoranza addirittura imbarazzante della storia, come il garrulo Taiani che cinguetta che il fascismo fece anche delle cose buone.
E che poi davanti alle critiche, in realtà più in Europa che in Italia, corregge " fece bene fino al 1938 con le leggi razziali.
Così Taiani ha dimostrato quanto sia vero il proverbio veneziano " ze pegio la topa del buso".
In questo clima, le uniche parole sagge sono venute ancora una volta dal Presidente Mattarella, che al posto di cercare facile popolarità sul tema delle foibe, ha preferito un incontro con i presidenti di Slovenia e Croazia, per riconoscere e piangere le vittime e le sofferenze di entrambi i popoli, nel progetto di una Europa, unita, di pace e senza più guerre.
Sperando che in Passato e Presente dedichi qualche puntata alla guerra fascista e alla occupazione dei Balcani, mi permetto di suggerirle, se già non lo conosce, un saggio del giovane ricercatore romano della Sapienza Davide Conti " L OCCUPAZIONE ITALIANA DEI BALCANI" editore ODRADEK stampato 2009
Mi scuso per la lunghezza della mia lettera.
Riconfermo la attenzione con cui seguo, quando mi è possibile le puntate di Passato e Presente e le rinnovo la mia simpatia personale.
Agostino Guerini Brescia
Da: Agostino Guerini Brescia
Gianluigi Paragone
Giornalista, conduttore tv e politico...
Da: Gian Luca