Ultimi commenti alle biografie - pagina 3474

Venerdì 20 marzo 2020 08:55:09 Per: Matteo Salvini

Caro Matteo,
PARLARE CHIARO ALLA CINA
non sarebbe questa la volta buona per mettere fermamente senza assurdi timori reverenziali, la Cina di fronte alle sue responsabilità concrete? Se vuole continuare a frequentare le nazioni sviluppate e a beneficiare dell'accesso ai nostri mercati é improrogabile che si decida a impiegare sin d'ora una parte dei suoi cospicui guadagni per insegnare e imporre, alla sua popolazione un cambio di passo immediato quanto a livello di igiene adeguandosi al XXI secolo anziché restare nel Medio Evo.
Non basta che la Cina si presenti alla faccia del mondo con lo specchietto per le allodole delle solite 5 o 6 città moderne e sviluppate per far dimenticare il mare di arretratezza sociale e igienica del resto del Paese.
Questo nell'interesse degli stessi cinesi e di tutti noi - i Paesi occidentali dovranno pur far presente alla Cina in tutte le sedi internazionali, senza ostilità, ma con fermezza che non intendiamo continuare a ospiitarla come niente fosse nei nostri consessi internazionali se continua a esportarci malattie sempre più letali... con indifferenza per la vita del suo popolo (e questo riguarda loro), ma soprattutto del nostro e questo non é più tollerabile,..
Non c'é alcuna ostilità in tutto questo, solo realismo
I saluti più cordiali - Enrico

Da: Enrico Pedemonte

Venerdì 20 marzo 2020 08:55:01 Per: Giuseppe Conte

Buongiorno Presidente Conte,
Io prima di scriverle ho cercato di fare un bel respiro ed essere più positiva... Per carattere già lo sono ma, sto vedendo troppe cose che non funzionano... Parlo in prima persona, ma come tanti, ci troviamo nella stessa barca,.
Io sono educatrice in una struttura privata, siamo stati tra i primi a dover chiudere, e stiamoi in casa dall'inizio del primo decreto... Ad oggi non si sa, ancora nulla d come andranno effettivamente le cose ma, si continua a fare stress psicologico... Ci vuole una decisione ferma... Le persone in giro vanno bloccate altrimenti quest'incubo non avrà fine... Purtroppo l' Italia è un popolo con alta densità di persone anziane e se non cambiamo il nostro stile di vita, soprattutto in questa emergenza, i numeri dei decessi non diminuiranno... abbiamo superato la Cina per numero., faccianoci due domande:perché in Italia tutto è concesso? Perché non insegnamo educazione civica a partire dalla scuola primaria? Noi italiani siamo un paese di eccellenze, possiamo vincere su tutti i fronti e allora diamoci da fare... Non tiriamo per le lunghe questa agonia... Dovete deciderai... Chiudete tutto ma proprio tutto, mezzi compresi, per 10 giorni... Combattiamo insieme questa battaglia... Io vengo dal periodo dell'austerity, quando le automobili circolavano a targhe alterne.. E tutti rispettava i divieti... Quindi impariamo a rispettare le regole, così facendo, salvaguardiamo la nostra vita e quella delle persone più fragili ma, soprattutto, quella di chi, ogni giorno, è in prima linea ad affrontare la malattia... Vi prego, fermatevi, prima si farà e prima torneremo ad abbracciarci... Una buona giornata, Gabriella

Da: Gabriella

Venerdì 20 marzo 2020 08:53:01 Per: Giuseppe Conte

Buon giorno presidente sono un infermiera in prima line e vivo in un paese Castel Goffredo vicino Brescia, il problema è che ho finito di ristrutturare casa ma non posso entrarci perché manca il gas e i tecnici di 2iretegas non vogliono venire perché dicono di non essere un bene primario sto per andare a finire in mezzo ad una strada e perciò vi chiedo é questo l'aiuto che da lo stato a noi infermieri. Grazie aspetto risposta

Da: Nunzia

Venerdì 20 marzo 2020 08:40:32 Per: Enrico Mentana

Gentile Direttore,
Mi chiamo Carla Maria Xella, sono una psicoterapeuta e mi occupo in particolare di trauma psicologico e lutto traumatico. Le scrivo perché ho molto apprezzato il fatto che ogni sera lei ricordi a chi la ascolta che dietro alle cifre ci sono le persone, che quei 400 e più morti del giorno sono morti da soli e hanno lasciato dietro di sé mogli, mariti, figli, qualche volta genitori, che non hanno nemmeno potuto dar loro l'ultimo saluto.
La morte ha bisogno di riti, altrimenti il processo di lutto non può nemmeno cominciare. Qui il rito non c'è stato: hanno visto andar via i loro cari e non li hanno rivisti più Tutte queste persone rischiano di trovarsi con un fardello di rimpianti, sensi di colpa, rabbia, che renderà molto più pesante il loro dolore, che farà fatica a trasformarsi in un dolce ricordo, come avviene quando le cose si svolgono in modo naturale. Ora sono persone traumatizzate e potrebbero restare tali molto a lungo.
Possiamo fare qualcosa per loro? Possiamo dar loro un piccolo rito di saluto - che so, un minuto di silenzio tutte le sere - per farli sentire un po' meno soli? Nominare tutti i loro cari non si può, ma forse se potessero trovare da qualche parte sul sito il nome della persona che hanno perduto a qualcosa potrebbe servire.
Lascio a Lei, ben più esperto di me in comunicazione, la scelta del modo, ma penso che questo sarebbe un servizio molto utile di prevenzione del disagio psicologico, anche per chi non ha subito direttamente lutti.
Un cordiale saluto e grazie del Suo lavoro
Carla M. Xella

Da: Carla Maria Xella

Venerdì 20 marzo 2020 08:34:30 Per: Myrta Merlino

Ciao Cara Myrta
avrei una domanda e ti chiedo se la potresti girare a qualche virologo
domanda
le zanzare possono essere dei veicoli per il virus?
grazie mille
Stefano da Bergamo

Da: Stefano Bonomi

Venerdì 20 marzo 2020 08:30:35 Per: Gianrico Carofiglio

Ho notato che nel libro "il bordo vertiginoso delle cose" utilizzi una frase tratta da "Buffalo Bill" canzone di De Gregori. siccome questa citazione non viene menzionata nella lista apposita volevo chiederti se si tratta di una dimenticanza...
in ogni caso romanzo ottimo!

Da: Barella Cristina

Venerdì 20 marzo 2020 08:29:35 Per: Giuseppe Conte

Gentile Presidente,
Grazie per tutto quello che sta facendo per noi.
Mi dispiace tanto nel vedere che tutti i Suoi sforzi sono in parte vani per il comportamento scorretto di tante persone nel continuare ad uscire come nulla fosse. Io le suggerisco che quando tutto questo è finito a tutte quelle persone che sono state denunciate per i comportamenti scorretti di non fargli avere nessun sostegno economico visto che sé la stanno spassando per strada.
Io sono un lavoratore stagionale senza turismo non c'è lavoro, faccio la mia parte restando a casa per rispetto verso la mia nazione e verso di Lei che sta soffrendo più di tutti.
Grazie di tutto buon lavoro Caro Presidente

Da: Raffaele

Venerdì 20 marzo 2020 08:26:45 Per: Giuseppe Conte

Caro Presidente, in vista di ulteriori limitazioni per far fronte all epidemia La pregherei di porre particolare attenzione a nuove azioni nei confronti dei supermercati Etc. bene credo che ipotesi di accorciamento dell orario di apertura probabilmente concorrerebbe a porre in essere code di clienti ancor più importanti di quelle che si verificano ora. Per altro con piacere Le segnalo che nella zona in cui vivo Spezia e Vezzano Ligure, i supermercati si sono bene organizzati disciplinando le entrate e facendo rispettare le distanze anche con L ausilio di guardie giurate. La ringrazio per L attenzione e per quanto sta provando a fare per guidare questo nostro Paese ed i suoi non sempre rispettosi cittadini cordiali saluti e auguri Giuseppe Stabile

Da: Giuseppe Stabile

Venerdì 20 marzo 2020 08:23:02 Per: Giuseppe Conte

Abito nel lecchese, la gente che non lavora obbedisce e sta in casa. Purtroppo qui le industrie lavorano quasi tutte e i dipendenti, come mio figlio, sono obbligati ad andare col rischio quotidiano di contagio reciproco perché non sempre ci sono le distanze adeguate. Inoltre lavorare in queste condizioni è molto pericoloso anche per la distrazione che causa questa drammatica situazione. Noi siamo sempre in casa, spesa solo online. Ma ogni giorno per noi ricomincia la quarantena perché mio figlio è obbligato a lavorare e l’azienda ha 600; dipendenti. Preciso che non producono nulla di indispensabile. Se moltiplichiamo questo numero per tutte le aziende ancora aperte, perché hanno lavoro, capiamo che il contagio non finirà mai. Per paura di crisi economica non si chiude la produzione! Gravissimo. Intanto i capi di Confindustria, che vogliono ciò, dove sono? Di certo lontano dalle zone di lavoro. Loro al sicuro, gli operai no. Per piacere chiudete tutto. Una mamma preoccupata.

Da: Vergani Antonella

Venerdì 20 marzo 2020 08:18:28 Per: Luca Zaia

C'è un problema x la consegna delle raccomandate/atti giudiziari: i portalettere hanno ordine di NON consegnare ma di suonare e lasciare un promemoria. Poi il singolo deve recarsi all'ufficio postale x ritirare.
Così gli anziani sono costretti ad uscire e si formano file di 2 ore !!! Ma che senso ha???

Da: Nicola Chiesa