Pierre-Simon de Laplace
Biografia • Trasformate ...nella storia
Astronomo e matematico francese noto per avere utilizzato con successo la teoria della gravitazione di Newton allo scopo di spiegare il moto dei pianeti del sistema solare, Pierre-Simon de Laplace, figlio di un coltivatore, nacque il 23 marzo 1749 a Beaumont-en-Auge, in Normandia.
Nonostante le sue origini modeste riuscì a frequentare la Scuola militare locale dove manifestò una spiccata tendenza per le scienze matematiche.
All'età di 16 anni, destinato ad una carriera ecclesiastica, entrò all'Università di Caen dove cominciò lo studio della teologia.
Presto rivelò il suo talento per la matematica e dopo due anni lasciò l'università di Caen, recandosi a Parigi con una lettera di raccomandazione di uno dei suoi insegnanti, Le Canu, per d'Alembert.
Questi impressionato dalle capacità del giovane nel 1770 fece avere a Laplace un posto di professore all'Ecole Militaire.
Laplace si distinse in quegli anni per i suoi lavori nel campo della matematica (equazioni differenziali, teoria della probabilità) e dell'astronomia (orbite planetarie, influenza delle lune sul moto dei pianeti); la Trasformata di Laplace è tutt'oggi uno strumento matematico efficace per affrontare lo studio del comportamento dinamico di un qualsiasi sistema fisico (a partire da un determinato istante) e descritto da un sistema di equazioni differenziali. Essa ha la proprietà di trasformare le equazioni differenziali, di integrazione difficoltosa, in equazioni algebriche per le quali esistono più agevoli algoritmi risolutivi.
Laplace fu eletto il 31 marzo 1773, a soli 24 anni, all'Academie des Sciences.
Oltre ai campi di ricerca menzionati, Laplace compì in quegli anni anche studi sul calore, in collaborazione con Lavoisier; nel maggio 1788 si sposò ed ebbe due figli, Emile nel 1789 e Sophie nel 1792.
Nel 1791 prese parte alla creazione del sistema metrico decimale.
Nel 1796 pubblicò l'"Esposizione del sistema del mondo", dove si ipotizza (nella settima nota) la nascita del nostro sistema planetario in seguito alla contrazione dovuta alla gravità di una nube primordiale di gas in rotazione. Questa ipotesi, dibattuta per più di un secolo, è oggi confermata nelle sue linee generali.
Sulla meccanica celeste Laplace scrisse un fondamentale trattato in cinque volumi ("Trattato di Meccanica celeste", 1799-1825) nel quale, pur senza citarli adeguatamente, si ispirò alle idee e fece ampio uso dei metodi di Lagrange e Legendre. Laplace dimostrò che il moto dei pianeti è stabile e che le perturbazioni prodotte dalla mutua influenza dei pianeti o da corpi estranei quali le comete sono solo temporanee.
Il grande scienziato contribuì anche all'organizzazione dell'Ecole Polytechnique e dell'Ecole Normale, di cui divenne professore nel 1795.
Nel 1805 fu tra i fondatori della Societe' d'Arcueil (a sud di Parigi), cui aderirono importanti scienziati dell'epoca.
Nel 1812 fu pubblicata la prima edizione della "Teoria analitica delle probabilità", con dedica a Napoleone Bonaparte, rimossa nelle edizioni successive. Laplace seppe abilmente e opportunisticamente adattarsi ai mutamenti politici della sua epoca: passato indenne attraverso la Rivoluzione, nel 1799 fu eletto senatore e divenne ministro degli Interni (per sole sei settimane); nel 1806 venne fregiato del titolo di Conte dell'Impero da Napoleone, e nel 1814 fu fatto marchese da Luigi XVIII.
Nel 1826 si rifiutò di firmare un appello dell'Accademia a favore della libertà di stampa.
Pierre-Simon de Laplace morì a Parigi il 5 marzo 1827, all'età di 78 anni.
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