Tadao Ando
Biografia
Tadao Andō nasce ad Osaka, la terza città più popolosa del Giappone, il 13 settembre 1941, nel bel mezzo del secondo conflitto mondiale. Trascorre gli anni della sua infanzia in campagna, dai nonni materni; il fratello gemello, Takao Kitayama, nato qualche minuto prima di lui, è invece allevato dai genitori. Terminata la guerra, la famiglia si riunisce e torna nella città di origine. A diciassette anni tenta di intraprendere, sotto l'influenza del fratello, la carriera di pugile professionista. Per qualche tempo, lavora anche come camionista. Viaggia molto in giro per il suo paese e poi, tra il 1965 e il 1969 è in Europa, Sudafrica, Madagascar, India e Stati Uniti.
La formazione
All'età di quattordici anni, Tadao Ando rimane folgorato dall'impegno e dalla dedizione al lavoro di un carpentiere che, alle prese con la ristrutturazione di una casa, rinuncia persino al proprio pasto. Da qui ha origine la sua passione per l'architettura. Tale passione lo porta ad accumulare esperienza sui materiali e le tecniche di costruzione, grazie all'osservazione diretta dei manovali che incontra ad Asahi, il quartiere in cui vive.
I risultati scolastici non sono dei migliori e a diciassette anni decide di interrompere gli studi. Ciò, ovviamente, gli impedisce di entrare alla facoltà di architettura. Per nulla scoraggiato, prende in prestito i libri dai suoi amici più grandi e comincia a studiare riuscendo, in un solo anno, ad apprendere tutto quello che per altri servono cinque anni, mentre sogna di incontrare Le Corbusier.
Tadao Ando è un autodidatta, riceve infatti la sua prima ed unica "Laurea honoris causa" il 22 aprile del 2002 dalla Facoltà di Architettura dell'università La Sapienza di Roma.
La carriera di architetto
Si propone più volte come stagista presso alcuni studi d'architettura ma viene sempre licenziato a causa della sua testardaggine e del suo forte temperamento. All'età di diciotto anni, progetta gli interni di un locale notturno, dietro l'incarico di un paio di personaggi eccentrici entusiasti di affidare il compito ad una persona priva di istruzione accademica. "Da allora" racconta Ando, "la mia pratica si è evoluta attraverso tentativi ed errori".
Riceve l'incarico di progettare un'abitazione da una famiglia di tre componenti. A costruzione terminata, il committente comunica ad Ando che la famiglia si è accresciuta di altre due persone e che quindi l'abitazione non risulta più adeguata. L'architetto così decide di acquistare l'immobile che, nel 1969, diventerà la sede del suo studio: Tadao Ando Architects & Associates.
Il fare architettura secondo Tadao Ando
Quelle di Ando sono costruzioni di forte impatto, capaci di instaurare un dialogo con i propri fruitori; sono giochi di forme, di volumi, di pieni e di vuoti. Il dentro e il fuori sono concepiti come un'entità unica e rappresentano l'unione tra l'uomo e la natura, nel totale rispetto dei concetti cardine della tradizione giapponese.
"Il ruolo dell'architettura è quello di dare risposte e soluzioni intelligenti ai problemi della nostra società"
I tre fondamenti dell'architettura di Ando sono: la "Geometria", che si materializza nella realizzazione di forme e volumi puri; la "Natura", che si manifesta nell'utilizzo creativo della luce naturale, dell'acqua, del vento e nell'accortezza di trovare soluzioni eco-compatibili (grande attenzione al risparmio energetico ed al rischio d'inquinamento ambientale); la "Sostanza", ovvero i materiali da costruzione, come il cemento a faccia vista (per il quale utilizza casseforme aventi come modulo le dimensioni del tatami giapponese), il vetro, il legno e la pietra.
Tadao Ando: l'uomo
Ando manifesta sensibilità e rispetto nei confronti dell'essere umano e della natura non soltanto nelle sue opere.
"Io cerco ardentemente la mia identità e il suo significato in architettura. Dal momento che tutto è in movimento, questa mia ricerca è permanente e le risposte non sono mai completamente soddisfacenti"
Il 17 gennaio 1995 un terribile terremoto si abbatte sulla città giapponese di Kobe, mietendo 6.434 vittime e causando circa 102,5 miliardi di dollari di danni materiali. Il 22 maggio 1995 Ando riceve il Premio Pritzker: decide di devolvere la somma ricevuta, pari a 100.000 dollari, a favore degli orfani di Kobe e fonda un ente per dar loro sostegno. In onore delle vittime, fa piantare 250.000 alberi dai fiori bianchi e si impegna inoltre partecipando attivamente alla ricostruzione della città.
Premi, onorificenze e riconoscimenti
- 1979 - Premio annuale "Architectural Institute of Japan" (Row House, Sumiyoshi);
- 1983 - "Cultural Design Prize", Giappone (Rokko Housing One and Two);
- 1985 - Medaglia Alvar Aalto "Finnish Association of Architects";
- 1989 - Medaglia d'oro per l'architettura "Académie Royal d'Architecture";
- 1992 - "Premio Carlsberg", Danimarca;
- 1993 - "Japan Art Academy Prize", Giappone;
- 1995 - "Premio Pritzker";
- 1995 - Nomina a "Chevalier de l'Ordre des Arts et des Lettres", Francia;
- 1996 - Praemium Imperiale First "Frate Sole" Award in Architecture, Japan Art Association;
- 1997 - Nomina a "Officier de l'Ordre des Arts et des Lettres", Francia;
- 1997 - "Royal Gold Medal", Royal Institute of British Architects;
- 2002 - "AIA Gold Medal", American Institute of Architects;
- 2002 - "Laurea honoris causa" in architettura - Università La Sapienza, Roma;
- 2005 - "UIA Gold Medal";
- 2008 - "James Beard Foundation Award", categoria Outstanding Restaurant Design, Morimoto;
- 2010 - "Medaglia d'Onore con nastro viola", Giappone;
- 2013 - Nomina a "Grande ufficiale dell'Ordine della Stella d'Italia"
Frasi di Tadao Ando
Foto e immagini di Tadao Ando
Video Tadao Ando
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Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Tadao Ando. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Tadao Ando.
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