Ultimi commenti alle biografie - pagina 738

Mercoledì 29 settembre 2021 11:35:33 Per: Mario Draghi

Egregio Presidente, ammiro il suo lavoro, stimo vivamente la Sua Persona, le scrivo in merito alle Pensioni, non capisco il perché non fa nulla per pensioni di vecchiaia, i famigerati 20 anni non vengono toccati, chi purtroppo è rimasto con 19 anni di contributi a 66 anni di età non avrà mai nulla, Le sembra giusto tutto questo? Mi scuso e la saluto caramente.

Da: Gianni Medone

Mercoledì 29 settembre 2021 11:35:22 Per: Massimo Gramellini

Il Caffè del 29/9/31

Caro Gramellini
Leggo sempre volentieri la sua rubrica. È sempre attento alle parole e al loro significato. Questa volta un refuso a mio giudizio non secondario è sfuggito.
Polpo e non come scritto "polipo".
Non sto ovviamente a spiegare la differenza, ma un'insalata di polipi fa una certa impressione.
Cordiali saluti
Francesco Bernieri

Da: Francesco Bernieri

Mercoledì 29 settembre 2021 11:11:51 Per: Elsa Fornero

Signora Fornero buongiorno, mi permetto di dististurbarla per sottoporle una mia personale proposta di riforma alle pensioni che da come potrà vedere non si discosta molto dalla sua legge e a mio modesto parere non penalizza i lavoratori e potrebbe essere sostenibile dalla Stato. ht tps: //-------/wwsGLs JNLK P1Z LB58

Da: Mauro

Mercoledì 29 settembre 2021 11:04:18 Per: Renzo Arbore

Da poco mi sono trasferito da Roma al mio paese natale Vicoli provincia di Pescara e ho potuto ammirare una piccola orchastra di nome (a mez a lar) traduzione in mezzo all? aia sono 5 elementi con strumenti musicali costruiti in casa c'è solo una fisarmonica al naturale tra l'altro anche cantante a mio avviso sarebbe da valutarli hanno fatto anche alcuni pezzi loro qui hanno molto successo vorrei un aiuto da lei se può valutarli per farli conoscere altrove la ringrazio tantissimo io a lei la conosco da quando faceva alto gradimento più mia suocera abitava vicino la sua mamma erano amiche, la saluto con molta stima saluti Andrea D'Amico

Da: Andrea D'Amico

Mercoledì 29 settembre 2021 10:49:42 Per: Alfonso Signorini

Non scrivo per lamentarmi i del GF ma di un cosa grave che ho notato. Nella casa lavano i piatti e pentole più volte al giorno e sono veramente tanti e vedo la grande acqua che viene sprecata ogni giorno. Proprio ieri ho visto Andrea mentre li lavava e vedevo che prendeva un piatto, lo insaponava e poi lo sciacquava un altro piatto lo insaponava e lo sciacquava e cosi fino alla fine tenendo sempre l'acqua aperta. I piatti si insaponano tutti e se sono tanti dividerli a gruppi e dopo averli insaponati con il rubinetto chiuso si sciacquano tutti assieme. Nemmeno io che ho iniziato a lavare i piatti da quando avevo 8 anni facevo così. Non oso immaginare se il GF dovesse durare 4-5 o 6 mesi quanta acqua verrà sprecata. C'è a crisi idrica e gente che muore di sete non dimentichiamolo. E' importante che la redazione del GF faccia al più presto questa raccomandazione ai concorrenti perchè ritengo sia una cosa grave.

Da: Chiara

Mercoledì 29 settembre 2021 10:45:50 Per: Corrado Augias

Gentile Corrado Augias,
scrivo a lei in quanto giornalista e intellettuale che seguo e stimo, e pure come uomo d’altri tempi (confido che il termine non le dispiaccia!) che sarà forse più sensibile, perché non obnubilato dalla vernice patinata della contemporaneità, ad ascoltare questo grido di dolore che sgorga dalla nostra generazione di nati negli anni settanta e poi ottanta; e il dolore c’è senz’altro, e forse più, nelle successive generazioni, ma forse quelle son venute su più scaltre e con meno illusioni, o partono già scoraggiate prima di iniziare la corsa.
Forse avrà già capito di ciò che si tratta, ma prima voglio raccontarle una piccola storia. Mia madre è nata appena dopo la guerra ed è cresciuta nell’apartheid. Cioè in un paese spaccato in due: le case operaie in fondo, le villette degli impiegati e dei dirigenti al centro (nel Viale della Scienza!), il cinema degli impiegati e quello degli operai, e così pure i bar, i negozi alimentari e i circoli ricreativi, con un magnifico centro sportivo provvisto di campi da tennis, minigolf, piste d’atletica, ping-pong e chiosco dei gelati, riservato rigidamente agli impiegati e alle loro famiglie, ben chiuso da una robusta rete (a cui stavano appesi, invidiosi, i figli della classe operaia). E siccome mio nonno era custode del cinema e gestore di quel chiosco – miniera di dolciumi negati ai suoi propri figli – mia madre è cresciuta crocifissa da quell’apartheid, avendo accesso al mondo proibito, ma in qualità di “non avente diritto”. Poi le cose, finalmente, sono cambiate. Quella generazione dei nati nel dopoguerra divenne adulta con la fiducia in una società diversa, dove più non esistessero inferriate invalicabili, ma credettero che per i loro figli ci fosse un futuro diverso, in cui chi “studia, si impegna ed ha talento” possa farsi strada ed accedere a quel mondo elitario che prima era solo riservato ai “figli di papà”. E forse, per un breve arco di tempo, le cose sono andate proprio a quel modo. C’è stato un travaso di menti e di cuori, che dal popolo sono ascesi a ruoli sociali eminenti.
E così anche noi, figli e figlie di quei genitori fiduciosi nelle magnifiche sorti e progressive – figli i cui nonni e nonne erano state contadine o operai, in taluni casi poverissimi – anche noi siamo cresciuti fiduciosi (e quasi ignari delle differenze di classe!) credendo alla bella favola che chi “studia e s’impegna e va bene a scuola”, poi avrà il suo giusto posto nella vita. E ben ingenua ed amara suona oggi questa promessa. Perché la breccia che s’era aperta a un certo punto si è richiusa; forse per via dell’istruzione universitaria di massa? Fatto sta che avere laurea a pieni voti, e magari anche dottorato, master e quant’altro, non è più bastato. Non è più bastato nemmeno avere un talento di quelli che saltano all’occhio, nemmeno essere una mente acuta, brillante e originale. Allora, per farsi strada, servivano altre qualità – scaltrezza, una certa dose di opportunismo e ipocrisia, saper coltivare le relazioni, aver fiuto per gli agganci giusti, sapersi vendere al miglior offerente: tutte quante cose in cui, noi idealisti fiduciosi, non eravamo stati addestrati. E poi c’erano invece quelli che non dovevano fare grossi sforzi, perché “dentro” c’erano già, fin da quando erano nati.
Io in verità ci ho messo quasi metà della mia vita, a capirla questa cosa (la fede di mia madre essendo così fulgida!) ma infine ci sono arrivata, perché non ero la sola a battere la testa contro a questa inferriata. Ho visto amiche studentesse brillantissime laureate e dottorate venir espulse come corpi estranei dalla nostra università: talune migrate in Francia (con l’illusione che questa fosse una piaga italiana, e invece pare che tutta la vecchia Europa ne sia affetta) ; un altro brillante ingegno che ha dovuto fare il giro del mondo (Australia e poi USA) per trovare infine accesso al mondo accademico italiano; oppure altri, pur talentuosi, che han dovuto ripiegare su posizioni di retroguardia. E certo l’ecatombe è più forte e dolorosa in ambito umanistico; nel settore tecnico e scientifico, che riceve più denari e più credito: le cose forse vanno meglio?
Ora io dico, tutto ciò è irredimibile? Non v’è modo di sanare questa distorsione che amputa arti e tarpa le ali a coloro che più potrebbero dare un contributo fondamentale, per sollevare le sorti di questa nostra umanità alla deriva? Non v’è forse una urgente necessità d’una rivoluzione culturale? Per cui la classe intellettuale vigente faccia un mea culpa, e rigetti questo malsano sistema di perpetuazione di casta. E si smetta, in ambito universitario, intellettuale, editoriale, giornalistico, politico: di pascere ciascuno i rampolli del proprio pollaio, buttando giù recinti e lasciando che gli animali circolino liberi a beccar ognuno dove più gli appetisce, e così crescere tutti più in salute. Il mondo, e le nostre società e le nostre vite, sarebbero forse posti più interessanti e meno iniqui, se alla mediocrità dilagante in ogni ambito, si sostituisse il criterio sacrosanto: a ciascuno secondo i suoi bisogni, da ciascuno secondo i suoi talenti e meriti.
Cordialmente, Angela Masotti

N. B. Nella mia fattispecie, mi trovo ad aver scritto due libri (anzi tre) e a non poter trovare un editore o editrice che neppure si degni di darvi una rapida scorsa. E questo per due ragioni. Perché i miei sono libri assai diversi e inusuali da tutti quelli attualmente in circolazione; e che a parer loro non potrebbero ambire a diventare un best-seller (ma ciò dipende, a mio parere, da una degradata concezione di quella che è e dovrebbe essere la "letteratura popolare"). E soprattutto perché non ho, a mio favore, nessun referente illustre: che possa accattivarmi l’attenzione e l'interesse di chi è al di là di quella campana di vetro che è il mondo editoriale. Ed è perciò che sto cercando interlocutori, fuori da esso, tra le persone rette e lungimiranti che (forse) potrebbero aver piacere di leggere i miei libri. Il penultimo di questi è una storia delle donne (e della classe media italiana) frutto di dieci anni di ricerche, interviste, racconti orali, scritture, stesure e successive revisioni. L’altro ed ultimo, che tìtolasi 73, è una pietosa collazione di storie di vita e di morte di 73 donne, uomini e bambini, che ci raccontano tutto di loro (tutto ciò che è necessario sapere) un attimo prima di naufragare in mezzo al mare. Se lei ne avesse la pazienza e l’interesse, mi onorerebbe poterle inviare un breve estratto di entrambe le opere.

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Da: Angela Masotti

Mercoledì 29 settembre 2021 10:33:48 Per: Matteo Salvini

Premesso che il caso Luca Morisi stia già rientrando nei giusti canoni di persona abituale all'uso di stupefacenti e non di cessione, mi chiedo se difendere, dimostrare lealtà e affetto per un amico sia considerata una scelta ignobile. I soliti giustizialisti di sinistra che però dimenticano di farlo quando il ridicolo Grillo va in tv per difendere il figlio presunto stupratore, offendendo tutte le donne nella loro dignità. Tutti zitti ad insabbiare, complice anche la magistratura che ancora non decide su un probabile grave reato di qualche anno fa mentre puntualmente si presenta a ridosso di elezioni cercando di colpire un leader di centrodestra con giornaloni e opinionisti schierati e scatenatissimi. É già successo in passato con Berlusconi ma gli italiani hanno capito il giochetto e spesso la mossa preparata a tavolino si è rivelata un boomerang. Ricordo inoltre agli odiatori e smemorati di sinistra che nel caso del citofono, i personaggi in questione vittimizzati da Boldrini e compagnia brutta, sono stati successivamente arrestati per spaccio di stupefacenti. Signori della sinistra e vi onoro nel chiamarvi così, mi spiegate perché avete difeso degli spacciatori ed ora state demonizzando la figura di un ragazzo solo perché amico del vostro odiato Salvini e che a detta del procuratore si tratta di un caso dalla scarsa rilevanza penale? La vostra è un ossessione come lo era Berlusconi. Annusate la grande capacità di Matteo in campagna elettorale di calamitizzare le folle e avete paura. Solo così si spiega che nonostante il consenso attualmente non premi Salvini come non lo premierà ahimè nelle prossime amministrative causa scelte sbagliate a Roma e Milano, voi continuate a concentrarvi su di lui ignorando la Meloni primo partito. Annusate il pericolo e avete ragione. Salvini ha dimostrato ancora una volta cuore, passione che non dimentica un amico in difficoltà al contrario di voi pronti a sbattere la porta in faccia a chiunque pur di lavarvi la coscenza, rinnegare e tradire valori come l'amicizia pur di tenersi la poltrona e il potere. Salvini va oltre. ., è molto di più. Consapevole che il suo amico abbia sbagliato ma non lo rinnega e tende la mano. Si chiama umanità, valore sconosciuto a molti.

Da: Maria Savelloni

Mercoledì 29 settembre 2021 10:29:18 Per: Giuseppe Conte

Attenzione al sindaco di Palermo

Sono palermitana, a breve ci saranno elezioni per il nuovo sindaco, mia sorella Rita Barbera, sarà una candidata, Direttore del carcere dell'Ucciardone, sempre stata attenta alla "res publica". Le chiedo solo di dare un'occhiata alla sua intervista. Grazie ht tps: //-------. it/202 1/09/15/pale rmo-202 2-ele zioni- comunali -rita-ba rbera-c andida ta-leolu ca- orland o-sindac o/? refr esh_ce

Da: Mirella Barbera

Mercoledì 29 settembre 2021 10:04:16 Per: Maria De Filippi

Buon giorno, mi riferisco al commento: "Tina oggi ha superato i limiti... "... sono d'accordo.. ma li supera sempre.. Maria de Filippi mi piace, ha introdotto un diverso modo di fare televisione, ma la scelta protratta nel tempo di un soggetto come Tina, prima o poi porterà danno al programma... io vedo Uomini e Donne perché mi piace vedere che le persone si ri-innamorano, ci riprovano, aldilà dell'età o di altro... in questo è complice una certa atmosfera, più garbata e accogliente, che purtroppo la presenza di Tina, distrugge... forse c' è un copione, non si sà, forse è una scelta, sempre in bilico tra rischio e audience, non lo sò... fatto stà, che Tina è sgradevole e diffamatoria. Io, pur considerando tutto, la lascerei perdere... non prima di averla querelata abbondantemente... purtroppo passa un messaggio talebano che chiunque sà distinguere... Maria, non è da lei..

Da: Paola G.

Mercoledì 29 settembre 2021 09:46:55 Per: Maria De Filippi

"... Tina oggi è stata una grande ha far... "vorrei dire a chi ha scritto questo commento pieno di errori, fra l'altro, di imparare l'italiano prima di mitragliare i nostri occhi e orecchie con uno scempio tale della nostra Lingua...

Da: Paola G.