Jean Baptiste Le Rond d'Alembert
Biografia • Illuminando arti e scienze
Jean Baptiste Le Rond d'Alembert nasce il 16 novembre 1717 a Parigi dalla relazione tra la marchesa De Tencin e il generale francese Louis Camus Destouches. Quando il figlio nasce, il padre non si trova a Parigi, perché partito per l'estero. Pochi giorni dopo la nascita, la madre lo abbandona nei gradini della chiesa Saint-Jean-Le Rond di Parigi da cui prende il nome.
Jean Baptiste viene portato in orfanotrofio, ma presto trova una famiglia che lo adotta. Il patrigno è un vetraio e, con sua moglie, provvedono all'educazione del ragazzo grazie alla rendita datagli dal padre naturale in gran segreto. All'età di dodici anni i suoi familiari lo iscrivono nel "Collége des Quatre Nations", fondato dal cardinale Giulio Mazzarino. Nel corso dei suoi studi Jean Baptiste si dedica allo studio delle belle arti, del diritto, della filosofia, della teologia e della matematica, appassionandosi in particolare di quest'ultima.
Nel 1735, all'età di diciotto anni, ottiene il diploma di laurea presso la Faculté des arts. Quattro anni dopo manda una lettera all'Académie des Sciences in cui comunica di aver trovato degli errori in "L'analyse démontrée", un libro classico che anche lui conosce bene, poiché gli è stato utile per gli studi della matematica.
L'anno dopo scrive "Mémoire sur le refraction des corps solides", il risultato del suo importante studio effettuato sulla meccanica dei fluidi. Questo lavoro è celebre per l'enunciazione del Paradosso di Alembert e per la spiegazione del principio della rifrazione. Nel 1741 Jean Baptiste, all'età di ventiquattro anni, entra a far parte dell'Académie des Sciences grazie all'elaborazione dei suoi lavori.
Dal 1743 al 1751 pubblica i seguenti lavori: "Discours préliminaire", realizzato durante la direzione de l'Encyclopedie insieme a Denis Diderot e altri articoli di fisica e di matematica. Sempre in questo periodo il celebre matematico elabora "Le Traité de dinamique" in cui è spiegato il famoso teorema di D'Alembert, successivamente conosciuto come teorema di Gauss-D'Alembert.
In quegli anni scrive anche altre opere tra cui si ricordano il "Traité de l'équilibre et du mouvement des fluides" in cui si analizza lo sviluppo dell'idrodinamica, la "Théorie générale des vents" e la "Recherches sur la précession des équinoxes et sur la nutation de la terre", in cui tratta argomenti di carattere astronomico.
Nel 1754 diventa membro dell'Académie Française e dell'Accademia di Berlino all'età di ventotto anni. Il re Federico di Prussia gli propone la carica di Presidente dell'Accademia tedesca, ma Jean Baptiste declina l'invito perché non si ritiene degno di questo incarico e per non scatenare polemiche in Francia qualora avesse preso questa decisione.
Frequenta i più importanti Salons parigini, come quello della marchesa Thérèse Rodet Geoffrin, che alla sua morte gli lascerà un'eredità di 1275 franchi, di mademoiselle Julie de Lespinasse a cui sarà legato da una tenera amicizia fino alla morte di lei e della marchesa du Deffand. Riceve inoltre un'importante proposta fatta da Caterina di Russia, che chiede al celebre intellettuale di educare il granduca Pavel. Jean Baptiste rifiuta anche questa lusinghiera offerta.
Nel corso della sua vita si dedica anche allo studio della filosofia e della letteratura, realizzando altre opere come "Mélanges de littérature, de philosophie et d'histoire", "Réflexions sur la poésie et sur l'histoire" e "Éloges", opera dedicata a numerosi personaggi illustri come Montesquieu, Bossuet, Fontenelle e Marivaux. Oltre alla filosofia si dedica anche allo studio della musica, realizzando il celebre testo "Ėléments de la musique".
Nel 1759 elabora un altro importante lavoro, "Éléments de philosophie", traendo spunto dagli elementi empirici contenuti nel pensiero filosofico di Francesco Bacone e di John Locke. Successivamente scrive l'importante articolo Géneve che è ampiamente criticato da Jean Jacques Rousseau nella "Lettre à d'Alembert sur le spectacles", a cui d'Alembert risponde con un'altra lettera. Grazie a questa lettera di risposta, l'Encyclopedie può continuare la sua attività, sospesa temporaneamente dal Consiglio di Stato dopo l'uscita del secondo volume. In questo stesso anno abbandona il progetto dell' Encyclopedie a causa di incomprensioni con il collega Denis Diderot.
È un grande amico di Joseph-Louis Lagrange e di François Marie Arouet conosciuto nel mondo letterario francese con lo pseudonimo di Voltaire. In seguito scrive la sua autobiografia nota come Ritratto dell'autore da lui medesimo scritto.
Nel 1765 lascia la famiglia per andare a vivere con la sua grande amica Julie Lespinasse e scrive l'opera "Histoire de la destruction des Jésuites". Il suo ruolo all'interno dell'Académie Française cresce, infatti, nel 1772 ne diventa il segretario a vita. Negli anni successivi prepara con Jean-François Marmontel la quinta edizione del "Dictionnaire".
Nella sua vita egli non ha mai goduto di buone salute. Jean Baptiste Le Rond d'Alembert muore il 29 ottobre 1783 a causa di una malattia alla vescica. Il suo corpo è sepolto in una tomba comune senza lapide, poiché nella sua vita è stato un non credente.
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