Augusto De Luca

Biografia
Augusto De Luca nasce il 1 luglio 1955 a Napoli. Figlio unico, suo padre era medico e sua madre casalinga, una famiglia benestante del quartiere Vomero della città partenopea.
De Luca è uno dei fotografi più conosciuti del panorama italiano, il suo stile è unico e inconfondibile.
I suoi ritratti vengono talvolta accostati a quelli del fotografo americano Arnold Newman, ma si rifanno ad una matrice culturale e una radice tutta europea.
Scopriamo qualcosa di più su di lui.
La formazione e gli esordi
Ancora undicenne comincia a suonare la chitarra e dopo poco è già un apprezzato solista in varie rock band.
Suona con Alan Sorrenti, Gianni Leone, Ernesto Vitolo, ma nel frattempo studia, si diploma al liceo classico e si laurea in giurisprudenza.
Proprio durante l’università inizia a fotografare per hobby.
Spinto dal direttore della Kodak del Mezzogiorno Giuseppe Alario, comincia la sua carriera di fotografo con la prima mostra al teatro “Spazio Libero” di Napoli nel 1979 e inizia una lunghissima attività espositiva in musei e gallerie di tutto il mondo: da New York a Barcellona, da Lione a San Francisco.
La prima grande svolta professionale arriva però all’inizio degli anni ’80, quando, ogni prima settimana di luglio, per diversi anni, si reca agli Incontri Internazionali di Fotografia ad Arles, in Francia.
È lì che conosce galleristi e curatori di collezioni museali come ad esempio quelle della Bibliothèque Nationale di Francia, del Musée de la Photographie di Charleroi, della International Polaroid Collections USA che acquisiscono e conservano molte delle sue opere fotografiche.
Dal colore ai ritratti in bianco e nero
Negli anni ’80, dalla ricerca fotografica a colori, utilizzando diversi materiali fotografici come le diapositive, le Kodak Instant e le Polaroid, Augusto De Luca si cimenta in un diverso genere fotografico: il ritratto.
Da quel momento ritrae i grandi interpreti napoletani del teatro, della musica, dell’arte, della politica e pubblica due libri.
Incontra personaggi come Lina Wertmuller che scriverà la prefazione a due sue pubblicazioni e Mario Luzi e Giorgio Albertazzi che ne scriveranno altre.
Nei suoi libri si trovano anche interventi di Alberto Sordi, Monica Vitti, Paolo Portoghesi, Maurizio Costanzo, Margherita Hack, Nino Manfredi e tanti altri: insomma De Luca conosce tantissime personalità che lo apprezzano, lo stimano e lavorano con lui.
Sempre in questo periodo realizza dei ritratti fotografici ad artisti come Renato Carosone, Pupella Maggio, Rick Wakeman, Lina Sastri, Hermann Nitsch e Renzo Arbore.
Ma un incontro lo segna particolarmente: quello con Carla Fracci.
È proprio in questa occasione, infatti, che realizza il famoso ritratto dove un enorme leone di marmo in primo piano fa da cornice alla famosa étoile seduta su di uno splendido divano settecentesco. Sicuramente questa è una delle foto più iconiche della straordinaria ballerina.
Il trasferimento a Roma
Nel 1995 Augusto De Luca si trasferisce a Roma, insegna fotografia per diversi anni al Circolo Montecitorio ed espone i suoi lavori in una mostra alla Camera dei Deputati presentata da Carlo Azeglio Ciampi e Nilde Iotti.
Alla mostra interviene anche Giorgio Napolitano.
In questi anni inizia un periodo lavorativo molto intenso: la TAV (treno alta velocità) gli commissiona dei libri sulle città che saranno attraversate dalla linea ferroviaria, tra i quali “Roma Nostra” che riscuote un successo straordinario e viene ristampato più volte.
Questa è stata una pubblicazione di grande successo con la quale De Luca per le fotografie ed Ennio Morricone per una poesia pubblicata nello stesso libro ricevono insieme il premio ”Città di Roma” 1996.
È una conferma importante, che prelude a diverse committenze.
Infatti nello stesso anno la TELECOM gli offre un incarico importantissimo: deve illustrare tre schede telefoniche con immagini di Napoli e altre quattro con le immagini di Parigi, Bruxelles, Dublino e Berlino.
Le sette schede avranno una enorme tiratura che sarà complessivamente di diciannove milioni di pezzi.
In quel periodo era molto fiorente il collezionismo di carte telefoniche, quindi questo lavoro si rivela per De Luca una ulteriore grande fonte di pubblicità che aumenta la sua notorietà.
Il ritorno a Napoli: iniziano le performance
Nel 2001 Augusto De Luca torna nella sua città natale e ricomincia a fotografare personaggi illustri: da Enzo Avitabile, a James Senese, da Erri De Luca a Maurizio De Giovanni, per pubblicare un nuovo libro di ritratti.
Nel 2004 diventa anche performer.
In quel periodo si rende conto della grande quantità di disegni su carta incollati ai muri delle città, opere talmente belle che inizia a raccogliere anche per preservarle dalle intemperie. Non conosce la street art e crede che siano dei semplici disegni di ragazzi.
Mette insieme un buon numero di graffiti e tutto ciò non passa inosservato, tanto che una giornalista del “Mattino” gli dedica un’intera pagina sul giornale.
È così che la sua collezione diventa importante e famosa.
De Luca allora decide di pubblicarla ovunque sul web per sensibilizzare e focalizzare l’attenzione del pubblico sulla street art, una forma d’arte che era stata troppo spesso ignorata e svalutata. In questo modo, quindi, la pubblicizza e la fa conoscere ad un gran numero di persone.
Da questo momento De Luca diventa anche il "Cacciatore di Graffiti”.
Poi nel 2009 carica su YouTube un video ironico: “Partita a golf di Augusto De Luca nelle buche stradali”, in cui gioca a golf nelle tante buche del manto stradale della città e sulla scia di questo video nel 2011 decide di realizzare una performance coinvolgendo anche moltissimi napoletani a giocare una surreale partita a golf in Piazza del Plebiscito, per denunciare il degrado delle strade cittadine, dimostrando così di essere un’artista non solo poliedrico e pieno di creatività, ma anche impegnato.
Curiosità e vita privata di Augusto De Luca
Nei primi anni del duemila, la sua vita cambia radicalmente: De Luca dopo un momento di profonda depressione entra in una chiesa e dopo aver studiato per qualche anno le Sacre Scritture, incontra la fede.
Era stato talmente male da aver sfiorato perfino il suicidio.
Oggi considera quel malessere una vera grazia, perché lo ha portato alla conversione che, come spesso lui stesso racconta, “è il vero successo della mia vita”.
Pubblicazioni
- Napoli Donna, Centro Il Diaframma/Canon, Edizioni Editphoto Srl, 1987
- Trentuno napoletani di fine secolo, Electa, 1995
- Roma Nostra, Gangemi Editore, 1996
- Napoli grande signora, Gangemi Editore, 1997
- Il Palazzo di giustizia di Roma, Gangemi Editore, 1998
- Firenze frammenti d'anima, Gangemi Editore, 1998
- Bologna in particolare, Gangemi Editore, 1999
- Milano senza tempo, Gangemi Editore, 2000
- Torino in controluce, Gangemi Editore, 2001
- Tra Milano e Bologna appunti di viaggio, Gangemi Editore, 2002
Frasi di Augusto De Luca
Foto e immagini di Augusto De Luca
Video Augusto De Luca
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