Ultimi commenti alle biografie - pagina 310

Mercoledì 16 febbraio 2022 11:40:29 Per: Matteo Salvini

Buongiorno,
Non sono d’accordo con le concessioni perpetue!
Ogni qual volta che prenoto una sdraio e un ombrellone in agosto in Italia mi viene in mente a che spesa stupida una famiglia deve affrontare per usufruire di un posto al sole! Spiagge libere poche e mal curate ma nemmeno pagare uno stipendio per accomodarmi su una sdraio sporca e vecchiotta con i piedi che combaciano con la testa di quello che mi precede. Praticamente le uniche volte che sono riuscita a non leggere il giornale di persone che mi affiancavano sono state durante l’emergenza COVID!. Un distanziamento che dovrebbe essere nella norma è diventata solo una emergenza sanitaria!. L’investimento per la maggior parte dei balneari si ripaga in un mese. Facciamo un conto spicciolo: due sdraio e un ombrellone in ultima fila in agosto ti chiedono dai 30 ai 50 euro al giorno. Comprare all’ingrosso due brandine e un ombrellone spendi al massimo 60. Quanti anni ci vogliono per recuperarle la spesa? Un bagnino per 100 bagnanti che alla mattina sistema la spiaggia e alla sera pure quanto costa al mese? Ci sono famiglie che hanno la facoltà di passare l’attività da oltre 3 generazioni e svolgere altri lavori durante altri periodi. Di cosa si devono lamentare? Basta. Il baronismo in questo paese prima o poi deve finire. Il tramandarsi una spiaggia da generazioni non è una concessione ma una vera e propria prepotenza di potere!
Saluti

Scusate ho dimenticato di aggiungere…
Per avere la concessione bisogna aver fatto questo lavoro negli ultimi 5 anni! Proposta geniale!
Ma che Esperienza ci vuole per aprire e chiudere una sdraio? Basta un cartellone con una piantina e numerare gli ombrelloni !
Non chiedete l’esperienza altrimenti chi comincia quando se la farà l’esperienza? E come dire chi ha le concessioni se le tenga per altri cent’anni!
Sono gli unici che hanno fatto esperienza!
Saluti

Da: Nadia

Mercoledì 16 febbraio 2022 11:03:58 Per: Blanco

Kety,
tu vorresti che tuo figlio crescesse con questo esempio di inutilità sociale?
Svegliati...
Non ti accorgi che questa nuova generazione ha modi comportamentali superficiali, atteggiamenti che non lasciano presupporre ad una seria personalità?
Non solo chi si definisce o viene definito "cantante" ma chiunque di queste "nuove forze" non sembra affatto avere una personalità seria.
Camminano per strada sempre con cellulare, pensano a fate selfie, ai social, a camminare che sembrano ballerini.
Si atteggiano, non pensano al loro futuro forse consapevoli che di futuro ne avranno poco se non cominciano a costruirselo.
E tu, per tuo figlio, prendi Blanco come esempio?
Sanremo...
Frutto di "sua maestà il denaro".
È giusto cambiare i tempi, viverli con l'attuale ma con un pizzico di midollo del quale purtroppo non c'è traccia in questi " bulli" che vogliono sembrare ma che non hanno palle.
Ciao...

Da: Giuseppe

Mercoledì 16 febbraio 2022 10:31:24 Per: Niccolò Moriconi

Ciao Nicolò sono il papà di Denise di 17 anni una tua fans il 4 marzo 2023 compie 18 anni e vorrei che tu fossi uno dei suoi regali come faccio a contattarti grazie in anticipo della risposta

Da: Santi

Mercoledì 16 febbraio 2022 10:28:13 Per: Bianca Berlinguer

Buongiorno, faccio i miei semplicissimi complimenti alla trasmissione, che seguo sempre con molto interesse.
Devo però fare un piccolo appunto per lo spazio che dedicate a Mauro Corona (almeno tre quarti d'ora!!!).
Simpaticissimo personaggio, ma non è che lo possiamo ascoltare per tutti gli argomenti politici, di cronaca
e di attualità settimanali, in quanto sono solo i pensieri di un semplice scrittore/scalatore.
Mentre sarebbe bene dedicare piu' spazio ai numerosi ospiti che invitate (anche importanti culturalmente!),
per argomenti assai delicati.
Grazie.
Un saluto
Paolo

Da: Paolo

Mercoledì 16 febbraio 2022 10:27:09 Per: Barbara Palombelli

Buongiorno.
Vorrei soltanto commentare, riguardo la SCELTA, poichè SOLO di libera scelta dovrebbe trattarsi - da parte del malato o dei suoi congiunti - il tema dell'eutanasia. L'ho già raccontata altre volte, la mia esperienza in materia forse anche su questo blog. A mia madre, con la quale avevo un rapporto quasi simbiotico, all'età di 91 anni (certo, una bella età, ma per un figlio gli anni dei propri genitori non sono mai abbastanza) venne diagnosticato, senza particolari disturbi ad eccezione del colorito improvvisamente giallastro della pelle che però può anche indicare calcolosi biliare - un cancro al pancreas. Questa tipologia di tumore, insieme a quella del polmone, è la più maligna in assoluto, quella che uccide inesorabilmente e contro cui non ci sono cure, nemmeno il ricorso all'intervento chirurgico che, oltre ad essere devastante, uccide anche prima. Le vennero pronosticati due mesi di vita, attraverso le parole sprezzanti di un medico, che ci disse: "durerà più lo stent che le abbiamo messo, della vita di sua madre". Soltanto chi ha vissuto un'esperienza del genere potrà comprendere la mia disperazione. Trasportata in ospedale per farle applicare lo stent che consentisse almeno di filtrare la bile, al momento della sua dimissione venni convocata dai medici dell'ospedale che mi posero di fronte ad una scelta terribile: ricoverarla all'Antea, dove le avrebbero garantito la "dolce morte", oppure riportarla a casa, aspettando la fine con tutto ciò che avrebbe comportato. Non ebbi un attimo di esitazione: l'avrei riportata a casa sua, per farla morire almeno degnamente. Ebbi la fortuna, in questa circostanza, di far prevalere, sull'emotività che contraddistingue ogni mia azione e che spesso mi blocca, la lucidità. Con l'aiuto di una badante, una giovane signora che già lavorava da noi e della quale mi fidavo ciecamente, le creai attorno, prima di tutto, un ambiente "protetto". Non raccontai a nessuno, soprattutto alle persone del mio palazzo che la conoscevano da sempre, della sua malattia, e neppure ai miei parenti. E questo per non farle sapere NULLA circa la gravità delle sue condizioni, che presto l'avrebbero costretta a lasciarci, me i miei fratelli. L'Antea, secondo la mia scelta, m' inviò a casa tutto ciò di cui avrei avuto bisogno, e particolarmente scatole di morfina per il dolore che, mi avvertirono, sarebbe stato terribile. Mia madre aveva una sola paura al mondo: il dolore, che non sopportava, neppure quando la pettinavo. Ero disperata. Come affrontare, quel dolore? Spiegando la mia situazione nell'ambiente di lavoro, chiesi ed ottenni un periodo di aspettativa per gravi motivi di famiglia. E poi mi dedicai interamente a lei. Dissi addio alle serata con gli amici, ad un cinema, a qualsiasi distrazione. La malattia, intanto, seguiva il suo corso che tuttavia non descriverò in questa mia testimonianza. Meglio di no. Le creai attorno, anche, un ambiente confortevole dove le facevo praticare massaggi, curare i capelli, perfino fare un po' di fisioterapia affinchè non si allettasse completamente con le conseguenze, ulteriori, che ciò avrebbe comportato. Mia madre era una donna molto forte e rimase lucida fino alla fine anche avendo, probabilmente, capito di avere qualcosa di grave. Spesso infatti non riuscivo a nasconderle gli occhi lucidi dal pianto, ma lei mi diceva tranquillamente: "se non puoi farci nulla, perché piangi?". Decisi di dormire accanto a lei - la badante la notte non si fermava - per accudirla in caso di bisogno ma anche per starle vicino e farle sentire la mia presenza, Spesso le raccontavo delle favole per farla addormentare come avrei fatto con un bambino, e lei mi stringeva la mano sussurrandomi "grazie". Avevo convocato un'oncologa affinchè seguisse il decorso del suo male e per sapere quando intervenire con la morfina. Non ho mai dimenticato questa dottoressa, che sempre mi rassicurava, una donna di grande umanità e di grande pietà, una persona rara. Ma mamma era terribilmente attaccata alla vita, ed a noi, i suoi figli. Non avrebbe voluto morire mai, per non lasciarci. I dolori tremendi che giorno dopo giorno paventavo, non vennero mai, con grandissimo sconcerto del medico dell'Antea, che, non capacitandosi di quanto ciò fosse impossibile, supponeva, a giudicare dal tono delle sue domande, che non gli dicessi la verità. Lui insisteva per darle la dolce morte, io ribattevo che, non accusando alcun dolore, mia madre sarebbe vissuta fino a quando Dio, oppure il destino, avrebbero deciso di dire "basta", Ma mia madre non l' accusò mai, questo dolore. Soltanto uno, leggerissimo, ad una spalla che, mentendole, le dicevo trattarsi della sua solita artrosi e che comunque scompariva quando le somministravo mezza compressa - MEZZA COMPRESSA! - di Tachipirina, seguendo le indicazioni dell'oncologa. A dispetto della prognosi inizialmente fatta, la sua vita, anzichè due mesi, durò un intero anno. Morì il pomeriggio di una domenica, semplicemente addormentandosi nel suo letto, mentre noi eravamo lì. La sua espressione era serena. L'ultima fotografia che la ritrae, scattatale il giorno prima dalla badante che le aveva appena fatto i capelli, la ritrae come fosse in piena forma, il colorito roseo, il viso ancora pieno e non intaccato dal dimagrimento generale, appena sorridente. Non si direbbe davvero una malata terminale di cancro. Un caso anomalo, mi dissero. Un miracolo, per chi crede. Lei, che temeva tanto il dolore, dal dolore non era stata colpita. Alla sua morte, resituii all'Antea le scatole di morfina, intatte. Non mi considero un eroe, forse una privilegiata. Ma l'esperienza vissuta, e dalla quale non mi sono mai più ripresa, tantopiù mi conferma nell'opinione che l'eutanasia non va imposta per legge, ma affidata alla volontà del malato e, ove costui non fosse in grado di ragionare, al cuore di coloro che lo amano. Grazie

Da: Roberta 2

Mercoledì 16 febbraio 2022 10:25:23 Per: Maurizio Landini

Caro Maurizio,
io ho la tua età sono nato il 25 Agosto 1961 a Orbetello provincia di Grosseto ma da sempre residente a Porto Santo Stefano.
Ho iniziato a navigare subito dopo il diploma di Allievo Ufficiale (Ho fatto l'istituto tecnico nautico a Poero Santo Stefano)
Ho navigato con la SIDERMAR DI NAVIGAZIONE (GRUPPO IRI) fino al 1994 poi quando è stata svenduta ho iniziato a lavorare in agenzia marittima a Piombino.
Sono stanco e secondo i miei calcoli (naturalmente da verificare con il CAF) a settembre di questo anno ho 41 anni di contributi. Visto che non si riusciranno ad ottenere i 41 anni mo non si può trovare un incontro con il governo e togliere quei 10 mesi in più e lasciare andare le persone in pensione con 42 anni invece che con 42 anni e 10 mesi ? Sarebbe un buon compromesso per tutti. Io un altro anno posso resistere. Di più NO! Dopo 42 anni di lavoro ininterrotto e dicontrubuti versati sono proprio stanco e penso di meritarmi veramente la pensione. Così come me tanti altri lavoratori. Spero che tu di cui io mi fido ciecamente possa riuscire ad ottenere se non i 41 anni almeno i 42 anni o in alternativa 62 anni di età indipendentemente dai contributi versati. Ti saluto caramente, Un Compagno
Lorenzo Picchianti

Da: Lorenzo Picchianti

Mercoledì 16 febbraio 2022 09:15:18 Per: Bianca Berlinguer

Buongiorno dottoressa Berlinguer. Ho sempre seguito con piacere ed interesse il suo programma. Poi lentamente me ne sono distaccata perche' ho cominciato a intravedere una deriva verso un tipo di programma che non mi piace, dove gli ospiti vengono invitati per fare show, e quindi audience, o, come negli ultimi tempi, risse e litigi che piacciono a una certa parte di telespettatori di cui non faccio parte. Il dibattito serio e pacato mi piace, sopratutto quando si trattano argomenti seri come quelli che lei propone. Tanto premesso le chiedo perche' lei continua a dare ampia visibilita' a personaggi come Maddalena Loi o quel professore di matematica di cui non ricordo il nome che sono arroganti, irritanti e pericolosi per le teorie che espongono, peraltro con una supponenza e una maleducazione davvero insopportabili. Troppo spazio viene lasciato a questa rumorosa e pericolosa minoranza di NO VAX- NO GREEN PASS- NO TUTTO !!! Ritorni, la prego, al suo qualificato e interessante salotto.

Da: Cristina Mingione

Mercoledì 16 febbraio 2022 08:59:24 Per: Blanco

Ciao Blankito.
Sono Kety, vengo da Cagliari, ho 40 anni e sono una mamma di Matteo 12 anni❤
Complimenti per il tuo lavoro, grazie alla tua musica mi fai andare avanti trasmettendomi la grinta che hai.
Sei un esempio da prendere in considerazione perché sei vero e genuino e spensierato (quello che vorrei per mio figlio, visto i tempi di merda che corrono).
Che palle dirai! Ma questa che problema ha?
Niente volevo dirti che mi ci rivedo molto in te e di portare avanti l'arte.
Continua così e complimenti per le smorfie, le adoro.
Ci si vede quando scendi a farti un tuffo perché sai con questo blackpass non che posso andare a seguirti.
Ci si vede bello e se non ci si vede alla prossima vita ¥Forse saremmo due schizzati del ca**o😉

Da: Kety

Mercoledì 16 febbraio 2022 08:28:11 Per: Irama

Ciao Irama, sabato papà mi ha lasciato e mentre ieri lo accompagnavo nel lungo viaggio, ad un certo punto è sbucato un timido arcobaleno e alla radio la tua canzone. Ho cantato con un nodo alla gola mentre le lacrime mi impedivano quasi di guidare, ma volevo urlare a papà il mio dolore. Ti sono grata per averla composta, non immaginavo mai di vivere un dolore così forte, lacerante. A nome mio, di mio marito e di nostra figlia tredicenne che sta soffrendo da impazzire per la perdita del "suo idolo" come lei ha definito e scritto in una sua poesia di SUO NONNO un grazie eterno! Veronica

Da: Veronica

Mercoledì 16 febbraio 2022 07:58:18 Per: Alberto Angela

Ma come fanno i grandi musei a togliere la polvere a milioni di statue e quadri, a km di pavimenti?
Me lo sono sempre chiesto ma da quando ho un potente aspirapolvere d'ultima generazione non riesco a trovare risposta, visto che bastano un paio di giorni per dover di nuovo pulire tutto.
Sarebbe interessante saperlo, forse non solo a me.
Cordiali saluti
Alessandro Smeraldi

Da: Alessandro Smeraldi