Ultimi commenti alle biografie - pagina 3474

Venerdì 20 marzo 2020 09:28:32 Per: Milena Gabanelli

Buongiorno Milena,

Scrivo a lei in questa situazione di emergenza sanitaria e umana dove stiamo piangendo insieme a tanti italiani, che perdono i loro cari a causa del Coronavirus. Ci accorgiamo solo in questi momenti delle criticità del nostro SSS. Si grida a più voci che mancano i medici, ma nessuno dice che mancano in realtà gli specializzandi. Ogni anno abbiamo giovani medici che si laureano e non possono specializzarsi perché abbiamo un “tappo” di Sistema e da noi creato.. Basterebbe contare quanti medici abbiamo in questo stato e quanti medici lavorano in cliniche private o RSA da più anni senza aver potuto accedere alle scuole di specializzazione. Invece che cercare medici all’estero o eliminare l’esame di abilitazione (vedi il recente decreto), perché non immettere tutti questi giovani, motivati e competenti medici direttamente nelle corsie e farli specializzare “in campo”. Tutti sarebbe meglio o per anzianità di laurea o per servizio prestato nelle strutture private come medico. Se non ora quando ? Mi sono rivolto a lei perché, anche con una semplice indagine numerica, aiuti far capire a tutti che abbiamo tanti giovani medici che possiamo impegnare per aiutare l’Italia e gli italiani, e vincere questa triste guerra. Possono dare anche respiro agli attuali medici specializzati che dichiarano di non farcela o peggio sono contagiati. Grazie e complimenti per le sue inchieste che ci tengono “svegli” e “curiosi”.

Da: Ernesto Bianchi

Venerdì 20 marzo 2020 09:23:47 Per: Giuseppe Conte

Illustrissimo Presidente,
sono un ex dipendente di una società di riscossione tributi che ha operato nella Regione Molise fino a Settembre 2014, data in cui ho perso il lavoro. Ad oggi la mia unica fonte di reddito sono dei contratti di collaborazione non continuativa per una società di servizi, in virtù dei quali avrei dovuto svolgere in questo periodo attività di notifica (Messo notificatore atti tributari) e rilevazione consumi idrici. Lo stato di emergenza in cui versiamo ha sospeso questo tipo di attività ma il decreto cura Italia non ha previsto misure economiche a tutela di questa categoria di lavoratori. Considerata la sua sensibilità e democraticità, confido in un suo intervento in merito.
Cordiali saluti
Lorenzo Straccialano

Da: Lorenzo Straccialano

Venerdì 20 marzo 2020 09:05:21 Per: Giuseppe Conte

Buongiorno Signor Presidente del Consiglio,
Le scrivo mentre sono a casa forzatamente a causa di decreti ministeriali conseguenti all’emergenza.
Sento il dovere, di difendere me e le persone che si trovano nella mia stessa situazione, tra le tante cose che l’affliggono in questo momento spero che vorrà fare una riflessione: Io sono una artigiana, con l’invalidità e percepisco una piccola pensione di 297, 00 € ma ho uno studio grafico e fotografico. Lei nel decreto ha escluso dal bonus di 600 euro a chi è titolare di pensione e non ha escluso chi ha reddito più alto, avvocati, ingegneri tutte persone che comunque guadagnano molto più...
Come potrò affrontare i pagamenti, bollette, tasse, Iva, finanziamenti, ed interessi bancari relativi all’attività di impresa con incassi a zero?
Ho dovuto aprire l’attività per lavorare, per non sentirmi esclusa nel mondo del lavoro che nessuno mi dava la possibilità di lavorare perché sono invalida. Nel mio piccolo, e non senza fatica contribuisco con il lavoro della mia attività e come contribuente che paga sempre le tasse, con rinunce e tanti sacrifici.
Credo nella sua persona e nel suo operato come politico e Presidente del Consiglio, ma dalle poche e incerte informazioni che leggo, sembrerebbe che la politica abbia completamente dimenticato la mia categoria.
La prego Presidente, trovi il modo dì aiutarci o non ci riprenderemo più e finirà tutto.
Io voglio avere ancora fiducia in lei... faccia presto... buon lavoro.

Da: Tiziana

Venerdì 20 marzo 2020 08:55:09 Per: Matteo Salvini

Caro Matteo,
PARLARE CHIARO ALLA CINA
non sarebbe questa la volta buona per mettere fermamente senza assurdi timori reverenziali, la Cina di fronte alle sue responsabilità concrete? Se vuole continuare a frequentare le nazioni sviluppate e a beneficiare dell'accesso ai nostri mercati é improrogabile che si decida a impiegare sin d'ora una parte dei suoi cospicui guadagni per insegnare e imporre, alla sua popolazione un cambio di passo immediato quanto a livello di igiene adeguandosi al XXI secolo anziché restare nel Medio Evo.
Non basta che la Cina si presenti alla faccia del mondo con lo specchietto per le allodole delle solite 5 o 6 città moderne e sviluppate per far dimenticare il mare di arretratezza sociale e igienica del resto del Paese.
Questo nell'interesse degli stessi cinesi e di tutti noi - i Paesi occidentali dovranno pur far presente alla Cina in tutte le sedi internazionali, senza ostilità, ma con fermezza che non intendiamo continuare a ospiitarla come niente fosse nei nostri consessi internazionali se continua a esportarci malattie sempre più letali... con indifferenza per la vita del suo popolo (e questo riguarda loro), ma soprattutto del nostro e questo non é più tollerabile,..
Non c'é alcuna ostilità in tutto questo, solo realismo
I saluti più cordiali - Enrico

Da: Enrico Pedemonte

Venerdì 20 marzo 2020 08:55:01 Per: Giuseppe Conte

Buongiorno Presidente Conte,
Io prima di scriverle ho cercato di fare un bel respiro ed essere più positiva... Per carattere già lo sono ma, sto vedendo troppe cose che non funzionano... Parlo in prima persona, ma come tanti, ci troviamo nella stessa barca,.
Io sono educatrice in una struttura privata, siamo stati tra i primi a dover chiudere, e stiamoi in casa dall'inizio del primo decreto... Ad oggi non si sa, ancora nulla d come andranno effettivamente le cose ma, si continua a fare stress psicologico... Ci vuole una decisione ferma... Le persone in giro vanno bloccate altrimenti quest'incubo non avrà fine... Purtroppo l' Italia è un popolo con alta densità di persone anziane e se non cambiamo il nostro stile di vita, soprattutto in questa emergenza, i numeri dei decessi non diminuiranno... abbiamo superato la Cina per numero., faccianoci due domande:perché in Italia tutto è concesso? Perché non insegnamo educazione civica a partire dalla scuola primaria? Noi italiani siamo un paese di eccellenze, possiamo vincere su tutti i fronti e allora diamoci da fare... Non tiriamo per le lunghe questa agonia... Dovete deciderai... Chiudete tutto ma proprio tutto, mezzi compresi, per 10 giorni... Combattiamo insieme questa battaglia... Io vengo dal periodo dell'austerity, quando le automobili circolavano a targhe alterne.. E tutti rispettava i divieti... Quindi impariamo a rispettare le regole, così facendo, salvaguardiamo la nostra vita e quella delle persone più fragili ma, soprattutto, quella di chi, ogni giorno, è in prima linea ad affrontare la malattia... Vi prego, fermatevi, prima si farà e prima torneremo ad abbracciarci... Una buona giornata, Gabriella

Da: Gabriella

Venerdì 20 marzo 2020 08:53:01 Per: Giuseppe Conte

Buon giorno presidente sono un infermiera in prima line e vivo in un paese Castel Goffredo vicino Brescia, il problema è che ho finito di ristrutturare casa ma non posso entrarci perché manca il gas e i tecnici di 2iretegas non vogliono venire perché dicono di non essere un bene primario sto per andare a finire in mezzo ad una strada e perciò vi chiedo é questo l'aiuto che da lo stato a noi infermieri. Grazie aspetto risposta

Da: Nunzia

Venerdì 20 marzo 2020 08:40:32 Per: Enrico Mentana

Gentile Direttore,
Mi chiamo Carla Maria Xella, sono una psicoterapeuta e mi occupo in particolare di trauma psicologico e lutto traumatico. Le scrivo perché ho molto apprezzato il fatto che ogni sera lei ricordi a chi la ascolta che dietro alle cifre ci sono le persone, che quei 400 e più morti del giorno sono morti da soli e hanno lasciato dietro di sé mogli, mariti, figli, qualche volta genitori, che non hanno nemmeno potuto dar loro l'ultimo saluto.
La morte ha bisogno di riti, altrimenti il processo di lutto non può nemmeno cominciare. Qui il rito non c'è stato: hanno visto andar via i loro cari e non li hanno rivisti più Tutte queste persone rischiano di trovarsi con un fardello di rimpianti, sensi di colpa, rabbia, che renderà molto più pesante il loro dolore, che farà fatica a trasformarsi in un dolce ricordo, come avviene quando le cose si svolgono in modo naturale. Ora sono persone traumatizzate e potrebbero restare tali molto a lungo.
Possiamo fare qualcosa per loro? Possiamo dar loro un piccolo rito di saluto - che so, un minuto di silenzio tutte le sere - per farli sentire un po' meno soli? Nominare tutti i loro cari non si può, ma forse se potessero trovare da qualche parte sul sito il nome della persona che hanno perduto a qualcosa potrebbe servire.
Lascio a Lei, ben più esperto di me in comunicazione, la scelta del modo, ma penso che questo sarebbe un servizio molto utile di prevenzione del disagio psicologico, anche per chi non ha subito direttamente lutti.
Un cordiale saluto e grazie del Suo lavoro
Carla M. Xella

Da: Carla Maria Xella

Venerdì 20 marzo 2020 08:34:30 Per: Myrta Merlino

Ciao Cara Myrta
avrei una domanda e ti chiedo se la potresti girare a qualche virologo
domanda
le zanzare possono essere dei veicoli per il virus?
grazie mille
Stefano da Bergamo

Da: Stefano Bonomi

Venerdì 20 marzo 2020 08:30:35 Per: Gianrico Carofiglio

Ho notato che nel libro "il bordo vertiginoso delle cose" utilizzi una frase tratta da "Buffalo Bill" canzone di De Gregori. siccome questa citazione non viene menzionata nella lista apposita volevo chiederti se si tratta di una dimenticanza...
in ogni caso romanzo ottimo!

Da: Barella Cristina

Venerdì 20 marzo 2020 08:29:35 Per: Giuseppe Conte

Gentile Presidente,
Grazie per tutto quello che sta facendo per noi.
Mi dispiace tanto nel vedere che tutti i Suoi sforzi sono in parte vani per il comportamento scorretto di tante persone nel continuare ad uscire come nulla fosse. Io le suggerisco che quando tutto questo è finito a tutte quelle persone che sono state denunciate per i comportamenti scorretti di non fargli avere nessun sostegno economico visto che sé la stanno spassando per strada.
Io sono un lavoratore stagionale senza turismo non c'è lavoro, faccio la mia parte restando a casa per rispetto verso la mia nazione e verso di Lei che sta soffrendo più di tutti.
Grazie di tutto buon lavoro Caro Presidente

Da: Raffaele