Helen Keller
Biografia • I miracoli accadono
Helen Adams Keller nasce il 27 giugno del 1880 a Tuscumbia, in Alabama, figlia di Arthur, giornalista del "North Alabamian" ed ex capitano del Confederate Army, e di Kate, il cui padre era Charles W. Adams. A soli diciannove mesi, la piccola Helen contrae una malattia che viene descritta dai medici come "una congestione dello stomaco e del cervello": molto probabilmente una meningite, che la fa diventare sia cieca che sorda.
Negli anni successivi, dunque, inizia a comunicare unicamente con i gesti, facendosi capire soprattutto dalla figlia del cuoco di famiglia, Martha, l'unica in grado di comprenderla.
Alla ricerca di una soluzione
Nel 1886, la madre di Helen Keller, ispirata dal dickensiano "American Notes", porta la figlia in visita da uno specialista di occhi, orecchie, naso e gola, il dottor J. Julian Chisolm, che opera a Baltimora, e che consiglia a Kate di rivolgersi a Alexander Graham Bell, al tempo impegnato a lavorare con bimbi sordi.
Bell, a sua volta, suggerisce di contattare il Perkins Institute for the Blind, situato nella zona meridionale di Boston. Qui, la piccola Helen viene presa in cura da Anne Sullivan, ragazza ventenne - a sua volta - non vedente, che diventa la sua precettrice.
L'aiuto di Anne Sullivan
Anne giunge a casa dei Keller nel marzo del 1887, e subito insegna alla bambina come comunicare compitando le parole nella sua mano. La bambina viene isolata dal resto della famiglia, e vive da sola con la sua precettrice in una dépendance nel giardino: un modo per farla entrare in contatto con la disciplina.
Helen Keller all'inizio fa fatica, in quanto non riesce a capire che ogni oggetto ha una sola parola che lo identifica. Con il passare del tempo, tuttavia, la situazione migliora.
Gli studi
A partire dal maggio del 1888, Helen frequenta il Perkins Institute for the Blind; sei anni più tardi, insieme con Anne si trasferisce a New York, dove si iscrive alla Wright-Humason School for the Deaf.
Entrata in contatto con Sarah Fuller dell'Horace Mann School for Deaf, torna nel Massachusetts nel 1896 per entrare alla Cambridge School for Young Ladies; nel 1900, poi, si sposta al Radcliffe College. Intanto, lo scrittore Mark Twain la fa conoscere al magnate della Standard Oil Henry Huttleston Rogers, che decide di finanziare la sua educazione con la moglie Abbie.
Nel 1904, all'età di ventiquattro anni, Helen Keller si laurea, diventando la prima persona cieca e sorda a ottenere un Bachelor of Arts degree. Intraprende quindi una corrispondenza con il pedagogo e filosofo austriaco Wilhelm Jerusalem, tra i primi ad accorgersi del suo talento letterario: già nel 1903, infatti, la ragazza aveva pubblicato "The story of my life", la sua corposa autobiografia che rappresentava solo il primo degli undici libri che avrebbe scritto nel corso della sua vita.
Helen, intanto, determinata a comunicare con gli altri nel modo più tradizionale possibile, impara a parlare e a "sentire" le persone "leggendo" il labiale. Fa pratica, inoltre, sia con il Braille che con il linguaggio dei segni.
Nel frattempo, la salute di Anne inizia a peggiorare: per fare compagnia a Helen viene chiamata Polly Thomson, una ragazza scozzese senza esperienza con le persone sorde o cieche. Trasferitasi a Forest Hills, la Keller inizia a usare la nuova casa come base dell'American Foundation for the Blind.
L'esperienza politica
Nel 1915 fonda la Helen Keller International, una organizzazione non - profit per la prevenzione della cecità. Intanto, si avvicina anche alla politica, entrando a far parte del Socialist Party of America, grazie al quale scrive diversi articoli a sostegno della classe operaia, e dell'Industrial Workers of the World, sindacato con sezioni in molti Paesi del mondo.
Anne muore nel 1936, tra le braccia di Helen, che in seguito si sposta in compagnia di Polly nel Connecticut: le due viaggiano molto, soprattutto per raccogliere fondi per la loro attività. Sono ben 39 i Paesi attraversati, tra cui il Giappone, dove Helen Keller è una vera e propria celebrità.
Nel luglio del 1937, mentre è in visita presso la Prefettura di Akita, chiede di poter avere un cane della stessa razza (Akita Inu) di Hachiko (celebre cane giapponese, divenuto famoso per la sua enorme fedeltà nei confronti del padrone): un mese dopo, la popolazione nipponica gli fa dono di Kamikaze-go, un cucciolo di Akita Inu che tuttavia muore poco dopo.
Nell'estate del 1939, quindi, il governo giapponese le regala Kenzan-go, fratello di Kamikaze. Hellen, così, diventa la prima persona a introdurre negli Stati Uniti un esemplare della razza Akita Inu.
Gli ultimi lavori e gli ultimi anni di vita
Negli anni seguenti, la donna prosegue le proprie attività, inclusa quella di scrittrice. Nel 1960 pubblica "Light in my darkness", libro in cui appoggia con vigore le tesi del filosofo e scienziato scandinavo Emanuel Swedenbord. Quattro anni più tardi, il 14 settembre del 1964, il presidente degli Stati Uniti Lyndon B. Johnson le consegna in prima persona l'onorificenza civile di massimo grado del Paese, la Medaglia presidenziale della libertà.
Helen Keller muore all'età di 87 anni il 1° giugno del 1968, in Connecticut, nella sua casa di Easton.
Una storia di ispirazione
La storia di Helen Keller ha ispirato più volte il mondo del cinema. Il primo film sulla sua vita si intitola "Deliverance": pubblicato nel 1919, si tratta di un film muto. Più celebre è quello del 1962 dal titolo italiano "Anna dei miracoli" (originale: The Miracle Worker), che racconta la storia di Anne Sullivan (interpretata da Anne Bancroft, Oscar come migliore attrice protagonista) e di Helen Keller (interpretata da Patty Duke, Oscar come migliore attrice non protagonista).
Frasi di Helen Keller
Foto e immagini di Helen Keller
Video Helen Keller
Commenti
Ho cercato chi fosse stata Helen Keller dopo aver letto di lei su di un libro che ha, a dir poco, dello straordinario: "Autobiografia di uno Yogi" di Paramhansa Yogananda.
Ho conosciuto la storia di Helen Keller studiando il testo di K.Lorenz "l'altra faccia dello specchio" in cui l'autore contesta la stolta moda che ritiene scientifico solo quei fenomeni che si possono ripetere. Il caso unico della Keller e di H. Sullivan è servito a Lorenz per dimostrare che anche un caso che si verifica una sola volta nella storia ha un valore scientifico. Ancora, ho potuto conoscere la vita lunga e laboriosa sia della keller che della Sullivan, leggendo l' aforisma del 17/11/2014.
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