Ludwig Tieck
Biografia • Principe delle fiabe
Ludwig Tieck nasce a Berlino il 31 maggio 1773. Ancora scolaro manifesta una notevole predisposizione per la lingua e per la narrazione, scrivendo alcuni racconti. Dopo aver studiato filologia e letteratura presso le università di Halle, Gottingen e Erlangen viene assunto dalla cada editrice "Nicolai". Di animo inquieto e sensibile, è attratto da tutto quel che, sul piano culturale, è movimento e novità.
Dopo i primi, numerosi scritti, nei quali emerge con evidenza il conflitto esistenziale che lo accompagna, l'amicizia con Wilhelm Heinrich Wackenroder gli dipana una nuova dimensione spirituale che egli abbraccia seduta stante perché in essa ritrova piena sintonia con i suoi intimi patimenti: il movimento romantico, che esalta le emozioni opponendole alla razionalità. Con Wackenroder scrive "Frantasie sull'arte" ed inizia a scrivere il romanzo "Vagabondaggi di Franz Sternbalds", che concluderà da solo a causa della morte dell'amico; intanto ha già pubblicato, nel 1796, "Storia del signor William Lovell" e, nel 1798, le "Peregrinazioni di Franz Sternbald", rimaste incompiute.
Nel febbraio dello stesso anno si trasferisce a Jena dove entra a far parte dello storico gruppo dei fratelli August Wilhelm e Friedrich (conosciuto, quest'ultimo, nel salotto letterario di Dorotea Veit) von Schlegel, insieme a Fichte, Schelling, Novalis e molti altri. In particolare diviene amico di Novalis la cui influenza gli ispira la novella "Il fido Eckart e Tannenhauser", che pubblica nel 1799 quasi contestualmente al dramma "Vita e morte di Santa Genoveffa"; nel 1804 esce l'altro dramma, "L'imperatore Ottaviano".
Ma il grande genio letterario di Tieck si rivela nelle novelle, pubblicate negli stessi anni, come "Il biondo Eckbert", del 1796, "Il fedele Eckart", del 1799, e soprattutto nelle fiabe a sfondo drammatico, come "Il gatto con gli stivali", tratto dalla fiaba di Perrault, del 1797, "Il mondo alla rovescia", del 1798 o "Il principe Zerbino" del 1799.
Prende a girovagare per la Germania, poi all'estero compresa l'Italia dove trova spunti per i "Poemi di viaggio". A Londra, nel 1817, approfondisce la conoscenza di Shakespeare e due anni dopo, a Dresda, collabora con Wilhelm August von Schlegel che riprende la traduzione delle opere del grande drammaturgo inglese, iniziata due anni prima con la ex moglie.
Poco dopo Tieck proseguirà da solo il lavoro e pubblicherà i primi due volumi nel 1825, per poi affidare quel che rimane da tradurre alla figlia Dorothea ed al conte Baudissin. Nella maturità Tieck va allontanandosi dal romanticismo per sfociare nel più sobrio realismo del movimento Biedermeier che, fra il 1815 ed il 1848, seduce la borghesia tedesca ed austriaca. Appartengono a questa fase "Il fidanzamento", del 1823, "Rivolta nelle Cevenne", del 1826, "L'erudito", del 1827, "Il superfluo della vita", del 1839 ed il romanzo "Vittoria Accorombona" del 1840.
L'autorevolezza che ormai gli viene universalmente riconosciuta lo porta, nel 1825, nel consiglio per il teatro di corte e, nel 1841, nel consiglio di corte di Berlino per diretta volontà del re Federico Guglielmo IV di Prussia. Ludwig Tieck muore a Berlino il 28 aprile 1853, all'età di 79 anni.
Aforismi di Ludwig Tieck
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