Ultimi commenti alle biografie - pagina 3388
Martedì 24 marzo 2020 19:45:38
Per: Vittorio Feltri
Caro Vittorio sono un padre separato che deve dare all ex moglie 700eu al mese già cifra spropositata visto che anche lei lavora ha un reddito quasi come il mio. Non solo ho dovuto dargli la mia casa è io andarmene così decise la giudice compiacente, io sono un piccolo commerciante ora a causa virus sono senza lavoro e senza soldi come devo fare, devo attingere ai miseri risparmi di 39 anni di lavoro ; urge un decreto potresti interessarti sul tuo giornale forse una voce autorevole può aiutarmi. Penso che interessi a molte persone. Cordiali saluti Luca. Speravo tanto nel decreto Pillon ma è stato affossato.
Da: Luca Cimarelli
Martedì 24 marzo 2020 19:43:10
Per: Myrta Merlino
Gentile Sig. Direttore del Quotidiano locale “LA PROVINCIA”.
In questi giorni di tristezza, preoccupazione e allarme quotidiano da più parti si invoca l’intervento dell’ Esercito nazionale per fronteggiare le più svariate esigenze. Infatti molti medici militari sono stati comandati per aiutare il personale medico civile e CONTRASTARE la epocale esigenza virale che attanaglia in particolare la popolazione della Lombardia. Ma la pandemia richiede molto di più, pertanto la politica da più parti sollecita l’intervento dell’E. I. per svolgere altri compiti che riguardano nello specifico la sicurezza intesa come contenimento del ferale contagio. Quindi i politici fanno a gara per chiedere l’intervento di una struttura che purtroppo oggi è ridotta a un organico di sole 96. 251 unità a cui si aggiungono 6. 300 civili aventi ruoli esclusivamente tecnici oppure amministrativi. Un Esercito ridotto al lumicino con un bilancio per le tre forze armate che rappresenta l’ 1% del famoso PIL. Negli anni settanta dello scorso secolo contava un organico di 260. 000 unità gradatamente ridotto dalla politica a 180. 000, poi a 150. 00 proprio a seguito della sospensione sine die della Leva Militare decretata con la legge del 2004, per cui da Esercito di Popolo si è passati all’arruolamento volontario. Dal ridottissimo organico più sopra menzionato, occorre calcolare in detrazione una forza di circa 8. 000 unità che rappresenta le aliquote di personale impiegato ormai in perpetuo per le varie missioni di interposizione (e non) impiegate a vario titolo all’estero. Per la moderna ambigua politica italiana, inviare militari all’estero per un tempo indeterminato, ha significato soprattutto emulare la Spedizione in Crimea avvenuta nell’anno 1853 per il fiuto politico dell’allora Presidente del Consiglio Cavour che l’aveva ideata quale trampolino di lancio per entrare a far parte del gioco politico europeo. Sarebbe buona cosa suggerire alla politica attuale che le missioni all’estero costano alla collettività esborsi notevoli di denaro pubblico che non vanno sprecati all’insegna della gloria e dell’ingegno personale oppure di una determinata fazione politica. Il CORONAVIRUS è il nostro attuale acerrimo e insidioso nemico che non ci concede tregua e ci cingerà d’assedio per molto tempo. Tutti hanno fretta di uscirne e chi scrive non crede alle previsioni della politica per cui prevede, come in una vera guerra, morti, feriti e dispersi. In relazione a tutto quanto precede vorrei ricordare che un Esercito così ridotto nell’organico non può essere invocato da più parti perché i numeri parlano da soli e la pandemia ha intrapreso un passo irrefrenabile che necessità l’impiego di tutti gli elementi validi da inviare al fronte. Oggi come nel primo conflitto mondiale appare d’obbligo citare quattro versi significativi di un illustre italiano che rappresentò la precarietà, l’incertezza e la minaccia subita dalla truppa al fronte: “SI STA COME D’AUTUNNO SUGLI ALBERI LE FOGLIE”.
Distinti saluti.
Castelfranco d’Oglio, 24 marzo 2020.
BENELLI Dante
P. S. Il presente scritto è in appoggio alla brevissima lettera a firma del sig. Alex Conti apparsa sulla vostra seguitissima rubrica in data 13 marzo 2020.
Da: Benelli Dante
Martedì 24 marzo 2020 19:38:49
Per: Milena Gabanelli
I GIORNI DEL CORONAVIRUS
In tante coferenze stampa, interviste a virologi e professori e articoli di giornali non ho
mai sentito parlare di una cosa di basilare importanza, forse la piu importante:
PERCHE' LA MORTALITA' IN ITALIA E' ATTORNO AL 10%, IN GERMAIA DELLO 0, 5%, NEGLI USA DELL'1% ? Viene da chiedersi se il nostro sistema di cure sia meno efficace di quello di suddetti paesi. Le risulta che siano stati chiesti a questi paesi i loro metodi di cura?
Sarebbe interessante un suo intervento sull'argomento.
Grazie
Da: Piero Giorgio Farina
Martedì 24 marzo 2020 19:23:34
Per: Guido Bertolaso
Dottor Bertolaso, ho appreso con molto dispiacere del suo contagio. Lei è un eroe e merita tutta la nostra riconoscenza, sia per quanto fatto in passato che per il suo slancio in questo momento di difficoltà.
Le auguro di cuore una pronta guarigione; lei e’ forte, son sicura che andrà così.
Una cittadina
Federica Russi
Da: Federica Russi
Martedì 24 marzo 2020 19:15:40
Per: Giuseppe Conte
Sono il marito di un medico che opera come sempre anzi più di sempre in una struttura oggi no covi e sono conscio del modo in cui operano tutti i giorni al di là di quello che si riporta in tv e di quello che fa il governo. Io ho raggiunto il domicilio alle prime restrizioni per stare accanto a mia figlia e a mia moglie anche per alleviarle la fatica e lo stress che accumula da eroina al lavoro. Ora con questo eccesso di restrizioni ulteriori, mi avete impedito di aiutarla di accompagnarla in una missione in altro ospedale dopo turni massacranti per farne altri altrove. Io volevo guidare al suo posto e trovo lesivo della sicurezza di mia moglie avermi impedito di aiutarla sotto minaccia di multesempre più alte e penale nei miei confronti quando migliaia di volontari incontrano chiunque. Io non volevo divertirmi a far gite come molti scriteriati e non mi ritrovo più nei vosrti decreti sempre più assurdi e lesivi dell'intelligenza e coscienza personale. Se mia moglie dovesse avere un qualsivoglia incidente oltre ai rischi che già corre per il covi riterrei responsabile queste regole assurde e chi le emette perché non sarebbe più un eroina ma una vittima.
Da: Enrico Aliani
Martedì 24 marzo 2020 19:15:40
Per: Giuseppe Conte
Volevo ringraziarLa per il Suo incessante lavoro di questi giorni, per la Sua competenza e la pacatezza che sta dimostrando. Non Le ero favorevole quando governava con la Lega ma adesso sta davvero dimostrando la levatura di un Presidente del Consiglio. Lei con il Presidente Mattarella siete una garanzia per il nostro paese.
Grazie, grazie, grazie!
Da: Marinella
Martedì 24 marzo 2020 19:10:48
Per: Giuseppe Conte
Ma lei si rende conto di chi come me ha bisogno per forza di soldi? Con affitto e bimba e un assicurazione vita per lei... Lei ci sta distruggendo... Spero che diventi povero così capirà...
Da: Maria
Martedì 24 marzo 2020 19:09:02
Per: Giuseppe Conte
"restare a casa per evitare contagi", chi fa parte della filiera non è indenne dai contagi!!!
"stiamo facendo tutti dei grandi sacrifici", c'è chi si sacrifica a casa con i figli e senza paure e rischi
c'è chi chiude definitivamente l'attività e deve farsi bastare €600, chi esce rischia e riceve un premio di € 100, e chi sta a casa a stipendio pieno, senza spese perchè riesce a gestirsi l'emergenza
la prova del nove sarà, se questo periodo dovesse prorogarsi mi auguro di no, quando vedremo come verra' gestita la parte economica, stesso importo 600/700 anche alla p. a. alla scuola e alle aziende. mi auguro, la solidarieta', l'unione, deve esserci anche in questo campo
Da: Ornella
Martedì 24 marzo 2020 19:01:48
Per: Milena Gabanelli
Salve, seguo da tempo i programmi di LA7 e proprio perchè la reputo una rete di informazione di qualità, mi preme far notare gli errori a volte purtroppo grossolani.
Nel collegamento di ieri con il TG delle 20:30, è stata detta una sciocchezza.
Si è detto che la Corea del Sud è andata subito in "quarantena" ai primi contagi.
Conosco il paese molto bene, per ragioni personali e posso dirle che non è vero. Tra l'altro ero lì in quei giorni di fine Febbraio. La Corea del Sud non ha MAI chiuso NULLA, nemmeno i cinema! Diverse raccomandazioni e allerte, certamente. Ma lo stato non ha imposto nulla all'impresa, nemmeno ai locali pubblici come cinema, centri commerciali e ristoranti. Tanto meno ordini di "chiusura".
Questo per evitare le "fake news" e la narrativa dell'unica via imposta al cittadino., tanto cara da queste parti..
Da: Marco
Mario Giordano
Giornalista e conduttore tv italiano
Da: Federica