Edwin Moses
Biografia
Edwin Corley Moses nasce a Dayton, nell’Ohio, il 31 agosto 1955. I suoi genitori erano insegnanti e anche lui non disdegnava lo studio, tanto che finirà per ottenere ben due lauree, in fisica e in ingegneria. Anzi, vuoi perché appunto eccelleva negli studi, vuoi perché era un vero intellettuale, amante dei libri – era iscritto a un circolo di lettura – il giovane Edwin era considerato un nerd.
L'approccio scientifico all'atletica
La considerazione di cui godeva cambia però quando scopre l’atletica. Nella sua università, il Morehouse College di Atlanta, non esiste una pista: paradossalmente il giovane Moses è costretto a sfruttare strutture pubbliche per allenarsi. Inizialmente si cimenta nei 110 metri ostacoli e nei 400 metri piani, ma poi decide che la sua specialità saranno i 400 metri ostacoli. Non è una decisione presa superficialmente: Edwin Moses applica le sue conoscenze di fisica e biomeccanica per concludere che questa è la specialità più adatta a lui. Da perfezionista Edwin Moses sfrutta la tecnologia, acquistando un computer che utilizza per registrare le sue impressioni al termine degli allenamenti e sperimenta su sé stesso nuovi regimi alimentari.
Il superamento degli ostacoli
I 400 metri ostacoli si corrono su un giro di pista (il cosiddetto “giro della morte” nella specialità piana) e gli atleti devono superare 10 ostacoli: è una gara massacrante, perché le energie finiscono ben prima della linea del traguardo. In un’epoca nella quale tutti gli atleti corrono in 14 o addirittura 15 passi, le lunghe leve di Moses, che è alto 188 cm, gli consentono di correre in 13 passi.
In questo modo il superamento dell’ostacolo avviene sempre con la stessa gamba, quella dominante. Il vantaggio di poter sviluppare una sorta di ritmo (di lui diranno che danzava tra gli ostacoli) ha il vantaggio della riduzione del consumo di energie: in pratica, Edwin Moses si affaccia al rettilineo finale meno stanco degli avversari.
Edwin Moses: una leggenda olimpica
La sua stella comincia a brillare alle Olimpiadi di Montreal del 1976, che lui stesso considera il capolavoro della sua vita atletica. In questa occasione è l'unico atleta statunitense a vincere una medaglia d'oro individuale nelle gare di corsa, ma non solo. Con il tempo di 47''64 stabilisce in finale il record del mondo, suggellando una prestazione clamorosa. Il secondo classificato, il connazionale Michael Shine, gareggiava in corsia 8 fu l’ultimo a essere superato, dichiarò:
«Non ho capito cosa è successo, non mi sono accorto di averlo dietro e non mi sono accorto quando mi ha passato!».
Il sempre perfezionista Moses, dal canto suo, non pago di aver inflitto 8 metri di distacco a tutti i suoi avversari, dichiara di aver pianificato di correre in 47''5. Quel decimo in più non lo lascia, nonostante tutto, completamente soddisfatto.
Numeri record
Da qui in poi la sua ascesa è tanto irresistibile quanto continua. Tra il 1977 e il 1987, Moses vince 122 volte consecutivamente nei 400 ostacoli (107 finali consecutive) e migliora ben 3 volte il suo record del mondo. La sua imbattibilità dura 9 anni, 9 mesi e 9 giorni. Viene sconfitto a Madrid il 4 giugno 1987 dal connazionale Danny Harris.
Nel palmares di Moses figurano 2 campionati mondiali e 2 ori olimpici (a Mosca 1980 non partecipò a causa del boicottaggio americano). In occasione del secondo trionfo a 5 cerchi (Los Angeles 1984) viene scelto per leggere il giuramento dell’atleta. È in quell’occasione che l’emozione gli gioca un brutto scherzo: la macchina perfetta si impappina e deve ripetere tre volte le parole del giuramento per riuscire a terminarlo.
Edwin Moses dopo la carriera di atleta
Al termine della carriera ha modo di collaborare con il CIO (Comitato Olimpico Internazionale) e con la federazione americana per modificare le rigide regole che determinano l’eleggibilità di un’atleta per le Olimpiadi – all’epoca vigeva il dilettantismo. Contribuisce all’istituzione di un programma che consentisse agli atleti di allenarsi ricevendo denaro senza perdere la qualifica di dilettante.
Ha anche un ruolo nello sviluppo di politiche antidoping per gli sport dilettantistici.
Nessuno dubita che Edwin Moses sia stato il più grande atleta di sempre nella specialità dei 400 metri ostacoli.
Curiosità su Edwin Moses
Nel 1981 è stato il primo vincitore del Jesse Owens Award della USATF (USA Track & Field, importante associazione di atletica leggera non profit americana). È stato inserito nella Hall of fame statunitense dell'atletica leggera nel 1994.
Prima di ritirarsi definitivamente dall'atletica nel 1993, ha provato a cimentarsi con il bob: ha gareggiato nel bob a due in una gara della Coppa del Mondo a Winterberg (Germania) nel 1990. Assieme all'olimpionico statunitense Brian Shimer ha vinto la medaglia di bronzo.
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Biografieonline non ha contatti diretti con Edwin Moses. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Edwin Moses.