George Patton
Biografia • Generale d'acciaio
George Patton, il cui nome completo è George Smith Patton, nacque a San Gabriel (California, USA) l'11 novembre 1885 e morì a Heidelberg (Germania) il 21 dicembre 1945. È stato un generale statunitense, esperto nell'impiego dei mezzi corazzati, durante la seconda guerra mondiale.
Vita di George Patton
Nasce a San Gabriel, un piccolo sobborgo nei pressi di Los Angeles, l'11 novembre 1885, da una ricca famiglia di tradizione militare della Virginia. Il nonno, George S. Patton Senior, fu colonnello dell'esercito confederato durante la Guerra di Secessione e morì nel 1864 durante la Terza battaglia di Winchester. Il suo pro-zio, Waller T. Patton, fu invece un tenente colonnello che morì durante la Carica di Pickett nel corso della battaglia di Gettysburg del 1863.
Spinto dall'esempio dei propri familiari, il giovane George, a soli 14 anni, entra a far parte dell'accademia militare di West Point, dalla quale uscirà come ufficiale di cavalleria.
Le Olimpiadi di Stoccolma
Nel 1912 prende parte alla V Olimpiade di Stoccolma, durante la quale partecipa alla gara di pentathlon moderno, inserita per la prima volta nel programma olimpico. Il suo percorso agonistico si conclude con un ventesimo posto nella prova di tiro, un settimo posto nel nuoto, un quarto posto nella scherma , un sesto posto nell'equitazione ed infine un terzo posto nella corsa. Nella classifica finale arriva quinto dietro a quattro atleti svedesi.
L'esperienza militare
Durante la campagna del Messico (1916-1917) contro Pancho Villa, il giovane Patton ha la possibilità di combattere al fianco del generale John Joseph Pershing insieme al quale, durante un conflitto a fuoco, riesce ad uccidere, dopo aver montato una mitragliatrice sopra una macchina, Julio Cardenas, il braccio destro di Villa.
Grazie a questa trovata, il giovanissimo George Patton conquista l'ammirazione di tutti per la sua strabiliante abilità nell'utilizzare in guerra le unità meccanizzate e viene promosso al grado di capitano.
La guerre mondiali
Allo scoppio della prima guerra mondiale, dopo il coinvolgimento degli Stati Uniti, George Patton viene inviato in Europa, ancora una volta al fianco del generale Pershing. Durante questo conflitto impara tutto ciò che c'è da sapere sull'utilizzo dei carri armati.
Nel 1939, un anno prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, viene promosso tenente colonnello, mentre l'anno seguente diventa Maggiore Generale.
Nel 1941, dopo aver conseguito alcune ulteriori specializzazioni nell'uso dei mezzi corazzati, viene messo a capo della seconda Divisione corazzata, con la quale, nel 1942, prende parte all'operazione Torch, dirigendo lo sbarco in Marocco della cosiddetta Western Task Force.
In Marocco rimane per qualche tempo per preparare il primo Corpo d'armata corazzato al futuro sbarco in Sicilia ma, in seguito al disastro della battaglia del passo di Kasserine, viene incaricato dal generale Dwight Eisenhower di prendere il comando delle forze americane in Tunisia.
La campagna di Tunisia
Qui George Patton si dimostra estremamente risolutivo e riesce ad organizzare tutte le forze per sollevare il morale delle sue truppe, profondamente demoralizzate per via delle continue sconfitte subite. Il suo gruppo d'armata passa all'offensiva il 17 marzo 1943, ma tutti gli attacchi, nonostante la superiorità numerica degli americani, vengono continuamente respinti dai tedeschi. Il 24 marzo, il generale Patton riesce a respingere un contrattacco di panzer ad El Guettar, ma una serie di attacchi a Fondouk e a El Guettar il 27 e il 28 marzo terminano con pesanti perdite per la compagnia americana, mentre i difensori italo-tedeschi riescono a mantenere le loro posizioni.
Lo sbarco in Sicilia
Considerato uno dei più energici comandanti americani, George Patton viene messo al comando della settima Armata impegnata nello sbarco in Sicilia, avvenuto il 10 luglio 1943. Campagna, questa, durante la quale avviene uno dei massacri più atroci per via dell'uccisione di 73 soldati italiani, catturati durante la battaglia per la conquista dell'aeroporto di "Santo Pietro" a Biscari (oggi Acate). Fatto che, terminata la guerra, costa al comandante Patton un processo, che si conclude con la piena assoluzione, anche se su questo episodio, a distanza di anni, permangono ancora non pochi misteri.
La campagna in Normandia
Terminata la Campagna in Sicilia, George Patton viene immediatamente richiamato in Gran Bretagna, dove viene messo a capo della terza Armata, che da alcune settimane, precisamente il 6 giugno 1944, era sbarcata in Normandia. Durante questo periodo, il comandante americano si distingue particolarmente nelle operazioni di conquista di alcune importanti città francesi come Nantes, Orléans, Avranches, Nancy e Metz.
Riesce, in maniera esemplare, a respingere la controffensiva tedesca delle Ardenne (16 dicembre 1944) contrattaccando e mettendo a mettere in fuga l'esercito tedesco. Dopo aver contribuito alla liberazione della Francia dagli eserciti nazisti, ed essersi preparato a liberare anche Praga, dove però era già giunto l'esercito sovietico, fa ritorno da eroe, anche se con molti scheletri nell'armadio, negli Stati Uniti.
La morte di George Patton
Il 9 dicembre 1945 rimane coinvolto in un incidente stradale. Ad un incrocio l'auto a bordo della quale viaggiava si scontra con un autocarro. Nessuna delle persone a bordo rimane ferita. Nessuna tranne Patton che, seduto sul sedile posteriore, viene sbalzato in avanti sbattendo violentemente la testa sul sedile anteriore e fratturandosi l'osso del collo.
Nonostante i gravi traumi subiti, riesce a sopravvivere fino al 21 dicembre 1945 quando, in seguito ad un edema polmonare e ad una congestione cardiaca, si spegne improvvisamente ad Heidelberg, in Germania, dopo aver apparentemente recuperato le forze.
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