Ultimi commenti alle biografie - pagina 2056
Mercoledì 28 ottobre 2020 14:23:29
Per: Enrico Mentana
Caro direttore, ormai la seguo da anni e penso che con tutti i limiti di noi umani, lei rende onore alla sua professione. Io, seguivo parecchio la 7 e continuo a seguire il suo telegiornale, ho invece lasciato la rete per programmi come piazza pulita, tagada', o il programma di Giletti.. finendo fisso su Sky... perché ? è perché le scrivo ciò. ? perché sono programmi che mostrano una realtà di persone vere, ma sempre fuori dal contesto.. se un governo fa 10 cose, 7 fatte bene, non puoi concentrarti solo sulle 3 fatte male, (valida anche al contrario) devi farle vedere ma facendo vedere insieme, e sopratutto se entri su quella informazione, devi avere il coraggio di fare inchieste e mettere davvero in evidenza colpe dei POTENTI, troppo comodo mostrare, senza andare a fondo.. per essere concreti... es. perché regioni non hanno app immuni, perché in alcune regioni fare tamponi, non crea gran problemi ecc. ecc. Cosi come ospiti che strillano senza che il giornalista intervenga (prendendo parte) mettendo i puntini sulle i.. il giornalista dovrebbe conoscere la realtà.. ed avere le palle dirla, mettendoci faccia, invece si preferisce far arbitro.. Io ricordo Enzo Biagi, che avendo invitato Pannella ad un suo programma si vide arrivare (non viene nome) altro... non lo fece entrare e disse "se invito tizio, non può mandarmi cugino.. "finisco dicendogli, perché non verifica, faccia una trasmissione sul modo di fare trasmissione in diretta, punti di forza e punti di debolezza e sopratutto una domanda, può quel tipo di trasmissione, trasformarsi da una trasmissione della realtà ad uno strumento (al di la della volontà) che soffia sulla realtà rappresentata... grazie per attenzione..
Da: Giorgio Guidarelli
Mercoledì 28 ottobre 2020 13:30:57
Per: Bianca Berlinguer
A proposito di app immuni. Basterebbe regalare una ricarica di 10 € per ogni download senza possibilità di disinstallazione fino alla fine dell'emergenza.
vedreste aumentare in modo considerevole gli utenti, affidarsi al senso civico degli italiani non sempre porta a grandi risultare, sebbene anche negli altri paesi europei non stiano messi meglio da questo punto di vista.
Da: Giovanni Sparacello
Mercoledì 28 ottobre 2020 12:25:56
Per: Matteo Renzi
Buon giorno, non so come fare, vorrei anche se difficilmente fattibile, dire un mio pensiero per affrontare il covid, e premetto che è un' idea di partenza, poi da elaborare molto profondamente, forse non ci sono i tempi per poterla sviluppare, ma ci provo a spiegarla con la massima semplicità, si chiama congelamento, si intende congelare per un periodo anche di un mese o quanto serve, tutti i servizi, un lockdown completo e non solo in italia ma in in tutto il mondo perchè la chiave di tutto è essere uniti per la piena riuscita, ma capisco che sia una cosa quasi impossibile, serve la partecipazione di tutti dato che tutte le economie dovranno pensare che in questo mese o tempo necessario, non si guadagnerà nulla, ma si distribuirà liquidità per far andare avanti tutte le famiglie il tempo necessario, liquidità che non peserà a nessuno dato che ogni stato stamperà moneta fino a quando servirà un aiuto economico per la sopravvivenza cosi da poter arrivare a un controllo quasi definitivo del covid, i servizi che resteranno aperti saranno quelli dei quali non si può fare a meno, alimentari, farmacie e tutti i servizi che sono fondamentali per la sopravvivenza, far stare a casa ristoratori, negozianti, operai impiegati ecc. congelare tutto tasse affitti tutto il possibile, così che non fallisca nessuno esempio chi percepisce un affitto non lo prenderà dato che gli verrà dato un contributo che li possa far sopravvivere il tempo necessario, chi rimarrà a lavorare per mandare avanti tutto quello sarà retribuito con adeguato guadagno, dato che anche se in estrema emergenza è giusto dare un contributo a chi rimane con sacrificio a servire chi starà in lockdown con il congelamento non ci saranno fallimenti e chiusure definitive ci sarà un equa distribuzione di tutti i beni, finendo così di strumentalizzare il tutto. Per le distribuzioni alimentari e di vario genere sarà tutto gestito dagli stati dato che in questo periodo non ci deve essere nessun tipo di lucro. Indire subito un G7 per affrontare insieme il congelamento, per poi aiutare gli altri paesi sottosviluppati, dato che tale soluzione non è che sia fattibile per tutti chiaramente, bloccare tutte le borse del mondo, poi mi fermo qui dato che non ho una laurea o uno studio appropriato, e non so veramente come poter sviluppare una cosa cosi grande.
Da: Luciano Possidente
Mercoledì 28 ottobre 2020 12:21:30
Per: Amadeus
Ciao, Ama!
Congratulazioni e in bocca al lupo per il tuo secondo Festival di Sanremo! L'anno scorso lo hai condotto magistralmente e senza atteggiamenti divistici. Complimenti.
Tu non hai certo bisogno di consigli o suggerimenti, ma vorrei esprimere il mio pensiero sulle canzoni del prossimo Festival.
Partiamo dalla classifica dell'anno scorso: si sono classificate ai primi posti canzoni nel vero senso della parola: brani composti di parole e musica. Canzoni che riman-gono nella mente del pubblico, canzoni che la gente canticchia mentre lavora, mentre studia, mentre passeggia, eccetera. Ma chi canticchierebbe la canzone di Achille Lauro? Le sue prestazioni sono state più una sfilata carnevalesca di costumi che l'esecuzione di una canzone. Non per niente il suo “Me ne frego” si è classifi-cato all'ottavo posto (su 10).
Questo vuol dire che il pubblico, il grande pubblico, preferisce le canzoni vere, quelle che ti colpiscono non solo per le parole ma anche e soprattutto per la musica. Allora non sono canzoni le “composizioni” rap, fatte solo di parole mentre la musica è inesistente o si limita a pochi accordi di sottofondo.
Insomma, è la musica la vera essenza di una canzone, perché è la musica che rimane nella mente del pubblico, mentre le parole molto spesso si dimenticano.
Tutto qui, Ama. Buon Festival!
Walter Esposito
Da: Walter Esposito
Mercoledì 28 ottobre 2020 12:08:34
Per: Emmanuel Macron
Signor Presidente,
Le esprimo la piu' alta ammirazione per il Suo impegno a difesa della liberta' degli individui. Lei difende i principi irrinunciabili di civilta' e laicita' conquistati dai popoli nei secoli, censurando condizionamenti e prepotenze da parte di esaltati, capaci di oscurare i fondamenti della vita democratica.
Grazie per la Sua nobile opera, garanzia per un futuro dignitoso.
Con stima e riconoscenza.
Luciano Muzzin
Da: Luciano Muzzin
Mercoledì 28 ottobre 2020 12:06:16
Per: Bianca Berlinguer
BREVE STORIA DI UNA FAMIGLIA AI DOMICILIARI DA QUASI 1 MESE
Ciao Bianca,
io e la mia famiglia siamo di Roma, in classe di mia figlia si e' sviluppato u semi focolaio di 10 ragazzi positivi quasi tutti asintomatici, tra i quali anche la mia: Facciamo i tampone al drive in anche noi familiari e risultiamo positivi, Qualche sintomo solo io e mio marito, i ragazzi asintomatici del tutto o quasi. Asl irrintracciabile, non rispondono alle mail e al telefono. Facciamo in autonomia 3 tamponi a distanza di 10 gg circa l uno all altro risultato sempre positivi anche se ormai da oltre 15 gg siamo completamente asintomatici tutti. A questo punto mi attacco al telefono per chiamare la Asl e chiedo se possono farci il certificato di uscita come da Decreto del 14 ottobre, che stabilisce che dopo 21 gg di isolamento e 3 tamponi puoi uscire anche se positivo, ma la ASl ci dice che dobbiamo stare in quarantena fino a che non avremo tutti il tampone negativo. Alla mia domanda se il Decreto del Ministero della Salute sia carta straccia, ci dice di no ma che comunque dobbiamo stare a casa.
Si puo' sapere allora a cosa servono le direttive se le ASl non le recepiscono ?
IN sostanza ci hanno detto che potremmo uscire ma dobbiamo stare a casa, quindi niente scuola per i ragazzi e niente lavoro, che io nel frattempo ho perso perche' collaboravo con una palestra.
Ci sentiamo abbandonati da tutti, e come noi migliaia di famiglie
Cosa dobbiamo fare?
Grazie
Sabrina
Da: Sabrina
Mercoledì 28 ottobre 2020 11:43:02
Per: Giorgia Meloni
La rabbia delle piazze tra disperazione e violenza
Buongiorno On Meloni.
Quanto accaduto ieri sera a Roma in Piazza del Popolo fino al quartiere Prati genera angoscia e dolore. Io non "estremizzerei", a parole, ciò che si sta manifestando un po' in tutt'Italia, quotandolo solo come "violenza" gratuita di facinorosi e ultrà tipici degli stadi organizzati in vere e proprie bande di teppisti. Certo, l'incendio dei cassonetti, il lancio delle bombe bombe carta, induce gran parte di noi a rievocare periodi bui della nostra storia, basti pensare al terrorismo delle Brigate Rosse che tuttavia furono poi sconfitte dallo Stato, perchè lo Stato, in QUEL momento, c'era. Però sarei anche accorta nell'invocare spettri come il lockdown, parola atta a seminare terrore tra la popolazione, e che si aggiunge al terrore del virus. Quello che sta avvenendo nelle nostre piazze, è l'altro volto dell'Italia: Un'Italia fatta di persone oneste, che lavorano, pagano le tasse, che finora hanno rispettato sopra le forze ciò che sanitari e governo indicavano come "misure di sicurezza". La rabbia, la disperazione di gente che ha dovuto rimettere in piedi le proprie attività commerciali dopo mesi di clausura, che ha causato, in aggiunta alla catastrofe sanitaria anche la catastrofe economica del Paese, che hanno perso il lavoro ed hanno famiglie da sfamare, VA RISPETTATA, VA ASCOLTATA, VA COMPRESA ma senza annunci minacciosi e neppure vaghe parole prive di tangibile riscontro. I teppisti devono essere cacciati in galera, ma i manifestanti pacifici che vogliono esternare il proprio dolore - che è anche quello di noi consumatori, che vediamo ogni giorno serrande abbassate su storici negozi, su marchi famosi che ci venivano invidiati perfino all'estero - DEVE ESSERE CONSIDERATO. Ciò che viene fatto in genere da chi sta al governo (questo, oppure un altro) è la mancanza d'immedesimazione nei problemi della gente comune, quella che la mattina si alza presto, prende gli autobus affollati e a rischio covid. e deve recarsi al lavoro proprio PER NON FERMARE L'ECONOMIA DI QUESTO PAESE e che ha tutti i diritti di essere tutelata fosse anche solo per questo. Il governo ha fallito nella mancanza di COMUNICAZIONE, e non mi riferisco alle cifre numeriche che ogni sera vengono sciorinate durante i tiggì ed incomprensibili a quasi tutti noi e causa di paura, di terrore, di angoscia soprattutto nella nostra generazione, quella più anziana, che sta cercando di tenere i nervi saldi anche se è difficile, dal momento che qualcuno ci prospetta l'eventualità, in caso di contagio con i più giovani, di essere soppressi per primi. I rappresentanti di OGNI CATEGORIA di lavoratori dovrebbero essere, anzichè mantenuti a distanza come lebbrosi, ricevuti ed ascoltati dal governo. Non ci si presenta ai cittadini in forma di figure sfuggenti che usano termini roboanti come "coprifuoco" perchè in tal modo i cittadini saranno autorizzati ad usarne altri ancora più terribili, come "guerriglia" e, anzichè al lockdown, torneremo in quest'ultimo caso agli anni di piombo vissuti dalla nostra generazione, in cui gli scontri tra la gente comune, i terroristi, e le povere forze dell'ordine che rischiano la vita, erano quotidiani. L'errore fatto da politici e sanitari è stato un ping pong d'informazioni che, anzichè viaggiare in sintonia, si sono divise in fazioni dove ognuno, il sanitario autorevole di turno ed il politico autorevole di turno si sono avvicendati dando spesso notizie errate, confuse, risibili, o quantomeno vaghe. Pensiamo alle mascherine: per quanto tempo abbiamo ascoltato la sinfonia dei medici che operavano netta distinzione tra le mascherine chirurgiche - giudicate inefficaci - e le costosissime FFP2, che sono poi state anch'esse suddistinte tra meno efficaci (con la valvola) e più efficaci (senza valvola) ? E quelle di stoffa, oggi in gran voga, non furono inizialmente liquidate come assolutamente inutili? Cos'è, questo piccolo esempio, se non "mancanza di chiarezza"? Perchè non esiste sinergia. tra rappresentanti del governo e sanitari? Perchè non è stata individuata tra i governatori delle Regioni - e ce ne sono... !!! - un'unica figura autorevole, capace, che dettasse ed adottasse misure UTILI e CHIARE per tutto il Paese in materia sanitaria senza rimettere il nostro destino, lavoratori inclusi, nelle mani di persone che in materia di sanità sanno ben poco? Perchè non andare a scavare fino alla radice nel malcontento, nel malessere della popolazione, cercando di mantenere equilibrio e saggezza prima di adottare misure che solo qui in Italia stanno scatenando la guerriglia urbana, mentre negli altri Paesi questo non avviene? Gli italiani non sono un popolo di stupidi. Gli italiani hanno il sacrosanto diritto di capire per quale motivo vengano adottate misure come l'irrazionale chiusura dei ristoranti alle 18, ma questo misure devono essere rese COMPRENSIBILI a tutti, ristoratori ed avventori, proprio come avrebbe il dovere di fare un maestro di scuola che spieghi la matematica ad un ragazzino. Un ragazzino di 6, 7 anni DEVE capire perchè 2+ 2 fa quattro e non cinque, non lo si può liquidare dicendogli "perchè la regola, in matematica, è questa". Chi non è sciocco se lo chiederà inevitabilmente, e se nessuno saprà spiegarglielo in tempo, diventerà un ignorante a vita.
Sono certa che lei comprenderà, lei mi sembra una persona capace.
la ringrazio per l'attenzione
Da: Roberta
Mercoledì 28 ottobre 2020 10:50:56
Per: Matteo Renzi
Ancora una volta le prime ad essere colpite sono le scuole
Secondo il Dpcm per le scuole superiori la didattica a distanza dovrà arrivare almeno al 75%, una decisione presa per alleggerire l’affollamento sui mezzi di trasporto e ridurre la socialità (scuola è solo socialità secondo il governo?)
Molti istituti hanno deciso di lasciare a casa il 100% degli studenti: troppo complicato!
Il governo ha sempre sostenuto che tenere aperte le scuole era una priorità, abbiamo speso milioni durante l’estate per favorire un ritorno sicuro in classe, ma niente… chiudiamo le scuole!
Molto più semplice vero?
Non affrontando il vero problema che non è la scuola, visto che i contatti sono al minimo e sono state prese tutte le precauzioni possibili.
Il nodo sono i trasporti: bene, indirizziamo lì i nostri sforzi
Il Governatore della Toscana Eugenio Giani ieri ha detto che saranno messi a disposizione 4 milioni per il trasporto locale, per implementare il servizio pubblico ed evitare assembramenti sui mezzi di trasporto.
Ci auguriamo che questo tempo serva alle scuole per riorganizzarsi e offrire non formazione a distanza ma in classe, in sicurezza.
Prima di chiudere proviamo a riorganizzare i trasporti, proviamo a differenziare gli orari di ingresso e di uscita spalmandoli nell’arco delle 12 ore, proviamo a far tenere la mascherina anche in classe, ma l’impegno di tutti deve essere di tenere aperte le scuole
Abbiamo la memoria di ciò che è successo a marzo, quando le scuole sono state chiuse e mai più riaperte e siamo preoccupati che possa accadere di nuovo.
Non osiamo immaginare il danno per questi ragazzi, sia dal punto di vista formativo che psicologico.
Chiudendo i luoghi dove passa la cultura e il sapere si fa un danno enorme al Paese
Cosa pensate che faranno i ragazzi che si vedono proibiti i luoghi del sapere e della conoscenza? Se ne staranno chiusi in casa? Oppure se ne andranno per strade e parchi a infettarsi e infettare?
A scuola l’ambiente è più che mai controllato ed è possibile fare all’interno delle classi educazione sanitaria e civica sui comportamenti più idonei da tenere.
Da: Marina Biagioli
Mercoledì 28 ottobre 2020 10:40:40
Per: Fabio Fazio
CIAO FABIO, la pandemia sta avendo un impatto enorme in tutto il mondo. L' emergenza sanitaria è globale e amplifica le disuguaglianze. LA gente ha paura e si chiude sempre di piu' nella propria zona comfort... dimenticando che c'e' sempre chi ha più bisogno di noi
Quando tutto va storto e abbiamo qualcosa di bello da raccontare è il momento di farlo, perchè INSIEME possiamo fare tante piccole cose.
Il 20 novembre è la Giornata Mondiale dei DIRITTI dei BAMBINI. Anche se in pochi ne sono a conoscenza, un'occasione per ribadire la necessità di un impegno universale per la tutela dei minori in tutto il mondo. Da un'opportunità nasce il progetto ”YOU ARE MY FRIEND” un INNO all’AMICIZIA, alla SOLIDARIETA’, al coraggio della VERITA‘, alla FORZA dell’UNIONE, il cui obiettivo è SENSIBILIZZARE alle condizioni dei più deboli, in particolar modo dei BAMBINI, vittime di terremoti, carestie, guerre, violenze, malattie, bambini a cui è negata l’infanzia, la spensieratezza che noi abbiamo avuto in regalo.
Oggi, in cui tutto ci divide, la religione, la politica (che è diventata un “fenomeno da social”), l’egoismo, … credo che LA MUSICA rimanga uno dei pochi efficaci mezzi di comunicazione, al di sopra delle parti, in grado di UNIRE le persone. Stiamo vivendo una Crisi Umanitaria senza precedenti e sembriamo non accorgercene.
LA MUSICA è SINCERA, IMMEDIATA, COINVOLGENTE, genera empatia e trasmette EMOZIONI che possono arrivare nelle parti più profonde del nostro essere. Musica ed Arte, messe a disposizione del “SOCIALE”, utilizzate nel modo giusto, possono diventare veicolo per un AIUTO CONCRETO.
IL 22-11-22 uscirà' un clip musicale (che rappresenta il primo esempio di solidarietà) che ha una mission ben precisa, abbinato ad un progetto benefico... sconosciuto è vero... ma sconosciuto è tutto cio' che non si conosce ancora. "Minuscolo" ma anche una grande quercia nasce da un seme. Baste crederci e noi ci crediamo Ecco perchè vorrei invitarti a leggere l'articolo
https: //sepotessimangiareun-idea. webnode. it/l/ larte-al-servizio-della-solidarieta/? fbclid=-
Mi piacerebbe avere anche solo la possibilita' di Illustrarti i punti cardinali, la mission, le iniziative del progetto.
Grazie
MICHELA
Da: Michela Costi
Giorgia Meloni
Politica italiana
Da: Roby 1