Ultimi commenti alle biografie - pagina 1908

Martedì 24 novembre 2020 11:54:24 Per: Mario Tozzi

Salve. Nel suo libro "un'ora e mezzo per salvare il mondo" lei afferma che l'agricoltutra e l'allevamento intensivo sarebbero tra le principali cause dell'effetto serra. Mi sono permesso di fare alcuni calcoli. Quanta capacità di assorbimento di biossido di carbonio ha una foresta nei confronti della specie agricole coltivate? Va subito chiarito che non è facile stabilire con certezza questi parametri che dipendono da tantissimi fattori come la quantità e la distribuzione delle piogge (senza acqua le piante non crescono), dalla temperatura (la foresta amazzonica e la taiga siberiana hanno ritmi di crescita diversissimi) dalla composizione del terreno e via dicendo. Comunque ho cercato nei migliori siti internet paragonando i risultati di molte ricerche e facendo medie. Questi sono i risultati:
In un anno, un ettaro di foresta delle medie latitudini assorbe dalle 2 alle 3 tonnellate di CO2. Poche. Sono dati ufficiali La biomassa per ettaro di una foresta è molto grande ma la parte che attua la fotosintesi è ridotta alle foglie più alte che svettano all'apice dell'albero. I tronchi e le grandi radici non sono verdi e non partecipano all'assorbimento della CO2. Inoltre la grande quantità di materiali in decomposizione nel sottobosco da parte di funghi e batteri produce CO2 in quantità. Quindi 1 ettaro di nuova foresta potrebbe compensare le emissioni annuali di 1 italiano.
Io abito in una zona votata quasi interamente alla cultura del mais. Le foreste ormai nella pianura Padana sono solo un ricordo. Così ho voluto calcolare la capacità di assorbimento della CO2 di un ettaro di terreno coltivato a mais. Il calcolo non è difficile. La reazione della fotosintesi è la seguente:
6 CO2 + 6 H2O danno 6 O2 + C6H12O6 (GLUCOSIO)
Prendendo i dati da "L'informatore Agrario" risulta che un ettaro coltivato a mais produce dalle 18 alle 24 tonnellate di sostanza secca. Utilizziamo il dato medio, al netto di tutto, di 21 tonnellate. Con la fotosintesi dunque si producono 21 tonnellate di biomassa ovvero 21. 000. 000 di grammi di glucosio poi trasformato in amido e cellulosa dalla pianta. La massa molare del Glucosio è 180 g/mole quindi dividendo 21. 000. 000 di grammi per 180 g/mole otteniamo il numero delle moli di glucosio prodotte:
21. 000. 000 gr diviso 180 gr/mole = 116. 666 moli di glucosio
Come si vede nella reazione della fotosintesi, per ogni mole di glucosio prodotta vengono assorbite 6 moli di CO2. Quindi 166. 666 moli di glucosio richiedono 166. 666 X 6 = 700. 000 moli di CO2
La massa totale della CO2 assorbita sarà quindi 700. 000 moli X la massa molare della CO2 (PM 44) ovvero 44 gr/ mole
700. 000 moli X 44 gr/mole = 30. 800. 000 gr. ovvero più di 30 tonnellate!!! Non c'e da stupirsi le piantine di mais sono seminate fittissime e la pianta è quasi totalmente verde quindi fa fotosintesi in ogni sua parte o quasi. Questo calcolo l'ho fatto esclusivamente per far capire a tutti che le nostre opinioni stanno a zero. Nelle questioni scientifiche contano i numeri anche se non ci piacciono.
Ma attenzione, tutto questo ragionamento per capire quanto biossido di carbonio riusciamo ad immagazzinare nelle piante non ha senso e vi dico il perchè.
Iniziamo col dire che un nuovo fronte di polemiche riguarda gli allevamenti intensivi (ovini e vacche da latte e da carne) e l'alimentazione umana con carni rosse che è risaputo non fanno bene alla salute (se consumate in grandi quantità). Ebbene queste bestie, allevate in quantità enormi a causa della grande richiesta di consumatori prevalentemente carnivori, con il loro catabolismo emettono una incredibile quantità di CO2. Questo è perfettamente vero ma da dove arriva questo gas? Semplicemente dalla digestione e successiva demolizione del glucosio nel processo della respirazione:
6 O2 + C6H12O6 (GLUCOSIO) a dare 6 CO2 + 6 H2O
dunque la CO2 prodotta non è niente altro che quella assorbita dalle piante di cui si nutrono. Il ciclo del carbonio così si chiude e il saldo è zero. Esattamente come usare la legna nella stufa. Si rimette nell'atmosfera il biossido di carbonio che la pianta aveva immagazzinato nel tronco che andiamo a bruciare.
grazie
Riccardo (biologo)

Da: Riccardo Magnani

Martedì 24 novembre 2020 11:14:45 Per: Corrado Augias

Premesso che tra i vari autori lei è quello che sento più in linea con i miei pensieri /mi piacerebbe qual ora possibile se l abbia letto, un parere sul libro di Simonetta Torresi "II + II" (la storia dei popoli delle Marche ovvero l origine d Europa) /si legge male ma riporta molte teorie per cui presenta buone considerazioni (che io non sono all altezza di valutare in credibilità), e qual ora ci siano possibilità di realtà, risultano avvincenti... (tanto più per un marchigiano visto che le Marche diverebbero il centro del mondo europeo moderno...) /Parigi come Macerata /Charters come Camerino/ la Francia in pratica nata nelle Marche... Oltre ad Aquisgrana qui tra s Claudio e Rambona (Ratisbona) /scrivo a lei in quanto la penso più motivato a far ricerca che a consolidare verità acquisite /grazie comunque se legge messaggio 335------- mio cell può usare anche wuzap se ha bisogno /cordiali saluti gf

Da: Gianfranco Mancini

Martedì 24 novembre 2020 10:32:06 Per: Giorgio Armani

Ciao io nn credo di aver mai comprato un tuo capo perché troppo cari per le mie tasche.. ma ti ho sempre ammirato per l’imprenditore che sei ! Ho scritto la mia biografia, attribuendo un colore a ogni capitolo che rappresenta per me uno step emotivo importante fino ad oggi. Mi piacerebbe avere un capo che riprenda ogni colore del mio libro. Stravagante ? Forse, ma comunque unico. I bambini scrivono a babbo natale, io ho solo questo desiderio e lo scrivo alla persona più umana e che ammiro di più per poterci riuscire. Spero in un riscontro. Quercioli Simona

Da: Simona

Martedì 24 novembre 2020 10:02:51 Per: Marco Travaglio

Carissimo Marco, scusa la licenza.
Anche io parlo di scuola continuo ad essere contraria alla presenza indiscriminata come prima dell'inizio della scuola. Consapevole che i messaggi che ho inviato a attivisti importanti del M5S, qui o sostenitori di Conte facciano la stessa fine: "essere ignorati", non tanto perché non letto ma perché ognuno parla per se stesso. Io ho detto è ripeto ora il contrario di ciò che si sta facendo. Nelle scuole i ragazzi, soprattutto i più piccoli vivono in sistemi detentive ed inefficienti per la didattica limitata in ogni mossa in ogni spazio per non parlare dei programmi non rispettati dagli insegnanti che scaricano sui ragazzini i ritardi mentre quelli preparati arricchiscono e si rasettano il cervello sospendendo tempo ed interesse. Io sono per una DAD consapevole e continua, la presenza deve essere limitata agli studenti con difficoltà di apprendimento o a quelli che non hanno mezzi per seguirla, grazie all'incuria nel pensare ai banchi prima di creare nuove strutture, così i banchi hanno sostituito vecchi banchi monoposto mentre gli arredi sono stati eliminati (non in senso metaforico ma realmente), per lasciare posto ai banchi in sovra numero. Così come la DD doveva essere fatta da scuola con i pochi in presenza ed gli altri da casa. Il grosso del movimento lo fanno le famiglie per gestire la frequenza dei figli. Ora a scuola si rischia tutti i giorni, più personale, insegnanti poco presenti, ragazzi lasciato fuori al freddo a mangiare seduti sulla terra umida od in piedi appoggiati ad un muro ghiacciato. Ragazzi che, fuori dal controllo degli insegnanti e bidelli che si girano e fanno i suoi, esercitano il micro bullismo e la micro violenza organizzata in gruppetti. Facendo dei corpo a corpo indicibili per cui i soliti ignoti portano a casa lividi e sono derubati di oggetti, merende, libri, quaderni ecc. E.. parlo di primarie. ! Mentre a casa i genitori non avrebbero iniziato questo percorso per il pericolo di perdere il lavoro ed i nonni, indispensabili, non possono lasciare fuori casa i loro cuccioli. Mentre a scuola il virus circola come i pidocchi e le famiglie sono contaminate e perdono il lavoro. La Dad in presenza ed a distanza contemporaneamente, nessuno ci arriva o gli insegnanti non la vogliono per non essere controllati?

Da: Laura

Martedì 24 novembre 2020 10:01:09 Per: Roberto Speranza

Non sono un evasore ho sempre pagato tutto. Piccolo imprenditore costretto a chiudere l'attività per mancati pagamenti pensionato geometra con pensione di euro 630. Gli ultimi due anni terribili ho accumulato debito con Equitalia per un ammontare di circa 23. 000 euro ma tra sanzioni e interessi il debito è arrivato a circa 40. 000 euro USURA LEGALIZZATA FATE QUALCOSA FATECI VIVERE. PACE FISCALE GRAZIE.

Da: Francesco Perri

Martedì 24 novembre 2020 09:26:54 Per: Silvio Berlusconi

Ho aiuto di Lei silvio Berlusconi per avere un prestito da lei

Da: Scarfo Domenico

Martedì 24 novembre 2020 09:16:58 Per: Alfonso Signorini

Grazie Alfonso, grazie davvero per il tuo programma del grande fratello! Ci aiuti tantissimo in questo momento di buio totale. Un po’ di spensieratezza fa meglio di tutte le vitamine! Sei un uomo perbene e metti in tutto quello che fai sempre rispetto ed educazione, due cose purtroppo rare in televisione.
Un enorme abbraccio a te e a tutti i ragazzi fuori e dentro la casa❤️

Da: Patrizia

Martedì 24 novembre 2020 07:06:05 Per: Massimo Gramellini

Vorrei inviarLe una mia breve lettera ad un indirizzo mail che vorrà cortesemente indicarmi.
Grazie.
Carmela Peschechera

Da: Carmela Peschechera

Martedì 24 novembre 2020 06:31:34 Per: Francesco Guccini

Ciao Francesco. Se mai leggerai questo mi chiamo Cesare Mangiagalli, ho 64 anni, abito in provincia di Lecco e sono arrivato alla pensione 4 anni fa, ci sono arrivato a pezzi. Ho lavorato in fabbrica dal '75 al '85 poi ho avuto modo di entrare in una municipalizzata e ci sono rimasto fino alla pensione. In fabbrica c'erano l'amianto, gli autoestinguenti, la fibra di vetro e altre schifezze, lavorando a turni. Ti ho conosciuto allora e ho cantato "La locomotiva" tra le tue varie a squarciagola di notte con gli altri nei bivacchi in montagna (facevo speleologia) e a tuoi concerti. In seguito sono state pietre miliari della mia vita anche De Gregori e Bennato. Nella municipalizzata a Milano ho visto scoppiare 'Tangentopoli', ho sbattuto il muso contro la politica marcia e corrotta. che già conoscevo (sai che novità? ! !) e che ho toccato di persona. Alla pensione ci sono arrivato tardi grazie a politici noti anche a te e mi è andata bene perchè quelli dopo di me non so quando ci arriveranno. Anni addietro ho conosciuto mia moglie in Messico in una spedizione speleo. con lei, persona profonda, discuto molto di politica, quello che è il Messico adesso l'avrai letto certamente, una catastrofe. Ma la mia coscienza politica si è formata col Vajont, Piazza Fontana, la stazione di Bologna, Ustica e tutto il resto fino a essere nauseato dall'Italia. Ho letto la tua intervista sull'Espresso, mi sono trovato a pensare che anch'io sono più anarchico che comunista sebbene abbia votato il PCI fino a... a non votare più (mi chiamano populista). Ti scrivo perchè quando ho letto che voti PD è stata una sberla che il muro me ne ha data un'altra. Io sulla locomotiva non ho il coraggio di salirci ma Bersani, Renzi, Zingaretti egli altri ce li vedresti? ? Ma anche solo a cantare "I morti di Reggio Emilia" e altre canzoni braccio a braccio con gli altri? ? Ho fatto il pendolare per più di trent'anni su un treno che quest'estate è finito a sbattere, ribaltandosi, su un binario morto, per fortuna era vuoto e non ha causato morti. Non ci ha sbattuto contro per un macchinista anarchico ma per degli idioti; I criminali che gestiscono quella ferrovia sono leghisti che in questa pandemia hanno fatto di peggio, Chi dovrebbe opporsi a quella banda di delinquenti per lo meno dovrebbe scendere in piazza, virus a parte, ma è un gruppo di bambini dell'asilo mariuccia impegnati a lottare uno contro l'altro, la parola sociale gli è del tutto sconosciuta. Quella locomotiva si è fermata, arrugginita e ora è un rottame. Cesare

Da: Cesare Mangiagalli

Martedì 24 novembre 2020 06:11:19 Per: Renato Zero

Caro Renato Zero, ti seguo dal tempo di "il carrozzone". Ora sono vescovo in Brasile, ma anche di qui ti seguo con piacere e ti ammiro per la tua maestria, per l'attenzione che dai a tutti e per la poesia che canti. Chissá che un giorno ti si possa vedere in Brasile. Un abbraccio mons. Ettore Dotti

Da: Ettore Dotti