Ultimi commenti alle biografie - pagina 2229
Venerdì 18 settembre 2020 12:07:08
Per: Alberto Angela
Buongiorno,
da sempre l ammiro e vorrei tanto che venisse nel mio paese Nepi in provincia di viterbo per una visita guidata con il direttore del nostro museo. le faremo visitare il castello dei borgia, dimora storica dal 2019, le catacombe, un antico acquedotto. abbiamo tanta storia che sicuramente le piacerà.
Da: Ilaria
Venerdì 18 settembre 2020 11:33:04
Per: Carlo Calenda
Gentilissimo Carlo Calenda, qualche ora fa le ho scritto un testo ; non si preoccupi di rispondermi perché ho già avuto le notizie sui responsabili del suo partito Azione, al quale volevo iscrivermi, a Corigliano Rossano
So chi sono, uno di questi Francesco Madeo provenienza 5stelle poi, ovunque si sia potuto girare, è stato contrario alla fusione dei due comuni in unica città. Questo mi basta, perché è un ragazzetto qualunque e senza professionalità
I valori che lei sostiene sono anche i miei ma se vi rivolgete a questa gente sul territorio non andate da nessuna parte
Grazie
Ombretta Gazzola Minnicelli
Da: Ombretta Gazzola
Venerdì 18 settembre 2020 10:32:49
Per: Renzo Arbore
A Gennaio vi è stato il centenario della nascita di Carosone. Ma è stato ricordato come si deve? Forse mi è sfuggito qualcosa ma non mi sembra.
Cordiali saluti,
Joseph Maria Ubaldini
Da: Joseph Maria Ubaldini
Venerdì 18 settembre 2020 09:55:28
Per: Lilli Gruber
Le palle le ha rotte il "poeta" monocorde Pasquino che invoca la democrazia, lo spirito cristiano e la solidarietà, tutte cose che lui non conosce e chiede agli altri di applicarle.
Nell'agone politico non basta abbattere l'avversario senza proporre concrete alternative: così si induce soltanto all'odio di chi non la pensa come te.
L'esempio più recente di questa stortura è Zingaretti che, in Toscana, chiede il voto della sinistra per battere Salvini ma non dice cosa ne farà di quei voti: fantastico programma elettorale. L'importante è continuare ad occupare le poltrone che contano!!!
Il popolo non è così c... ne come molti politici pensano e prima o poi i nodi vengono al pettine caro Pasquino.
A non rileggerla Giorgio
Da: Giorgio Legnani
Venerdì 18 settembre 2020 09:51:14
Per: Mario Giordano
L'inutilità dell'essere "normali"
Buongiorno Dr. Giordano, finalmente torna la sua trasmissione, una voce fuori dal coro di tanti cori stonati. Mi riferisco alle ormai prossime votazioni relative al referendum sul taglio dei parlamentari ma, in quanto "essere pensante" (cogito, ergo sum), non posso fare a meno di chiedermi se l'enormità dei soldi spesi per una "tastatina di polso" agli italiani (andranno a destra, oppure a sinistra?) e che andrà ad "aggravare l'aggravio" di spese pazze con i soldi dell'Europa che restituiremo di tasca nostra, sia effettivamente giustificato e se soprattutto servirà a cambiare le carte sopra una tavola già insozzata da sudice stoviglie e da tovaglia macchiata. Perchè, stando ai sempiterni sondaggi serali televisivi da parte di sempiterni giornalisti, sempre gli stessi, chi abbronzato e chi no, chi con nuovo look e chi sempre uguale, chi, soprattutto, non ha mai scollato il dedrio dalla poltroncina televisiva per tutta l'estate regalandoci una boccata d'ossigeno sotto forma di film, anche già visti e rivisti, dài!, questo referendum parte con piede assolutamente sbagliato, peggio, è già stato qualificato come INUTILE. Gli attori principali di questo psicodramma, infatti, hanno già più volte ribadito come, anche in caso di vittoria schiacciante degli avversari, NON SE NE ANDRANNO A cASA come decenza imporrebbe, no, ma continueranno a vivacchiare alla bell'e meglio aggrappati, come i naufraghi del Titanic, a sedie che non hanno meritato perchè non volute dai cittadini, perchè già corrotte, scricchiolanti, fasulle. A questo punto, sorge inevitabile un interrogativo: "cosa ci andiamo a fare"??? Per quale motivo scomodarci dalle NOSTRE poltrone, dall'asciugamano di spugna steso su una spiaggia assolata, dalla gita domenicale, per portare spumante d'annata a gente che ha dimostrato di fregarsene degli italiani, che non ha preso, e continua a non prendere, alcuna iniziativa per fronteggiare le emergenze, che vive di promesse non mantenute, che ha mandato a picco l'economia, che NON SA NEPPURE COME, E DOVE, COLLOCARE I SOLDI PRESI IN PRESTITO DALL'EUROPA, proprio come farebbe un bambino viziato che perde la testa di fronte ad una miriade di giocattoli? ? Ecco, io credo che il dubbio sia legittimo, che non sia insensato pensare piuttosto ad un voto che andrà ad esclusivo beneficio della casta, sempre quella anche se con nomi diversi, di chi farà, alla fine, la conta dei dobloni europei "anghingò, sei milioni a chi li dò... ". Questi soldi non andranno a rimpinguare i nostri salari, non offriranno posti di lavoro - E NON BENEFIT!!! - a chi disoccupato è veramente e tiene famiglia, non serviranno alla RICERCA per - finalmente!!! - un vaccino con i crismi che serva ad abbattere definitivamente il Covid 19 e non la concorrenza tra le case farmaceutiche che dovranno produrlo liberandoci finalmente da questa similspecie di NON VITA! ! Stamattina, andando a fare la spesa, ho raccolto (e non è la prima) lo sfogo di una giovane cassiera di un supermercato che è sbottata dicendomi: "Non se ne può più, signora, di vivere con queste mascherine!!! Guardi, sono arrivata ad un punto tale d'esasperazione, anche nell'ascoltare ogni sera solo dibattiti sul covid, che spero di prendermelo, così la facciamo finita una volta per tuttei! ! " La ragazza in questione poteva avere un 25 anni circa, io ne ho 66, ma l'ho compresa benissimo, anch'io spesso spero di essermelo già beccato magari senza accorgermene e di risultare immune, anch'io continuo a compiere, ormai meccanicamente, il gesto d'infilarmi la mascherima, sanificarla, sanificarmi le mani, evitare i luoghi affollati (ma tanto, anche volendo, dove andare, tranne il supermercato? E tutto questo con sempre maggior rabbia, dispetto, esasperazione perchè fa caldo, perchè non posso fare più nulla all'infuori della spesa, perchè continuo a dire addio a gente che conoscevo da una vita e che è costretta ad abbassare definitivamente le serrande del proprio negozio, perchè sono ormai allergica perfino alla vista di tutti noi che manco ci riconosciamo per la strada bardati fino agli occhi dalle FFP2!) ! E invece no. Giornali e televisione continuano a diramare dati allarmanti, continuano a non " poterci fare niente" tranne ripetere fino alla nausea le 3 regoline antivirus, e noi, che domenica dovremo (perchè? per chi?) andare a votare, sempre più poveri animali in agonia, aneliamo soltanto ad una boccata d'aria. Che sia poi quella del mare, o quella inquinata della città, poco importa. Purchè la facciano finita. Grazie
Da: Roberta
Venerdì 18 settembre 2020 08:39:27
Per: Silvio Berlusconi
Sono anni che sono legata al suo partito. Ho lavorato ha Brescia per 40 anni con presidebte Cavalli. Con assessore Buffoli e con assessore Preigbacchi, tutti. vonosciuti dall' on Maria Stella Gelmini. Oggi per motivi famigliarii trovo a pichini Guidonia Montecelio. Ho 70 anni mamma 98. Ridotta male 3 femore rotti. Demenza senile e colonna l. 3 rotta. Si trova dal 15bun una casa di cura villa fucini a Fonte nuova. La ssitazione è seria oltre una demenza senile. Io sono oosot da miei nipoti. Pago 1. 700, 00 euro al mese. Il comune, nonostante la prescrizione del loro geriatra mi passano solo 1 pannolone al giorno. Abita non è facile. Non chiedo denaro ma un aiuto dello stato per pagare un po meno e avere un aiuto. Possa anche cambiare struttura basta non sia una rsa da cui è uscita sporca e senza vestiti. Le g
Hanno perso tutto e l'anno fatto cadere finendo di rovinarla. P
Pagao Co grandi sacrifici € 1 832 00 al
Mese
Qualcuno può aiutarmi. Io sono arrivata in rutti i sensi. Se potete aiutatemi. A casa naturalmente dal comune nessun aiuto grazie e scusatemi il mio tel 0774/-------. Cel 339-------. Grazie
Da: Maria Luisa D'Amico
Venerdì 18 settembre 2020 08:18:01
Per: Margaret Mazzantini
Redazione - Nuova Irpinia
19 Maggio 2019
IL CATINO DI ZINCO, di Margaret Mazzantini
. Un rapporto speciale tra nonna e nipote che scorre tra le pagine di questo libro, denso di profondità interiore che si esplica attraverso i ricordi, legati a particolari o ad oggetti, come “il catino di zinco”, ricordo vivo e presente ancora, legato alle sue memorie di bambina, che rappresenta il mondo di sua nonna, una realtà scarnificata dal dolore e dalle rinunce. L’infanzia serena, vissuta accanto alla nonna, considerata il perno della famiglia, che teneva il bandolo di una matassa che collegava passato e presente, come i grani di un rosario. La morte della nonna diventa un momento che rimette tutto in discussione e la protagonista comincia a sfogliare le pagine del libro della memoria, scorrendo, come in un film, le immagini delle visite che le altre vecchie, amiche di sua nonna, le facevano, per prendere un tè con i pasticcini: scaturiva allora la naturalezza e la sincerità di sua nonna che non badava all’apparenza, a differenza delle altre. I ricordi diventano a mano a mano più tangibili, andando indietro nel tempo, all’infanzia di sua nonna, all’odore raffermo di scuola, al rispetto che lei doveva a suo padre professore, ma soprattutto al difficile rapporto che aveva con sua madre. Era qualcosa di strano, la sensazione di estraneità che ella provava per sua madre, dovuta alla sua “assenza”: il rimpianto, unito al dolore della perdita di un amore giovanile, disperato e prepotente, che lei custodiva in segreto nel suo cuore, le faceva provare rabbia e indifferenza, fino a una sorta di odio. La nonna di sua nonna proveniva da una famiglia di proprietari terrieri, vi era tanta ricchezza, ma la loro vita era piena di solitudine: le sette figlie erano considerate dal padre come un peso. In questa esistenza vissuta, con la sensazione di essere inutili, si inserisce il professore che fu colpito dall’aurea di malinconia che pervadeva i lineamenti di Monda e se ne innamora perdutamente, perdonandole, durante gli anni successivi, le sue varie intemperanze e facendosi carico della famiglia. La morte del professore rappresenta un lasciarsi andare, una rassegnarsi a qualcosa che non poteva più cambiare e gli sarà tributato un grande rispetto, sarà pianto da tutti, anche dalla ”gente che gli voleva bene e che saliva dalla strada”. L’atteggiamento di “assenza” di Monda, alla morte del marito, si trasforma in cattiveria, che diventa in alcuni casi, crudeltà, quando uccide il coniglio, che era diventato una sorta di “amico” del figlio, perché lo sottraeva alla vita-castigo a cui lei lo aveva consegnato. Il personaggio della nonna si riveste di ulteriori sfumature, durante la guerra, quando viene colta dalla disperazione, ma non si chiude in se stessa, ma collabora con altre donne che vivono il dolore per la partenza e in qualche caso per la morte dei propri figli, fino a un gesto plateale, come raggiungere il figlio sul treno che va a combattere con gli altri giovani e scendere dal treno cadendo sui binari. Il paesaggio sembra incarnare il dolore della madre, che procede a tentoni nell’oscurità, chiedendo aiuto, i ricordi pian piano affiorano, finchè riuscirà a tornare a casa, accolta dallo sguardo trepidante del marito. Il suo dolore rimane inespresso ed ella invoca la Madonna, intesse un colloquio con Lei che si mosse a pietà e poi preserverà i suoi figli dall’atrocità della guerra: la nonna, che è “uno scampolo di guerra sopravvissuto al flagello”, difenderà tutti i suoi figli dalla cattiveria della gente, come il figlio più piccolo “sopravvissuto senza dignità di memoria”. La madre lo segue nelle sue peregrinazioni di notte, ma egli torna anche quando non vorrebbe. Col passare del tempo, il nonno e la nonna rimangono soli, l’una di fronte all’altro: durante la malattia di lui, lo specchio li distanziava dalla loro materialità corporea, scaturisce poi un’ intimità nel momento supremo, attraverso lo sguardo. Dopo la vedovanza lei inizia un’altra vita, comincia a viaggiare, ma serberà sempre con sé il simbolo del suo mondo, il catino di zinco e quando sarà colpita dalla malattia, comincia a sentirsi sola, stanca e vecchia, ha paura di essere abbandonata, la nipote la porta fuori, perché comprende che ella ha un bisogno disperato di sentirsi viva anche attraverso il dolore: pian piano si distacca dalla realtà, rimanendo in una “parvenza di ricordi”, finchè morirà in silenzio, ma serena.
Ilde Rampino
Da: Ilde Rampino
Venerdì 18 settembre 2020 07:57:33
Per: Lilli Gruber
Un’eroina
Benchè per anni sia stata insultata,
maltrattata, minacciata, isolata,
una volta rifugiatasi nel nostro Paese,
ha prestato servizio civile la Congolese.
Si è prodigata in aiuti per le connazionali,
per le quali certamente non ha eguali.
Amore per il prossimo in ogni momento
è la tendenza del suo comportamento.
Sa che tanti odio vanno predicando
e che Salvini di questi si pone al comando,
ma non le va giù che simboli cristiani
vengano utilizzati da Salvini a piene mani,
per procacciarsi consenso elettorale
e diventare così premier nazionale.
La rabbia invade l’animo della migrante
e strappa dal collo di Salvini un rosario all’istante.
Tanti democratici hanno giudicato l’evento
apolitico, intollerabile e violento.
Pasquino per i commenti ha alzato le spalle,
anzi si è rotto – non si dice- le pal…
Il vero violento e intollerante è Salvini,
che pur di carpire il voto a tanti cittadini
fa violenza, usando sacri simboli, a tanti cristiani,
stanchi di subire comportamenti insani.
Il gesto della congolese è stato eroico e coerente
con ciò che i Vescovi hanno condannato di recente.
Non ha subito Salvini gesto di fisica violenza;
le accuse alla migrante sono vera indecenza.
Dobbiamo forse condannare Gesù Redentore
che cacciò i mercanti dal Tempio da fustigatore?
Piuttosto i democratici difendano la democrazia,
condannando i mistificatori e farne pulizia.
Pasquino, settembre 2020.
Da: Elio Galiano
Venerdì 18 settembre 2020 07:41:35
Per: Paolo Del Debbio
Buon giorno dr. Del Debbio. Persona concreta. Ho chiesto nel passato un prestito in banca, pagabile in 10 anni ho saldato in anticipo in 5 anni di versamenti si sono presi piu' del 100 per cento di interessi del capitale versato. Vergogna!!!
Da: Giuseppe
Corrado Formigli
Giornalista e conduttore tv italiano
Da: Giovanni