Ultimi commenti alle biografie - pagina 3602
Venerdì 13 marzo 2020 12:52:50
Per: Roberto Baggio
Buongiorno, mi chiamo Alessandra Gardin e sono responsabile della ricerca contributi per i volontari del garda di cunettone di Salò provincia di Brescia.
Volevo con la presente porre alla vostra attenzione la nostra richiesta di aiuto per l'attività che stiamo svolgendo h24 sul territorio.
Il contagio dal virus sta avanzando e le nostre zone ahimè sono colpite, stanno scarseggiando i DPI di sicurezza che utilizziamo in ambulanza per il trasporto infetti. Guanti, mascherine, camici, occhiali protettivi, bombolette disinfettanti. Sappiamo dove reperire il materiale ma abbiamo bisogno di un aiuto finanziario.
Siamo volontari, abbiamo famiglia anche noi e nonostante la paura ci mettiamo tutti i giorni h24 a disposizione del prossimo per il trasporto in ospedale dei contagiati da covid19.
Grazie di cuore per ciò che potrete fare. Per info 036 -------
Da: Alessandra Gardin
Venerdì 13 marzo 2020 12:51:38
Per: Giuseppe Conte
Salve Presidente
Io sono un operaio turnista e lavoro in una fabbrica dove non si producono beni di prima necessità. Sono assunto da più di 12 anni e ho sempre messo il lavoro al pari della mia famiglia, ai fini dell’importanza, non perché ami ciò che faccio, visto che sono uno dei tanti laureati di questo Paese, ma perché grazie ad esso sono riuscito a costruire ed a sostenere la mia famiglia da cui ho avuto il regalo più bello del mondo... mia figlia...
Con questo messaggio voglio da una parte ringraziarLa per le misure sino ad ora adottate per contenere il virus e dall’altra porgerLe una domanda: Come posso andare a lavorare ed avere la certezza che le misure di sicurezza prese dal mio datore possano evitare che tornando a casa io non diventi veicolo e quindi causa di un eventuale contagio per la mia famiglia?
La prego di scusare il mio sfogo. Confido in Lei affinché provveda ad una chiusura ancora più restrittiva. Solo così forse si riuscirà a cautelare il più possibile la vita di noi tutti.
Cordiali saluti. Alessandro.
Da: Alessandro
Venerdì 13 marzo 2020 12:41:53
Per: Myrta Merlino
Myrta, mi posso permettere di dare del tu? Siamo, credo, coetanei...
Solo per farti i più sinceri saluti e congratulazioni per quello che fai e dici, fra le trasmissioni che seguo con più piacere ed interesse... complimenti!!!
Grazie della compagnia ed un grande in bocca al lupo! !
Patrizio
Da: Patrizio Savarese
Venerdì 13 marzo 2020 12:40:39
Per: Myrta Merlino
Carissima Myrta,
la seguo tutte le mattine e sono veramente soddisfatta del suo programma. Posso pero' chiederle una cortesia o darle due suggerimento? Quando pone le domande ai suoi ospiti, lasci terminare le persone di. parlare, é molto fastodioso e decisamente confusionario se lei interviene a parlare prima che l'altro abbia terminato di esporre il suo pensiero. Le assicuro che ormai é diventata una molalita costante che lei utilizza. L'altro consiglio é:: abbassi il tono della voce, ascoltarla per qualche ora sempre con un tono alto é insostenibile per le orecchie di chiunque.
Per il resto un grande grazie per la sua costante presenza e per la sua enorme professionalita.
Laura
Da: Ogliari Laura
Venerdì 13 marzo 2020 12:30:08
Per: Corrado Formigli
Appello ai Signori GIORNALISTI.
Tra le sue molteplici virtù medicamentose, il Bergamotto possiede quella di essere un potente antivirale. E questo tutti lo sanno. Tuttavia pochi sembrano essere a conoscenza che tale sua azione si sia manifestata in maniera efficace nel corso di due pestilenze del passato. Una riguarda la peste che nel 1744 decimò la popolazione di Messina e di Reggio Calabria. In quell'occasione questo meraviglioso frutto della natura preservò dal contagio – stando alle cronache dell'epoca – gli operai che ne estraevano l'essenza (v. articolo). Stessa cosa accadde nel 1918 durante la cosiddetta “spagnola” (v. video)
Sarà vero? Non sarà vero? Nessuno può saperlo con certezza.
Ora, in un momento difficile come quello che stiamo attraversando, ci si può permettere che si rimanga in questo dubbio senza far nulla? O non sarà meglio che si faccia qualcosa – finché si è in tempo – per vincere la battaglia contro il coronavirus in un modo più efficace?
Basterebbe infatti che si versi qualche goccia di Essenza di Bergamotto in un batuffolo di cotone – opportunamente sistemato all'interno della mascherina (in corrispondenza delle narici) – per mettersi maggiormente al riparo dalle infezioni!
Tuttavia c'è un problema: la gran parte delle farmacie ed erboristerie pare che non sappiano neanche di cosa si tratta. Questo perché quella è un'essenza difficilmente reperibile sul mercato. La quasi totalità della produzione (circa 80 tonnellate) è infatti destinata all'export per soddisfare le richieste dell'industria profumiera mondiale (nell'ordine: Francia, Nord America, Australia, India, Cina, Giappone) e solo una piccolissima parte rimane nel nostro Paese.
Ciononostante è un problema a cui si potrebbe ovviare in due modi:
3) Le farmacie, le erboristerie, ecc. farebbero bene ad approvvigionarsene – e al più presto – presso quei produttori calabresi (sul web esistono alcuni indirizzi) che abbiano ancora delle scorte in magazzino.
4) Sensibilizzare l'industria profumiera (nazionale ed internazionale) nel rinunciare – almeno per il corrente anno – a miscelare l'olio di Bergamotto con altre sostanze, al fine di rimetterlo in commercio così com'è.
Ecco spiegato il motivo di questa e-mail che in questi giorni sto indirizzando a voi giornalisti perché facciate da cassa di risonanza a questo mio appello! Dopotutto non è che il vostro lavoro. Credo infatti che non vi costi molto informare non solo gli Italiani, ma anche quelli di altri Paesi, che abbiamo la possibilità di sconfiggere un nemico che si sta facendo sempre più pericoloso!
Grazie per l'attenzione. Francesco Costarella.
Da: Francesco Costarella
Venerdì 13 marzo 2020 12:30:02
Per: Luca Zaia
Buon giorno Presidente,
ciò che ha scritto Gianluca, è il pensiero di qualsiasi logica soluzione rivolta a rallentare e fermare questa pandemia.
Le istituzioni implorano di non uscire di casa per non rischiare di essere contagiati e non contagiare altre persone; allo stesso momento le aziende restano aperte.
Devono essere chiuse tutte le fabbriche che non trattano alimenti o medicinali; a questo punto potremo avere uno stop alla diffusione del virus.
Spero che al più presto sia presa questa pesante decisione per il bene di tutti.
Grazie
Da: Maurizio
Venerdì 13 marzo 2020 12:23:49
Per: Paolo Del Debbio
Buon giorno Paolo. seguo con interesse la sua trasmissione Ora vorrei sottoporre un quesito che ho già segnalato sia al signor Luca Zaia sia a Matteo Salvini sia Giuseppe Conte. Nel comune dove abito Schio (VI) che nei limitrofi Thiene e Isola Vicentina gli EcoCentri restano aperti. In questi siti vengono conferiti solo rifiuti che o non sono immediatamente deperibili (vetro, legno, materiali esausti ecc) o che potrebbero non essere, prodotti (sfalcio erba, ramaglie ecc.) Ritengo che debbano essere date le disposizioni per la loro chiusura per i prossimi 14 giorni. Infatti questi siti possono essere motivo di contagio - esempio scarico di un elettrodomestico pesante dove necessita l'intervento dell'operatore ecologico e quindi non può essere osservata la distanza minima di sicurezza - o all'esterno degli stessi dove si creano lunghe file di attesa degli utenti e non può essere regolamentato l'ingresso all'area a piedi.
Da: Anonimo
Venerdì 13 marzo 2020 12:20:14
Per: Mario Giordano
Buongiorno sig Giordano vorrei sapere come mai non si parla dei petrolio sceso agli anni 90 capisco che c'è purtroppo questo coronavirus ma l'Italia non si è fermata gli operai le famiglie vivono e le bollette dovrebbero calare del 30 per cento e i carburanti tutti anche GPL dovrebbero tornare ad un euro ti prego di parlarne anche sul giornale grazie di tutto
Da: Marco
Venerdì 13 marzo 2020 12:18:42
Per: Enrico Mentana
Gentile Direttore, in considerazione della stima e della fiducia che nutro nei suoi confronti le invio, in allegato, una scheda che descrive una grave difficoltà economica che l'emergenza pandemica del coronavirus sta causando a chi si trova in fase di compravendita dell'abitazione principale.
Spero che legga l'allegato e/o lo inoltrerà a qualcuno del suo staff.
Le sarò grato se mi fornirà riscontro con 2 semplici parole "Ok. Ricevuto".
EMERGENZA “COVID 19” (PROVVEDIMENTO “TUTTI A CASA”)
PROPOSTA DI INTERVENTO FISCALE SU AGEVOLAZIONE PRIMA CASA
La normativa in vigore in materia di acquisto “prima casa” (abitazione principale) prevede delle agevolazioni fiscali, quale, in particolare, l’applicazione dell’imposta di registro al 2% (anziché al 9%). Per fruire tale agevolazione l’immobile non può essere rivenduto prima di un periodo di 5 anni.
Inoltre la normativa in vigore al fine di favorire la vendita e riacquisto della prima casa, senza perdere le agevolazioni previste, prevede:
- la possibilità di vendere la prima casa anche prima dei 5 anni, a condizione si provveda, entro un anno, all’acquisto di un nuovo immobile da adibire ad abitazione principale;
- la possibilità di acquistare una “nuova” prima casa con l’impegno a vendere la casa di cui si è già in possesso entro un anno;
- la possibilità di detrarre come credito d’imposta l’imposta di registro versata per la prima casa, qualora, entro un anno, si proceda al riacquisto della nuova abitazione principale.
Il legislatore, in sostanza, ha ritenuto il periodo di un anno quale periodo “congruo” per procedere all’acquisto e alla rivendita dell’immobile senza subire gravose penalizzazioni fiscali o al fine di non dover duplicare il versamento dell’imposta di registro.
E’ di palmare evidenza che l’emergenza coronavirus ha, di fatto, congelato o quantomeno nettamente rallentato il mercato immobiliare (per un periodo stimabile in circa 3 mesi, da febbraio ad aprile 2020) e, senza un necessario ed equo intervento normativo molti soggetti, proprio per aver eseguito le disposizioni del Governo (“tutti a casa”), subiranno gravi danni economici o si dovranno costretti a pagare delle imposte che in un contesto non emergenziale avrebbero evitato.
A titolo esemplificativo, un soggetto vende un proprio immobile adibito ad “abitazione principale” nel periodo di aprile 2019 acquistato ad aprile 2015 (quindi 4 anni prima), confidando di acquistare un’abitazione più grande (per esempio per la nascita di un figlio) entro aprile 2020, da adibire a prima casa, trasferendovi quindi la residenza. Se detto soggetto non riuscisse a perfezionare l’acquisto della nuova abitazione principale entro la suddetta scadenza (aprile 2020) si troverebbe costretto a versare un gravoso conguaglio fiscale (che può raggiungere decine di migliaia di euro) in quanto l’abitazione venduta ad aprile 2019 verrebbe considerata seconda casa e non prima casa (con conseguente conguaglio fiscale).
E’ pertanto necessario, equo e oggettivamente indispensabile un intervento normativo da parte del legislatore finalizzato ad evitare che l’emergenza “COVID-19” e le disposizioni di contrasto allo stesso (“tutti a casa”) penalizzi il personale che durante il periodo in questione sia stato costretto a bloccare o, quanto meno, rallentare il perfezionamento della compravendita del proprio immobile.
Si propone pertanto nel pacchetto delle misure che verranno introdotte dal governo di inserire anche una disposizione finalizzata a “congelare” il periodo dell’emergenza (quanto meno da febbraio a aprile 2020) rispetto al periodo di un anno previsto dalle disposizioni in vigore per non perdere le agevolazioni della prima casa.
Da: Alfredo Ruta
Luca Zaia
Politico italiano
Da: Francesca Lago