Ultimi commenti alle biografie - pagina 3501
Giovedì 19 marzo 2020 13:12:38
Per: Luca Zaia
Luca sei unico chiaro nei tuoi discorsi porta pazienza anche se i Veneti i see brava sente che see ancha tanti co**ni. Gian duro... Bravo !!!
Da: Roberto Cattarin
Giovedì 19 marzo 2020 13:10:20
Per: Flavio Insinna
Caro Flavio,
Grazie di cuore per l'ironia e la leggerezza con cui ci aiuti ad attraversare questo periodo. La puntata trasmessa ieri, 18 marzo, con i festeggiamenti per la vincita del campione fatti a suon di gomitate, mi ha fatto ridere da sola.. E di questi tempi non è poco. Grazie ancora
Stefania
Da: Stefania Marchesi
Giovedì 19 marzo 2020 13:05:13
Per: Vittorio Sgarbi
Carissimo prof. Sgarbi, sono certo che attraverso la persona Vostra si possa dare voce alle piccole società, facendo presente al governo la problematica di chiudere la mia "come tante altre società" senza dover pagare nessuna spesa notarile e fiscale, visto l'attuale triste situazione che ha decapitato ogni forma di commercio.
la saluto cordialmente Umberto Fera
Da: Umberto Fera
Giovedì 19 marzo 2020 12:59:02
Per: Silvio Berlusconi
È mai possibile che Berlusconi non metta mai la mascherina antivirus insieme a tutto il suo staff quando è in giro!!! "ALMENO PER DARE L'ESEMPIO" perdio!!!
Da: Emilio
Giovedì 19 marzo 2020 12:58:36
Per: Luca Zaia
Buongiorno sig Zaia. i complimento per quello che sta facendo per noi veneti e non solo in questo momento difficile, la contatto per chiedere una cosa fattiibile secondo me. Potrebbe per favore in una delle sue conferenze stampa chiarire a tutti gli artigiani come me che devono rimanere a casa, io sono un imbianchino partita iva e per coscienza civica ho scelto di rimanere a casa mettendo in pausa i miei clienti mentre vedo una marea di miei colleghi che continuano ad andare in giro per famiglie come se nulla fosse. Per favore li fermi questi incoscenti spieghi quanto è pericoloso questo atteggiamento. La ringrazio
Da: Bortolotto Angelo
Giovedì 19 marzo 2020 12:57:27
Per: Myrta Merlino
Scusate troppi contagi in certe zone.. ma gli alimenti o l'acqua vengono controllati?
Da: Salvatore
Giovedì 19 marzo 2020 12:52:12
Per: Myrta Merlino
Ciao mirta seguo ogni giorno la tua trasmissione grazie x il avoro che fate, sono di caiazzo provincia di caserta... sono indignata di come sia stato trattato il dottore ascierto... non e x provincialismo. ma trovo non giusto tutto cio... so che hai tante mail e la mia non vuole essere una polemica, grazie
Da: Cristina
Giovedì 19 marzo 2020 12:46:54
Per: Luigi De Magistris
Ill. mo Sig. Sindaco
chi Le scrive è una impiegata di una azienda di rilevanza nazionale ed internazionale, che ha le proprie sedi operative a Pomigliano d’Arco. Anche senza riportare il nome, penso Le sia chiaro a quale Azienda mi riferisco.
Io vivo a Napoli e ogni giorno ho il problema di raggiungere il mio posto di lavoro. Ovviamente, a regime, mi sono organizzata con alcuni miei colleghi e facciamo car-sharing sia all’andata che al ritorno. Io non guido e se per qualche motivo salta il car-sharing sono costretto ad utilizzare i mezzi pubblici, nello specifico “Metropolitana Linea 1” e Circumvesuviana.
In questi giorni la quasi totalità dei miei colleghi sta operando da casa in regime di smart-working ed è quindi venuta meno, salvo casi rarissimi, la possibilità di appoggiarmi a questi colleghi per raggiungere il mio posto di lavoro.
Per la settimana in corso mi è stato “concesso” di lavorare da casa ma per la prossima settimana ho ricevuto una superiore disposizione che mi invita ad assicurare la mia presenza in sede per 2 giorni. L’azienda nella quale lavoro è divisa in diverse unità funzionali: per tutte le unità è consentito il poter restare a casa per lavorare da remoto tranne che per la mia.
Essendo un’ ingegnere, conosco molto bene il concetto di rischio, in tutte le sue sfaccettature: mi ritrovo, pertanto, totalmente ed incondizionatamente in linea con l’impostazione che Lei ha dato alla Sua azione volta al contenimento del coronavirus, perché da essa traspare una rigida e rigorosamente logica applicazione del concetto di “Prevenzione del Rischio”.
La probabilità del contagio da coronavirus risulta attualmente nella sua fase di massimo; la magnitudo è ovviamente costantemente elevata, vista la gravità della sindrome virale che ne deriva. Questo significa che, attualmente, considerando tre livelli di probabilità (basso, medio, alto) e tre livelli di magnitudo (bassa, media, alta), siamo in fase di rischio massimo di contagio.
Io e la mia famiglia stiamo rispettando in toto le diposizioni previste dalle ordinanze: non abbiamo cani da portare a spasso, non siamo sportivi in misura tale da sentire una irresistibile necessità di uscire, le uscite che facciamo (circa una a settimana) le facciamo nel pieno rispetto delle prescrizioni (lo facciamo soprattutto nel nostro precipuo interesse), applicando anche il potente principio della cautela e, perché no, anche dell’eccesso di cautela, che a volte va persino oltre quanto prescritto.
In questa situazione mi assilla una domanda: ma perché devo espormi ad un superiore rischio di contagio andando a lavorare con i mezzi pubblici e lavorando in un ambiente che, seppur quasi vuoto, non posso escludere del tutto che sia contaminato da coronavirus? Il tutto, peraltro, contravvenendo allo schema logico che è alla base del contenimento della pandemia da coronavirus, quello del “IORESTOACASA”?
Io posso tranquillamente operare da casa in quanto il mio lavoro in ufficio si svolge per il 95% al computer, cosa che posso fare, in maniera identica, a casa, senza alcuna differenza. Resta quel 5% del mio lavoro che richiede la mia presenza in sede, ma il 5% mi sembra una aliquota troppo modesta per rischiare. … non è, infatti, il 5% del lavoro di un medico o di un infermiere o di un operatore della protezione civile, di quelle professioni di importanza strategica in questa fase di estrema criticità. Se dovessi ammalarmi di COVID-19, pur non potendo avere certezza della fonte di contagio, non mi perdonerei mai l’aver esposto al contagio la mia famiglia … e non solo.
In conclusione, Le chiedo di voler individuare soluzioni gestionali che riescano ad inglobare le situazioni, come quella da me descritta, nello schema di prevenzione globale adottato a livello regionale, schema che sta rappresentando una forma di Linee guida a livello nazionale.
Grazie e a presto
Da: Fabiana
Giovedì 19 marzo 2020 12:42:16
Per: Giuseppe Conte
Caro Presidente, in Cina e una località del Giappone dopo neanche due mesi sono quasi a contagio zero. Tra una settimana sembra ritorna la normalità. In Italia siamo ancora nel caos più assoluto con morti e contagiati superiori alla Cina. Qualche cosa non va. Cosa è che non sta funzionando? La colpa è degli Italiani o della sanità ormai grazie ai governi e tagli è distrutta? Credo dovete darvi da fare e subito prima che in Italia succeda ciò che non deve succedere. Se la Cina si è rialzata noi che facciamo, quanti morti ancora ci dovranno essere?
Da: Roby 1
Myrta Merlino
Giornalista e conduttrice tv italiana
Da: Lella