Ultimi commenti alle biografie - pagina 3232

Lunedì 6 aprile 2020 12:00:24 Per: Matteo Renzi

-- Buongiorno, con questi pochi righi voglio evidenziare come si fanno chiudere le poche imprese rimaste al sud.
Già prima dell'arrivo del corona virus eravamo sull'orlo del precipizio, ora il governo ci da il colpo finale, chiusura per le piccole imprese anche quando la sicurezza è maggiore di quelle aperte. Nei settori cosiddetti di necessità spesso gli spazi sono tali da non permettere la distanza di sicurezza stabilita, mentre nei laboratori e capannoni dove in 500, 1000, 2000 mq, con 1, 3, 4 persone dove la sicurezza è 10 / 20 volte maggiore di quella stabilita non è permesso lavorare, anche la dove non è previsto il contatto con il pubblico, è invece permesso che la concorrenza via internet può. I trasportatori portano a casa tutto quello che viene richiesto ma noi non possiamo spedire perchè abbiamo un codice ateco diverso come se fosse il codice ad infettare, ci rubano non solo le vendite ma anche i clienti. E' la fine !!! La prego segnala al governo che il sud è in agonia e ancora per poco.. Solo tu ci puoi salvare.
cordiali saluti
Salvatore Madotta

Da: Salvatore Madotta

Lunedì 6 aprile 2020 11:54:54 Per: Mauro Corona

Caro Mauro,
scusa l'apparente intimità, ma dopo aver letto quasi tutti i tuoi libri, ti sento vicino amico virtuale.
Ho appena finito di leggere "Il passo del vento" e l'ho trovato di una intimità e freschezza che definirei di tempi passati.
Ho da sempre una "brutta" abitudine: segnalare eventuale refusi notati nella lettura dei libri. Non so se brutta sia giusto definirla perché lo faccio solo con lo scopo di migliorare l'editing per versioni future.
Nel libro a pag. 173, capitolo "SCI" alla riga 8 forse manca una "a" tra "iniziai" e "divertirmi".
Spero non ti dispiaccia questa segnalazione. Grazie per avermi insegnato tante cose con questo tuo libro.
Ti saluto e ti auguro salute e tanta tanta montagna ancora!
Costantino

Da: Costantino Romagnoli

Lunedì 6 aprile 2020 11:48:32 Per: Myrta Merlino

Cara dott. ssa Merlino, le scrivo dal mio isolamento domiciliare, solo cautelativo come tutti, da Taranto perchè vorrei si facesse portavoce presso gli amministratori territoriali ad ogni livello, in virtù della sua indubbia autorevolezza personale e professionale, dell' idea di riconvertire, non appena finita l'emergenza, le tensostrutture realizzate a fini medico-sanitari, in ripari per le migliaia di senzatetto che hanno fatto dei marciapiedi cittadini la loro casa con lesione della loro dignità e di quella collettiva. Mi chiedo perchè mai nessuno abbia pensato di affrontare anche solo in questi termini minimali, magari anche solo in parte, e con costi assolutamente sostenibili, questa indecente condizione in cui tantissimi cittadini vivono a Roma, come a Milano ma anche a New York. Semplicemente indegno di paesi civili.. I suoli comunali o donati da privati saranno ben utilizzati a questo fine. Grazie per l'attenzione, buona giornata e buon lavoro. Luciana Margherita

Da: Luciana Margherita

Lunedì 6 aprile 2020 11:44:42 Per: Massimo Giletti

Buongiorno, scrivo questo messaggio perché vogliamo chiarezza su quello che sta succedendo. Non crediamo al virus. Sono in possesso di un video che dimostra tramite un rilevatore di onde radioattive l'alta frequenza di radioattività fuori dalla legge. Vogliamo chiarezza né vade la nostra salute visti tutti i morti proprio nelle aree dove c'è maggior concentrazione di 5g. Sperando che non venga cestinato. Distinti saluti!

Da: Giorgia Buda

Lunedì 6 aprile 2020 11:34:33 Per: Giuseppe Conte

Egregio Presidente Conte,
sono Luisa Callà un’educatrice di una cooperativa sociale che lavora a scuola, ed in altri servizi, attualmente sospesi per l’emergenza CODIV-19; purtroppo il decreto “cura Italia” non tutela i nostri diritti, oggi ho appreso da più fondi che non percepiremo alcun stipendio perché i Comuni non vogliono pagare. Il motivo riguarda il decreto “cura Italia” all’art. 48, sin dalla prima riga del primo comma, fa riferimento ai “servizi educativi e scolastici, di cui all’art 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65”. Ebbene, quel Decreto Legislativo riguarda l’Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni”, cioè la scuola materna, e si occupa anche dell’integrazione scolastica, ma – ovviamente – solo in relazione a quel livello scolastico. Sembrava una pazzia, ma era, anzi, è ancora scritto così, nero su bianco. L’effetto di quella norma così concepita sarebbe chiarissimo: i Comuni non potrebbero impiegare i fondi di cui già dispongono per retribuire gli assistenti educativi perché il Decreto “Cura Italia” non li autorizza a farlo, eccezion fatta solo per quelli che lavorano nella scuola materna.
La contraddittorietà e la vera e propria assurdità della norma è apparsa subito evidenti, ma resta il fatto che la norma rimane quella. Il Governo deve apportare modifiche al Decreto, affinché riguardi tutti coloro che sono impiegati nell’inclusione scolastica nelle scuole di ogni livello. A meno che qualcuno avesse deciso di ridurci tutti alla fame più nera, la norma di riferimento dovrebbe essere il Decreto Legislativo n. 66 del 13 aprile 2017, riguardante le “Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità”.
E’ salta agli occhi che si tratta di un Decreto Legislativo varato lo stesso giorno dello stesso anno di quello citato nell’articolo 48 del Decreto “Cura Italia” e che porta il numero 66, mentre l’altro porta il numero 65. Si è trattato, in altre parole, di un mero errore materiale, certamente dovuto alla maledetta fretta con cui il Decreto è stato scritto sotto l’incalzare dell’emergenza. Un piccolo errore che sta avendo gravi conseguenze Nazionali per gli Educatori.
Spero, che al più presto possiamo avere la giusta considerazione altrimenti dovremmo mobilitarci, uscire dalle nostre case e scendere in piazza, perché abbiamo bisogno del nostro stipendio per vivere.

Da: Luisa

Lunedì 6 aprile 2020 11:32:48 Per: Mario Giordano

CORONAVIRUS / RISTORANTI / IGIENE.
Caro Giordano, a seguito dell’epidemia Coronavirus si sono intensificati i controlli su chi lavora negli ospedali e nelle case di riposo ma non nei locali pubblici (a parte per le riaperture). Non so come funzioni l’igiene nella cucina di un ristorante perché di solito non ci si entra ma mi chiedo: CHI CONTROLLA LA SALUTE DEL CUOCO, DEL VICE CUOCO, DEL LAVAPIATTI, DEL CAMERIERE… ma anche di quei negozietti con consegnano cibo a domicilio dove l’ultima parola che mi viene in mente è “igiene”? Perché se qualcuno di questi lavoratori fa un colpo di tosse sul cibo, si soffia il naso (e non mi dilungo su altre cose) e tocca i piatti o i contenitori e magari su quel piatto io, finemente, USO LA MOLLICA DI PANE PER “TIRARE SU” IL BUON SUGO E METTO IL TUTTO IN BOCCA CHE SENSO HA CHE MI LAVI LE MANI, NON MI TOCCHI GLI OCCHI, CHE MANTENGA 1 METRO DI DISTANZA DAGLI ALTRI, MI METTA LA MASCHERINA E I GUANTI? Una volta si sottoponevano le persone che manipolavano cibi e bevande nei locali pubblici a dei controlli sanitari periodici. Adesso che con la globalizzazione (dove tutti si spostano ma particolarmente quelli dai paesi poveri dove le condizioni igieniche e culturali sicuramente lasciano desiderare) questi controlli sarebbero ancor più necessari, non si fanno più. Poi ci raccomandiamo l’anima a Dio per le pandemie, suoniamo le campane, recitiamo i rosari e ogni giorno ascoltiamo i virologi … in attesa del “liberi tutti”.

Da: Massimo Carpene

Lunedì 6 aprile 2020 11:32:10 Per: Myrta Merlino

Buongiorno, nel comune dove vivo il sindaco ha dato l'obbligo dell'uso della mascherina, una mascherina per uso generico da rilevare ogni volta usata,. la mia domanda è questa. :e'logico lavare la mascherina oppure questo lavare risulta pericoloso. in considerazione del fatto che viene data una sola mascherina x abitante. Grazie dell'attenzione

Da: Anna

Lunedì 6 aprile 2020 11:26:15 Per: Myrta Merlino

Le mascherine per consegnarle basta farle portare a domicilio dai postini, che riescono a coprire tutto il territorio nazionale. Per capire certe cose non importa essere laureati e nominare commissioni ecc. ecc..
Cordiali saluti Livio Firenze

Da: Livio

Lunedì 6 aprile 2020 11:21:24 Per: Milena Gabanelli

Gent. ma Gabanelli
Le sarei molto grato se potesse qualche volta commentare l'indecenza di chi propaganda su internet le biofrequenze, le biorisonanze ed i relativi inesistenti vantaggi. Purtroppo se qualcuno fa una ricerca su Google trova solo siti accattivanti, facile esca per gli ignoranti (tipo i novax) e nessuno (tranne wikipedia) che dica cosa effettivamente sono queste pratiche: bool shit ad essere buoni!
Grazie per quello che sta facendo

Da: Anonimo

Lunedì 6 aprile 2020 11:03:02 Per: Massimo Giletti

Mi riferisco alla trasmissione del 5 aprile, vorrei suggerire ai giornalisti dei servizi esterni di chiedere agli intervistati se percepiscono il reddito di cittadinanza. Dalla mie parti (Napoli) vi sono molti furbetti che arrotondano con lavoretti in nero il reddito di cittadinanza, attualmente i veri poveri sono gli autonomi e le partite IVA che non possono svolgere alcuna attività e non beneficiano del reddito di cittadinanza o d'inclusione. L'informazione deve essere completa altrimenti è solo demagogia.
Dario

Da: Dario Menna