Dario Argento
Biografia • Dal profondo delle tenebre
Dario Argento, uno dei più noti e importanti maestri del thriller cinematografico, nasce a Roma il 7 Settembre 1940 dal siciliano Salvatore Argento, critico e produttore cinematografico, e dalla brasiliana Elda Luxardo, fotografa di moda. Una nota curiosa vede proprio il padre produttore di tutti i suoi primi film, da "L'uccello dalle piume di cristallo" fino a "Tenebre", anche se, nell'adolescenza, i rapporti non dovevano essere idilliaci.
Iscrittosi infatti al Liceo classico Dario lo abbandona al secondo anno, decidendo di scappare di casa. In questo periodo il futuro regista è costretto a vivere di espedienti; nella sua permanenza a Parigi, ad esempio, lavora come lavapiatti.
Tornato in Italia, viene assunto in un quotidiano romano ("Paese Sera"), come critico cinematografico. Sono i primi anni sessanta, anni prossimi a quelli caldi delle contestazioni, ma anni in cui chi usciva dalle righe era ancora guardato con sospetto. E, sicuramente, Dario Argento non è mai stato uno spirito molto ligio alle regole anche se, naturalmente, più sul piano delle regole artistiche che su quello dei comportamenti sociali. I pezzi che stendeva per il giornale, ad esempio, erano spesso controcorrente, in grado di spiazzare il lettore uso a vedere confermate le sue opinioni dalla critica ufficiale. La penna di Argento era invece tagliente e ricca d'inventiva. Il giovane Dario, dunque, ci mette poco a capire che con la penna si può anche campare. La fantasia non gli manca e allora eccolo intraprendere, prima timidamente poi sempre con maggiore sicurezza, la strada dello sceneggiatore.
Con Sergio Amidei scrive "Scusi, lei è favorevole o contrario?" Di Alberto Sordi (1967), poi "Una corda una colt" con Claude Desailly di Robert Hossein (1968), e quindi "La stagione dei sensi", "La rivoluzione sessuale", "Probabilità zero", "Oggi a me...domani a te", "Comandamenti per un gangster", "Un esercito di cinque uomini, "La legione dei dannati", "Metti una sera a cena".
Nel 1969 scrive e dirige il suo primo film, "L'uccello dalle piume di Cristallo" (1970). La pellicola, dopo una partenza incerta, si trasforma in uno dei più grandi successi della produzione italiana di quell'anno. Il successo del secondo film, "Il gatto a nove code" (1970), conferma l'interesse del pubblico, e lo impone come autore del suspence cinematografico italiano.
Nel 1971 dirige "Quattro mosche di velluto grigio", continuando una personale ricerca nel linguaggio cinematografico della paura, e sviluppando nuove tecniche atte a suscitare forte tensione emotiva all'interno dei suoi thriller, inizialmente commentati dalle colonne sonore di Ennio Morricone.
La caratteristica principale di questi primi film del regista romano è quella di far leva sostanzialmente su dati di realtà, ossia senza l'irruzione soverchia di tematiche soprannaturali. La presenza della morte è percepibile ed incombe sempre come un evento che può irrompere da un momento all'altro. Il terrore dello spettatore viene indotto con sapiente maestria attraverso un'atmosfera inquietante e carica di aspettative. In seguito, invece, Argento opererà una vera e propria svolta a questo proposito, allestendo nei sui film tutto un campionario del soprannaturale della miglior specie. Compariranno demoni, streghe e quant'altro, nel tentativo di mettere in scena un'altalenante gioco con la morte intesa come un qualcosa di contrapposto alla "realtà" della vita.
Nel 1975, con "Profondo Rosso" Argento realizza il film che ancora oggi molti ritengono essere la sua opera più importante e significativa: una sintesi di tutti quegli aspetti inquietanti ricercati e studiati nei precedenti film, sviluppati con l'uso di peculiari tecnologie visive nella scrittura cinematografica di uno stile che segnerà un punto di non ritorno per la rappresentazione della paura negli anni a venire. Gli echi misteriosi e fantastici sussurati in "Profondo Rosso" irrompono nella raffigurazione irrazionale della fiaba maledetta narrata con "Suspiria", datato 1977. Le immagini diventano pitture dai bagliori irreali e demoniaci come nel successivo "Inferno" (1980), per tornare con "Tenebre" (1982) a un giallo le cui connotazioni si annullano attraverso un palinsesto visivo che cela sotto la superficie del reale, orrore e fantastico, disintegrando continuamente la rappresentazione di una verosimiglianza pronta sempre a sollevarsi, come un sipario, sul ghigno dell'ignoto.
Dopo "Phenomena" (1985) e "Opera" (1987), nel 1990 dirige un episodio di "Due occhi diabolici" (l'altro è diretto da George Romero) ispirato ai racconti di Edgar Allan Poe.
Nel 1993 gira "Trauma" interpretato dalla figlia Asia, protagonista anche dei successivi "La Sindrome di Stendhal" (1995) e "Il fantasma dell'Opera" (1998).
"Non ho sonno" segna il ritorno ai riflessi glaciali e mortali del thriller giallo, sempre sospinto dalle "grandi vele di irrazionale e di delirio" che Argento sa spiegare con la sua consueta maestria.
Il suo cinema è l'unico ad essere riconosciuto anche dai grandi registi d'oltreoceano come punto di riferimento europeo nell'arte dello spettacolo della suspence e del fantastico, di un "giallo" le cui connotazioni si annullano attraverso visioni che celano, sotto la superficie del reale, Orrore e Fantastico.
Oltra ai suoi capolavori, bisogna ricordare che Dario Argento ha finanziato lungometraggi di altri registi italiani (come ad esempio quelli di Lamberto Bava o di Michele Soavi), o alcune serie televisive, fra cui va almeno menzionata "La porta sul buio" (1972), della quale ha diretto gli episodi "Il tram" e "Testimone oculare".
Filmografia
- L'uccello dalle piume di cristallo - 1970
- Il gatto a nove code - 1971
- Quattro mosche di velluto grigio - 1971
- Le cinque giornate - 1973
- Profondo Rosso - 1975
- Suspiria - 1977
- Inferno - 1980
- Tenebre - 1982
- Phenomena - 1985
- Opera - 1987
- Due occhi diabolici - 1990
- Trauma - 1993
- La sindrome di Stendhal - 1995
- Il fantasma dell'Opera - 1998
- Non ho sonno - 2001
- Il Cartaio - 2004
- Do you like Hitchcock? - 2005
- Jenifer - 2005 - Episodio della serie TV Masters of Horror
- Pelts - 2006 - Episodio della serie TV Masters of Horror
- La terza madre - 2007
- Giallo - 2009
Film prodotti da Dario Argento
- Zombi di George Romero - 1978
- Demoni di Lamberto Bava - 1985
- Demoni 2... l'incubo ritorna di Lamberto Bava - 1986
- La chiesa di Michele Soavi - 1988
- La setta Michele Soavi - 1990
- M.D.C. Maschera di Cera di Sergio Stivaletti - 1997
- Scarlet Diva di Asia Argento - 2000
Fiction Tv
- La porta sul buio - 1973
- (Il vicino di casa - Il tram - Testimone oculare - la bambola)
- Giallo
- Gli incubi di Dario Argento
- (La finestra sul cortile - Riti Notturni - Il verme - Amare e morire - Nostalgia punk - La strega - Addormentarsi - Sammy - L'incubo di chi voleva interpretare "l'incubo" di Dario Argento)
- Turno di notte
- (È di moda la morte - Heavy metal - Buona fine e miglior principio - Giubbetto rosso -Il bambino rapito - Babbo Natale - L'impronta dell'assassino - Ciak si muore - Sposarsi è un po' morire - Delitto in rock - L'evasa - La casa dello Stradivari - Giallo Natale - Via delle streghe - Il taxi fantasma)
Film dedicati a Dario Argento
- Dario Argento's World of Horror" (Il mondo di Dario Argento) di Michele Soavi, 1985
- Dario Argento Master of Horror (Il mondo di Dario Argento 2) di Luigi Cozzi, 1991
Frasi di Dario Argento
Foto e immagini di Dario Argento
Commenti
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Dario Argento. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Dario Argento.
Commenti Facebook
Argomenti e biografie correlate
Tenebre Alberto Sordi Ennio Morricone Profondo Rosso Phenomena George Romero Edgar Allan Poe Stendhal Non Ho Sonno Zombi Asia Argento Stradivari Cinema