Ultimi commenti alle biografie - pagina 3374

Martedì 24 marzo 2020 19:10:48 Per: Giuseppe Conte

Ma lei si rende conto di chi come me ha bisogno per forza di soldi? Con affitto e bimba e un assicurazione vita per lei... Lei ci sta distruggendo... Spero che diventi povero così capirà...

Da: Maria

Martedì 24 marzo 2020 19:09:02 Per: Giuseppe Conte

"restare a casa per evitare contagi", chi fa parte della filiera non è indenne dai contagi!!!
"stiamo facendo tutti dei grandi sacrifici", c'è chi si sacrifica a casa con i figli e senza paure e rischi
c'è chi chiude definitivamente l'attività e deve farsi bastare €600, chi esce rischia e riceve un premio di € 100, e chi sta a casa a stipendio pieno, senza spese perchè riesce a gestirsi l'emergenza
la prova del nove sarà, se questo periodo dovesse prorogarsi mi auguro di no, quando vedremo come verra' gestita la parte economica, stesso importo 600/700 anche alla p. a. alla scuola e alle aziende. mi auguro, la solidarieta', l'unione, deve esserci anche in questo campo

Da: Ornella

Martedì 24 marzo 2020 19:01:48 Per: Milena Gabanelli

Salve, seguo da tempo i programmi di LA7 e proprio perchè la reputo una rete di informazione di qualità, mi preme far notare gli errori a volte purtroppo grossolani.
Nel collegamento di ieri con il TG delle 20:30, è stata detta una sciocchezza.
Si è detto che la Corea del Sud è andata subito in "quarantena" ai primi contagi.
Conosco il paese molto bene, per ragioni personali e posso dirle che non è vero. Tra l'altro ero lì in quei giorni di fine Febbraio. La Corea del Sud non ha MAI chiuso NULLA, nemmeno i cinema! Diverse raccomandazioni e allerte, certamente. Ma lo stato non ha imposto nulla all'impresa, nemmeno ai locali pubblici come cinema, centri commerciali e ristoranti. Tanto meno ordini di "chiusura".

Questo per evitare le "fake news" e la narrativa dell'unica via imposta al cittadino., tanto cara da queste parti..

Da: Marco

Martedì 24 marzo 2020 18:49:19 Per: Giuseppe Conte

Buongiorno sig Conte io e il mio compagno abitavavamo a Asti ma con resistenza a Milano il mio compagno nn era in regola siamo venuti a Milano perché dovevo recarmi all'ufficio di collocamento per il reddito e siamo rimasti bloccati qua e ora viviamo in un affitta camere ma nn abbiamo più soldi il reddito me lo hanno anche tolto perché prendevo 48euri perché nel reddito 2018 percepibile la disoccupazione io chiedo un aiuto se può perché veramente nn sappiamo come fare

Da: Rosa Trione

Martedì 24 marzo 2020 18:47:38 Per: Giuseppe Conte

Vorrei sapere quando arrivano i fondi all’ INPS per avere sostegno economico ! ! Perché noi i soldi non li abbiamo con i secchi e i bambini devono mangiare le chiacchiere non ci interessano

Da: Alessandro

Martedì 24 marzo 2020 18:45:03 Per: Myrta Merlino

Buonsera Myrta
Vorrei sapere perché non si commenta la notizia relativa alla Delibera del Consiglio dei Ministri 31 gennaio 2020 in cui si "dichiarava lo stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario, connesso all' insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili"?
In tale decreto veniva dichiarato lo stato di emergenza per 6 mesi, cioè sino al 31 luglio 2020.
Perché si continuano a fare domande inutili agli esperti relative alla durata delle restrizioni imposte ai cittadini quando era già stato scritto un termine?
Mi sembra una presa in giro.
Gradirei che tale questione venga dibattuta nella Sua trasmissione.
Grazie
Roberto

Da: Roberto

Martedì 24 marzo 2020 18:41:21 Per: Luca Zaia

Buonasera
Mi chiamo Francesco Pica, sono un romano arrivato in Veneto nel 2016, risiedo nel comune di Concordia Sagittaria,
Scrivo perchè avrei la possibilità di importare un numero significante di mascherine di ogni genere e test rapidi per il COVID-19, dalla Cina, si tratta di miei fornitori storici, ai quali mi rivolgevo per approvvigionare materiali elettrici ed elettronici quando lavoravo in proprio e con loro intrattengo, tuttora, degli ottimi rapporti.
Non intendo fare business con questi prodotti, solo mi sembra un peccato perdere una occasione come questa, in un momento simile.
In pratica, se ritenete sia utile, posso mettervi in contatto con loro, in modo da poter finalizzare la cosa.
La mia mail è: -------
Il mio numero 389 -------

Saluto cordialmente e mi scuso fin da ora se la mia mail non dovesse essere pertinente

Francesco Pica

Da: Francesco Pica

Martedì 24 marzo 2020 18:40:47 Per: Corrado Augias

Vorrei complimentarmi per il Suo equilibratissimo intervento ieri sera quando nella trasmissione della Gruber.
È un esempio per tutti quelli che criticano tutto senza proporre nulla.
lena Alfiero

Da: Lena Alfiero

Martedì 24 marzo 2020 18:29:03 Per: Lilli Gruber

RIFLESSIONI
Firenze, 24 marzo 2020
Si sente dire continuamente “rimanete a casa”, verissimo, ed è l’unica modalità per non far diffondere il virus ma non lo si può effettuare in modo passivo, deve diventare attivo.
L’organizzazione carente e burocratica delle Istituzioni nazionali, regionali e OMS ha determinato lo stato attuale.
Era fondamentale analizzare il fenomeno Cina ed organizzarsi per tempo: approvvigionandosi di mascherine, tamponi, reagenti; organizzando ospedali, laboratori; informandosi delle modalità di isolamento del virus, delle cure, delle apparecchiature che venivano impiegate per far fronte alla potenziale ondata di contagiati.
Il Governo a gennaio ci comunicava che “l’Italia è pronta” e contemporaneamente chiudeva le vie dirette da e per la Cina senza pensare agli arrivi attraverso gli scali europei. Errori gravi, errori stupidi pensati oggi che il contagio dilania l’Italia e il mondo.
Ma questi errori proseguono ripetendo banalmente la frase “restate a casa” in modo passivo.
E mi spiego:
- Rimanere a casa senza avere coscienza se si è “positivi” si rischia di diffondere il virus in modo esponenziale tra i famigliari e tra i cittadini quando si esce per necessità;
- I tamponi di massa sono necessari? No, è riduttivo, sono indispensabili per il confinamento del virus. Ma ad oggi non si eseguono perché la realtà è che i tamponi, i reagenti, i laboratori non ci sono o meglio sono insufficienti per uno screening di massa;
- OMS e i media fin dall’inizio ci hanno bombardato sul tema dell’igiene personale e delle mani: fondamentale ma contemporaneamente comunicavano: “le mascherine non servono per i cittadini” ma solo per il personale medico (che tra l’altro non ne disponeva diventando loro stessi primario veicolo del virus) ;
- Protezione civile e OMS accusano i cittadini di non rispettare le regole (vero, ci sono ancora migliaia di imbecilli che si assembrano e cercano di andare nelle seconde case per vivere meglio la quarantena) ma queste Istituzioni stanno analizzando veramente i dati? Se in Cina la percentuale delle morti sugli attestati positivi era del 2% e se il virus non è mutato avremmo dovuto avere risultati simili ed invece noi siamo a circa il 14% e certo non è per incapacità dei nostri medici ma del fatto che non si sa quanti effettivi positivi ci siano in Italia. Per ottenere circa quella percentuale i “positivi nascosti” devono essere oltre le 400. 000 unità. Una enormità nascosta!
- OMS ha dato indicazioni rivelatesi errate: all’inizio quando il tampone doveva essere effettuato solo a persone con sintomi e che fossero stati a contatto con persone che erano state in Cina; poi solo a chi veniva ricoverato (notare che i famigliari delle persone ricoverate non venivano “tamponati” a meno che dopo qualche giorno non si trovassero anche loro in ospedale) ; negli ultimi giorni il tampone, in ospedale, veniva effettuato solo nel momento in cui ti accompagnavano alla morte per poter sapere se avesse contratto il virus o meno, per diventare un numero;
- OMS rigido e burocratico (importante esserlo ma non in stato di emergenza) ha pubblicamente “criticato” il lavoro minuzioso di screening e di analisi del Dott. Grisanti che in prima linea ha capito in brevissimo tempo (4 giorni) che il problema sono gli asintomatici (si veda l’ultima trasmissione “Petrolio”). OMS dispone di una quantità di dati e non li analizza: per ora si limita a raccoglierli e poi successivamente li analizzerà. Questo è il momento di analizzare i dati, domani può essere troppo tardi.
In questa drammatica situazione dobbiamo ringraziare i media ma soprattutto quelle trasmissioni che “pensano”, “riflettono”, “approfondiscono gli argomenti” senza dare nulla di scontato anche se a volte per non creare polemiche si frenano.
Oggi si dovrebbe accelerare l’approvvigionamento di mascherine, tamponi, reagenti, laboratori di analisi per effettuare un vero screening della intera popolazione in modo tale da individuare gli asintomatici, i positivi, isolarli per poter incominciare gradualmente a “liberare dalle case” i cittadini e poter iniziare le attività commerciali e le produzioni industriali. E tale screening dovrà proseguire a lungo con ogni mezzo sia informatico che manuale. Le USL dovranno organizzare gli studi dei medici di famiglia con la medicina a distanza, lo Stato dovrà rendere disponibile ad ogni singolo cittadino strumenti di monitoraggio a distanza, i cittadini dovranno poter acquistare le mascherine in ogni punto vendita. Le strutture sanitarie dovranno fare grandi investimenti sulle apparecchiature informatiche e sui device per poter ricevere dai cittadini in ogni momento (e non più dal lunedì al venerdì, dalle ore “x” alle ore “y”) i propri dati sanitari. Lo screening dovrà essere costante, quotidiano come prendere il caffè prima di uscire da casa.
Solo se ci si organizzerà scrupolosamente non avremo più paura di andare al cinema o a teatro, ai concerti, nei ristoranti o al bar. Cambierà completamente il rapporto con i medici; non si contatterà più il medico quando si avranno dei sintomi ma quotidianamente quando i report delle analisi a distanza evidenzieranno delle anomalie.
Compito difficilissimo che non può essere attuato tutto insieme ma va organizzato e pianificato ora provvedendo per tempo alle coperture economiche necessarie.
Si deve guardare ancora oggi la Cina per capire il “dopo” per i cittadini, per l’apparato commerciale ed industriale.
Oggi l’organizzazione è la catena debole del nostro Paese in quanto a menti, ad idee, a capacità, a flessibilità, ad originalità, a serietà, gli italiani sono il popolo più frizzante del mondo.

Una cittadina che pensa ed è preoccupata.

Da: Emilia

Martedì 24 marzo 2020 18:21:45 Per: Barbara D'Urso

Cara Barbara, sono una sportellista di Poste. Ti chiedo vivamente di fare un appello in vista del pagamento delle pensioni (dal 26marzo). Vorrei che sensibilizzassi i pensionati a prelevare con la carta all’ esterno anche facendosi aiutati dai loro cari per il loro e il nostro bene. Anche se conteniamo l’ingresso, l’ufficio non è esattamente un luogo sicuro. Grazie col cuore

Da: Ombretti