Ultimi commenti alle biografie - pagina 2069
Giovedì 22 ottobre 2020 10:09:49
Per: Bruno Vespa
Persona insulsa, ignorante nel senso che ignora la realtà della Medicina Generale e farebbe bene ad informarsi prima di sparare cazzate e fare facile demagogia ed audience... Praticamente un imbecille leccapiedi del potente di turno!
Da: Francesco
Giovedì 22 ottobre 2020 09:55:47
Per: Bruno Vespa
Gentilissimo Dottor Vespa, sono il MMG con maggiore partecipazione a dirette Rai negli ultimi dieci anni, anche con piacere Sua ospite tempo fa, in qualità di Medico Massimalista a Roma ed esperta di comunicazione televisiva esprimo il desiderio di poter testimoniare quanto svolto da sempre ed in particolare negli ultimi mesi da parte di migliaia di MMG. Esistono Colleghi stimabili e con CV ineccepibile, ma troppo spesso si parla dell'operato di colleghi indifendibili... Dati dimostrabili consentono di esporre con chiarezza quale sia l'impegno e di quale livello professionale nel territorio, parliamone insieme. Grata per l'attenzione. Carla Bruschelli, MMG Specialista in Medicina Interna, ricercatore e docente
Da: Carla Bruschelli
Giovedì 22 ottobre 2020 09:33:30
Per: Bruno Vespa
Allora affossiamoli con i numeri: RM4 1530 pazienti da marzo a luglio richiesti 12 tamponi 4 postivi 1 ricoverato in covid hospital dimesso dopo 15 giorni. Da agosto ad oggi 80 tamponi (anche per rientri scolastici per malattie febbrili non determinabili) 16 positivi 2 ricoveri (chiamato da me il 118 una paziente ancora intubata al Pol UMb I uno con cpap al Gemelli) 8 ancora positivi a casa monitorati 9-19, 12 contatti stretti comunicati negli ultimi 7 giorni al SISP ancora da valutare, 50 mail inviate al sisp dal 1 ottobre. Questo e' solo covid.. Dal 1 al 21 ottobre 290 antiinfluenzali gia' somminitrati di cui 40 a domicilio, 5 ore di ambulatorio al di e 2 ore per i vaccini, 2 sabati (finora vaccinali) 1075 accessi a studio (solo io siamo 5) 1313 ricette e certificati tutto scritto su gestionale. Non indico contatti telefonici, wap e email
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Da: Sandro Scatena
Giovedì 22 ottobre 2020 09:11:42
Per: Gianrico Carofiglio
Buon giorno a tutti dalla Germania. Amo la POLITICA e, ogni giorno mi rendo conto che è molto meglio se nella mia amata patria si faccia un referendum per eliminare elezioni politiche (togliendo qualche esperto politico di area democristiana, Berlusconi-ben consigliato- e Renzi-cavallo di razza-), e si trasformi la nazione in una spa.. TUTTI DIMENTICHIAMO TUTTO, bastano 11 minuti- Paolo Coelio- I nostri ex eroi, infermieri, che hanno avuto ricoscimenti mondiali, continuano a prendere calci nel sedere -leggi rinnovo contrattuale-e Salvini e c. parlano senza dire. Se volete poi possiamo approfondire ed andare oltre.
Da: Saverio
Giovedì 22 ottobre 2020 09:11:30
Per: Massimo Gramellini
Le parole che scrivo provengono da una triste considerazione che mi sono ritrovata a fare, in un triste momento, dopo aver seguito varie vicende di cronaca.
Allora la storia è questa, tra le notizie dei nuovi contagi, tra le mille ricerche fatta sulle continue ordinanze e le domande al dottor Google per cercare di tamponare ansie e preoccupazioni mi sono ritrovata a dedicare otto minuti della mia giornata alle stories di Cristina Fogazzi, meglio conosciuta come l’Estetista Cinica. Purtroppo quello che ho dovuto sentire non mi è piaciuto, perché a non piacermi è come sempre un modus operandi che regna sovrano nel nostro meraviglioso stivale.
L’Estetista Cinica rappresenta, secondo il mio umilissimo parere, una delle nuove imprenditrici più interessanti dello scenario italiano. E non lo dico perché sono un’accanita del mondo beauty ma perché studiando comunicazione e dedicando nove mesi alla mia tesi sperimentale in branding, corporate identity e lobbying, il suo progetto rappresenta la materializzazione di ciò che si studia se decidi di iscriverti a “scienze delle merendine” e poi specializzarti in comunicazione pubblica, d’impresa e pubblicità.
Ha creato un brand, ha fidelizzato i suoi clienti con prodotti studiati su misura per loro, ha dato continuità e valore all’immagine imperfetta e rosa che mostra sul web e tra corner e flagshipstore ha dato vita a un’impresa che ha fatto, e spero farà ancora, un boom di incassi in pieno lockdown. È quasi scontato dire che ha moltissimi follower e che quindi è molto seguita, soprattutto dal mondo giovanile.
Cristina Fogazzi non meritava di essere presentata perché è già abbastanza nota ma l’ho fatto perché così, forse, capirete meglio ciò che segue.
Durante la trasmissione radiofonica “Il Ruggito del coniglio” Rai Radio 2 si è parlato di lei, in modo poco carino, in relazione al fatto che i musei Vaticani l’hanno invitata a fare una visita notturna e che ultimamente le influencer sono prese in considerazione per divulgare cultura. Tengo a specificare “in modo poco carino” perché si è calcata la mano etichettandola come semplice estetista alla quale non dovrebbe toccare di “sponsorizzare” l’arte e le meraviglie del nostro paese. Il vero problema di tutta questa storia è che l’Italia non spiccherà mai davvero il volo perché etichetta troppo, e forse anche male, lasciandosi avvolgere ancora da una forma mentis che promuove un pensiero retrogrado e classista, dove puoi essere preso in considerazione dalla “società alta” solo se hai una laurea in giurisprudenza o sei un magistrato, poi se sei bravo o meno a fare il tuo lavoro poco conta, perché in Italia contano i titoli e non l’impegno, conta lo stato sociale a cui appartieni e non la cultura che ti sei fatto con sacrificio. Il vero problema è che se fai la shampista non dovrebbe essere dato per scontato che sei priva di cultura, né tanto meno se fai l’estetista. Perché qui a furia di etichettare, persone e talvolta anche i sentimenti, ci stiamo dirigendo verso una strada che fa dell’Italia un paese vecchio, bigotto e poco progressista. Un paese che non ha ben capito l’importanza delle nuove forme di comunicazione e continua ad oltraggiarle senza scegliere di cooperare. E non mi dite che tanto non serve a niente studiare queste cose perché divento una vera belva, servano sicuramente molti medici, servono gli ingegneri così come i farmacisti, ma servono anche persone che comunicano con le altre persone e che lo facciano in modo corretto, sano e innovativo perché stiamo diventando una massa di ignoranti.
Sono pochissimi i miei coetanei che la mattina hanno l’abitudine di comprare un quotidiano, io lo faccio ma non faccio testo, sono nata vecchia o forse giusta. Sono pochissimi i giovani che si interessano all’arte, perché a furia di dire che non troveranno mai un lavoro se si dedicheranno alla scultura o alla cultura in generale, stiamo diventando una massa di deficienti che non apprezzano l’essenza su cui si fonda il nostro meraviglioso paese. La verità è che continuando a creare nicchie elitarie, dove è dato maneggiare arte e bellezza, sapere e potere, il popolo giovanile cade giorno dopo giorno in un baratro di non-cultura, di ignoranza e disinformazione. E allora se stiamo messi così male, e io vi giuro che stiamo messi davvero così, che problema c’è a divulgare l’arte tramite le influencer, che male c’è se Chiara Ferragni e Fedez vengono chiamati da Giuseppe Conte per sensibilizzare i giovani all’uso della mascherina, che male c’è se l’imprenditrice digitale più nota al mondo, che per nostra fortuna è nata in Lombardia, posta un selfie davanti alla Venere di Botticelli?
Sinceramente credo nulla, credo che se questo possa aiutare milioni di ragazzini ad affacciarsi a nuove visuali scoperte tramite uno schermo ma che vanno oltre lo schermo, allora che ben venga. Credo che se la finissimo di etichettare tutto e tutti come oggetti forse l’Italia sarebbe più umana, e gli italiani più informati e meno classisti.
Con affetto
Lucedigioia
Da: Lucia Egidio
Giovedì 22 ottobre 2020 07:08:09
Per: Bruno Vespa
Come Medico di Medicina Generale sono stanco del fango mediatico che i mezzi di informazione, compreso il suo, sparano contro la nostra categoria alla cieca.
A Marzo è uscita una mia intervista su Fanpage che ha avuto 4. 000. 000 di visualizzazioni, dove denunciano la mancanza di DPI e soprattutto l'inesistenza di un coordinamento tra il territorio e l'ospedale.
Da allora non è cambiato niente se non peggiorato.
Quotidianamente ci troviamo soli ad affrontare una pandemia dilagante dove non c'è possibilità di tracciamento ed isolamento perché il SISP e le USCAR, almeno nella Regione Lazio non esistono.
Segnaliamo sospetti o malati di covid ma non otteniamo riscontri dalle nostre asl.
Io personalmente, medico prossimo alla pensione quasi 70enne lavoro 10 ore al giorno compresi sabato e domenica a gestire in videoconferenza pazienti covid da casa e ne ho guariti più di uno ma senza che la asl si fosse materializzata con almeno una telefonata.
Caro Vespa, noi non abbiamo tempo per essere intervistati e fare passerelle alla TV senza neppure conoscere le realtà del vissuto professionale quotidiano.
Da: Dr. Fulvio Amadori
Giovedì 22 ottobre 2020 01:50:24
Per: Maria De Filippi
Saluto subito tutta la redazione e lei sig. ra Maria, non so se mai darete lettura a questi messaggi, ne dubito solo per il fatto che ne ho letti moltissimi qui di seguito inerenti a ciò che anche io vorrei comunicarle, ma è pur vero che ad oggi nessuno a mai preso provvedimenti. il mio lamentarmi è dato dal becero comportamento che oramai non ha veramente più freni, tenuto dalla sig. ra Tina Cipollari sempre che sia giusto dire sig. ra. Capisco che faccia odiens e spettacolo, quindi ascolti, ma in altri programmi sempre di mediaset, per molto meno sono stati presi provvedimenti di squalifica o redarguiti a dovere, non si comprende come si possa lasciar correre sul comportamento e sul linguaggio della cipollari, che oltretutto attacca sempre Gemma sull'età e sul corpo. provi a dire alla sig. ra cipollari se ha il coraggio di mettersi in costume assieme a Gemma, propio con la differenza di età che hanno. la prego, fermi questo turpiloquio di tina, siamo in molti ad esserci scocciati, forse non le importerà molto di ciò che le ho descritto, però mi creda, non si basi sollo sullo sher è diventato un qualcosa di veramente imbarazzante sgradevole, e sinceramente sapere che percepisce dei compensi per non saper parlare, esprimere un concetto, ne fare anche un semplice pettegolezzo, è un insulto a chi veramente vorrebbe lavorare, ha studiato, o quantomeno non sarebbe così irriverente e volgare, per non usare parole consone a chi è veramente tina. ho molta stima di lei sig. ra Maria, nel silenzio che la caratterizza, senza elogi alcuni, lei ha fatto risorgere svariati artisti, li ha aiutati a riprendersi, molte persone devono a lei molto, e quindi capisco anche che dopo molti anni trascorsi con tina, non è facile, però mi creda è un insulto vero alla sua intelligenza quella persona, per molti telespettatori che la seguono, sta li per voler suo interpretando tutti lo stesso pensiero, è li per pura pietà, d'altronde ha tre figli, non sa fare nulla tranne che la chiavica, giustamente se ipoteticamente l'azienda la rimovesse, che potrebbe fare? sembrerebbe però che non se ne renda neanche conto di quanto lei sia miracolata, a tal punto che veramente crede che senza lei non si farebbe la trasmissione. vergogna nulla? i telespettatori sarebbero meno cattivi nei suoi confronti se solo dimostrasse la consapevolezza che lei mangia grazie alla sua buona coscienza, e come fare l'elemosina ad una persona, ma non se ne rende conto, non ha un minimo di orgoglio e dignità, concludo pregando lei la redazione tutta e l'azienda Mediaset, di voler gentilmente parlarle, con la speranza di offrire a noi telespettatori, una buona trasmissione come era una volta senza queste continue e deprimevoli sue uscite, basta è diventata veramente una chiavica, che bell'esempio per i figli, complimenti. cordialmente un saluto a tutti.
Da: Graziella
Giovedì 22 ottobre 2020 00:47:18
Per: Bruno Vespa
Illustre dottor Vespa,
sono un medico di Famiglia, Antonio De Vuono di Aprigliano provincia di CS, rimasto in servizio nel mio studio Sempre dall'inizio dell'emergenza Covid a tutt'oggi come tanti altri medici tanto è vero che molti colleghi sono deceduti. Mi sento mortificato ed umiliato quando sento dire, da lei in trasmissione del 21. 10. 20 che invita i medici di famiglia a visitare e non ad inviare al pronto soccorso. La vogliamo finire di dire bugie? Perché non si dice che ci hanno negato i dispositivi di sicurezza? Perché non si dice che alle famiglie dei colleghi deceduti hanno negato gli indennizzi? Perché non si dice che ai medici di famiglia non è stato dato un centesimo in più? Chiedo fortemente che si smetta di parlare senza sapere., giusto per il gusto di parlare sminuendo la professione e la professionalità di Medici che lavorano e che spesso sono dimenticati dalla politica e denigrati dai voi giornalisti. Invitateci in trasmissione e vi racconteremo la verità sulla nostra vita in trincea. Cordialmente Antonio De Vuono 340-------
Da: Dott De Vuono Antonio Francesco
Giovedì 22 ottobre 2020 00:24:59
Per: Bruno Vespa
La percentuale dei posti in terapia intensiva è mediamente 15%. Fate i calcoli giusti per favore!
Da: Luigi Codda
Alberto Angela
Paleontologo, divulgatore e conduttore...
Da: Emanuela Sbrizzi