Ultimi commenti alle biografie - pagina 1114

Domenica 9 maggio 2021 10:43:37 Per: Niccolò Moriconi

[Per favore]

Buongiorno Niccolò. Stiamo passando un periodo familiariare terribile, l'unica cosa che farebbe felice mia figlia di 17 anni è incontrarti, Lo dice ogni giorno e lo mette nelle sue preghiere. Lei ti sta preparando un ritratto perché fa il liceo artistico e sì che sogna di donartelo. Non siamo persone invasate o invadenti, non preoccuparti, : ). Io farei qualsiasi sacrificio per lei. Per favore rispondimi se puoi. Grazie. Marcella

Da: Marcella Bassanesi

Domenica 9 maggio 2021 10:00:28 Per: Alberto Angela

Buongiorno dott. Alberto Angela. Ho letto che i dirigenti di RAI 1 pensano di sospendere il suo bellissimo programma 'Ulisse' perché secondo loro gli indici di ascolto non sono soddisfacenti. In casa siamo rimasti davvero senza parole. I dirigenti RAI dovrebbero ritenersi onorati di ospitare le sue trasmissioni. Mi creda, ci sono altri giornalisti divulgatori anche abbastanza bravi, ma lei è l'unico, insieme a suo padre, a fare della divulgazione onesta e corretta scientificamente, nonché gradevole da seguire. Ce ne fossero, come lei, caro Alberto! Nessun programma è come il suo. C'è chi confonde scienza e fantasia. C'è chi presenta ricostruzioni del passato che sfigurerebbero persino su un fumetto. C'è chi conduce incentrando la trasmissione su se stesso. Per non parlare dei documentari di oltreoceano, in cui si ribadiscono uno o due concetti in modo ripetitivo per tutta la trasmissione, fornendo ben poche spiegazioni scientifiche. Evidentemente i vertici di RAI 1 preferiscono lasciarci nell'ignoranza... che vergogna! Resista per favore caro Alberto! La saluto, lei e suo padre, con tanta gratitudine! Margherita

Da: Margherita

Domenica 9 maggio 2021 08:41:23 Per: Massimo Gramellini

Sono la mamma di una bambina diabetica, la figlia di un padre morto durante il lockdown e oggi, anche la figlia ladra di una madre malata di Alzehimer.
Ho avuto contatti con la Sanità pubblica da sempre, per mia sfortuna, ma questa riflessione aperta non è uno sfogo né una necessità di compatimento. Vuole essere la fotografia di un momento difficile e da guardare con Speranza (anche come massima istituzione della Sanità pubblica!).
Mia figlia ha avuto il suo esordio a 5 anni. Sono uscita dal Bambin Gesù con mia figlia sulla mano destra e uno zaino sulla sinistra pieno di aghi, e strumenti di cui non sapevo cosa fare. Sapevo solo che tutto quello che mi era stato detto non era molto chiaro per me e il mio compagno e che potevo fare degli errori irreparabili.
Due giorni dopo ero al Policlinico Torvergata, in un atrio di un padiglione pieno di gnomi e fatine sui muri, accolta da un equipe di medici che ci hanno presi e curati tutti … diabete o no. Hanno curato il fisico e la mente e ci hanno restituito la dignità e il valore di famiglia che avevamo perso in 5 giorni di disgregazione totale.
Durante il lockdown sono corsa in ospedale per mio padre. Sapevo che era stato portato in ambulanza e sapevo che stava male. Non aveva il covid, ma davanti a me, quella mattina, solo una porta a vetri chiusa e una fila di parenti con buste in mano da consegnare e domande da porre a uomini e donni senza più volti.
Eravamo tutti solo occhi spauriti.
Io non ne ho fatte molte di domande anche perché non avevo molte informazioni, ma un medico mi ha invitato ad entrare in reparto. Entravo solo io. Mi è stato detto di stare solo un minuto e quel minuto ha consegnato a me, e alla mia memoria, la consapevolezza e il valore di un saluto di commiato. Quello che tanti non hanno avuto la fortuna di lasciare in questo periodo!
Salutare qualcuno che si conosce è educazione, accompagnare alla morte un padre è un atto necessario. Ti fa sentire meno in colpa per il fatto di rimanere vivo, con il suo solo ricordo.
Sabato, dopo sette lunghi mesi, e dopo aver seguito una scrupolosa procedura preingresso comprensiva di tampone, prevista dal dittatore sanitario (concedetemi la licenza poetica), sono andata nella struttura dove mia madre soggiorna. Avevo un mazzo di fiori in mano e un sacco pieno di vestiti.
I fiori erano per la festa della mamma. Ma la mia poesia e l’emozione che mi aveva portato a non dormire la sera precedente, si è ben presto incontrata con la realtà di una regola ferrea. Un metro di distanza.
Sono entrata in un atrio, sorvegliata a vista dal dittatore sanitario e da un altro medico, e mia madre è stata posta ad un metro da me. Lei non parla, non mi riconosce, ma forse può sentirmi. Mi è stato però ricordato di non toccarla e non avvicinarla in alcun modo, perché quella è la regola. E allora cerco tra i ricordi veloci dei miei libri di giurisprudenza e da qui la mia riflessione. Non ricordo una regola che impone un metro di distanza dalla propria mamma a meno di un provvedimento specifico. C’era invece una regola scritta sulla nostra Costituzione che parlava di diritto alla salute, come di un diritto fondamentale per l’individuo, ma forse mi chiedo se questo diritto contemplasse il diritto al calore umano!
“sa, c’è il Covid…” mi ricorda la psicologa della struttura. Come se qualcuno di noi potesse mai averlo dimenticato! E allora mi chiedo se chi mi sta davanti sta curando mia madre o sta proteggendo il suo capitale, dal momento che pago 2. 300 euro al mese per non vederla più!. Ma non avrò risposta e se l’avrò, sarà che in questo momento è necessario per la salute di tutti. E allora forse, dopo questo periodo dovremo rivedere qualcosa. Il diritto alla salute dovrà essere tirato a lucido, rispolverato e rinfrescato perché nel frattempo si sarà portato via il diritto alla cura, all’affetto, alle carezze, in nome del diritto o del dovere a rimanere in vita (come nel caso di mia madre). E allora io cerco di avanzare. Un centimetro per volta e cerco di ingannare la sensazione che ho, di non rispettare una regola.
Nel frattempo io rimango in attesa di vedere sul sito della Regione Lazio una ordinanza che mi restituisca il diritto ad abbracciare mia madre, prima che muoia.
P. S. La struttura di Torvergata è stata chiusa

Alda Moretti

Da: Alda Moretti

Domenica 9 maggio 2021 01:21:52 Per: Alberto Angela

Caro Angela,
ho appreso stasera da un amico e poi verificato fra le notizie di Libero che il suo programma " Ulisse " verrà chiuso da quelle aquile della Rai.
Sono rimasta malissimo, sono dispiaciutissima, e per un fatto molto semplice: da poco, incappandoci per caso, mi ero messa a seguire il suo programma tanto interessante.
Purtroppo me ne sono accorta tardivamente, ma mi ero ripromessa d'ora in poi di non perderlo perché, grazie alla sua capacità sia di costruire in modo completo ma non pesante la trattazione di un argomento, sia alle sue doti di affabulatore, si ricevono in modo mediato e gradevolissimo contenuti storici, ricostruzioni di epoche e ambienti, in tutte le loro sfaccettature.
Detto in parole semplici, lei mi è apparso bravissimo, un divulgatore eccezionale dotato anche di tanta comunicativa umana mediata da un timbro di voce gradevole e sapientemente modulata.
Mi domando perché in Rai siano così cretini da non capire che razza di persona hanno a disposizione, una a cui ci si dovrebbe inchinare e si dovrebbe dire solo grazie.
Poi pretendono, anzi millantano, di essere un " servizio pubblico " che vuole avere anche una valenza culturale!
Con una simile decisione si comportano come una volgare tivù commerciale, che di intenti culturali e divulgativi non ambisce di averne.
Noi contribuenti la paghiamo questa Rai. Ci obbligano con la trovata furbesca del canone inserito nelle bollette della luce, dopodiché ci vogliono rifilare solo paccottiglia che accontenta unicamente gli utenti di più basso livello.
DOVREBBERO VERGOGNARSI di derubarci senza neppure diversificare l'offerta, in modo da gratificare tutte le fasce di telespettatori.
Sono sempre più stufa di una Rai che fa molto da cassa di risonanza del potere politico, attraverso programmini ad hoc volti ad orientare la pubblica opinione, e molto poco si cura, invece, di dare validi programmi, belli e interessanti, come è stato senza ombra di dubbio il suo.
Le scrivo per ringraziarla dell'opera svolta, preziosa, del suo impegno e del suo lavoro ben fatto da vero professionista.
Grazie, Alberto.
Però.. non si arrenda. Cerchi altre sponde, altri approdi in altre tv un po' più intelligenti.
Noi l'aspettiamo per seguirla ancora.
Un cordiale saluto
Giuliana Storti

Da: Giuliana Storti

Sabato 8 maggio 2021 22:15:07 Per: Massimo Gramellini

[Sicurezza sul lavoro]

Gentile Massimo Gramellini,
Ho appena assistito alla sua trasmissione su RAI 3 le parole della settimana, la ringrazio con tutto il cuore per il suo intervento finale riguardante le morti sul lavoro e la situazione del personale dei Dipartimenti di Prevenzione addetto ai controlli! !
Sono Milva Carnevali, dal 1982 (anno in cui a seguito dell'applicazione della legge di riforma sanitaria 833/78 i compiti di prevenzione e controllo per la tutela della salute e sicurezza sul lavoro furono trasferiti dal Ministero del Lavoro al Ministero della Salute) nel quale furono aperti i servizi di prevenzione sul lavoro nelle ASL a Bologna opero ininterrottamente come tecnico e ho vissuto tutti i cambiamenti organizzativi e normativi intervenuti in questi anni.
Concordo pienamente con le sue conclusioni riguardo alle responsabilità e a volontà di indirizzare le risorse in altri aspetti senza alcun rispetto per la vita delle persone. Avrei tanti pensieri da esprimere non posso e non voglio dilungarmi, sento però ancora il bisogno di ringraziarla nuovamente.
Grazie ancora
Milva Carnevali operatore tecnico del l'Unitá Operativa Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro EST e del Dipartimento di Sanità Pubblica drll'AUSL di Bologna

Da: Milva Carnevali

Sabato 8 maggio 2021 21:57:15 Per: Massimo Gramellini

Buona sera, la seguo da tanto tempo. L'ascolto da quando lavorava con Fabio Fazio ed ora alle Parole.
Volevo dirle che la puntata di oggi, per gli ospiti Simone Cristicchi e per Erri De Luca, oltre al suo finale, mi ha emozionata.
Ho sento tante belle e vere parole.
Grazie mi ha fatto compagnia e bene.
Buona vita

Da: Carmela Medici

Sabato 8 maggio 2021 21:42:57 Per: Massimo Gramellini

Caro Gramellini, avrei voluto che avesse chiesto conto a Erri de Luca della sua presentazione del libro della Brigatista ROSSA barbara Balzerani. !

Da: Giorgio Indri

Sabato 8 maggio 2021 21:35:08 Per: Massimo Gramellini

Vedo la sua trasmissione, complimenti ma mi chiedevo la sorella della Pivetti dove la mandiamo che ipocrisia

Da: Mod

Sabato 8 maggio 2021 19:52:31 Per: Massimo Gramellini

Gentile Massimo,
ho bisogno del suo aiuto, della sua cortesia, della sua umanita'.
Ho bisogno di un minimo di visibilita'. Non perche' amo apparire ne' in tv ne' altrove, ma ho bisogno di poter essere anche solo ascoltata e che piu' persone possibili mi ascoltino. Specie i politici.
Non sono un'eroina di fatti eclatanti come mi e' capitato di vedere nella sua trasmissione, ma credo di esserlo nella quotidianeta' e con me altri colleghi, compagni di viaggio e -grazie alla politica- anche di sventura. Svolgo uno dei mestieri piu' belli al mondo, ma anche tra i piu' impegnativi, di quelli che ti impegnano cuore e mente anche mentre cucini, anche mentre fai la spesa. Di quelli che a mezzanotte prepari una lezione, portando avanti anche la famiglia nel frattempo..
Pero' la notte non dormo piu'. Niente, zero. Non riesco piu' a dormire.. Penso che ho gia' 54 anni, penso che sono precaria e che il mio contratto, iniziato appena a fine gennaio, scade gia' a giugno. Non so se ho superato il concorso straordinario, eh si, si figuri che i risultati della Lombardia non sono ancora stati pubblicati (mentre altre regioni si). E se anche l'avessi passato, non risulto piu' iscritta in graduatoria, se vuole le spieghero' il perche'. Futuro dubbio e incerto
Signor Massimo, mi stanno togliendo energie, energie preziose che dovrei dedicare ai miei studenti, ciascuno unico e irripetibile, Dovrei dedicarmi alla loro formazione, e non a tutto questo sottobosco di newsletter, di corsi online che preparano ai concorsi. Fior di quattrini spesi per questi corsi online che ormai proliferano su varie piattaforme. Ma la paura di non passare i concorsi spinge ad iscriversi, erodendo la gia' scarsa quantita' di denaro a nostra disposizione.. Anche il tempo sottratto a studenti e alla propria famiglia e' notevole, almeno ne valesse la pena..
Mi stanno togliendo soldi ed energie con concorsi inutili e dannosi. La rabbia e' cresciuta a dismisura sentendo piu' volte dichiarazioni di alcuni esponenti dei 5 stelle, l'ultima della sottosegretaria Floridia. In tali dichiarazioni affermano che "i concorsi servono perche' a scuola dobbiamo prendere gli insegnanti migliori". Basta, la misura e' colma.. I concorsi non premiano gli insegnanti migliori. Lo straordinario e' durato due ore e mezzo, con 6 quesiti, ciascuno dei quali (a parte inglese) meritevoli almeno di un'ora di elaborazione. Io insegno inglese o francese, a seconda di dove mi chiamano ogni anno, E' chiaro che il quesito di inglese era per me un cavallo di battaglia. Ebbene, io non ho potuto svolgerlo, perche' mentre mi accingevo a svolgerlo, STOP, tutto finito, il sistema si e' chiuso impietosamente. Tempo scaduto. E non mi si venga a dire che c'erano pur sempre gli altri quesiti: gia' al terzo ho dovuto velocizzare e scrivere giusto tre righe visto che il tempo passava, eppure proprio il terzo quesito avrebbe potuto permettermi di dire che ho fatto fare teatro ai miei studenti, per includere anche chi non riusciva con altri canali. Caro Signor Massimo, non ho potuto dire che ho fatto fare teatro in francese: il processo di Maria Antonietta e la sua esecuzione.. Non ho potuto dire che l'anno che ho fatto inglese con i miei studenti abbiamo messo in scena l'Otello, inserendo anche John Lennon con "Jealous guy". Non ho potuto dire che una mia classe era iscritta al festival del teatro, poi saltato per il lockdown. Non ho potuto dire ho svolto un bellissimo progetto sulle lettere dei soldati della prima guerra mondiale
Non ho potuto dire che amo le lezioni laboratoriali e le pratico.. Non ho potuto dire che ho preparato i miei studenti alla certificazione DELF in piena DAD e che sono passati tutti. Non ho potuto dire che quest'anno ho due alunni particolari e mi sto occupando di loro come se fosse una missione!.
Questo elenco non e' per vantarmi. A che pro? Questo elenco e' per farvi capire chi sono gli insegnanti ai quali vengono preclusi il ruolo, la speranza, anche la felicita' si. !
Al concorso era semplicemente proibito pensare, usare il proprio senso critico, rielaborare, ironicamente proprio tutte quelle cose che a noi si chiede di insegnare agli studenti. Non c'era davvero tempo. Non sto accampando scuse in caso non lo passassi: sono conscia e forte del mio valore e di quello di molti colleghi.
Al concorso poi, alcuni commissari della commissione facevano parte della stessa scuola di alcuni candidati. Lascio a lei appurare la gravita' di questo fatto..

Non ultimo, in alcune dichiarazioni di esponenti 5 Stelle, sento aria di AGE SHAMING. Lei e' bravo con le parole, puo' coniare l'equivalente italiano..
Ancora Floridia "la scuola ha bisogno di forze nuove e giovani". Ricordo che e' anticostituzionale discriminare qualcuno in base a qualsiasi condizione. Questa frase e' profondamente offensiva, offende tutti i docenti, offende in particolare quella fascia di docenti precari che ha retto -insieme ai colleghi di ruolo- la scuola in questo difficile periodo. Questa e' invece la mia frase "la scuola ha bisogno di politici migliori, piu' illuminati, che non uccidano l'anima di un docente, che diano spazio all'entusiasmo e la competenza di un docente, qualunque eta' lui o lei abbia". Il mio non e' un discorso sui partiti: se queste dichiarazioni le avesse fatte Topolino ora ne chiederei conto a lui.
Ho una figlia di 13 anni, e ho paura che in pensione finiro' a rovistare tra i bidoni della spazzatura come in Grecia, nonostante so di essere un'ottima risorsa per la scuola.
Mi dia spazio, mi inviti, la prego. La misura e' colma.
Cordialmente
Arabella Masiero
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tel 340-------

Da: Arabella Masiero

Sabato 8 maggio 2021 15:48:31 Per: Claudio Baglioni

Buongiorno, chiedo gentilmente se è possibile telefonare a mia moglie Vera per il suo 50 esimo compleanno il giorno 26 agosto p. v. Grazie in anticipo, cortesemente saluto.

Da: Franco Crespi