Tommaso Tittoni
Biografia • Destra distinta
Tommaso Tittoni nasce a Roma il 16 novembre 1855. Diplomatico e politico italiano fu Presidente del Consiglio dei Ministri del Governo italiano dal 12 marzo 1905 fino al 27 marzo 1905.
Tommaso è figlio di Vincenzo Tittoni, anch'egli deputato e senatore: durante il periodo risorgimentale Vincenzo Tittoni aveva preso parte ad alcune azioni contro lo Stato Pontificio; nel 1860 si trasferisce con il figlio in Campania. Tornerà a Roma solo dieci anni più tardi.
Tommaso Tittoni studia a Roma e ottiene la laurea in giurisprudenza; cresciuto in un clima famigliare liberale, la sua collocazione politica è sostanzialmente moderata. Dopo il conseguimento dell'attestato accademico, trascorre un periodo di perfezionamento in Belgio e Inghilterra, poi torna in Italia dove entra in politica nelle file del gruppo liberal-conservatore: Tittoni, a fianco di Sella e Minghetti, entra a far parte della Destra Storica, sorta nel 1876. Viene eletto alla Camera dei Deputati dove presenzia dal 1886 al 1897; re Vittorio Emanuele III di Savoia lo nomina Senatore il giorno 25 novembre 1902.
Nel 1895, dopo venti anni di carriera politica, subisce la grave perdita della figlia; sopraggiungono inoltre seri problemi cardiaci che lo costringono a dimettersi dedicandosi all'attività diplomatica. Dal 1898 al 1903 è Prefetto dapprima a Perugia (dal 15 maggio 1898 all'1 settembre 1900) e in seguito nella città di Napoli (dall'1 settembre 1900 al 3 novembre 1903).
È Ministro degli Esteri dal 1903 al 1905: in questo periodo ricopre seppur brevemente (per soli quindici giorni dal 12 marzo al 27 marzo 1905) la carica di Presidente del Consiglio dei Ministri. Ambasciatore Italiano a Londra (febbraio-maggio 1906), Tittoni torna alla carica di Ministro degli Esteri nel terzo Governo Giolitti. Dal 1910 al 1916 è Ambasciatore a Parigi, poi per la terza volta Ministro degli Esteri nel Governo Nitti (1919), Capo della Delegazione Italiana alla Conferenza di Pace di Parigi.
Dall'1 dicembre 1919 al 21 gennaio 1929 ricopre la carica di Presidente del Senato.
Dopo la Marcia su Roma, Tittoni si schiera con Mussolini, divenendo il primo Presidente dell'"Accademia d'Italia" (1929-1930), la più importante istituzione culturale del periodo fascista.
Fra il 1928 ed il 1930, in virtù dei suoi incarichi, entra a far parte del Gran consiglio del fascismo in qualità di componente di diritto. Il giorno 8 aprile 1923 viene nominato Cavaliere dell'Annunziata dal Re Vittorio Emanuele III di Savoia.
Tommaso Tittoni muore a Roma il 7 febbraio 1931.
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