Ultimi commenti alle biografie - pagina 621
Giovedì 28 ottobre 2021 16:34:25
Per: Tony Renis
Mando una foto al signor Tony Renis che ho conosciuto quando ero piccola
Gentile Signor Tony Renis ci siamo conosciuti quand' ero bambina che cantavo al casinò di Sanremo canto tuttora nel mio piccolo però mi piacerebbe fare qualcosa ancora in televisione visto che è il mio ultimo desiderio visto l'età ho 65 anni grazie e attendo una sua risposta.
Da: Piccinini Barbara
Giovedì 28 ottobre 2021 16:08:26
Per: Massimo Gramellini
Gentilissimo Gramellini buongiorno.
Scusi lo sfogo, ma com'è possibile che in un paese apparentemente normale venga considerata anche solo ipotizzabile la candidatura di Berlusconi alla presidenza dello Stato?
Da: Silvano Silvagni
Giovedì 28 ottobre 2021 16:00:57
Per: Bianca Guaccero
Cara Bianca, sono una tua grande ammiratrice, vedo sempre Detto fatto e mi piace moltissimo.
Vorrei farti una domanda: ma perché, ultimamente, sui le estensioni? Hai dei capelli bellissimi... poi troppo lunghi non ti stanno bene!!!
Scusami ma stai bene così come sei. Un bacio.
Da: Fiorenza Sessa
Giovedì 28 ottobre 2021 15:35:48
Per: Roberto Speranza
Egregio ministro Roberto Speranza, piacere mi chiamo Roberto Anfiteatro e sono un OSS.
Ho appena terminato il concorso di La Spezia con ottimi voti, tra un mese uscirà la graduatoria finale.
Ma ci sono dei ricorsi che verranno discussi il 22 Febbraio e il Tar potrebbe bloccare oppure annullare anche questo.
Spero veramente di no perché 2 concorsi su 2 in Liguria bloccati sarebbe veramente un disastro, visto anche la grande carenza di oss in tutta la regione.
A Genova posso ancora capire visto che l'orale non si è fatto.
Ma Il concorso di La Spezia è completamente finito.
Quindi spero che la regione Liguria e lo stato ci tutelino in caso il Tar decidesse storto.
Grazie infinite per il lavoro che sta svolgendo, per migliorare questo paese.
tel: 342-------
Distinti saluti,
Roberto Anfiteatro
Da: Roberto Anfiteatro
Giovedì 28 ottobre 2021 15:11:03
Per: Paolo Mieli
Egregio dott Mieli, Seguo sempre le sue validissime trasmissioni, caratterizzate da onestà intellettuale e rigore storico. Le scrivo per chiederle se può approfondire il tema della campagna di Russia nella seconda guerra mondiale. Ho notato che se ne parla soprattutto evidenziando l'operato degli Alpini. Ma di tutte le altre divisioni e sul seguito di chi non è più tornato: silenzio! Purtroppo Mussolini mandò a morire quei poveri giovani, che credevano nella causa e non si potevano rifiutare di partire. Il resto lo hanno fatto Stalin e i isuoi collaboratori. Lei sicuramente conosce bene tutto ed io Le chiedo appellandomi alla sua onestà intellettuale e non ad alcuna appartenenza ideologica, di parlarne approfonditamente evidenziando la storia dei gulag, delle torture messe in atto e di tutto ciò che Lei riterrà utile anche attraverso documentazioni fotografiche e film luce. Sono la figlia di un Ufficiale in servizio permanente effettivo, mai più tornato da laggiù. La Prof. ssa M. Teresa Giusti ha approfondito l'argomento anni fa, ma la prego di fare qualcosa di più ora. Chi ha atteso "i ritorni" lo merita, mi creda. E credo che Lei lo capisca, particolarmente per aver conosciuto tragedie comparabili con la nostra.
GRAZIE.
Il mio n. Tel. 320-------.
Da: M. Vittoria Guadagni
Giovedì 28 ottobre 2021 14:53:06
Per: Paolo Mieli
Eg. Dott. Mieli, buongiorno. Seguo spesso su Rai 3 i servizi di Rai Storia, di cui apprezzo la compiutezza e l'efficacia comunicativa. Devo però lamentarLe sommessamente l'inadeguatezza e parzialità - a mio parere - della puntata odierna in cui, nell'ambito di una descrizione dell'operato del fascismo su temi culturali ed educativi, si è svolta una illustrazione dell'architettura e dell'urbanistica nell'Italia fascista. Ho trovato alcuni suoi commenti errati e/o inadeguati, specie se si tiene conto di una grande pubblicistica svolta in almeno gli ultimi 70 anni in Italia, in cui si sono impegnati maestri della critica storico-artistica, e che su quel periodo hanno prodotto una vasta critica oramai consolidata. Forse, per dirglieLa in breve e non approfittare della Sua attenzione, vorrei suggerirLe di avvalersi in ulteriori eventuali approfondimenti che Lei intenda svolgere sul tema, insieme a brillanti giornalisti quali il prof. Galli Della Loggia, anche di qualche storico dell'Arte e dell'Urbanistica. Voglia ricevere comunque le mie congratulazioni per il suo importante lavoro. Grazie x l'attenzione, Arch. Bruno Martena
Da: Martena Bruno
Giovedì 28 ottobre 2021 14:09:18
Per: Milena Gabanelli
Gentilissima dottoressa,
mi piacerebbe che Lei affrontasse il tema delle auto elettriche, la cui diffusione oggi è favorita dagli incentivi governativi, appena rifinanziati, con particolare riferimento a:
- Impatto sull’ambiente e sociale della produzione e dello smaltimento delle batterie;
- Costi da sostenere, nel caso di loro larga diffusione, per l’adeguamento della rete di distribuzione dell’energia elettrica, energia oggi solo poco più del 30% prodotta da fonti rinnovabili. Un aumento dei consumi, stimabile nel 25%, oltre essere insostenibile per la rete elettrica attuale, comporterebbe anche, almeno nel breve periodo, una riduzione della percentuale di energia da fonti rinnovabili;
- Rischi di folgorazione collegati allo stoccaggio di grandi quantità di energia elettrica in corrente continua a 400 Volt e oltre (Negli impianti industriali, i comandi sui quali agiscono gli operatori devono avere una tensione massima di 48 Vcc !) (L’alta tensione delle batterie consiglierebbe anche di predisporre una rete di distribuzione in alta tensione, per contenere costi e perdite di distribuzione.) ;
- Rischi d’incendio in caso d’incidente;
- Formula stabilita nell’unione europea per definire i limiti accettabili di CO2, che, personalmente, considero una follia perché penalizza le auto più leggere. Per non pagare penali, conviene aumentare il peso della vettura, aggiungendo motore elettrico e batterie. (Chi l’ha definita? I costruttori stessi? )
Mi permetto di esprimere la mia opinione che comporta innanzi tutto un cambiamento di mentalità da parte dell’automobilista.
Per ridurre consumi ed emissioni, la prima cosa da fare sarebbe costruire automobili più leggere e aereodinamiche e smettere di considerare i SUV, magari neri con vetri oscurati, altra follia dal punto di vista tecnico, come status symbol. Il nuovo status symbol, se proprio non possiamo farne meno, dovrebbe essere una auto con molte parti costruite in allumino e fibra di carbonio.
Valgono infatti le formule fondamentali della dinamica, che scrivo in forma elementare, anche se non rigorosa, per risparmiarle forma differenziale e integrali:
F = ma Forza = massa per accelerazione
L = Fs Lavoro = Forza per spostamento
P = L/t = Fv Potenza = Lavoro/tempo = Forza per velocità
Che evidenziano come, nel traffico normale, con accelerazioni e frenate, per andare da A a B, il lavoro (= energia spesa) sia proporzionale alla massa, così come la potenza richiesta, ceteris paribus.
La situazione è ancora peggiore nel caso di dislivello dove, oltre al lavoro speso per vincere attriti, resistenze aerodinamiche e accelerazioni, occorre considerare anche quello correlato alla variazione di quota, legato alla componente verticale della forza: F=mg, dove g è l’accelerazione di gravità. L = Fh =mgh dove h è il dislivello.
È anche intuibile come abbia poco senso movimentare un mezzo con una massa di 2 tonnellate per spostare una persona che pesa 70 kg!
È mia opinione che l’auto 100% elettrica possa essere sponsorizzata con soldi pubblici solo in congiunzione all’auto-produzione di energia (pannelli solari sul tetto). Si avrebbe così impatto minimo sulla rete elettrica.
Infine le allego alcuni documenti reperibili in rete e le consiglio di consultare anche la rivista “Quattroruote” di marzo 2020 e relativo inserto.
Cordiali saluti
Fabrizio Cecchi
P. S.: altro argomento interessante, dal punto di vista energetico/ambientale, al cui sviluppo puntano molte nazioni, è la produzione, l’uso e lo stoccaggio dell'idrogeno
Da: Fabrizio Cecchi
Giovedì 28 ottobre 2021 13:24:11
Per: Massimo Cacciari
Insomma, Marco, andiamo al sodo: la cartina verde italiana e' taroccata, ce la siamo fatta noi per noi (altro che i polacchi!) !, e' taroccata, incostituzionale, unica al mondo speciale per noi, inutile da punto di vista de risultati (vedere statistiche innternazionali) e' un ottimo esempio per affrontare terribili pandemie che riducono al 50% la popolazione ed e' curabile solo col vaccino sperimentale e l'AIFA dice causare anche CIRCA UN 12% DI CONSEGUENZE GRAVI.: VOGLIAMO INSISTERE così come adesso ? ?
Da: Pier
Giovedì 28 ottobre 2021 12:27:57
Per: Massimo Gramellini
Salve, son Carlo Ronconi,
la ammiro, la ascolto, la leggo... oggi nel caffè c'è un po' di... surrogato di italiano?. .. forse
"... i variopinti inquilini della casa AVESSERO FATTO... " sarebbe stato più scorrevole ?
Da: Carlo
Diego Bianchi
Giornalista e conduttore tv italiano
Da: Francesco Paolo Gentile