Ultimi commenti alle biografie - pagina 1907
Martedì 24 novembre 2020 15:29:58
Per: Mario Tozzi
Gent. mo dottor Mario Tozzi,
in data 26 settembre 2020 Le ho mandato un messaggio da questo stesso modulo, nei riguardi del Bosco Sacro nel Parco della Caffarella.
Avrei piacere di avere una sua risposta ai quesiti formulati nel messaggio stesso.
Se vuole, mi può rispondere via mail all'account -------
Sono il Presidente dell'Associazione "Lorenzo Cuneo" Onlus, molto nota ed attiva nella zona della Caffarella.
Grazie e distinti saluti.
Roma, 24 novembre 2020. Claudio Cuneo
tel: 06-------- cell: 338-------
Da: Claudio Cuneo
Martedì 24 novembre 2020 14:57:50
Per: Selvaggia Lucarelli
Ti riporto tutta la mia indignazione già espressa ma mai considerata alla ministra:
Gentile ministra,
premetto che la scrivente proviene da generazioni di insegnanti e CREDE fortemente nel potere didattico e formativo della scuola, tuttavia sono infiniti i dubbi che mi pongo sul sistema scolastico degli ultimi decenni in cui, la scuola assistenzialista (per capirci: a chi lascio i bambini oggi? A si, alla maestra! !) ha soppiantato quella formativa di gran lunga.
Mi dirà: i tempi cambiano, le esigenze sono diverse, i bisogni sociali sono mutati!!!
Ma si, certamente!
Tuttavia la scuola non è più il posto di formazione culturale ed educativa dell'epoca, ed abbiamo molto da parlare di alternanza lavoro a fini occupazionali se resta un contenitore più vuoto del reddito di cittadinanza.
Ed allora, carissimo ministro, i cui sforzi sono sotto gli occhi di tutti e sono encomiabili, sebbene si scontrino con un mostro più veloce e subdolo che si chiama PANDEMIA, le chiedo:
perché questa fretta di rimettere i nostri ragazzi - forse arrivo a capire i bambini-in classe?
Certo, la DAD non è la stessa cosa mi dirà... Ma facciamo le dovute differenze!!!
Mio figlio frequenta il secondo superiore, tra tre anni sarà NORMALE che lui frequenti dei corsi on line anche di preparazione universitaria (è previsto per legge! !).
I nostri figli smanettano da sempre sui pc meglio di noi adulti... Certamente meglio di me!!!
La loro socialità viene comunque vissuta sebbene con un filtro che, beati loro, hanno la possibilità e la capacità di vivere da remoto.
Allora, se tutto ciò è vero, come è vero, mi chiedo: perché incaponirsi in un momento del genere a volerlo fare FREQUENTARE(soprattutto i più grandi) in presenza?
Sa quanto sia impossibile dire ad un quindicenne: tu oggi non esci perché c'è il covid ma esci per andare a scuola???
IMPOSSIBILE!!!
Sa che cosa lasciano a casa questi ragazzi a partire dai nonni (che tra l'altro aiutano milioni di famiglie in tutto e per tutto, sino ad arrivare a genitori fragili malati semmai malati di cancro) ?
Che facciamo esponiamo tutti in nome della lotta alla benedetta DAD per ragazzi ultra quindicenni?
Allora caro ministero, se pure la socialità di questi eccellenti ragazzi dovesse essere compromessa (e, badi bene che non lo credo vista la temporaneità) ce ne faremo una ragione... C'è una PANDEMIA!!!
Se pure questi ragazzi dovessero apprendere un po'di meno con la DAD (ricordo a me stessa che nelle scuole di oggi per essere bocciato- e parliamo di " presenza" devi assomigliare più all'ovino tanto caro a Sgarbi che ad uno studente di soli venti anni fa), per un altro po' di tempo, ce ne faremo una ragione... C'è una PANDEMIA!!!
E poi invece, perché no, può essere vista come una importante esperienza che servirà quando nella vita (a brevissimo per i più grandi) dovranno confrontarsi con concorsi sempre più on line e ricchi di regole che, la DAD si, questa volta, sta loro insegnando.
Allora, caro ministro, ringraziandoLa per gli immani sforzi fatti, ci lasci tranquilli sino a che c'è la PANDEMIA perché dopo la legittima preoccupazione dei "banchi a rotelle" questi ragazzi tornano a casa e si misurano in contesti non sempre da mulino bianco in cui un passo falso può significare: morte!!!
Ci lasci tranquilli di spiegare che la situazione è così grave che non si va neanche a scuola... Figuriamoci il resto!!!
Ci aiuti a fare i genitori e vedrà che quando la PANDEMIA finirà avremo dei ragazzi ancora più responsabili e certi che uscire per andare a scuola sia solo una cosa "positiva"nel senso migliore del termine.
Grazie
Da: Francesca
Martedì 24 novembre 2020 14:46:27
Per: Gianrico Carofiglio
Caro Gianrico,
gli organi di informazione hanno del tutto trascurato l’entrata in campo dell’Accademia dei Lincei nell’analisi statistica della pandemia. Secondo Giorgio Parisi (si veda il suo curriculum) le stime del cosiddetto Rt sono poco trasparenti, poco attendibili, e vengono comunicate “in un linguaggio incomprensibile […] Non viene nemmeno la curiosità di sapere di cosa stiamo parlando”
La continua esposizione a bollettini quotidiani e statistiche comunicate istericamente e superficialmente avrà probabilmente l’effetto di allontanare i giovani dallo studio della statistica. Al momento ci sono certamente cose più gravi da considerare (come la distruzione del tessuto economico), ma non dobbiamo dimenticare che nel lungo periodo la consapevolezza dell’opinione pubblica sulla qualità delle statistiche ufficiali rileva sia per la “igiene intellettuale” dei singoli cittadini che per la qualità della democrazia nel suo complesso.
Una riflessione si propone. Sembra naturale aspettarsi che in una orchestra sinfonica trovino posto solo musicisti di alto livello, in grado di esprimere al meglio le potenzialità del proprio strumento. D’altra parte, in Italia, sembra naturale aspettarsi che gli organi di informazione diffondano statistiche in maniera dilettantistica, perché tanto, si dice, la gente non ci capisce niente. L’immediata deduzione è che in Italia la musica classica è considerata una cosa seria, le statistiche no. Le implicazioni per la qualità della democrazia sono gravissime.
Nils
Da: Nils
Martedì 24 novembre 2020 14:16:40
Per: Mara Venier
Ciao Mara,
prima di tutto vorrei dirti che sei una grande professionista e una bella persona.
Mi piace molto il modo in cui conduci le tue interviste e... a proposito di interviste sarebbe bellissimo farne una ad un artista secondo me di una bravura incredibile e di animo sensibile come Marco Mengoni... grazie se leggi questo messaggio... un caro saluto... Giovanna
Da: Giovanna
Martedì 24 novembre 2020 13:50:26
Per: Massimo Gramellini
Massimo, per te, per questo 25 novembre e per tutti i giorni.
Ecco la mia parola della settimana: VIOLENZA
Vittorio Feltri ha colpito ancora. Il suo articolo circa lo stupro subito da una ragazza in casa dell'imprenditore di facile. it non lo pubblico. Nei virgolettati ci sono le sue affermazioni. Di seguito ecco il mio editoriale.
Caro Vittorio,
capisco che, a causa della tua veneranda età, l'incontinenza, anche verbale, sia un inconveniente su cui noi giovani possiamo sorvolare. Ciò che non si riesce a intendere è se questo tuo persistente e livello oltre il limite della decenza, dell'educazione, del rispetto sia dato anche da un'altra noia della senilità, la demenza, oppure se tra le tue sinapsi ci sia tutt'ora un minimo dialogo, seppure confuso. Si sa, il cervello è questione di impulsi elettrici. Magari vai in corto circuito di botto e i neuroni ti dicono Roma per Toma. Non è colpa tua. Sì, drogarsi fa male, “genera un allontanamento dalla realtà e comportamenti riprovevoli”. Questa l'hai detta giusta. Che “Genovese possa disintossicarsi in carcere”, invece, è una stupidata e un “uomo di mondo” come te, con decenni di carriera giornalistica alle mani dovrebbe saperlo. O non ti è mai capitato di entrare in una gattabuia?
Genovese, ti svelo sto scoop, resterà cocainomane, fino a che non deciderà di scegliere un bel percorso di disintossicazione presso una delle più costose cliniche, dotate di équipes mediche e psicologiche, che solo lui, con il suo patrimonio, potrà permettersi. Se avrà l'intelligenza di volerlo fare, ça va sans dire. Sarà probabilmente punito, il tuo “eroe” del “menga”. Anche questa l'hai azzeccata. Il punto, però, caro Vittorio, è che, altrettanto probabilmente, per l'ennesima volta, pagherà poco o nulla. Perché la violenza sulle donne, nonostante i passi siano stati fatti nel mondo civile e politico verso un definitivo e intransigente riconoscimento de facto, resta un fenomeno (!!!) tra il serio e il faceto, intorno al quale professionisti come te si riempiono la bocca, per vomitare sulle pagine di cronaca i rimasugli acidi e fetidi di un machismo che fatica a trovare pace nella sete pruriginosa di innumerevoli scopatori seriali. Che di sesso non hanno (avete?) capito una beata sega. E perdonami il gioco di parole.
Sai, Vittorio, “l'accanimento sulla passera” della “povera” Michela, sul quale scherzi tu, con tono canzonatorio che rasenta lo sfottò, non è di per sé così strabiliante. Tutti gli uomini, tutte le donne sanno, quando sentono odore di femmina non capiscono più niente o in generale capiscono meno del solito. La “fanciulla”, “penetrata fino all'alba”, si dà il caso che, non essendo per la prima volta entrata nella maison del baldo arrapato e drogato, sapeva con ragionevole certezza che ci sarebbe andata a letto. Quello che forse le è sfuggito, ed è sfuggito anche a te, è che a un tratto avrà pronunciato quel fatidico “no, basta”, che fa andare fuori di matto tanti maschi imbufaliti. Eccola qui la violenza, Vittorio. Ci sei? O vuoi che rispieghi? Quando una donna dice: basta, significa che è “basta”. Se tu insisti e non ti fermi e non senti quel “NO” che è universale e non ha bisogno di traduzione, allora significa che la stai violentando. E' tanto difficile capire? Sai, il confine tra uno stupro e un atto sessuale consenziente è molto ben definito. Persino le bestie, intese come i non esseri umani, si accorgono quando una femmina non è disponibile o finisce di esserlo e dopo averle ronzato attorno un po', cercano altrove. Per i maschi umani, forniti di coscienza, pensa, risulta quasi impossibile decodificare una cosa tanto limpida ed elementare. Ecco perché l'educazione sessuale è tanto importante, a partire dalle Primarie. Da piccoli si impara meglio e non si scorda più. Al “mandrillo” che se la vedrà dura e “non la vedrà per anni”, auguro, oltre alla disintossicazione, che è il tuo pensiero unico e gioviale per lui, di diventare un uomo degno. Ai genitori della vittima invece, non “tiro le orecchie” come fai tu, ma faccio avere il mio sostegno, affinché possano trovare nella giustizia una risposta di pena certa rispetto al crimine che ha subito la figlia Michela, una ragazzina di 18 anni. Che, come Genovese, che citi più volte nel testo, ha anche un cognome (l'hai omesso forse per la privacy? Che delicato rigurgito. La deontologia giornalistica si ripalesa a tratti come scheggia di memoria.) A Michela, coraggio. La denuncia ti fa onore. Sarà da esempio per tante, troppe donne che, come te, vengono violentate e poi derise ed etichettate come se se la fossero andata a cercare. Sei giovane e puoi scegliere. Sappi, degli uomini violenti si può certamente fare a meno, come di quelli cui riesce difficile trovare la differenza tra uno stupro e una sana e felice scopata.
A Vittorio Feltri, che saluto caramente, chiudendo con il “tu”, visto che siamo colleghi”, auguro una vecchiaia tranquilla, con qualche lampo di vitalità più consona al mestiere che ancora si ostina a frequentare. Un giornalista del tuo calibro dovrebbe ben avere in senno il potere della parola!
Un' ultima cosa. Chiedo perdono alle donne che, ogni giorno, tra le mura domestiche, nei luoghi di lavoro, per strada subiscono una violenza sessuale, fisica, economica, psicologica da un uomo, se ho usato questo approccio per ricordare il 25 novembre. L'articolo di Vittorio Feltri è offensivo e, al di là del divertissement che genera negli spiriti più acuti, la sua pagina su una testata nazionale crea profondo dolore. Ma da questa cultura dobbiamo partire per combattere la piaga. Ricreando un alfabeto che apra la strada a una prospettiva di realtà diversa rispetto a quella che siamo abituate a percorrere.
A tutte voi, donne del 25 novembre di ogni anno e di ogni giorno. Non siete sole.
Lucia Ravera
Da: Lucia Ravera
Martedì 24 novembre 2020 13:44:03
Per: Nunzia Catalfo
Chiedo a. nome mio e a nome di 6. 000 persone (quindi famiglie) LA SALVAGUARDIA N. 9...
Siamo ormai vicino ai 64 anni...
Lei dottssa Catalfo è stata la promotrice del reddito di cittadinanza...
E noi che abbiamo versato almeno anni 25 di contributi, Niente...
Ci auguriamo che riesca a far qualcosa anche per noi esodati...
Grazie...
Da: Esmeralda Tomasoni
Martedì 24 novembre 2020 12:42:24
Per: Silvio Berlusconi
Presidente ci aiuti lei che x i disoccupati ce una misera 600euro ma come si fa con 600 euro a famiglia ci sono bollette da pagare affitto spesa non se ne può più la prego ci aiuti lei
Da: Carmelo
Martedì 24 novembre 2020 12:42:20
Per: Silvio Berlusconi
Buongiorno dottor BERLUSCONI avrei bisogno del suo aiuto ho 53 anni da 4 anni mi sono ammalata al cuore polmoni dovrei avere un trapianto ma non me lho fanno perché fumo 4 sigarette al dì mi aiuti la prego non esco più di casa non c'è la faccio ho l'ossigeno h. 24 mi faranno morire.. ma lagonia e lunga non mi fanno le visite per il covid... ho 4 figli.. Possono lasciare che muoia perche fumo! ! Poi neanche fumo.. perché non respiro tanto per nervoso!!! La prego... mi aiuti se può siamo gente per bene onesti e mi lasciano morire perché fumo!!! Poi però mi obbligheranno ha fare il Vaccino!!! La Prego mi aiuti grazie. Un abbraccio Samuele Cristina.
Da: Cristina Samuele
Martedì 24 novembre 2020 12:15:20
Per: Alfonso Signorini
Avete notato che nella casa del gf vip c'e' ki usa il telefonino? Non era assolutamente vietato? ?
Da: Marcello Alfano
Gianrico Carofiglio
Scrittore, politico ed ex magistrato...
Da: Gianpiero Mayer