Ethel Barrymore
Biografia • Glamour per sempre
Proveniente da una celebre famiglia di attori, l'affascinante, sofisticata e viziosa Ethel Barrymore nasce a Philadelphia, in Pennsylvania (USA), il 15 agosto 1879. Educata in un convento, ha solo quindici anni quando, sotto la guida di suo zio, sale la prima volta sul palcoscenico.
Interpreta la sua prima parte da protagonista a Broadway in "Captain Jinks of the Horses Marines", nel 1900.
L'indomani è una star e in breve tempo diventa la "prima signora" della scena americana ottenendo grandissimo successo per oltre quarant'anni, grazie al suo intrigante fascino (viene coniata per lei l'espressione "glamour girl") e al suo notevole temperamento drammatico. Memorabile la sua interpretazione dell'inquieta Nora in "Casa di bambola" di Ibsen (1905); eccellente interprete shakespeariana di Rosalinda in "Come vi piace", Porzia ne "Il mercante di Venezia", e Ofelia nell'"Amleto".
Dopo il suo esordio cinematografico in "The Nightingale" (1914), Ethel Barrymore interpreta altri tredici film negli anni '10 e in seguito si dedica esclusivamente al teatro sino al suo ritorno sul set, nel ruolo dell'ostinatamente stupida zarina, con "Rasputin e l'imperatrice" (Rasputin and the Empress, 1932) di Richard Boleslawski, l'unico in cui è insieme ai suoi celebri fratelli, John e Lionel.
Dopo essersi dedicata di nuovo al teatro, nel 1944 torna alla grande sullo schermo per interpretare la madre di un giovane sbandato (interpretato da Cary Grant) nell'insolito "Il ribelle" (None But the Lonely Heart, 1944) di Clifford Odets, per il quale ottiene un meritatissimo premio Oscar.
Rimane così nel cinema, interpretando la versione femminile dei personaggi tipici di suo fratello Lionel, ossia vecchie signore dal carattere difficile e bisbetico, ma in fondo generoso, in film come "La scala a chiocciola" (The Spiral Staircase, 1946) di Robert Siodmak, "Il caso Paradine" (The Paradine Case, 1947) di Alfred Hitchcock, "Il ritratto di Jennie" (Portrait of Jennie, 1948 ) di William Dieterle, e "Tu sei il mio destino" (Young at Heart, 1954) di Gordon Douglas.
Grande favorita degli ambienti sociali più esclusivi di Hollywood, Ethel Barrymore viene apprezzata per il suo fine senso dell'umorismo e per la sua passione per il baseball, che essa avrebbe incarnato orgogliosamente nel film "Sogno dei miei vent'anni" (Just for You, 1952) di Elliott Nugent.
Ethel Barrymore muore a Beverly Hills, in California, il 18 giugno 1959; successivamente un teatro di Broadway verrà intitolato al suo nome.
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