Ultimi commenti alle biografie - pagina 3606

Venerdì 13 marzo 2020 09:02:37 Per: Giuseppe Conte

Buongiorno Presidente. Sono moglie di un dipendente di un supermercato. Come pensa di tutelare queste persone che sono a rischio coronavirus tutti i giorni? Pensi che non abbiano gli stessi diritti di tutti gli altri cittadini? Perché calcolati come cittadini di serie B? Non pensa che anche queste persone abbiamo famiglia e figli a casa e che hanno paura di ammalarsi anche loro? Non ci sono misure restrittive all'interno dei supermercati e ancor di più è impossibile soprattutto in certi reparti mantenere la distanza di almeno un metro. La prego di valutare la situazione nel più breve tempo possibile, prima che sia troppo tardi. Un'ultima domanda, è normale continuare ancora a stare aperti la Domenica? Non pensi che sia arrivata la volta di dover chiudere così le famiglie possono stare insieme? Sacrifici nel dover lavorare tutti i giorni, comprese le domeniche, poi arriva una pandemia come quella che stiamo vivendo in questo periodo, ed è così che finisce tutto, senza la possibilità di poter godersi serenamente almeno la propria famiglia stando tutti insieme. Per una volta spero si pensi ai diritti dei cittadini e non solo agli incassi economici dei grandi imprenditori. La salute prima di tutto. Cordiali saluti

Da: Rossana

Venerdì 13 marzo 2020 08:23:52 Per: Giuseppe Conte

Sono una docente di scuola primaria che sta osservando scrupolosamente tutte le regole dettato dal governo
LE scrivo perché non trovo regolare che per le scuole si parla di sospensione e non di chiusura con la conseguenza che il personale di segreteria e i collaboratori debbano uscire e viaggiare perche ubicati lontani dalla scuola di servizio. Chiudiamo le scuole la salute e la vita è uguale per tutti perché si a casa docenti e bambini e il personale Ata e collaboratori a lavoro? Spero che questa email venga letta e che di possa tutelare la salute di tutti. GRAZIE

Da: Anna

Venerdì 13 marzo 2020 07:51:44 Per: Giuseppe Conte

Buongiorno Egr. Avv. Cont,
Posso chiederLe di specificare di rimanere in casa senza passeggiate all’ aperto perché nei piccoli paesi la gente starebbe tutta fuori casa... lo faccia affinché riusciamo a salvarci... grazie mille, complimenti per come sta svolgendo questa pandemia, la ringrazio per il disturbo recato, attendo che lo dica il prima possibile. Grazie mille mamma Anna di due splendide figlie.

Da: Anna

Venerdì 13 marzo 2020 07:08:03 Per: Giuseppe Conte

Buongiorno visto la situazione molti di noi abbiamo speso tutto per medicine e scorte alimentari le volevo chiedere se può aiutarci anticipando la data delle pensioni del 1 aprile la prego ci aiuti grazie

Da: Adducci Manuela

Venerdì 13 marzo 2020 04:30:35 Per: Giorgia Meloni

Cara Giorgia se l'unica nostra speranza per sconfiggere il coronavirus, occorre chiudere tutto come in cina altrimenti qui è un disastro, fallo per tutti noi.
Tu e Salvini dovete continuare a pressare il governo.
Un grazie
Emanuele
Piacenza

Da: Emanuele

Venerdì 13 marzo 2020 04:07:45 Per: Giorgia Meloni

In una delle sue brevi allocuzioni tv, il buon Papa romano ha parlato di un "nostro governo": ma lo sa che il governo d'Italia è attualmente quello di Conte, mentre quello della Città del Vaticano (naturalmente quello terreno), cioè il suo, è lui stesso? Ma sarà il caso di ricordarglielo? Diremmo di sì!.

Da: Pier

Venerdì 13 marzo 2020 01:08:36 Per: Giuseppe Conte

Vorrei ringraziarla per la responsabilità da lei presa per la salvaguardia di noi italiani per me è e sarà sempre il mio presidente GRAZIE

Da: Omar Ariboni

Venerdì 13 marzo 2020 01:04:19 Per: Alberto Angela

COVID -19. PERCHÉ IL NOSTRO POPOLO HA PERSO IL SENSO DELLA VITA
Non ho mai avuto paura della morte perché non posso avere paura dell’inevitabile. Mi preoccupo solo di lasciare memoria del mio pensiero, piaccia o non piaccia, ai miei cari. Ho sempre amato la vita perché non ho mai avuto paura della vita. Ho sempre amato la Natura perché non ho mai avuto paura della Natura. È la Natura la madre di tutto, come potrei mai averne paura? Ci dà la vita, ce la toglie. È la sua legge. E io non ho paura delle sue leggi, mi fido della Natura. La Natura non ci ha dato la vita perché noi uomini la sottomettessimo alle nostre leggi ma perché noi ci adattassimo al meglio alle sue leggi. È stato così che siamo riusciti ad adattarci alla natura molto meglio di ogni altra specie vivente e siamo arrivati, nel corso di milioni di anni, in cima. Arrivati in cima, però, abbiamo cominciato lentamente, inesorabilmente a maturare quel senso di onnipotenza per cui oggi bramiamo sottomettere la Natura alle nostre leggi senza aver capito che ciò è fatale. Perché più un Popolo sarà bramoso di ciò, prima si estinguerà. Perché la Natura non fa sconti. Perché la Natura può assecondarci nei nostri sforzi tutti protesi a vivere e sopravvivere ma non perdona se si supera il confine che la Natura stessa ha definito.
Taluni popoli hanno perso il senso della vita.
La Natura ci fa nascere, ci fa crescere, ci fa diventare uomini, ci fa vivere. Siamo l’energia che ci ha dato, a chi di più e a chi di meno, energia che può diventare straordinaria quando cresciamo in un ambiente ricco di stimoli positivi. Per molti anni portiamo con noi questa energia illudendoci di non perderla mai. Poi la Natura comincia però, piano piano e ineluttabilmente, a toglierci questa energia. La nostra schiena si curva, perdiamo il nostro passo fermo, diventiamo incerti e ciò che i nostri occhi vedono sembra ogni giorno sempre più appannato perché troppo lontano o troppo vicino. I batteri e i virus cominciano ad aver la meglio su di noi e ci ammaliamo con sempre più cagionevole resistenza. Giorno dopo giorno il nostro corpo non è più quello di prima. Cambia, ci delude, abdica come fosse chiamato dalla forza di gravità della madre Terra che ci dice: vieni qui, ti aspetto, è l’ora, hai finito il tuo tempo.
Noi però abbiamo imparato a non ascoltare questo richiamo. Ci rifiutiamo. È la nostra bramosia di sottomettere la Natura. Ai primi richiami diciamo alla Terra “Aspetta un po’, non sono pronto adesso” e corriamo a lenire il dolore e a prenderci cura di noi. Ai successivi rispondiamo ”Aspetta, aspetta, arrivo più tardi” e ancora corriamo a lenire il dolore e a prenderci cura di noi. Agli ultimi richiami rispondiamo “Scusami ma arrivo tardi, molto tardi anzi il più tardi possibile” e ricorriamo nuovamente a lenire i nostri dolori e a riprenderci cura di noi ancor più con spasmodica ostinazione se possibile.
“Aspetta un po’, non sono pronto adesso” è giusto. Perché la Natura è giusto che aspetti, deve avere pazienza, ci siamo guadagnati una vita più lunga grazie agli sforzi sovrumani che abbiamo fatto per sopravvivere in questi milioni di anni.
”Aspetta, aspetta, arrivo più tardi” è anche giusto. Perché dopo i tanti sacrifici che abbiamo fatto negli ultimi millenni per migliorare la nostra vita, la Natura è giusto faccia almeno uno sforzo in più e ci assecondi con rinnovata pazienza.
“Scusami arrivo tardi, molto tardi anzi il più tardi possibile” non è giusto. Perché la Natura, in questo caso, non perdona. Abbiamo superato il confine che essa stessa ha definito. Perché la Natura ci ha creato per VIVERE in coscienza e NON SOPRAVVIVERE semi incoscienti in un corpo logorato dagli anni, con la mente corrosa, costretto in un letto a ingoiare pillole, invaso da flebo e ossigeno.
Il nostro Popolo, ormai da decenni, ha imparato a gridare alla Natura “Scusami arrivo tardi, molto tardi anzi il più tardi possibile”. E lo gridiamo anche se a stento riconosciamo i nostri figli e noi stessi, anche se la nostra voce è poco più di un flebile lamento, anche se non siamo più assolutamente in grado di produrre il frutto tra i più belli della vita: quello di insegnarla, grazie alla nostra esperienza e conoscenza, ai nostri cari e a chi ci vuole ascoltare.
Il nostro Popolo è sempre più curvo, incerto, appannato. È vecchio. Ed è sempre più aggrappato a un camice bianco, a una fleboclisi, a un letto bianco dal quale si alza sempre meno spesso.
Il nostro Popolo ha imparato ad avere un profondo rispetto per chi ricorda la sua gioventù come se l’avesse vissuta ieri. Ma nel rispettarlo così profondamente, è andato oltre. Troppo oltre. E il troppo non esiste in Natura perché esiste sempre un limite, un confine. Anche l’Universo ha i suoi confini.
Il nostro Popolo non fa figli perché non c’è spazio per i nostri figli, non c’è spazio per i nostri giovani. Quello spazio è adesso occupato dagli anziani. Il nostro Popolo lo sa, lo ha capito da anni, e lo accetta. Sono infatti importanti le Pensioni, è importante una Sanità in gran parte impegnata per le persone anziane, una Sanità protesa a mantenere in vita, costi quel che costi, colui che ha un passato ma non un futuro. Queste sono le cose davvero importanti per il nostro Paese. Il Politico di turno le ha ripetute talmente tante volte che il Popolo ha finito col crederci. Del resto quel che importa al politico sono i 14 milioni di elettori over 65 anni, questo è il suo interesse. Quindi poco importa degli asili-nido, di scuole fatiscenti, di Università senza risorse, di strutture sportive insufficienti, di stage fantasma, di Imprese che creano nuovi posti di lavoro per i giovani. Queste cose possono passare in secondo piano. E il nostro popolo se ne è fatta una ragione. E non fa figli.
Il nostro Popolo ascolta il Politico che dice “Proteggiamo i nostri nonni” dal Covid-19 e lo applaude. È giusto così, ha ragione. Così come lo applaudono tutte le nostre TV e i giornali. Poco importa se per salvare i nostri nonni fermiamo il Paese, rischiamo una crisi economica senza precedenti e mettiamo a repentaglio i nostri stessi posti di lavoro, le nostre famiglie, i nostri figli, il nostro futuro. Poco importa, la priorità è salvare i nonni. E applaudiamo.
Il nostro Popolo ascolta che è pandemia mondiale del virus, lo dice l’OMS, lo dice la voce più autorevole del mondo in materia di sanità. Allora applaude ancor di più il nostro politico insieme a TV e giornali. Poi guarda gli altri Paesi europei e gli americani, e non riesce a spiegarsi perché il politico straniero non prenda a esempio le rigide misure adottate dal nostro politico così applaudito. Proprio non se lo spiega. Gli altri Paesi chiudono al massimo le scuole, le università, gli stadi, danno suggerimenti sul come lavarsi le mani, sulla distanza ed eventuale mascherina. Ma nella sostanza nulla di più, nulla di più di quanto il nostro popolo non abbia già visto anni addietro in occasione di altri virus contagiosi. E quando sente il Leader straniero parlare di coraggio e che il suo popolo sarà più forte del virus, non lo capisce. Non può capirlo perché il virus gli fa paura, troppo paura, ne ha terrore. E quando sente il Premier inglese che dice “Sarò onesto con voi, molte famiglie perderanno i loro cari anziani” il nostro Popolo inorridisce. Non capisce, non può capire il perché gli altri Paesi sembra non si preoccupino poi così tanto di questo virus, dei loro nonni, di chi è oltremodo cagionevole, di chi è già molto malato; e si chiede il perché non li difendano dal Covid-19 come ha fatto il nostro applaudito politico: con draconiano spirito e fermezza, con misure drastiche, con zone rosse e il veto di uscire da casa.

Tutto ciò mentre la Natura osserva, osserva e lascia fare. Perché sa che il destino di un Popolo è già segnato se questo non rispetta le leggi da essa dettate. Quelle leggi che un popolo dovrebbe sempre ricordare, mai dimenticare. E tra queste leggi, tra le più importanti, vi è quella del ruolo che la Natura ci ha assegnato ad ogni età. Anche il ruolo di congedarci dalla vita quando l’età è quella scandita dalla Natura. Sovvertire tale legge è fatale, significa l’estinzione. E il nostro Popolo la sta sovvertendo da tempo con lucida e pervicace ossessione.
Anselmo Petraroli

Da: Anselmo Petraroli

Venerdì 13 marzo 2020 01:03:18 Per: Corrado Formigli

Buonasera, stavo guardando la Vs trasmissione ed i servizi sugli ospedali calabresi.
Vorrei segnalare che su Catanzaro e Reggio Calabria le Asp sono state sciolte per infiltrazioni mafiose ed attualmente gestite da Commissari (Funzionari e dirigenti della Prefettura).
Tali persone che dovrebbero garantire la legalità non è che stiano facendo molto, ma è pur vero che se ad esempio in questo periodo così problematico mancano le mascherine non è colpa del commissario ma di chi doveva provvedere ad acquistarle. Ma i commissari dovrebbero occuparsi peró di chi non ha fatto, non ha provveduto, insomma non ha fatto il proprio dovere, vale a dire che viene comunque pagato per non fare il proprio dovere.
E come questo tutto il resto delle cose.
Lo stato di fatto di molti ospedali è anche peggio di quella illustrata nel servizio. La maggior parte del personale non è all’altezza e secondo un mio giudizio (per il quale vorrei pensare tanto il contrario) se dovesse scoppiare un focolaio molto del personale in forze farebbe di tutto per defilarsi anche presentando (come è accaduto fino ad oggi, nel corso di festività, nei periodi di maggiore carico lavorativo, ecc.. ) certificati medici non veritieri al solo scopo di non presentarsi al lavoro.
Forse Voi, con la Vs trasmissione potreste fare qualcosa ed aiutare i cittadini che ogni giorno si scontrano con questa realtà.
Grazie tante

Da: Giovanni Morabito

Giovedì 12 marzo 2020 23:54:48 Per: Terence Hill

Ciao terence, sono Amedeo, un tuo grandissimo fan. Ho visto tutti i tuoi film compresi quelli con bud spencer!
Sono un giovane fotografo! Mi piacerebbe moltissimo incontrarti.
In attesa di una tua risposta. Ti saluto

Da: Amedeo