Ultimi commenti alle biografie - pagina 1530

Sabato 6 febbraio 2021 09:43:28 Per: Mario Draghi

[Intercedo per mio figlio Panico Giovanni]

Onorevole Sign. Draghi sono insegnante di lettere ho 4 figli con laura magistale di cui 2 con 110 e lode tra cui Giovanni Panico laurea in ingegneria chimica ha 39 anni, conosce l'inglese, tutti i gg. fa colloqui di lavoro da due anni, mi domando com'è con una tale epidemia non c'è lavoro nelle industrie farmaceutiche possibile mai ? Chiedo il vostro sostegno poiché nei miei 67 anni la vita mi ha insegnato che per avere diritto a ciò che ci spetta non bisogna solo essere bravi ma ci vuole anche una mano dal cielo che ci aiuta. Grazie con la fede di aver ottenuto già quanto richiesto. Prof. Terracciano Maria Carolina.

Da: Maria Carolina Terracciano

Sabato 6 febbraio 2021 09:19:04 Per: Mario Draghi

Buongiorno, credo che per aumentare la produttività del Paese (ed insieme ridurre i costi pubblici generati dalla povertà e dell'emarginazione) si debba investire parte dei fondi UE sul recupero culturale dei tantissimi ragazzi (anche se oggi sono adulti) che negli ultimi decenni hanno abbandonato la scuola. Altrimenti resterebbero si e no con la terza media, bassa manovalanza precaria. Il loro abbandono scolastico oltretutto spesso è stato colpa della stessa scuola (che ad esempio emargina i figli dei rappresentanti di classe, o che comunque non è stata in grado di motivarli o di intercettarne il disagio). Credo che si debbano incaricare le singole scuole di ricercare ognuna i propri studenti che hanno abbandonato, per offrire loro dei percorsi che li aiutino a completare il ciclo. Molti oggi sono ragazzi/adulti che hanno capito il valore dell'istruzione, hanno superato le crisi adolescenziali, ma non esiste un modo per consentirgli di formarsi realmente su ciò che era il loro interesse, possono solo prendere diplomi a caro prezzo se sono di famiglia ricca (alcuni diplomi di questi ti formano davvero ma non sono riconosciuti dallo Stato, ad esempio quello per tecnico veterinario rilasciato dall'abivet che ha conseguito mia figlia con grande soddisfazione; altri di questi diplomi servono solo come "pezzo di carta"). Oggi che l'età lavorativa si allunga verso i 70 anni e in cui la formazione permanente sia un valore determinante per la produttività, credo che investire sui 30enni senza formazione adeguata sia un orogetto lungimirante necessario. Grazie dell'attenzione da parte di una famiglia che ha molto sofferto per questo problema.

Da: Emanuela Consalvi

Sabato 6 febbraio 2021 08:59:23 Per: Giorgia Meloni

Cara Giorgia, capisco la tua posizione, ma ora bisogna fare in modo che 5 stelle o stalle e pd non siedano sulle poltrone. Come... volevano conte e ora abbracciano Draghi. Che esseri meschini che sono.. Queste sono le persone che rovinano un paese. Se poi consideriamo che tra i 5 stelle (secondo una trasmissione) ci sono (con tutto il rispetto per i lavori) tosacani, pastori bibitari disoccupati... e per ultimo un capocomico. Ma di che parliamo. Manca solo che grillo canti: mia cara Italia mettiti in pompa che sto grillaccio del marchese sempre zompa, zompa chi campa allegramente... Si allegramente in quanto ai 5 stelle fa comodo uno stipendio da 14. 000 euro al mese. Ferma questo schifo

Da: Roby 2

Sabato 6 febbraio 2021 08:54:47 Per: Matteo Renzi

Matteo Renzi ha fatto bene in questo quadro desolante e decadente non solo della politica ma anche della società civile a provocare la crisi di governo. Che l'abbia fatto per suo scopi particolari o per egocentrismo o perché non avesse niente da perdere il risultato è stato quello che tutti volevano ma nessuno si assumeva la responsabilità: togliere il governo dalle mani di persone incompetenti e incapaci specchio della nostra società. Che cosa è stato il Movimento 5 stelle che tra l'altro ammetto di aver votato se non un esperimento sociologico: mandare al governo persone prese a caso dal popolo e il risultato è sotto gli occhi di tutti: un disastro.
Il problema comunque in questa epoca post democratica è comune a tutti i partiti ed è collegato alla decadenza del mondo intero.
Sono diventato anti democratico nel senso che il popolo non sa auto governarsi e quindi la migliore forma di governo è l'aristocrazia nel senso etimologico del termine; governo dei migliori. Ci dovrebbero essere delle persone al governo della nazione che abbiano una visione ampia e lungimirante non miope e particolaristica che facciano gli interessi della comunità e non quella personale. E' considerato utopistico ma io penso convintamente che in Italia si possano trovare 500 persone siffatte. Io sono una di queste. Buona giornata a tutti

Da: Andrea

Sabato 6 febbraio 2021 08:50:59 Per: Giuseppe Conte

Certi commenti non si possono leggere. Forse sarà un bravo docente, avvocato, ma la politica non è per lui.

Da: Roby 2

Sabato 6 febbraio 2021 08:49:55 Per: Piero Grasso

La storia si ripete sempre. Nella politica ci sono spesso aspetti così bassi che fanno diventare ignoranti anche persone laureate. I LEU hanno dichiarato di non poter andare al governo con Draghi se ci sono pure LEGA e FdI perché incompatibili con loro. I LEU trascurano però che Lega e FdI esistono perché ci sono milioni di elettori che li votano, elettori in numero notevolmente superiore agli elettori di LEU. I LEU dunque hanno dichiarato di essere incompatibili con milioni di italiani. Durante la dittatura di Adolf Hitler in Germania i nazisti dichiararono di essere incompatibile con gli ebrei ed il primo passo è stato quello di escludere gli ebrei da qualsiasi incarico di governo e da qualsiasi incarico pubblico ed in generale da qualsiasi attività di gestione della cosa pubblica perché incompatibili con il popolo tedesco, il passo successivo è poi stato quello dello sterminio. Mi chiedo: se ci fosse un governo solo nelle mani dei LEU quale sarebbe il passo successivo nei confronti degli elettori di LEGA e FdI ? La dittatura inizia sempre con un seme, il seme delle incompatibilità di uomini nei confronti di altri uomini, come se non appartenessimo tutti ad un solo genere, il genere umano. Il piccolo seme dell'incompatibilità poi si sviluppa generando gli aspetti più deleteri che la storia umana conosce. Non pensate che il parallelismo considerato è improprio o esagerato perché la storia ci insegna che non lo è.

Da: Mauro

Sabato 6 febbraio 2021 08:39:19 Per: Mario Giordano

Buongiorno.
Giustissimo, ed interessante, il quesito posto dal Sig. Massimo Arzilli su questo blog. La risposta, o meglio, un'opinione-risposta allo stesso io ce l'avrei, anche se non è detto sia quella giusta, ci mancherebbe:: non si riesce a vaccinare l'Italia in un mese perchè i vaccini mancano e nessuno si preoccupa di acquistarli PER TUTTI (è la legge del più forte nella giungla, del resto: i deboli crepano e i più forti sopravvivono), ma soltanto per i BIG:: deputati, onorevoli, politicanti in genere ed amici degli amici. Non si riesce a votare in due giorni non perchè non sia possibile o perchè la nostra salute sia in mezzo al cuore amoroso di qualcuno, ma semplicemente perchè quel qualcuno aveva già deciso per noi che NON SI DOVEVA ANDARE AL VOTO. Non si accorge, anche lei, come dal totoministri stiano già riemergendo - oddio, finora sono solo indiscrezioni, ci mancherebbe! la partita è sempre aperta, ci mancherebbe! - sempre gli stessi, stranoti, straconosciuti, strabocciati in precedenza dagli italiani -, Nomi? Non intravede, anche lei, una pazza pazza pazza corsa verso le poltrone?

Da: Roberta

Sabato 6 febbraio 2021 08:34:47 Per: Carlo Calenda

Speranze politiche.

Buon giorno, mi chiamo Saverio Riviello e sono lucano. Essendo AMANTE di politica, già da quando lei è Renzi avete finalmente abbandonato il PD, ho pensato che la soluzione POLITICA più utile per tutti, fosse la nascita di un polo social-liberale tra il centro- centrodestra, Azione, Italia viva e la Bonino. Un polo sul 16/20% capace di interpretare le esigenze di chi ha sempre RESISTITO a derive di destra o del Pd, quest' ultimo inutile negli uomini che lo rappresentano e inutile nel concepire i reali bisogni del POPOLO. Incontrai casualmente l'ex presidente della mia regione, Marcello Pittella, fratello di Gianni, e gli ho parlai di ciò. Io lo auspico per un futuro non appiattito per i nostri figli. Essendo un amante di numeri, mi permetto di segnalare ciò, nella speranza di spiegarmi bene e di non mostrare presunzione alcuna. La repubblica Ceca conta circa 1/6 degli abitanti dell'Italia, circa 1/8 degli abitanti della Germania. La repubblica Ceca presenta 1. 000. 000 contagiati circa da coronavirus. 1. 000. 000 per 6 da 6. 000. 000. 1. 000. 000 per 8 fanno molto di più. Molti contagi danno origine, anche se non nell'immediato, a tanti morti. Tanti contagi non permettono nemmeno di individuare per bene se il virus si è modificato. Bloccare in anticipo significa diminuire la possibilità di ulteriori morti. Verificate ciò che scrivo, ma fate in fretta.
Io amo la repubblica Ceca, e, soprattutto la Slovacchia. A presto.

Da: Saverio Riviello

Sabato 6 febbraio 2021 08:28:31 Per: Massimo Gramellini

Egregio Signor Gramellini.

sono la mamma di uno stimato artista purtroppo deceduto a soli 58 anni il 19 luglio scorso per un maledetto cancro ai polmoni. Un pittore, scultore che ha lasciato la testimonianza di sé e del suo lungo lavoro attraverso opere sparse in molti luoghi e paesi e che al momento della dipartita ha ricevuto molte lusinghiere attestazioni di stima sui più autorevoli giornali italiani… …attestazioni lusinghiere, dicevo, che mi hanno persino sorpresa, ma, come sempre accade per gli artisti, decisamente tardive.
Questo comunque è stato un bel riconoscimento, quasi un urlo al mondo per quello che mio figlio ha dato incondizionatamente all’arte durante tutta la sua vita. Urlo che si è potuto “sentire” anche attraverso il calore e la partecipazione di tante persone al suo funerale nella Chiesa degli artisti di Piazza del Popolo, nonostante le terribili restrizioni imposte dal momento che hanno reso “strano” un semplice e consolatorio abbraccio.
Ma tutto ciò vale davvero poco per confortare una madre, costretta al più innaturale dei lutti, sopravvivere a un figlio, dopo averne già perso un altro, tanti anni fa, a 17 anni per un incidente stradale. Per una mamma non è importante sapere se era un grande artista o un miserabile: lo stridio delle frasi che si spezzano a metà quando stai per chiamarlo per un caffè, un “brodino” come diceva lui, e poi rimandi tutto giù come un boccone di fiele, è egualmente, terribilmente doloroso, così come la sensazione soffocante di aver dimenticato qualcosa e frughi ovunque, e cerchi disperatamente ma proprio non ti raccapezzi e ti senti persa.
Il mio non vuole essere un “pianto antico”, ma una rivendicazione al ricordo: siamo tutti così schiacciati da eventi, volti, drammi, che un lutto finisce per essere solo un filo d’erba in un campo di gramigna.
Ecco, io ho pensato di “ raccontare” a lei per la sua puntuale e quasi rara sensibilità, qualcosa di mio figlio. Si chiamava, anzi si chiama, Oreste Casalini.
La sua vita non è stata certo facile e non solo dal punto di vista professionale, segnata come quella di tutti noi, dalla perdita improvvisa di un fratello con cui aveva un rapporto quasi simbiotico.
Sei anni fa ha avuto la gioia più grande: diventare padre di un bambino delizioso che ha voluto chiamare Vasili, come il suo pittore preferito.
Questo avvenimento ha influenzato enormemente la sua vita riportandolo a vivere vicino a noi e ha condizionato la sua produzione artistica in maniera molto significativa, tanto che in quasi tutte le sue opere si avverte come una presenza altra, un “doppio” come lo hanno definito alcuni critici.
Ovviamente la scoperta della malattia lo ha travolto e questi ultimi due anni li ha vissuti in totale simbiosi con il bambino, trasferendo sulle tele l’enorme quantità di emozioni che stava vivendo,
Per lui ha realizzato una serie di opere esposte nell’ultima mostra “Per sempre” alla Kou Gallery di Roma nel dicembre del 2019, in alcune delle quali due volti si intrecciano in un abbraccio infinito di “padre in figlio”, come lui stesso le ha intitolate.
Un artista, pittore, scultore, scrittore e direi anche un gran parlatore … riusciva a trovare un punto di vista nuovo, diverso sui più disparati argomenti, dai più “seri” a quelli più banali della quotidianità, a volte anche con prepotenza ed arroganza, ma lasciandoti sempre infiniti spunti su cui riflettere, così da rendere ancora più forte e permeante la sua presenza. La sua presenza e il suo ricordo, che io vorrei in qualche modo onorare soprattutto attraverso quello che più di tutto parla di lui, le sue opere. E vorrei gridare al mondo che questa piccola particella dell’universo ha lasciato dietro di sé una scia luminosa che si chiama arte, quella vera, quella disinteressata, quella pulita, quella fuori da tutti gli schemi precostituiti.
Forse sono una illusa, probabilmente questa mia lettera cadrà nel dimenticatoio come mille altre, ma alla mia verde età di 84 anni sento ancora forte il desiderio di essergli utile, di agire, di non lasciare niente di intentato affinché il velo inesorabile del tempo non lo avvolga nell’oblio.
Sicuramente questo è un MIO desiderio, magari lui, schivo come era, non lo avrebbe neanche voluto, ma sono una mamma, orfana di figlio per due volte, un colpo della natura così crudele che non esiste un termine che lo indichi. Anche se da qualche parte ho letto “sfiliazione”. Non mi dispiace, come una persona cui vengono sfilati via dalla pelle i figli e insieme a loro i fili di respiro, il suono delle loro risate, gli scontri quando c’erano disaccordi, gli abbracci consolatori… fili di vita che uno a uno vengono trinciati via.
E puoi solo restare a guardare, esterrefatto, incredulo.
In attesa di raggiungerlo, vorrei solo ricordarne ad alta voce il nome: Oreste, Oreste Casalini. Il mio filo d’erba nel campo di gramigna.
Grata per l’attenzione che vorrà prestarmi, mi permetto di salutarla con affetto.

Elvira Bova Casalini

P. S.

Uno dei suoi scritti più recenti recita così: “Un’opera è sempre il risultato di un desiderio smisurato, la natura stessa della meraviglia si nasconde in questo segreto, il piacere semplice di fare il meglio, tendere al meglio come atto di devozione e rispetto per il lavoro, una azione rituale, tra le righe, nello spazio del non richiesto, quel che è essenziale per non morire di sola materia. ”

Da: Elvira Bova Casalini

Sabato 6 febbraio 2021 08:11:58 Per: Barbara Palombelli

[Il trauma di mia nipote sedicenne, oggi laureanda in Lettere Classiche, raccolto in 300 pagine da lei elaborate e pubblicate]

Gentile Dott. ssa, sono una nonna come Lei, con quattro nipoti, tutti parte integrante del mio cuore. Ho vissuto come mamma e vivo, come nonna, gioie e dolori dei miei nipoti. Una di loro, Elisa a sedici anni, ha vissuto la terribile profanazione del suo corpo, con lo stupro, da parte di una ragazzo di cui lei si fidava e che aveva conosciuto a tennis. Una esperienza che l'ha segnata e che ha cambiato totalmente anche mia figlia, che sente il peso di una colpa che non può avere perchè sempre madre attenta e premurosa. Io invece, che quel giorno, con mia figlia, che avevamo seguito Elisa e il ragazzo, all'uscita dal campo di tennis, mentre in motorino, invece di tornare, come d'accordo, a casa, in V. le C. Pavese, che avevo visto che entravano in un condominio e volevo seguirli... Non me lo hanno consentito perchè, mi hanno detto figlia e genero (consultato telefonicamente) che "certamente c'erano i genitori... " Quanti sensi di colpa per l'inferno di Elisa

Da: Tildiana Ferrara