Luca Zingaretti
Biografia • Alter ego protagonista
Luca Zingaretti nasce a Roma l'11 novembre del 1961. Questo attore italiano ha legato da molti anni a questa parte la sua figura artistica a quella del commissario Montalbano, l'omonimo eroe nato dalla penna del grande scrittore siciliano Andrea Camilleri.
Fratello maggiore di Nicola Zingaretti, politico italiano eletto Presidente della Provincia di Roma nel 2008, Luca sin da subito manifesta la propria vocazione per la recitazione. L'iscrizione all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico di Roma, ai danni dell'Università, che abbandona, lo conferma senz'altro. Quando il giovanissimo Zingaretti si iscrive all'Accademia infatti, nel 1982, tra i suoi insegnanti c'è proprio quel Camilleri di cui ricoprirà in futuro le vesti del suo personaggio più celebre, in una serie televisiva per giunta seguitissima dal pubblico.
L'allievo Zingaretti è tra i più promettenti anche grazie alle sue frequentazioni collaterali in stage di specializzazione, sempre molto importanti per l'evoluzione della sua carriera. Dopo la Silvio D'Amico infatti, Luca Zingaretti prende parte ai workshop di danza diretti dal grande ballerino Maurice Béjart, completando così la propria tecnica di attore a trecentosessanta gradi.
L'esordio a teatro è vicino e arriva grazie ad un grande autore, che mette gli occhi addosso al giovane attore romano. È Luca Ronconi infatti, a volerlo nella sua compagnia teatrale e Zingaretti prende parte agli spettacoli teatrali da lui diretti, come "Santa Giovanna" e "Le due commedie in commedia".
Per tutti gli anni '80 in pratica, Luca Zingaretti si fa conoscere dal pubblico romano, calcando le scene per la compagnia di Ronconi e lavorando, contemporaneamente, per registi come Sandro Sequi e Marco Mattolini. Sin da questi primi anni, l'attore romano si rivela duttile, artisticamente versatile, in grado di ricoprire con eguale bravura sia ruoli di discendenza classicheggiante che parti più squisitamente moderne e attuali. Si alterna in spettacoli come Il "Tito Andronico" di Shakespeare e "Le tre sorelle" di Cechov, rivestendo panni inconsueti e distanti per natura come nello spettacolo del contemporaneo Martin Sherman, il "Bent". Gli spettacoli a cui prende parte vanno in scena nei migliori teatri di Roma.
Il 1987 poi, è l'anno del suo esordio al cinema. Anche questo primo lavoro arriva grazie ad un grande autore: il cineasta Giuliano Montaldo infatti, lo scrittura per un ruolo secondario nel film "Gli occhiali d'oro", liberamente tratto dall'omonimo romanzo di Giorgio Bassani e ambientato negli anni '30, primo periodo delle leggi razziali in Italia. È proprio in questi anni che Luca Zingaretti inizia anche a lavorare per il piccolo schermo, dando subito a vedere la sua predilezione per le produzioni "impegnate". "Il giudice istruttore" di Florestano Vancini e Gianluigi Calderone è una di queste infatti, così come la fiction dedicata alla vita giovanile di Benito Mussolini, nella quale Zingaretti ricopre il ruolo di Pietro Nenni, senza dimenticare lo sceneggiato tratto dal romanzo di Fenoglio, "Una questione privata", di cui anche fa parte.
Nel 1993 torna al cinema con il film "E quando lei morì fu lutto nazionale", di Lucio Gaudino, ma è nel film di Marco Risi, "Il branco", girato l'anno dopo, nel 1994, che Luca Zingaretti si afferma come ottimo attore drammatico, in grado di spaziare a seconda del genere e del ruolo offertogli. In questa pellicola infatti, Zingaretti è un brutale stupratore, ruolo che gli consente di dimostrare tutto il suo valore, tale da portarlo da quel momento in poi a lavorare a pellicole decisamente più importanti, e per registi di un certo spessore, come Ricky Tognazzi, il quale nel 1996 lo vuole nel suo film "Vite strozzate". Nel frattempo, l'attore romano gira i film "Senza pelle", del 1994, di Alessandro D'Alatri, e "L'anno prossimo vado a letto alle dieci", del 1995 e per la regia di Angelo Orlando.
Prima di diventare Montalbano però, Luca Zingaretti prende parte con successo a due film importanti: nel 1997 gira "Artemisia" e nel 1998 "Tu ridi", guidato dai fratelli Taviani. Quest'anno è anche quello de boss mafioso Pietro Favignana, che Zingaretti interpreta nella fiction La Piovra 8, recitando al fianco di Raoul Bova.
La Sicilia allora, resta sullo sfondo e l'anno dopo, nel 1999, Luca Zingaretti esordisce in tv nei panni del commissario Salvo Montalbano, nel primo storico episodio intitolato "Il ladro di merendine". È un vero successo di pubblico e critica, che porta l'attore romano a diventare uno dei più apprezzati da parte del pubblico italiano, oltre che dalla stessa critica nazionale. Il sodalizio con il brusco e virile commissario siciliano creato da Camilleri dura più di dieci anni e per non restare intrappolato nello stereotipo del commissario, Zingaretti deve ridisegnarsi altri ruoli, completamenti opposti, tali da confermare la sua versatilità e capacità di essere attore a tutto tondo.
Recita così per due importantissime fiction-kolossal, "Jesus", del 1999, a fianco di Jeremy Sisto e in cui è l'apostolo Pietro, e "Perlasca. Un eroe italiano", del 2002 e per la regia di Alberto Negrin. Nel 2003, ad Agrigento, riceve l'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana.
Successivamente, dopo i film non molto fortunati "Texas '46", incentrato sul dopoguerra, e la commedia "Prima dammi un bacio" (con Stefania Rocca), Zingaretti si lega al bravo regista Roberto Faenza. Per lui, l'attore romano ricopre due ruoli distinti ma entrambi di spessore, e tutti e due nel 2005: prima è il parroco ammazzato dalla mafia, Don Puglisi, nell'apprezzato film "Alla luce del sole", e poi recita al fianco dell'ottima Margherita Buy nel sentimentale e sofisticato film "I giorni dell'abbandono", dove ricopre il ruolo del marito fedifrago.
Intanto, nel 2004 si separa dalla moglie, la giornalista e scrittrice Margherita d'Amico, nipote di Suso Cecchi d'Amico. Mentre l'anno dopo si lega all'attrice Luisa Ranieri, conosciuta sul set della fiction Cefalonia, che gli dà anche un figlio. E la nuova spinta sentimentale si riflette anche sulla sua carriera, che prende definitivamente il volo, tanto che nel 2010 viene premiato con due Nastri d'Argento entrambi come Miglior attore non protagonista, per i film "Il figlio più piccolo" di Pupi Avati e "La nostra vita" di Daniele Luchetti. Con quest'ultimo gira anche il noto "Mio fratello è figlio unico", nel 2007, tratto dal libro dello scrittore Antonio Pennacchi, "Il fascio comunista".
Sempre nel 2007 poi, lavora per Simona Izzo, in "Tutte le donne della mia vita", con Ricky Tognazzi, Vanessa Incontrada e Rosalinda Celentano. L'anno dopo invece, nel 2008, il regista Marco Tullio Giordana lo recluta per "Sanguepazzo", con Monica Bellucci, film che vede Luca Zingaretti nelle vesti dell'attore Osvaldo Valenti, un ufficiale della X Mas che decide di consegnarsi ai partigiani per cercare di salvarsi insieme alla sua fidanzata.
Infine, a conferma della sua versatilità e della sua professionalità, va detto che Zingaretti dal 2006 è direttore artistico di un festival dedicato al cinema documentario, che si chiama "Hai visto mai?" e si tiene ogni anno a Siena.
Nel 2007 dirige il suo primo spettacolo con "La sirena", tratto dal racconto Lighea di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, del quale è anche curatore e adattatore.
Luca Zingaretti negli anni 2010
Al cinema, nella prima metà degli anni 2010, lo vediamo in: "La kryptonite nella borsa", regia di Ivan Cotroneo (2011); "Immaturi - Il viaggio", regia di Paolo Genovese (2012); "Il comandante e la cicogna", regia di Silvio Soldini (2012); "Romanzo di una strage", regia di Marco Tullio Giordana (2012); "Maldamore", regia di Angelo Longoni (2014); "Tempo instabile con probabili schiarite", regia di Marco Pontecorvo (2015).
Per la tv è presente in diverse fiction, tra cui: "Paolo Borsellino - I 57 giorni", regia di Alberto Negrin (2012); "Adriano Olivetti - La forza di un sogno", regia di Michele Soavi (2013); "Il giudice meschino", regia di Carlo Carlei (2014).
Nel 2016 torna a doppiare il pesciolino Marlin nel film d'animazione "Alla ricerca di Dory", personaggio che aveva già doppiato nel precedente celebre episodio "Alla ricerca di Nemo".
Frasi di Luca Zingaretti
Foto e immagini di Luca Zingaretti
Commenti
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Luca Zingaretti. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Luca Zingaretti.
Carissimo Luca Zingaretti, ci siamo conosciuti all'inizio della tua carriera ed incontrati più volte in tuoi recital in teatro.
oggi sono a chiederti se puoi con un tuo reading o altro essere presente in alcuni teatri in Abruzzo o partecipare ad eventi organizzati dalla Regione Abruzzo nei borghi colpiti dal sisma del 2016 che curo direttamente. Mi interessa in maniera particolare sapere se puoi essere nella Stagione del Teatro Talia di Tagliacozzo splendido borgo a 60 km da Roma da gennaio ad aprile nel caso anche in estate. Grazie aspetto notizie Federico Fiorenza direttore artistico di TRA teatri Riuniti Abruzzo.
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