Ultimi commenti alle biografie - pagina 2241

Venerdì 18 settembre 2020 18:31:42 Per: Gianrico Carofiglio

Egr. Dott. Carofiglio,

il mio nome è Nunzia Di Russo mi rivolgo a Lei per raccontare la vicenda di mia madre, ritengo che attraverso la sua storia si racconti una parte dell’Italia che ha bisogno di essere vista, ascoltata, rappresentata.

Mia madre Maria ha 84 anni è una donna semplice, buona, generosa, nella vita ha vissuto momenti di grande sofferenza, è rimasta orfana di padre all’età di 5 anni, ha conosciuto la durezza della guerra, la povertà, l’impossibilità di frequentare la scuola.

Con i soldi della dote matrimoniale mio padre ha deciso di acquistare un terreno a suo nome e con il tempo e i sacrifici hanno costruito due capannoni per poterli affittare e garantirle un’indipendenza economica. Questo progetto ha richiesto sacrifici, tempo, energie, c’era da crescere tre figli e mio padre era un lavoratore dipendente ma la forza e la tenacia ha consentito di raggiungere l’obiettivo, il reddito prodotto dai capannoni è stato sempre gestito da mia madre per le esigenze della famiglia prima e per la sua salute quando noi figli siamo diventati indipendenti e mio padre è venuto a mancare.

Nel 2016 i due inquilini hanno smesso di pagare l’affitto così mia madre dopo mesi, nel 2017 ha avviato due cause per morosità, contemporaneamente. La causa di sfratto con uno dei due è terminata a settembre 2019, il giudice ha convalidato lo sfratto e intimato all’inquilino di rilasciare l’immobile e corrispondere gli affitti non pagati. L’inquilino non ha adempiuto a nessuna delle decisioni disposte dal giudice Siamo stati costretti a rivolgerci all’ufficiale giudiziario che dopo due accessi aveva disposto un terzo accesso per rientrare in possesso dell’immobile per la fine di marzo 2020. Nel provvedimento “Cura Italia” sono stati sospesi tutti gli sfratti fino al 31 agosto 2020, abbiamo atteso con speranza ma il Decreto Rilancio ha prorogato le procedure di sfratto al 31 dicembre 2020.

In questo modo si legittimano soprattutto i disonesti, coloro che non pagano per scelta e non per necessità, danneggiando quei proprietari come mia madre che hanno fatto enormi sacrifici per investire in un immobile che desse un reddito sul quale poter contare.

Comprendo a pieno che stiamo vivendo un momento di grande difficoltà ma questo provvedimento, così come è stato formulato, rischia di colpire persone che hanno già affrontato costi, preoccupazioni, perdite, senza agevolare o tutelare l’economia. Nel mese di giugno mia madre ha pagato l’Imu su questi immobili che non producono reddito ormai da anni grazie ai risparmi e così sarà costretta a fare nel mese di dicembre. Tutti stiamo affrontando le conseguenze e le durezze del Coronavirus ma i cittadini come mia madre oltre ai disagi del momento si sentono ostaggio di uno Stato che non li tutela e non li considera. A mio parere sarebbe bastato indicare nella norma una data spartiacque che avesse consentito ai provvedimenti già decisi di andare avanti e invece a quelli in corso di beneficiare di tempo per affrontare la grave situazione che stiamo vivendo.

È per questo che ho deciso di scriverle, vedo l’affanno e la preoccupazione negli occhi di mia madre, cerco di infonderle speranza e coraggio dicendole che ci siamo noi ma dei figli possono sostituirsi allo Stato?

La ringrazio dell’attenzione.

Distinti saluti

Nunzia Di Russo

Da: Nunzia Di Russo

Venerdì 18 settembre 2020 18:13:25 Per: Luca Zaia

Buonasera Presidente.
Poiché non esiste solo il Covid che ha ormai catalizzato tutto, occorre migliorare anche le problematiche già' esistenti prima, come l'infernale girone dantesco del CUP, con le interminabili liste di attesa, dando ai cittadini, risposte pronte e qualificate.
In primis comunque c'e' il servizio "del medico di base" o di famiglia come si vuol dire, che lascia molto a desiderare, nel numero e nella qualità.
Non essendoci più un vero rapporto medico-paziente, pronto e qualificato, come una volta, viene a mancare il primo ed essenziale anello di un corretto servizio sanitario, di cura e prevenzione. Tutto questo a mio parere, non fa del Veneto, la proclamata Regione dall'assistenza sanitaria di "eccellenza".
Auguri per la Sua rielezione.
Cordiali saluti.
Giuseppe.
Rubano (Padova)

Da: Giuseppe

Venerdì 18 settembre 2020 17:57:00 Per: Mario Giordano

Vorrei esternare con molta fermezza la mia delusione, preoccupazione e anche rabbia per l'assenza, nel dibattito pubblico, di qualsiasi discussione su come affrontare la malattia quando un “povero disgraziato” risulta, o presume di essere infettato dal Covid 19. Si parla di mascherine, lockdown, Dpcm, distanziamento, divieti, lavarsi le mani ecc. Tutto ok, questo serve per ridurre la possibilità di ammalarsi. Nel caso, però, io manifestassi sintomi le cose diventano complicate e serie. Dovrei rivolgermi al mio medico di medicina generale, ma questi, se ho febbre, non mi riceve e tanto meno viene a visitarmi. Posso solo sentirlo telefonicamente e poi eventualmente avere la prescrizione del tampone. Da questo momento la tempistica consolidatasi vuole che si debba aspettare qualche giorno perchè il personale incaricato venga ad effettuare il prelievo, attendere altri 1-2 giorni per il referto; nel frattempo il nominato virus si “diverte” sui miei polmoni: Perchè non si adottano i test rapidi?, o meglio, perchè vengono osteggiati? Evidenziata l'eventuale positività quali sono le direttive per la medicina del territorio? Dove, come, chi mi visita? con che tempestività? Successivamente qual'è la terapia indicata come ottimale e quindi adottata per aggredire il virus? Viene detto, con molta chiarezza, dai massimi esperti nella cura dei pazienti, che è determinante agire con immediatezza, nella prima fase di infezione, prima del ricovero ospedaliero, con terapie antivirali appropriate, per poter contrastare con successo i danni del virus. A tutt'oggi mi risulta che la tempistica nelle procedure e l'indicazione per i medici di base e/o pediatri sulla terapie ottimali siano cose a cui si presta poca attenzione.
Al virus che ha infettato una persona non importa che si facciano discussioni televisive dove pseudoesperti pontificano al limite dell'indecenza, evidenziando che l'unica conoscenza/competenza che hanno è sul nome del virus. Senza una tempestiva terapia di attacco la malattia porta molto spesso alla morte: non meravigliamoci se abbiamo un indice di mortalità tra i più alti del mondo, non scandalizziamoci per le colonne di camion che, di notte, trasportano le bare.
Quando si è in salute è normale e giusto preoccuparsi delle misure per non essere infettati, ma bisogna capire che l'ammalato non guarisce lavandosi le mani e/o mettendosi la mascherina.

Giorgio Bertolin
Venezia

Da: Giorgio Bertolin

Venerdì 18 settembre 2020 17:47:06 Per: Massimo Giannini

Caro Massimo, che delusione, mi riferisco all articolo che a malincuore voterai no al referendum.
Ho 70 anni ho sempre letto Repubblica da quando è uscito, e volentieri leggevo la tua rubrica sulla economia e altri articoli tuoi
Ho l impressione alla fin fine che voi in senso lato, fate fatica a sputare sul piatto che mangiate
Prova a leggerti questo report di Milena Gabbanelli https: //www. corriere. it/dataroom-milena-gabanelli/
Con affetto Luigi da Mestre

Da: Luigi

Venerdì 18 settembre 2020 17:02:17 Per: Corrado Augias

Dici ch chi commette un omicidio NON E' COLPEVOLE percio la pena di morte non deve essere data e nemmeno altre si deduce da ciò che dici... perchè la genetica e l'ambiente avverso lo hanno costretto all'omicidio, cioè io posso essere ucciso da un ASSASSINO che non ha colpa, anzi la colpa potrebbe essere mia per averlo ridotto così... secondo logica cio che dici è l'opposto della RAZIONALITA GENETICA E SOCIALE LA TUA E' UNA BIOSOCIOLOGIA INVENTATA E ASSURDA.

Da: Gianfranco

Venerdì 18 settembre 2020 16:38:34 Per: Raffaella Carrà

Sono una grande fans di Raffaella, e volevo chiederle un aiuto economico ovviamente sempre se vorrai

Da: Paola

Venerdì 18 settembre 2020 16:06:32 Per: Lilli Gruber

Anzitutto grazie per la Sua interessantissima trasmissione che, anche dalla Francia non perdo mai.
Avrei però una richiesta da rivolgerle.
Sono scandalizzata dall'uso immoderato che si fa delle parole inglesi soprattutto quando il corrispondente italiano è molto più chiaro per tutti. Perchessereé il food? È migliore del cibo? E l'election day? Come si faceva prima? Non è la prima volta che si vota immagino.
Quindi Le chiederei, se possibile di evitare l'imbrattamento albionico di una lingua così bella e melodiosa e di essere la mia interprete presso i suoi colleghi e il suo direttore che usa volentieri anglicismi.
Con rispetto
Yvette Giauna, insegnante d'italiano.

Da: Yvette Giauna

Venerdì 18 settembre 2020 15:45:09 Per: Andrea Bocelli

Caro, Andrea Bocelli, questa che ti scrive è una mamma di un ragazzo ormai di 14 anni. Che è nella stessa barca pultroppo causa a un tumore al nervo ottico e rimasto cieco a 4anni. io scrivo x avere un po di aiuto a far capire a mio figlio che con la forza si può fare tutto'come ai fatto tu'., pultroppo lui non accetta la situazione, l'età è un po difficile, però lui non accetta la situazione, da sempre la colpa a noi genitori. Vorrei magari da mamma disperata e per l'amore del proprio figlio, avere un incontro con te x dare lui un insegnamento di vita. Tra l'altro dimenticavo tu sei il suo idolo, sarà un caso sarà quello che è ma è un tuo fan.

Da: Carmela

Venerdì 18 settembre 2020 15:39:30 Per: Massimo Giletti

Buongiorno dott. Massimo, sono un padre di famiglia e avrei bisogno di parlarle perché mia figlia, madre a (oggi) di una bimba di 8 anni, ha subito ingiustizie da parte di polizia e tribunale di Massa. Abbiamo cercato in tutti umidi di far venire a galla ciò che è successo 7anni fa, ma purtroppo avendo a che vedere con parenti che avevano ruoli in polizia, ci siamo visti archiviare denunce contro gli stessi non solo: ad oggi hanno portato in prescrizione una denuncia fatta da mia figlia perché pestata con una bimba di 6 mesi in braccio e con venti gg. di referto fatto dal pronto soccorso. Ci sarebbero troppe cose da scrivere e dire, perciò le chiedo se possiamo fare qualcosa per fermare queste ingiustizie a cittadini normali come mia figlia e la mia famiglia. So che Lei è una persona coraggiosa e onesta (la seguo su La 7 così come la seguivo sulla Rai) so che si prende a cuore i problemi per questo lez Chiedo di ascoltare il grido di un padre che non accetta corruzioni e compromessi con nessuno. Certo di essere ascoltatela saluto cordialmente: Ricci Ercole

Da: Ercole

Venerdì 18 settembre 2020 15:30:07 Per: Corrado Augias

Gentile Dott. Augias,

premetto di averLa sempre seguita con profondo apprezzamento della sua personalitá, serenamente fine, da vero signore dell'intelletto. Il mio messaggio é quinjdi concepito all'insegna della stima naturalmente dovuta a chi di grande apertura ed in possesso di un bagaglio culturale strabiliante. Ho sempre visto in Lei un modello di persona - nonché di intellettuale - da eleggere ad esempio: pacata fermezza, sottile intuitivitá (cosí rara nel genere maschile), ponderazione nelle valutazioni e... mancanza assoluta di anche solo un'ombra di quella stridente boriositá che tanto spesso caratterizza la comunicazione di intellettuali d'una certa statura. Ecco perché Le scrivo, sperando che il messaggio Le arrivi.

Nella puntata odierna (18 settembre 2020) di QUANTE STORIE, l'intelligentissimo programma di RAI3 che seguo costantemente pur vivendo in Ungheria, Lei, con mia somma e dolorosa sorpresa, parlando del premier russo Putin e del suo modo di governare l'immenso Paese con palese storica e consolidata accezione zarista (condivido: la Russia é un'entitá "a sé stante" per molti aspetti) - parlando di Putin, dicevo, Lei ha affiancato al leader russo due figure della scena politica internazionale: il turco Erdogan e il primo ministro ungherese Viktor Orbán. Bene: se il primo, Putin, é erede (innegabilmente di grande formato) di una tradizione culturale profondamenrte bizantina che pervade ogni cellula dell'essere russi, Erdogan é, invece, un tipico esempio della bizantinitá scioltasi nell'acido dello spirito ottomano rimasto latente - e riaffiorato - nel tardo "post-Atatürk" (e di questo se ne rammaricano molti, me compresa).

Ma VIKTOR ORBÁN??? Innanzitutto: questo Paese, l'Ungheria, é assolutamente privo di contaminazioni bizantine, ed ottomane. É sempre stato un Paese europeo, profondamente tale malgrado le spesso pesanti vicissitudini storiche tra cui il tormentato cinquantennio "comunista". Dunque, gentile Dottore, quali concretezze L'hanno indotta ad un'affermazione simile? A questo punto La scongiuro - ma prorio SCONGIURO - di dirmi quando mai, in quali frangenti Orbán si é sottratto al piú rigoroso controllo parlamentare ed all'osservanza di lettera e spirito della Costituzione? ! In quali circostanze ha mai sospeso la vigilanza esercitata dalla Corte Costituzionale? Quando mai ha destato il sospetto di essere un prevaricatore, un accentratore di poteri, quando mai ha governato - o provato a farlo - "per decreti", quando ha cercato di zittire con la forza uno solo degli oppositori??? Mai, Dottor Augias. Mai. Qui, Le assicuro: la libertá di parola e di coscienza (religiosa, culturale, ecc.) é totale, il Parlamento é regoramente riunito, funzionante, e lo é stato appieno anche durante i mesi piú poesanti della clausura (ho particolarmente apprezzato la sua garbata osservazione a proposito di preferire una bella, storica parola italiana al servile anglicismo "lock down"). Né Viktor Orbán, né nessuno della maggioranza parlamentare si sognerebbe mai di ricorrere a metodi ottomano-balcanico-bizantini per governare un Paese civile com'é questo. E a proposito di maggioranza: la composizione attuale del Parlamento nazionale é frutto, semplicemente, dell'esplicita ed espressa volontá di un elettorato pensante: un elettorato conscio dei propri valori ed interessi (quelli del Paese...) Un Paese - aperto ed ospitale, sí, ma determinato a salvaguardare la propria identitá forgiata dalla storia. E quest'elettorato ha deciso di accordare il suo consenso, in ragione di un'imponente maggioranza, al Partito guidato da Viktor Orbán. Vogliamo forse mettere in discussione, o addirittura dichiarare sbagliato o nullo l'esito di elezioni democraticissime solo perché forze politiche dagli interessi opposti - soprattutto internazionali, perché quelle nazionali, di una pseudo-sinistra qualunquista e mercenaria, fortunatamente debole e frammentata ma di sproporzionato peso mediatico - sputano rospi e gettano fango a palate su chi le ha sconfitte?

Dottor Augias: Le chiedo una cortesia sola. Quella di consultare fonti autentiche. So che é assai piú facile attingere al materiale delle abili - perché validamente sostenute dall'esterno - campagne di denigrazione in corso contro l'Ungheria, ma anche le fonti autentiche sono accessibili se si vuole.
Per il futuro, confido dunque nell'intellettuale descritto all'inizio del messaggio: nello stimato Corrado Augias: equilibrato nei giudizi.

La saluto dall'Ungheria, col massimo apprezzamento e ringraziandoLa Le auguro, in armonia con i tempi, ottima salute

Edit Boscagli

Da: Edit Boscagli