La Gazzetta dello Sport
Biografia • Gloriosa storia di cronaca ...rosa
Sport, vero e unico amore d'Italia? Sembrerebbe così, a giudicare da quell'antica gloria delle patrie stampe che è la "Gazzetta dello Sport". Una testata che i nostri bisnonni già leggevano, un nome che ha visto l'unità d'Italia agli albori e che è passata attraverso due guerre mondiali. Sissignori, perché la mitica "Gazzetta dello Sport" vede la luce nel lontano 3 aprile 1896, attraverso la fusione delle testate "Ciclista" di Eliseo Rivera e "La Tripletta" di Eugenio Camillo Costamagna.
Ma la febbre del calcio ancora era lontana dal divorare quotidianamente le italiche meningi, sì da richiedere un aggiornamento continuo. Al contrario lo sport, in quel finire di Ottocento ad un passo dal nuovo secolo, era solo un nobile passatempo utile per svagarsi e socializzare. È per questo che la Gazzetta esce, in un primo tempo, solo bisettimanalmente. Anche l'ormai celebre carta rosa era di là da venire, senza però rinunciare del tutto al colore.
Il primo editore (quel Raffaele Sonzogno che dal 1866 stampava il quotidiano "Il Secolo", diffuso in tutta Italia) volle inizialmente stamparla su carta verdolina, perché si capisse subito che quello non era un giornale come tutti gli altri bensì un foglio allegro e combattivo (le cui battaglie, va da sé, riguardavano solamente i campi sportivi e ciò che vi ruotava intorno).
Caso singolare, due giorni dopo il battesimo della Gazzetta si svolsero i primi Giochi Olimpici di Atene e infatti l'articolo di apertura lasciò intendere che la nascita del giornale fosse in qualche modo legato all'evento. Lasciamo agli storici definire con precisione le esatte motivazioni di quell'eroica redazione, sta di fatto che mai giornale fu baciato da miglior tempismo.
Ad ogni buon conto la testata, dopo un avvio di modesta portata, nel 1908 prima si svincola da Sonzogno (che l'aveva destinata ad essere supplemento del suo "Il Secolo") poi diventa trisettimanale ed adotta quella carta rosata che tutt'oggi la rende particolare. Carta che subì invero una serie di curiose variazioni: prima, nel '97 divenne gialla, l'anno dopo bianca e infine, dal '99, anno che precede il periodo di maggior consolidamento del giornale, rosa. Rosa come la maglia donata a chi vince il Giro d'Italia, in onore proprio del quotidiano che ne è l'organizzatore. Lo storico annuncio dell'avvio di questa competizione fu dato il 7 agosto 1908 quando la Gazzetta sparò in prima pagina lo svolgimento del 1° Giro d'Italia per il 1909, battendo sul tempo "Il Corriere della Sera" che stava progettando un giro ciclistico dopo il successo di quello automobilistico di cui era il promotore. Con eleganza e stile il Corriere replicò alla Gazzetta offrendo al vincitore del Giro un premo di 3.000 lire.
L'attuale periodicità giornaliera viene decisa solo nel 1913, quando il comitato di redazione e l'editore sono pronti al salto di qualità. La Gazzetta diventerà quotidiana e così è rimasta nei decenni.
In tutti gli anni successivi la "Gazzetta dello Sport" si manterrà sempre su eccellenti livelli di vendita. Il vero boom della stampa sportiva, quello a noi più vicino e di proporzioni davvero impressionanti, avviene negli anni '80, con un incremento che ha fatto gridare al miracolo.
Un dato autorevole ci viene dalla rivista "Problemi dell'Informazione", che ha registrato l'apice di questo fenomeno nel 1984, due anni dopo il successo italiano ai Campionati Mondiali di calcio (disputati in Spagna nel 1982). A titolo d'esempio, la "Gazzetta dello Sport" (passata dal 1° luglio 1972 sotto la gestione del gruppo Agnelli) poteva disporre nel 1975 di 1.220.000 lettori (quarto quotidiano italiano), di 1.961.000 nel 1980 (secondo quotidiano italiano), per poi diventare nel 1982 il primo quotidiano italiano con 2.811.000 lettori; l'anno successivo si afferma come primo quotidiano ad aver sfondato il tetto dei tre milioni di lettori (3.078.000) in un giorno medio.
Anche i dati delle vendite confermano l'impressionante espansione: la "Gazzetta dello Sport" vendeva oltre cinquecentomila copie in media ogni giorno e gli introiti pubblicitari corroborarono la tendenza positiva con un accresciuto investimento nelle testate sportive in genere. Il 12 luglio 1982, il giorno seguente la finalissima dei mondiali spagnoli, la Gazzetta tirò 1.469.043 copie.
D'altronde il legame tra il giornale, le storie e i personaggi dello sport italiano è cresciuto e si è rinforzato a tal punto da determinare una vera e propria identificazione tra lo sport praticato e vissuto e le cronache e le analisi condotte sulle sue pagine. Tutto ciò che è sport in Italia è vissuto in prima persona dalla Gazzetta, che organizza, oltre al già citato Giro d'Italia di Ciclismo, anche il Campionato Italiano di Snowboard, di BeachVolley e la Milano City Marathon.
Si può perciò parlare di un vero e proprio "sistema-Gazzetta", che alle esaurienti pagine del quotidiano affianca nuove forme di comunicazione, come il sito ufficiale www.gazzetta.it, il magazine settimanale "Sportweek", i sopracitati eventi sportivi e i prodotti editoriali sui più importanti personaggi dell'attualità sportiva.
A tutt'oggi la "Gazzetta dello Sport", come abbiamo visto da sempre leader nel mercato dei quotidiani sportivi, è il primo quotidiano italiano per numero di lettori.
Il record storico è stato toccato il giorno 10 luglio 2006, successivo alla finale mondiale Italia-Francia (Germania 2006); l'Italia campione del mondo ha superato il record di vendite della Rosea del 1982 andando esaurita in tutte le edicole. 1.650.000 sono state le copie vendute. È stata rapidamente approntata una ristampa straordinaria distribuita nel pomeriggio dello stesso giorno, per un impressionante record totale di oltre 2.302.000 copie! E non è finita: anche il giorno successivo è stato possibile acquistare il giornale del 10 luglio.
Foto e immagini di La Gazzetta dello Sport
Commenti
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con La Gazzetta dello Sport. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di La Gazzetta dello Sport.
I veri valori dello sport
Sport ha un solo significato: lealta', rispetto e correttezza nei confronti dell' avversario e dei tifosi.
giocatori come i signori chiellini e cuadrado (anche rappresentanti delle rispettive nazionali di calcio), dovrebbero essere l'esempio di etica e valori per tutti i futuri giovani sportivi.
con il loro comportamento antisportivo hanno ucciso tutto l' intero sport. che vergogna !!!
Como, domenica match point
A pagina 35 dell'edizione odierna viene scritto che se domenica il Como batte l'Alessandria sale a 72 punti (+4 rispetto all'Alessandra stessa) ed è promosso in B con una giornata di anticipo. Secondo la matematica se la Provercelli vince domenica e i due recuperi, la classifica prima dell'ultimo turno sarebbe: Como 72, Pro Vercelli 70, Alessandria 68
Circuito degli Assi del 22 Agosto 1982 Chignolo Po
Alla cortese attenzione del
direttore responsabile
Stefano Barigelli
In primis et ante omnia educatamente e rispettosamente mi presento.
Ego sum Mario Pizzoni 07/08/1947, radicato genealogicamente dal 1400 in questo comune, Chignolo Po, che si trova sul perimetro della provincia di Pavia, nello specifico a sud-est.
Mi permetto di calamitare la vostra attenzione su quanto vi enucleo.
Il ciclismo è in perfetta simbiosi con il mio paese natale, divenendo un eccellente biglietto da visita, perché una volta all'anno, balzava sulla cresta dell'onda per organizzare la Kermesse di ciclismo riservata ai professionisti come ultima prova nazionale per consentire al C. T. degli azzurri di definire "la rosa", ossia gli atleti componenti della formazione in gara per la gara del mondiale.
L'ultima edizione del mitico e blasonato CIRCUITO DEGLI ASSI risale a domenica 22 Agosto 1982 suggellando ben trenta edizioni a Chignolo Po ed in tale circostanza ho reso pubblico nuovamente lo striscione ITALIA FACCI SOGNARE che il vostro quotidiano sportivo ha utilizzato come portafortuna, ogni volta che scendeva in campo la nazionale durante la disputa del mondiale di calcio in Spagna coronando il trionfo storico "ritornello" ripetuto per tre volte nella telecronaca di Nando Martinelli: Campioni del mondo.
NE CONSEGUE
Il 1982 è stato un anno bivalente per calcio e ciclismo per la conquista del prestigioso titolo campione del mondo per l'Italia e per Beppe Saronni che con un improvviso "balzo felino" ha vinto a mani alzate il mondiali del 05 Settembre a Goodwood in Gran Bretagna anticipando, Greg Lemond, e Sean Kelly. L'ultima gara che Saronni ha disputato in Italia è stata a Chignolo Po dove vi invio la foto del mio Bar Sport con lo striscione e quella con io al centro con Francesco Moser. quel giorno era presente a Chignolo il C. T. della nazionale di ciclismo Alfredo Martini, oltre al grandissimo giornalista Bruno Raschi, il cronista RAI Bruno Pizzul, il delegato della Gazzetta Dello Sport Vittorio Iannachero, l'indimenticabile Gino Bartali, in cui compaio accanto all'organizzatore della corsa il comm. Carletto Cori
(appena sarà superato questo difficile momento il sindaco del mio paese Claudio Bovera, vi contatterà per avere una vostra rappresentanza all'inaugurazione della piazza al pioniere del circuito degli assi: Carletto Cori che è anche stato il primo C. T. nel 1960 della squadra professionistica di ciclismo la Ghigi che passerà il testimone di C. t. l'anno successivo a Luciano Pezzi)
IN CONCLUSIONE
Sarei felicissimo visto che tra pochi mesi sarò nonno, di ottenere il "Placet" per poter a sorpresa apparire sul vostro blasonato quotidiano che è sempre stato presente sui tavoli all'interno del mio locale Bar Sport di Chignolo Po.
Colgo l'occasione per farle giungere i miei auguri pasquali.
Se mi fornite la mail invio le foto che vi ho citato sopra.
Con infinita stima
Mario Pizzoni
Milano Sanremo
Buongiorno... oggi e' passata la milano sanremo... all'inizio di capo berta un corridore ha lanciato una borraccia rossa... siccome l'ho raccolta e vorrei tenerla come ricordo... mi piacerebbe sapere chi l'ha lanciata... per poter scrivere il suo nome sulla borraccia... augurandovi un buon lavoro attendo vostra risposta... grazie !!!
Ma il giornalista??? Taidelli ? ? Come direbbe Mihajlovic, scrive per TuttoInter o per la Gazzetta???.. Patetico..
Grandissimo quotidiano sportivo
Ho appena ricevuto dei grandi complimenti per essere un buon lettore della gazzetta. Questa mi ha aiutato molto anche nella scrittura..infatti la mia maestra, in seguito ad un compito sul campionato europeo 2012, mi ha detto che ho un futuro da giornalista sportivo! sarà vero? come bisogna fare per diventarlo? Grazie, marco
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