Ultimi commenti alle biografie - pagina 2710
Domenica 24 maggio 2020 15:46:54
Per: Mara Venier
Gentilmente, non essendo riuscito a scrivere l'indirizzo mail, passato in trasmissione odierna (24/05/20), al quale inviare la storia di una vita insieme da raccontare, sarei grato se me lo inviate.
Mi farebbe piacere raccontarvi e farvi raccontare della storia d'amore dei miei genitori: lui medico di 90 anni, compiuti ieri 23 maggio 2020, e lei insegnante di 88 anni, sposati da quasi 63 anni e fidanzati per 10 anni.
In pratica 73 anni insieme: una vita
Spero di ricevere vs gradita risposta
Grazie di cuore
Vincenzo Farina
Da: Vincenzo Farina
Domenica 24 maggio 2020 15:18:07
Per: Gianni Morandi
Caro Gianni sono una mamma di 71 anni mio figlio scrive canzoni con parole e musica sue come posso fargli il regalo di farle ascoltare a te che sei un Maestro in fatto di musica
Da: Ornella
Domenica 24 maggio 2020 14:54:21
Per: Lucia Annunziata
Oggi con D’Alema ha perso colpi. È passata dalla formazione del confucianesimo che ha favorito il superamento del Covid A Hong Kong. Va bene farsi le scalette ma provare a sentire cosa dice l’ospite non sarebbe male.
Voto 5-
Da: Paolo Vaglio
Domenica 24 maggio 2020 14:20:36
Per: Mara Venier
Carissima Mara, non so se leggerai mai questo messaggio, ma tenevo a scriverti per chiederti perché c'è una parte di popolazione italiana che è invisibile allo stato e sono gli Italiani costretti a stare lontano dalle persone care perchè contraddistinte da un confine regionale, non è piu sostebibile, da parte di 5000 persone (che fanno parte di un gruppo
Social dove cerchiamo di darci man forte), oltre a famiglie separate, bambini senza entrambi i genitori, ci sono anche relazioni che si stanno seriamente distruggedo a causa di questa situaizone. Abbiamo bisogno di avere voce, l'Italia si è dimenticata di noi, che non siamo diversi da nessuno, non abbiamo scelto di stare lontani tutti questi mesi, io come altri avevamo abitudini quali quelle di vedersi sempre con i nostri cari nonostante le distanze. Vogliamo avere dei permessi per stare con i nostri cari esattamente come tutti! Siamo stanchi di stare a guardarvi "riprendere" e noi a morire dentro.
Mara aiutaci!
Da: Marta
Domenica 24 maggio 2020 13:58:45
Per: Massimo Gramellini
Buongiorno,
Seguo da sempre sia lei che la sig. ra Concita de Gregorio e ho letto con interesse i vostri libri. Ma ieri sera mi avete lasciato basita con il vostro atteggiamento e le vostre osservazioni. La critica a posteriori sulle misure prese per il Covid mi è sembrata superficiale e non appropriata.
Avete sentito come si sono comportati i "giovani responsabili ", di cui avete parlato, questo fine settimana? Mi chiedo cosa sarebbe successo questo periodo se non ci fossero state le misure restrittive del Governo. Hanno esagerato? E menomale! Ma lei pensa davvero che sia un trauma così forte non fare l'ultimo giorno di scuola dove i ragazzi si abraccerebbero tirandosi le uova?
I nostri padri o nonni hanno sopportato maggiori traumi e privazioni durante la guerra.
E poi non credete con i vostri discorsi di alimentare sentimenti negativi contro il Governo a favore di Salvini e della destra?
Sono cosciente che in questo periodo ci siano stati errori, ma altrettanto convinta che con il precedente governo sarebbe stata una ecatombe!
Le critiche si possono fare ma considerando tutte le difficoltà che ci sono state nell'affrontare per primi, dopo la Cina, questo tsunami.
La prego di condividere questo messaggio con la sig. r De Gregorio che stimo ed ammiro.
Grazie
Da: Teodolinda Ramponi
Domenica 24 maggio 2020 13:54:17
Per: Milena Gabanelli
Buongiorno,
Scrivo manifestando la mia stima e per fare una domanda, stante questa stima:
Perchè dal giornalismo italiano non vengono più svolte quei documentari di indagine sociale con interviste delle relative classi o categorie sociali coinvolte, come venivano fatti negli anni 70, necessari per capire dove siamo e come stiamo evolvendo come società? Come vivono determinate categorie, cause della ghettizzazione o della predominanza sociale, evoluzioni o spinte contrarie, interessi al controllo o al riscatto ecc.
Oggi solo giornalismo d'inchiesta su tematiche più prettamente economiche o di natura politica
Grazie mille per eventusli risposte
Da: Gianluca
Domenica 24 maggio 2020 11:19:03
Per: Maurizio Landini
Mettiamoci nelle condizioni di essere oggettivi..
Parallelismo di crisi dell’epidemia e di crisi economica.
Le due crisi hanno molti punti in comune.
La pandemia colpisce violentemente la - La crisi economica colpisce violentemente
società umana. - la società umana.
La violenza si concretizza riducendo i - La violenza si concretizza riducendo i
cittadini allo stato di malattia e morte - cittadini allo stato di indigenza e morte
Il morbo (stato di malattia) si trasmette - La povertà (stato di impossibilità di acquistare
per insufficienza del sistema immunitario - i beni di sopravvivenza) si trasmette ai cittadini
dell’individuo quando il virus ha occasione - quando non sono raggiunti dal circuito di
di attaccarlo da un già contaminato vicino. - distribuzione del reddito.
La società in attesa di aver accresciuto - La società riconosce che l’imposizione di tenere
le capacità di difesa immunitaria dei - le distanze impedisce che la distribuzione del
cittadini mediante la reazione degli organismi - reddito avvenga per tramite delle relazioni
accelerata da un vaccino ha l’unica possibilità - lavorative, perciò ha l’unica possibilità di far
di impedire la contaminazione distanziando - distribuire agli indigenti il denaro necessario
gli individui. - direttamente dal tesoro dello Stato
Il distanziamento fra i cittadini lavoratori - Le attività che riguardano le funzioni di
Impedirebbe qualsiasi relazione che comporti - produzione dei beni di sopravvivenza si varranno
la vicinanza fra le persone. Si rende però - delle strutture e organizzazioni già preposte
necessario escludere dal distanziamento tutte - adottando però tutte le misure più opportune
le attività che riguardano i beni di sopravvivenza - che diminuiscano il rischio di contagio.
Il morbo ci ha investito all’improvviso e questo si - Il sistema economico, costruito col criterio della
riflette in una casistica diversificata che impone - massima produzione di beni vendibili in cui al
pratiche d’intervento a misura di ogni situazione, - lavoro dei cittadini si sta sostituendo quello dei
cioè: Pratica di rilevazione dei sintomi di partenza - robot, non sta reggendo all’impatto del virus e
quando l’organismo non è stato ancora debilitato - dopo aver disumanizzato l’uomo si rivela
e può più facilmente concorrere alla guarigione. - incapace persino di fornire a tutti i beni necessari
Eseguire esami che riconoscano i portatori senza- per vivere. Come al morbo ogni individuo resiste
sintomi in modo da non farli entrare in contatto - con le proprie condizioni di salute e gli anticorpi
con le persone più a rischio (specialmente gli - cosi utilizza il denaro per difendersi dalla fame.
addetti alle cure in contatto con anziani o deboli) - L’unico rimedio per il cittadino avere denaro.
Dal precedente rilievo della situazione, logico ma volutamente sintetico allo scopo di riconoscere l’essenziale a fronte del groviglio inestricabile dell’interdipendenza delle relazioni sociali, si deducono le misure operative da eseguire necessariamente con immediatezza per salvare la comunità.
- La prima misura il distanziamento fra le persone è stata accettata dalla popolazione con molta facilità e messa in atto con grande attenzione proprio per la perentorietà degli eventi tragici che abbiamo potuto condividere quasi come fossimo presenti dalle televisioni e dagli altri media. Nessuno ha potuto dire tanto facilmente a me non toccherà!
- La seconda misura consiste nel non interrompere le due funzioni di approvvigionamento dei beni di sopravvivenza e della loro ridistribuzione ai cittadini di ogni territorio. Queste attività necessarie saranno eseguite facendo incidere il ravvicinamento dei cittadini resosi necessario malgrado la misura precedente, il meno possibile mediante gli accorgimenti opportuni, maschere e guanti. Le organizzazioni preposte alle due funzioni hanno finora risposto molto bene agli adempimenti ben consci di eseguire un compito delicato e importante.
Ma la funzione di distribuzione si esplica con l’approvvigionamento da parte del cittadino. Anche i cittadini hanno adempiuto bene osservando le regole. Interviene però a distinguere le situazioni diverse dei cittadini il fatto economico come vediamo successivamente.
- La questione sospesa al punto precedente corrisponde a dire che l’organizzazione economica della società al suo stato attuale per rispondere bene all’esigenza di approvvigionamento e di distribuzione dei beni di sopravvivenza deve rendere capaci tutti cittadini di assolvere al pagamento dei beni comprati. Solo in questo modo i flussi dei beni di sopravvivenza potranno avvenire senza alcun intervento di modifica dei criteri di gestione economica.
- Riuscire ad ottenere la stessa mobilitazione nei riguardi delle misure economiche richiede interventi che aprano spiragli di speranza diffusa. Un esempio abbastanza recente che può essere ricordato da tutti, fu il sacrificio chiesto agli italiani per entrare nell’Euro. L’aspettativa di miglioramento fu tale che l’operazione andò a buon fine senza grandi difficoltà e investì una buona parte della popolazione.
- Lo Stato è già in possesso di una organizzazione che dovrebbe rendergli possibile l'evidenza del reddito di ogni suo cittadino, Il sistema mentre è sufficientemente ben impostato relativamente all individuazione del cittadino reso univocamente reperibile mediante il codice fiscale non lo è altrettanto relativamente alla determinazione del reddito. Ma come può essere mai possibile combattere il male delle enormi differenze di reddito senza che i redditi di ciascuno siano veramente conosciuti? Cominciamo allora a intervenire per legge sulla parte di reddito più facilmente tracciabile che è proprio la parte monetizzata. Il criterio proposto è che le banche debbano inserire nel contratto di conto corrente il codice fiscale dei contraenti e che ogni cittadino deve avere almeno un conto corrente. Il criterio proposto è che le banche debbano inserire nel contratto di conto corrente il codice fiscale dei contraenti e che ogni cittadino debba avere almeno un suo conto corrente. Le banche debbano comunicare a scadenze periodiche ricorrenti al tesoro dello Stato i codici fiscali di ogni conto corrente con il saldo relativo. Con un apposito data base si rende in questo modo possibile un’applicazione informatica che dia l’evidenza di disponibilità di denaro liquido disponibile per ciascun centro di spesa costituito dai codici fiscali che fanno riferimento a conti correnti collegabili. Certo esisterebbero scappatoie per poter apparire in situazioni di necessità ma i truffatori potrebbero almeno essere perseguibili. Naturalmente il tesoro dello Stato dovrà provvedere a rendere i conti correnti dei poveri sufficienti al loro approvvigionamento di beni essenziali. Tutti i centri di spesa (dei poveri e dei ricchi) subiranno lo stesso controllo perché gli approvvigionamenti non cadano in eccessi di sperpero delle risorse disponibili.
- La resistenza ad un sistema del genere è culturale. Si tratta di una sorta di pudore che riguarda il ricco che vuole nascondere la propria ricchezza, dice per difenderla dai ladri o forse perché se ne vergogna confrontandola con tanta miseria e il povero che se ne vergogna quasi fosse l’espressione di un giudizio di inettitudine.
Ma il ricco non rende forse manifesta la propria ricchezza col suo tenore di vita e il povero ogni volta che si sottopone alla umiliazione di chiedere aiuto. Il sistema che funziona facendo utilizzare un facsimile di bancomat non permette di riconoscere se l’acquirente è ricco o povero di modo che sarebbe il più opportuno per ovviare al pudore prima descritto.
- Io intravedo altre implicazioni positive, come il fatto rilevante di una flessibilità delle attività che non sia punitiva per le parti. La spinta evolutiva richiede sempre più che le attività umane possano trasformarsi per rendersi più sostenibili, invece fino ad oggi tutti i soggetti che partecipano alle attività produttive risultano incatenati a difendere la propria modalità di sopravvivenza che gli impedisce trasformazioni.
- Intravedo anche una maggiore possibilità di difendersi dai ricatti dei mafiosi che oggi si possono far passare con tanto denaro disponibile come benefattori verso tante persone in situazione di necessità.
Da: Giuseppe Ambrosi
Domenica 24 maggio 2020 10:06:19
Per: Haruki Murakami
Dear mr murakami,
I love your book tokyo blues.
Why don't you write a short store about the future of toru, midori and renko? ?
Thank you very much from florence, italy
Kind regards,
Alessandro Galli
Da: Alessandro Galli
Domenica 24 maggio 2020 09:52:08
Per: Maria De Filippi
Ciao uomini e donne e veramente l'amore e cieco come si dice ma le persone che vanno in trasmissione secondo me ha nodei proble. i seri e dico tutti e solo x apparire in tv i l'amore non sa no cosa e.. Sono pochi quelli sinceri. Grazie
Da: Ciro
Mara Venier
Attrice e conduttrice tv italiana
Da: Lisetta