Tiberio Mitri
Biografia • Successi diversi
Tiberio Mitri nasce a Trieste il 12 luglio del 1926. Il suo esordio come atleta nel mondo del pugilato avviene nel 1946, quando combatte e sconfigge per KO l'avversario Lorenzo Pamio. Due anni dopo, all'età di 22 anni, vince il titolo italiano dei pesi medi e nel 1949 conquista quello europeo, battendo il belga Cyriel Delannoit.
Nel giorno del suo ventiquattresimo compleanno, il 12 luglio 1950, affronta a New York l'amico Jake LaMotta, l'italo-americano detto "il Toro del Bronx", per aggiudicarsi il titolo mondiale. Dopo un durissimo incontro lungo quindici riprese, tuttavia Tiberio Mitri perde; l'analisi dei maligni trovano il motivo della sconfitta in cause psicologiche, che fanno risalire alla gelosia di Mitri per la moglie, Fulvia Franco, ex modella e Miss Italia da poco sposata (il 15 gennaio precedente), e che si trovava a Hollywood nel tentativo di diventare una star del mondo del cinema.
Nel 1951 dalla coppia nasce il figlio Alessandro Mitri.
Torna in Italia e prosegue la carriera agonistica di pugile; nel frattempo, parallelamente, Tiberio Mitri debutta nel mondo del cinema: il primo film in cui recita si intitola "I tre corsari", pellicola del 1952.
Il 2 maggio 1954 il pugile triestino conquista nuovamente il titolo europeo dei pesi medi battendo l'inglese ex campione del mondo Randy Turpin, in un incontro clamoroso, durato solo pochi secondi: Mitri sconfigge infatti il britannico alla prima ripresa per KO tecnico. Solo cinque mesi dopo deve cedere il titolo al francese Charles Humez. Sempre nel 1954 si separa dalla moglie Fulvia Franco.
Abbandona la boxe nel 1957: al suo attivo Mitri ha 101 match disputati, di cui 88 vittorie, 7 spareggi e 6 sconfitte. Dieci anni dopo, ricordando la sua carriera di pugile, scrive, nell'epilogo del suo libro "La botta in testa": "In un festoso locale di Trastevere annunciai alla stampa il mio ritiro dal ring. Da quel momento vedevo allontanarsi un mondo che mi aveva fatto in fretta, senza incertezze [...] Si allontanava come quando si segue un oggetto al margine della ferrovia e in breve non si può più nemmeno immaginarlo, tanto breve è stata l'apparizione. Tutto era passato in un soffio. I combattimenti con Jack "il toro" e Humez il minatore. I miei liquidatori... Molti avevano trovato scuse per le mie sconfitte incolpando persone a me vicine, ma io no. Mai. Bisogna essere onesti con se stessi. Me stesso. Non ce l'avevo fatta a superare ostacoli più grossi. Il mio record parlava chiaro".
Nel 1959 il suo nome è nel cast del film di Mario Monicelli "La grande guerra", al fianco di grandi attori quali Vittorio Gassman e Alberto Sordi. Nello stesso periodo appare spesso anche in televisione, ospite di trasmissioni di varietà.
La carriera cinematografica termina nel 1975: seguiranno solo due apparizioni nei panni di se stesso, nei film "La signora della notte" del 1985 e "Pugili" del 1995.
Gli ultimi anni di vita di Mitri sono segnati da gravi problemi famigliari - muoiono i due figli Alessandro e Tiberia - e da un progressivo deterioramento delle proprie facoltà mentali, un problema clinicamente riconducibile ai traumi subiti negli incontri, ma anche alla dipendenza da cocaina e alcol.
Sul finire degli anni Ottanta torna a recitare nella serie tv "Classe di ferro" di Bruno Corbucci nel ruolo del pizzaiolo amico delle reclute.
Tiberio Mitri muore a Roma tragicamente il 12 febbraio 2001, all'età di 74 anni, travolto da un treno locale: l'ex pugile stava camminando, presumibilmente in stato confusionale, lungo i binari nei pressi della Stazione Termini.
Nel 2011 la Rai produce una fiction biografica dedicata alla sua storia, in cui è l'attore Luca Argentero a impersonare l'atleta triestino.
Frasi di Tiberio Mitri
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