Pierre-Auguste Renoir
Biografia
Figlio di un modesto sarto del Limousin stabilitosi a Parigi nel 1844, Pierre-Auguste Renoir nasce il 25 febbraio 1841 a Limoges.
Formazione e studi
Già predisposto fin dall'infanzia al disegno segue l'apprendistato preso la ditta di porcellane decorate Lèvy Frères e, contemporaneamente, i corsi all'Ecole de Dessin et des Arts Dècoratifs, diretta dallo scultore Callouette.
La sua formazione artistica è comunque di carattere autodidatta, fatta di nottate intente a studiare Rubens e il Settecento francese, i due capisaldi su cui si forma il suo gusto giovanile.
Ammesso all'Ecole des Beaux Arts, Renoir segue i corsi di Emile Signal e Charles Gleyre, e conosce Claude Monet, Frédéric Bazille e Alfred Sisley.
Si lega in particolar modo a questi ultimi tre per via di affinità poetiche ed elettive: professano apertamente la loro ammirazione per i pittori anticonformisti dell'epoca.
Renoir e l'Impressionismo
Il gruppo, che costituirà il nucleo fondamentale del movimento degli impressionisti, si trova riunito quando Bazille presenta ai compagni Paul Cézanne e Camille Pissarro, che lavorano all'accademia svizzera.
È dunque Renoir, insieme ai tre amici, a dare il via alla rivoluzione del gusto.
La tradizione del tempo era legata al concetto di pittura al chiuso, dentro uno studio, anche quando si trattava di rappresentare un paesaggio. Ma nella primavera del 1864 Renoir e il gruppo si recano nella foresta di Fontainebleau per dipingere direttamente la natura, un metodo poi denominato appunto en plein air.
Colpiti da questo approccio innovativo molti altri seguono poi il loro esempio, come Rousseau e Millet. È così che nasce la nuova corrente artistica chiamata "Impressionismo" che tanto scandalo suscitò nel 1874 quando alcuni quadri legati a questa avanguardia vennero esposti in un salone indipendente rispetto all'ufficiale "Salon".
Il successo tardivo di Renoir
I dipinti di Renoir sono caratterizzati da scintillanti effetti di colore e dalla luminosità della pelle di giovani donne all'aperto; per queste caratteristiche vengono rifiutati dalla giuria accademica del tradizionale "Salon"; di conseguenza sono difficili da collocare sul mercato.
Ciò spinge Renoir a cercare sostentamento attraverso la commissione di alcuni ritratti.
È proprio in questo periodo che assistiamo alla nascita di alcuni celebri capolavori come "Le Moulin de la Galette" (1876) o "Madame Georges Charpentier e i suoi bambini" (1878).
Tramite un uso nuovo e libero del colore l'artista cerca di suggerirci non solo il senso del movimento, ma addirittura lo stato d'animo collettivo. Forma e colore diventano così un tutt'uno.
Negli anni 1876 e 1877 seguono altre edizioni del salone degli impressionisti ma deluso dall'esito fallimentare delle mostre, Renoir non partecipa a quelle del 1880 e 1881, per convincersi poi di aderirvi nuovamente solo nel 1882.
I viaggi e la nuova ispirazione
Tra il 1881 e il 1882 l'artista visita l'Algeria e l'Italia rimanendo colpito in particolar modo dalla pittura rinascimentale presente in così grande abbondanza nel Bel Paese.
Lo studio degli antichi maestri ha su di lui un'influenza retrospettiva fortissima, tanto da determinare il suo progressivo allontanamento dallo stile degli impressionisti: si manifesta in lui l'esigenza di studiare le forme, tanto da farle diventare modellate e scultoree proprio come è possibile osservare nei dipinti antichi.
Naturalmente l'evoluzione di Renoir non si appiattisce sulla mera imitazione di questi modelli ma è plasmata dalle direttive suggerite dal suo potente istinto creativo e rigeneratore. Così il pittore comincia a guardare soprattutto alla vita borghese parigina abolendo i contorni delle forme, i chiaroscuri e approfondendo gli effetti della luce.
Un chiaro esempio di questa evoluzione si nota nel quadro Gli ombrelli, iniziato nel 1881 e terminato nel 1886.
Gli ultimi anni
Intorno all'inizio del Novecento, dopo questo lungo scavo artistico, le condizioni di salute di Renoir vanno peggiorando.
In cerca di riposo ed aria salubre si trasferisce a Cagnes-sur-Mer, in Costa azzurra: qui continua a dipingere malgrado una fastidiosa artrite alle mani.
La sua attività è tuttavia così intensa che all'inizio del 1910 presenta ben 37 opere alla IX Biennale di Venezia.
Pierre-Auguste Renoir si spegne il 3 dicembre 1919 per complicazioni reumatiche, dopo aver terminato la sua ultima opera, "Le bagnanti", con il pennello legato alle mani.
Di seguito proponiamo alcuni approfondimenti di celebri quadri di Auguste Renoir.
Analisi di alcune opere di Renoir
- La Grenouillère (1869)
- Ritratto di Claude Monet (1875)
- Ballo al moulin de la Galette (1876)
- La colazione dei canottieri (1880-1881)
- La moschea (1881)
- Ballo in città (1883)
- Ballo in campagna (1883)
- Gli ombrelli (1881-1886)
- Ragazze al pianoforte (1892)
- Grande nudo (1907)
- Le bagnanti (1918-1919)
Frasi di Pierre-Auguste Renoir
Foto e immagini di Pierre-Auguste Renoir
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