Balthus
Biografia
Balthasar Klossowski de Rola, artista conosciuto con il nome di Balthus, nasce il 29 febbraio 1908 a Parigi. La famiglia è di origini polacche. Il padre è Erich Klossowski, pittore e critico d'arte polacco. La madre è Elisabeth Spiro, pittrice, di origine russo-polacca. Il fratello è Pierre Klossowski, futuro scrittore.
Trascorre la giovinezza tra Berlino, Berna e Ginevra al seguito degli irrequieti genitori. Ad incoraggiarlo sulla strada della pittura è il poeta tedesco Rainer Maria Rilke, amico e amante della madre.
Nel 1921 Rilke lo convince a pubblicare una raccolta di disegni infantili sul suo gatto Mitsou. Cresce a contatto con pittori come Paul Cezanne, Henri Matisse, Joan Mirò e Pierre Bonnard. È amico dei romanzieri Albert Camus, André Gide e del drammaturgo Antonin Artaud.
Nei primi anni Venti viaggia in Italia. Nel 1925 si stabilisce a Firenze, visitando tutte le città d'arte. Lo colpisce Piero della Francesca, soprattutto l'opera la "Leggenda della Vera Croce". Conosce Carlo Carrà e Felice Casorati.
Dal 1927 si dedica totalmente alla pittura. La prima personale si svolge nel 1934, anno nel quale dipinge uno dei suoi primi capolavori, "La Rue". È organizzata a Parigi alla Galerie Pierre, una delle più note della città. È un evento. André Masson è indignato, ma Antonin Artaud scrive:
Balthus si serve della realtà per meglio crocifiggerla.
A cominciare dagli anni Trenta Balthus si specializza in interni essenziali, dai colori crepuscolari in cui spesso campeggiano ragazze adolescenti dall'aria malinconica ed enigmatica. Nel 1936 si trasferisce alla Cour de Rohan. Va a trovarlo Pablo Picasso. In questa casa esegue i ritratti della viscontessa de Noailles, di Derain e di Joan Miró con la figlia Dolores, La montagne, Les enfants. Quest'ultimo dipinto è acquistato da Picasso.
Nel 1937 sposa Antoinette de Watteville. Nascono Stanislas e Taddheus. Dipinge grandi paesaggi, fra cui Paysage d'Italie, La chambre, Le passage du commerce Saint-André, Colette de profil. La sua notorietà cresce.
Nel 1961 si trasferisce a Roma, grazie all'invito del ministro della Cultura André Malraux. Dirige per più di quindici anni l'Accademia di Francia. Propone il restauro di Villa Medici. Malraux lo definisce "il secondo ambasciatore di Francia in Italia". Nel 1962 a Kyoto, dove si reca per reperire artisti nipponici da far esporre al Petit Palais, conosce la ventenne Setsuko Ideta, proveniente da una antica famiglia di samurai. Diventa sua modella e ispiratrice, dopo averlo raggiunto a Roma. Nel 1967 si sposano. Nel 1972 hanno una figlia Harumi.
Nella capitale conosce Federico Fellini. Il regista italiano disse: "Apparve dinanzi ai miei occhi un grandissimo attore, tra Jules Berry e Jean-Louis Barrault; alto magro, profilo aristicratico, sguardo da dominatore, gesti magistrali, con alcunché di enigmatico, diavolesco, metafisico: un signore della Rinascenza e un principe della Transilvania".
Balthus si trasferisce nel 1977 a Rossiniere, nel Cantone svizzero del Vaud. Trasforma in chalet un ex-albergo. Qui muore il 19 febbraio 2001, dieci giorni prima del suo novantaduesimo compleanno.
Successivamente esce il libro "Memorie", raccolte da Alain Vircondelet, edito da Longanesi. Per raccogliere e rielaborare il materiale riguardante il grande artista, ci sono voluti due anni.
Frasi di Balthus
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