Howard Hughes
Biografia • Genio e follia tra cielo e terra
Howard Hughes nasce a Humble (Texas) – ma alcune fonti riportano Houston – il 24 dicembre del 1905. Aviatore, produttore televisivo e cinematografico, nonché regista, è considerato una delle figure più importanti e controverse della storia americana, capace di grandi imprese, ma anche di improvvise cadute.
Figlio di Howard Hughes Robard, il piccolo Howard cresce in un ambiente familiare molto particolare, se si prende in considerazione il periodo storico. Suo padre è il fondatore della Hughes Tool Company, una compagnia petrolifera molto importante e redditizia. Suo zio, il fratello del padre, tale Rupert Hughes, è un autore, scritturato dalla Samuel Goldwyn's movie studios. Mentre Allene Gano, la madre, proviene da una ricca famiglia di Dallas.
Dopo gli anni passati in una scuola privata di Boston, il piccolo Howard si trasferisce alla Thacher School della California, facendosi apprezzare come ottimo allievo di fisica, sua materia prediletta.
Il 24 gennaio del 1924, il diciottenne Howard Hughes perde suo padre, colpito da un'embolia. La Hughes Tool Company va nelle sue mani, ma il giovane figlio del magnate del petrolio non può beneficiarne nella totalità delle azioni fino all'età di 21 anni. Per il momento, a supervisionare c'è suo zio Rupert Hughes.
Nel frattempo, superato l'evento spiacevole della morte di suo padre, il giovane Howard conosce la mondana Ella Rice, che nel giugno del 1925 diventa sua moglie. I due si appassionano all'industria del cinema e, tre anni dopo, nel 1928, si trasferiscono ad Hollywood. È, questo, l'inizio della sua carriera di produttore cinematografico. L'anno seguente, nel 1929, divorzia da Ella Rice.
Produce "Notte d'Arabia", di Lewis Milestone, che vale l'Oscar per la regia. Nel 1930 scrive e dirige egli stesso, anche producendolo, un film completamente dedicato al mondo dell'aviazione militare: "Hell's Angels", tradotto in italiano come "Gli angeli dell'inferno". Il soggetto riguarda un pilota della prima guerra mondiale e colui che si avvia a diventare l'uomo più ricco d'America investe in questo film qualcosa come quasi quattro milioni di dollari, all'epoca una cifra sconsiderata. Con 87 aeromobili utilizzati e l'assunzione dei migliori piloti del mondo, Hughes dà vita, con questo film, al genere Kolossal.
L'anno dopo, è quello di "The Age for Love" e di "The Front Page", entrambi del 1931, mentre nel 1932 produce il "primo" Scarface, con la regia di Howard Hawks. È il momento in cui il geniale e imprevedibile imprenditore si affida alla sua aspirazione, cedendo al fascino dell'aviazione e investendo su di essa. Sempre nel 1932, mentre produce film a Hollywood, Howard Hughes costituisce "Hughes Aircraft Company". Due anni dopo, costruisce personalmente dopo averlo progettato un velivolo che passa alla storia con il nome di "H-1".
Solo l'anno dopo, esattamente il 13 settembre del 1935, la sua creazione stabilisce il nuovo record di velocità nei cieli, raggiungendo la velocità di 352 miglia all'ora. L'11 giugno del 1936, l'uomo più ricco d'America, com'era ormai considerato, investe un pedone, Gabriel Mayer. Viene arrestato con l'accusa di omicidio colposo ma, inspiegabilmente, viene rilasciato senza più alcuna accusa.
Due anni dopo, nel 1938, comincia la sua relazione con Katharine Hepburn, che finisce però per rompere la relazione con lui a seguito dei suoi ripetuti tradimenti.
Nel periodo della seconda guerra mondiale Howard Hughes produce aerei militari, accumulando ricchezza e accrescendo il patrimonio delle sue aziende, soprattutto quella petrolifera.
Nel 1943 torna al cinema con "il mio corpo ti scalderà", un western che desta scandalo a causa della presenza femminile di Jane Russell, bella e provocante nel film. Sono gli anni più controversi della sua vita. Accusato di corruzione, in probabile complicità con il governo Roosevelt, Hughes riesce sempre a farla franca, dandosi da fare soprattutto con le sue numerose amanti. Negli anni '50, stando ai suoi biografi, avrebbe avuto relazioni con donne dello spettacolo e del cinema americano, come Yvonne De Carlo, Rita Hayworth, Barbara Payton e Terry Moore.
Nel 1956 la Hughes Tool Company fornisce un prestito di 205.000 dollari alla Nixon Incorporated, una società gestita dal fratello di Richard Nixon, Donald Nixon. Il denaro, mai restituito, serve per sostenere la campagna presidenziale del futuro presidente degli USA, di cui Howard Hughes è vivace sostenitore.
Dopo aver fatto proposte di matrimonio a Jean Simmons e Susan Hayward, ricevendo solo rifiuti, il magnate dell'aviazione statunitense sposa l'attrice Jean Peters nel 1957. La coppia si trasferisce in un bungalow di Palm Springs ed è proprio qui che Hughes comincia a manifestare i primi segni di follia, alternando paranoia e ipocondria compulsiva con crisi sempre più frequenti.
Durante gli anni '60 e allo scoppio della guerra nel Vietnam, Hughes fa affari con il governo, vendendo elicotteri. Nel 1966 invece, dopo alcune operazioni di vendita molto convenienti, il ricco produttore cinematografico e costruttore di velivoli si butta nel mondo dei casinò, investendo a Las Vegas. Quattro hotel di lusso e sei casinò diventano di sua proprietà. Ma è l'epilogo, ormai, della sua carriera professionale, oltre che della sua vita.
Sempre più nel baratro della follia, continua a gestire i propri affari da residenze isolate, vittima della sua ipocondria. Nel 1971 si separa da Jean Peters. La salute peggiora gravemente e Hughes muore a Houston il 5 aprile del 1976, all'età di settant'anni. Si calcola abbia lasciato un patrimonio stimato sui 2 miliardi di dollari.
La vita, le opere, il genio e la follia di questo straordinario personaggio americano sono state spesso rievocate da cinema e tv: tra le produzioni più importanti ricordiamo il film "The Aviator" (2004, di Martin Scorsese, con Leonardo DiCaprio, vincitore di tre Golden Globe e cinque Oscar), "L'imbroglio - The Hoax" (2006, di Lasse Hallström con Richard Gere), "F for Fake" (1975, di Orson Welles).
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