Ultimi commenti alle biografie - pagina 3946

Domenica 5 gennaio 2020 12:57:00 Per: Letizia Moratti

Gentile Letizia

sto ultimando e purificando un testo onnicomprensivo di filosofia della vita in attesa di poterglielo inviare in cartaceo

cordiali saluti

Luca Rabossi

Da: Rabossi Luca

Domenica 5 gennaio 2020 12:09:26 Per: Gianrico Carofiglio

Buon giorno
Ho letto tutto d un fiato NON ESISTE SAGGEZZA.
Scrivo semplicemente per ringraziarla.
Condivide la sua arte regalandoci momenti di puro piacere.
Lei ci rende avidi di lettura.
Grazie.

Da: Cinzia Benassati

Domenica 5 gennaio 2020 11:36:28 Per: Alberto Angela

Buongiorno! Mi chiamo Stefania Astarita e sono la pronipote di Mario Astarita, che realizzò a Capri il Parco omonimo, poi donato allo Stato nel 1979. A nome dell'intera famiglia, la ringrazio davvero con tutto il cuore per aver deciso di dedicare la prima puntata delle Meraviglie 2020 all'opera che impegnò il mio prozio per tutta la vita, cifra del suo legame a quella Capri solitaria e poetica che svetta a Villa Jovis. Appassionato di archeologia, studioso e collezionista di primo piano, Mario scelse Capri fin dagli anni 20 come sua dimora. Lì affidò a E. Cerio i progetti di due case: la villa di via Marina Piccola, Casa del Solitario, e La Falconetta, adiacente al parco, strategica per seguire i lavori che lo impegnarono proprio per plasmare la natura di quel lembo struggente di paesaggio. Alla Falconetta ospitò artisti del calibro di Roger Peyrefitte, che proprio lì scrisse "L'esule di Capri", sulla storia di Fersen e di villa Lysis. Mario Astarita fu consulente dei Musei Vaticani e donò al papa Paolo VI, nel 1967 un'imponente collezione di ceramiche antiche, greche ed etrusche, che si possono ammirare nella sala del Museo Gregoriano Etrusco a lui dedicata. Insomma, la sua è una storia poco conosciuta ma davvero molto affascinante! Ed è per questo che La ringrazio ancora infinitamente per aver contribuito a onorarne la memoria.
Distinti saluti
Stefania Astarita

Da: Stefania Astarita

Domenica 5 gennaio 2020 00:09:18 Per: Lilli Gruber

Sono uno psicoanalista di Vicenza. A marzo uscirà il mio nuovo libro "Soffrire è un verbo femminile". Mi piacerebbe poterlo presentare nella Sua trasmissione (editore F. Angeli, Milano). Io ho già qualche copia. Potrei, se Lei è d'accordo, inviargliela. Resto in attesa di un Suo gradito riscontro.
Cordiali saluti.
Angelo D'Onofrio

Da: Angelo D'Onofrio

Sabato 4 gennaio 2020 23:06:03 Per: Alberto Angela

Buonasera... scrivo dal Molise... volevo segnalare per la realizzazione dei vostri programmi, luoghi del Molise come Altilia, Pietrabbondante, Castel San Vincenzo, museo paleolitico di Isernia. Grazie.

Da: Enza Morelli

Sabato 4 gennaio 2020 21:55:26 Per: Giuseppe Conte

Oggetto: " riforma dei tempi del lavoro"
".

Egr. sig. presidente,

so bene che è oberato da mille impegni e mille preoccupazioni, ma le
chiedo solo dieci minuti per leggere la mia proposta, non certo per chiederle favori personali, che se attuata può migliorare, ne sono convinto, la qualità della vita dei cittadini e la durata del governo che presiede.
La legge, sul " reddito di cittadinanza", mira a sostenere chi ha perso il lavoro o non riesce a occuparsi e a sostenere, nel miglior dei modi, chi si trova in situazioni di estrema indigenza. Personalmente l'approvo senza se e senza ma, la ritengo senz'altro meritevole dal punto di vista umano.
Lo scopo di ogni governo credo sia quello di assicurare ai cittadini una vita dignitosa e ogni
governo lo fa attraverso la sua politica economica avendo l'accortezza, spero, di correggersi in
corso d'opera.
È di oggi la proposta della premier finlandese di istituire la settimana corta e l'orario giornaliero a 6h senza riduzione del salario. Questa proposta ha chiaramente lo scopo di migliorare la vita dei suoi cittadini.
"Questa mattina sono andato a conoscere Bianca, la prima bambina nata in Italia, a Roma, nel 2020. Lei e tutti gli altri bambini che si affacciano alla vita in queste ore devono potere crescere in un Paese che garantisca loro un presente e un futuro all'altezza dei propri sogni. " Questo ha scritto sulla sua pagina dopo aver visitato la bambina appena nata.

La mia proposta va in questo senso: assicurare ai cittadini una vita dignitosa, e, nello stesso
tempo, essa non produce oneri per il governo. Le propongo una riforma per migliorare la qualità
della vita dei cittadini e restituire dignità ai lavoratori senza gravare lo Stato, le imprese e i
lavoratori di ulteriori costi.
Pur non essendo un economista, ho approfondito lo studio e attraverso diverse operazioni, sono
giunto a elaborare una ipotesi di riforma dei tempi del lavoro che non fa aumentare i costi di
produzione, restando quindi competitivi sul mercato, e nello stesso tempo non fa gravare il bilancio
dello Stato di ulteriori costi.
La mia proposta, come avrà modo di constatare, riguarda :
" Riduzione dell'orario di lavoro da 8 a 6 ore giornaliere senza oneri
per l'impresa e senza riduzione del salario netto per il lavoratore".
La proposta, come vede, è molto semplice tanto da sembrare banale, ma se la si esamina con un
pizzico di umiltà, credo fermamente che in essa ci sia del buono e del fattibile sia dal punto di vista
etico che contabile con indubbie ripercussioni positive sul sistema economico del paese.
In breve, il tutto si fonda su una riduzione dell'orario di lavoro da 8 a 6 ore al giorno prevedendo
quindi minimo due turni di lavoro al giorno, senza alcun obbligo dei due turni, e una riduzione dei
contributi previdenziali e del prelievo fiscale. Naturalmente i costi dei due turni di lavoro di sei ore
vanno confrontati con una giornata attuale di 8 ore + 4 ore di straordinario.

Nel complesso, la proposta, lascia invariate le entrate per lo Stato perché essa mira ad aumentare
l'occupazione e quindi la platea dei contribuenti; non fa aumentare i costi per l'impresa anzi mira a
diminuire i suoi costi marginali di produzione rendendo l'impresa più competitiva ed infine lascia
invariato il salario netto del lavoratore. Naturalmente la proposta, nella sua semplicità, per
raggiungere i risultati previsti, necessita di alcuni accorgimenti che con un esempio spiego
precisando che il procedimento adottato vale con qualsiasi salario preso in considerazione. Dal più
basso al più alto. Credo, comunque, che sia più interessante il contenuto della proposta che lo
stesso calcolo da cui si evince la fattibilità della proposta.
Dalla proposta avanzata a trarre maggior vantaggio sarebbe il lavoratore perché pur percependo lo
stesso salario sarà meno stressato, più soddisfatto del suo tempo libero, meglio realizzato nelle
sue aspirazioni proprio perché con l'aumento dell' offerta del lavoro,
avrà la possibilità di scegliere il lavoro più confacente alle sue attitudini,
non dovrà più mendicare ciò che gli spetta di diritto ed in fine avrà maggiore potere contrattuale.
La proposta sarà vantaggiosa anche per l'impresa in quanto essa
aumenterà la produzione perché saranno maggiormente sfruttate le macchine e perché il
lavoratore, meno stressato, produrrà di più. Un lavoratore, è matematicamente accertato,
raggiunge il massimo della produzione tra la quinta e la sesta ora, dopo inizia la fase calante
facendo aumentare i costi marginali di produzione. Inoltre per l'imprenditore ci sarà anche una
riduzione del carico fiscale personale per la riduzione delle nuove aliquote fiscali previste.
Infine sono sicuro che da questa nuova organizzazione del lavoro, anche se si riducono i prelievi
contributivi e fiscali, a trarre vantaggio sarà lo stesso Stato perché, oltre ad aumentare le entrate,
con l' aumento dell'occupazione diminuirebbero i costi relativi alla disoccupazione, alla cassa
integrazione, alla mobilità, alle malattie da lavoro, agli infortuni sul lavoro. Tutto questo segnerebbe
anche la fine degli incentivi vari alle imprese per assumere o mantenere invariato il personale ed
infine, credo, si avrà un deflusso di lavoratori dal pubblico verso il privato e quindi una riduzione
della spesa pubblica che potrebbe essere investita per migliorare i servizi ai cittadini. Naturalmente
non sono in grado di quantificare i risparmi dello Stato come non sono in grado di quantificare il
benessere che deriverebbe al lavoratore da questo nuovo
sistema, ma è indubitabile che essi ci siano. Basti pensare alla certezza del
lavoro e alla sicurezza del proprio futuro per rendersi conto dei grandi benefici.
Questa nuova organizzazione del lavoro, come si vede da queste considerazioni, farebbe strame di
tutte le leggi varate finora perché non più necessarie e renderebbero inutili
il job-act e la stessa ultima riforma delle pensioni perché il lavoratore, meno stanco e più
soddisfatto delle sue scelte, prolungherà autonomamente l'età lavorativa e forse non ci sarebbe più
bisogno (o molto limitati) di interventi di sostegno al reddito e della stessa flat tax. Naturalmente
la proposta si applica anche al pubblico impiego dove lavorano già 6h al giorno.
Concludo sperando che questa mia non venga cestinata ma presa nella giusta considerazione non
certo perché desidero apparire, il mio tempo è ormai passato, ma semplicemente perché credo
nella bontà della proposta e nella sua fattibilità.
Mi consideri a sua disposizione per qualsiasi spiegazione o approfondimento in merito.
Con stima, Giuseppe Florio
Via ---
Grumo Appula, 04/01/2020
Cell. : 339---. / 351---


Esempio:

Confronto del salario per una gg. di 8h + 4h di straord. E una giornata di 2 turni di 6h.
Ipotesi di salario di € 10 l'ora. Contributi a carico impresa circa 40% del salario
Contributi attuali a carico lavoratore 9, 30% ; prelievo fiscale medio 19%
Riduzioni previste nella proposta:
contributi a carico impresa 25%
contributi a carico lavoratore 7, 00%; prelievo fiscale diminuito di otto punti sui vari scaglioni.
Esempio:
€ 10 x 8 = 80 costo della giornata
Salario netto
= 80 - 9, 30% - 19% =
58, 77 salario netto per una giornata di 8h.
4 x 10 + 15% = 46 costo di 4 ore di straordinario
80 + 46 = 126 + 40% = 126 + 50, 4 = 176, 4 costo per l'impresa di una giornata di 8h + 4 h di straord. ;
-----------------
per una giornata di 6h al lavoratore bisogna pagarne 7h e in questo caso € 70 pari a € 11, 66 l'ora.
salario lordo di una giornata di 6h = 11, 66 x 6 = 70
salario netto
= 70 - 7% - 11%= 57, 94 salario netto per il lavoratore per una giornata di 6h.
70 + 70 + 25% = 175, 00 costo dei 2 turni per l'impresa.

Come si vede il salario netto del lavoratore è quasi uguale nei due casi considerati (varia di pochi
centesimi) mentre l'impresa avrebbe un risparmio di poco superiore a € 1 per i due turni. Lo stesso
discorso vale per il pubblico impiego dove oggi si lavora per 6h si dovrebbe lavorare per 5h al giorno con lo stesso salario. Il calcolo è lo stesso,

Da: Giuseppe Florio

Sabato 4 gennaio 2020 21:45:48 Per: Javier Zanetti

Caro capitano le scrivo per chiedere se possibile "naturalmente facendo una piccola donazione alla sua onlus " avere una sua maglia con autografogo per un nostro amico molto ammalato e SUO ultratifoso. Il nostro amico si chiama Angelo. Confidando nella sua gentilezza ringrazio in anticipo. CARLO.

Da: Carlo Bestetti

Sabato 4 gennaio 2020 21:29:19 Per: Lilli Gruber

Gentilissima Dottoressa Gruber,
anche questa sera, 4 gennaio, riflettevo con mia moglie su come sia gradevole assistere alla Sua trasmissione serale: un salotto composto da persone intelligenti, moderate nei modi, sorridenti, gentili, capaci di ascoltare.
Brava! Il Suo è un esempio quasi unico nel panorama italiano.
Per parte nostra, continueremo a seguirLa fedelmente.
Molto cordialmente,
Paolo Rossi

Da: Paolo Rossi

Sabato 4 gennaio 2020 19:09:47 Per: Lilli Gruber

La donna del 2020 sarà per me Sanna Marin, primo ministro finlandese, donna, 34 anni, figlia di una famiglia arcobaleno (due madri), propone come parte del suo programma: "lavorare meno e passare più tempo con la famiglia".
E in famiglia noi a Natale si è passato il pranzo a discutere sul motivo per il quale gli omosessuali in Italia temono il coming out 😮...
Forza Lilli, continua così!

Da: Nicoletta

Sabato 4 gennaio 2020 18:36:06 Per: Lilli Gruber

Carissima la mia domanda esula dalla politica e mentre cercavo una ricetta, penso austriaca, ho pensato a te. Ti ricordi che anni fa a via frattina a Roma c'era una piccola pasticceria austriaca perlomeno dal nome e oltre le sacker faceva dei ciambelloni con glassa bianca mandorle sopra e dentro un impasto di sfoglia con farcia alle nocciole. Celestiale! ! Ora è chiusa non so da quando e su internet non trovo questo dolce. Per caso lo conosci? e se si sai il nome? Sei la mia ultima speranza. Una nonna che ti segue sempre. Ciao e un augurio speciale di buon anno.

Da: Madeo Maria Cristina