Stephen Jay Gould
Biografia • L'evoluzione creatrice
Stephen Jay Gould, celebre paleontologo, nasce il 10 settembre 1941 a New York. Laureatosi a soli ventidue anni in geologia presso l'Antioch College, consegue il PhD in paleontologia nel 1967 alla Columbia University. La leggenda vuole che Jay Gould abbia avuto l'illuminazione circa la sua futura carriera a cinque anni quando, durante una gita con i genitori, fu portato al museo di storia naturale di New York. Girando fra quelle immense sale, piene di oggetti misteriosi e singolari, circondato da ossa di animali morti e riproduzioni di strane specie, ebbe la forte percezione di essere inesorabilmente attirato da quel mondo.
In particolare, fu di fronte allo scheletro di un Tirannosauro che capì che il futuro sarebbe stato dedicato alla scoperta e ricostruzione della storia più antica.
Mai sogno di bambino poteva realizzarsi meglio. Gould infatti non solo diventerà un paleontologo di fama internazionale, ma elaborerà anche sue personali teorie, in modo da realizzare uno dei sogni più profondi nella vita di uno scienziato: quello di essere ricordati come degli originali innovatori.
A Gould si deve in particolare l'ipotesi (elaborata insieme ad Eldredge e datata 1972), detta degli "equilibri puntuati", una teoria che tuttora divide la comunità scientifica.
In sintesi questo approccio sostiene, da un lato, che l'evoluzione si comporti esattamente come aveva previsto Darwin, ossia attraverso lentissimi mutamenti delle specie, tali che i suoi effetti sono osservabili e definibili solo dopo milioni di anni (questi mutamenti poi, benchè lenti, possono radicalmente mutare l'aspetto del pianeta).
Dall'altro lato essi credevano anche che, talvolta la Natura potesse fare una sorta di "salto" e che dunque potesse succedere che una specie accelerasse la propria evoluzione del tutto improvvisamente ed in maniera imponderabile.
Mutuando un esempio dal gioco di azzardo, si potrebbe dire che nel sistema della natura può capitare che una determinata specie, ad un dato momento, "indovini" la mutazione giusta e attorno a questa cambi profondamente la propria storia futura.
Un esempio preclare di questo possibile salto evolutivo sarebbe proprio l'Uomo che, in virtù di uno "strumento" importantissimo come il pollice opponibile, apparso del tutto all'improvviso, ha ottenuto uno spaventoso e determinante vantaggio evolutivo rispetto a tutte le altre specie esistenti. Una modificazione morfologica apparentemente banale, dunque, ha permesso di coprire in (relativamente) poco tempo il percorso che forse si sarebbe compiuto in milioni di anni (siamo sempre, non bisogna dimenticarlo, nel regno della casualità, dunque non è detto che si sarebbe compiuto proprio "quel" percorso).
La carriera di Stephen Jay Gould, a partire da questi primi studi, si è assestata sempre di più. Diventato professore di geologia e zoologia presso la Harvard University, curatore di paleontologia degli invertebrati presso l'Harvard Museum of Comparative Zoology e membro del Dipartimento di storia della scienza ad Harvard, dal 1996 è stato anche professore di biologia alla New York University, oltre che presidente della American Society of Naturalists, della Paleontological Society, della Society for the Study of Evolution e infine, nel 1998, presidente eletto della American Association for the Advancement of Science (la più grande organizzazione scientifica degli Stati Uniti).
E non è tutto. L'attività di questo vulcanico scienziato si è sviluppata non solo a livello scientifico e accademico ma anche a livello letterario-divulgativo, ottenendo ampi riconoscimenti e ricevendo oltre quaranta lauree ad honorem.
I suoi scritti hanno spaziato da quelli rigorosamente scientifici, come "Ontogeny and Phylogeny", a quelli divulgativi, come "The Mismeasure of Man e Questioning the Millennium".
Gould ha ottenuto 14 premi letterari, incluso l'American Book Award per le scienze (per il libro "Il pollice del panda" del 1981). I suoi interventi mensili "This View of Life" sulla rivista Natural History costituiscono una delle più lunghe serie di editoriali scientifici mai apparse e hanno vinto il National Magazine Award for Essays and Criticism nel 1980. Il suo ultimo libro scientifico è "La struttura della teoria dell'evoluzione".
Gould si è recato più volte in Italia, trovando nella nostra arte, in particolare in quella della cattedrale di San Marco a Venezia, straordinarie metafore per raccontare la complessità della vita.
Al di là della sua fama presso gli specialisti, il pregio di questo intellettuale della scienza è stato quello di aver scritto libri accessibili al grande pubblico ma anche ricchi di argomentazioni brillanti e non banali, capaci di alimentare accesi dibattiti nei rispettivi ambiti specialistici. Questo vale soprattutto per quanto riguarda il suo particolare approccio evoluzionistico, materiale base di cui l'autore spesso si serviva per utilizzare metafore tratte dalle sue personali passioni, come quella per il baseball o per l'Opera lirica.
In sintesi Stephen Jay Gould è stato, con Carl Sagan e poche altre personalità di spicco, uno degli scienziati che ha venduto più libri al mondo: da "Il pollice del panda" a "Intelligenza e pregiudizio" fino a "Bravo brontosauro", i suoi testi sono diventati dei best seller in decine di paesi, libri che hanno diffuso il gusto di ragionare senza pregiudizi ideologico-religiosi e che hanno contribuito alla riflessione critica nei confronti della scienza.
Duramente contrastato dai cosiddetti "creazionisti", movimento assai retrogrado e assai diffuso in America, si batteva anche contro ogni pregiudizio razziale e di classe.
A partire dal 1982 Gould aveva sviluppato un tumore allo stomaco, di cui aveva anche parlato in un suo libro. All'epoca i medici gli avevano dato otto mesi di vita ma, grazie alla sua tenacia e alla sua straordinaria voglia di vivere, è riuscito a tenere a bada questo oscuro nemico per altri vent'anni.
Stephen Jay Gould si è spento a casa sua, a New York, il 20 maggio 2002.
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