Tom Stoppard
Biografia • Linguaggi teatrali
Nasce come Tomas Straussler a Zlin, Cecoslovacchia, il 3 luglio 1937. Nato in una famiglia ebrea, a causa delle persecuzioni naziste si trasferisce con i genitori a Singapore. Poi per sfuggire l'invasione giapponese emigra in India dove riceve un'educazione di stampo britannico. Durante questo nuovo esodo, perde il padre. La madre si sposerà nuovamente unendosi con il maggiore britannico Kenneth Stoppard da cui Tom prende il cognome.
La famiglia Stoppard fa ritorno in Inghilterra solo nel 1946; qui il giovane Tom lascia il collegio a 17 anni per iniziare la carriera di periodista. Nel 1960 completa "Un passo nell'acqua" (A Walk on the Water), la sua prima opera, che verrà prodotta più in là negli anni con il titolo "Enter a Free Man".
Tra il settembre del 1962 e l'aprile del 1963 lavora a Londra come critico teatrale per la rivista "Scene", utilizzando in alcuni casi anche lo pseudomino di William Boot. Nel 1967 scrive la sceneggiatura di "Rosencrantz e Guildenstern sono morti", dramma tragicomico messo in scena al National Theatre, che diverrà un film nel 1990 (premiato con il Leone d'Oro a Venezia), e del quale lo stesso Stoppard curerà la regia. La storia narra dei due personaggi minori dell'Amleto, di come divengono protagonisti ed esempio di come l'uomo comune sia trascinato, ignaro, negli oscuri giochi del potere, sino a incontrare la morte.
Al medesimo anno appartiene la commedia "Il vero ispettore Hound", rivisitazione del genere poliziesco in cui due critici teatrali, mentre assistono alla rappresentazione di un dramma giallo vengono uccisi. Negli anni successivi scrive "Dopo Magritte" (1971), in cui vengono riprese alcune tecniche del teatro dell'assurdo (nell'opera i personaggi si ritrovano in un quadro), e "Acrobati" (1972), parodia delle acrobazie intellettuali di due professori di filosofia impegnati a dimostrare l'esistenza di Dio.
Ne I mostri sacri (1974) rifà il verso a "L'importanza di chiamarsi Ernesto" di Oscar Wilde (appaiono personaggi come James Joyce, Tristan Tzara o Lenin nella Zurigo della Prima Guerra Mondiale), mentre "I panni sporchi" (1976) segna il suo esordio nel teatro politico.
Nel 1977 inizia ad interessarsi al problema dei diritti umani, in particolare per la situazione politica dei dissidenti in Europa orientale e in Unione Sovietica. Viaggia in Russia come membro rappresentante di Amnesty International, incontra Vladimir Bukovsky, e torna in Cecoslovacchia - sotto regime comunista - dove conosce Václav Havel, drammaturgo ribelle.
Tom Stoppard avrà modo di scrivere molti articoli sul tema dei diritti umani, per differenti cause, come per "Index on Censorship" (Indice di Censura) e "Committee against Psychiatric Abuse" (Comitato contro l'abuso psichiatrico).
Scrive poi "Ogni bravo ragazzo merita un favore" (1977), una delle opere più inusuali di Stoppard, che tratta di un dissidente in un regime opressivo, rinchiuso in un ospedale psichiatrico; "Notte e giorno" (1978), "Dogg's Hamlet, Cahoot's Macbeth" (1979), in cui gli attori parlano una lingua chiamata Dogg, che consiste in parole inglesi ma con significati completamente differenti da quelli normalmente associati: tre bambini preparano una rappresentazione dell' Amleto in inglese, che per loro è un idioma straniero. "Cahoot's Macbeth" normalmente si rappresenta con "Dogg's Hamlet", e mostra una reppresentazione di Macbeth; "La cosa reale" (1982), opera che esamina la naturalezza dell'amore con un amplio uso di "un'opera dentro un'opera".
Dopo essersi dedicato per alcuni anni all'adattamento di lavori di Ibsen, Schnitzler e Molnár, torna alla composizione drammaturgica con "Traversata burrascosa" (1984) e "Hapgood" (1988). Poi "Arcadia" (1993), "Indian ink" (1995) e "The invention of love" (1997), fino a "La Costa dell'Utopia" (The Coast of Utopia, 2002) e "Rock 'n' Roll" (2006).
Oltre ad occuparsi di teatro, Stoppard ha scritto anche testi televisivi, radiofonici e sceneggiature cinematografiche; tra i suoi lavori più noti vi sono "Shakespeare in love" (1998), per il quale ha vinto un Oscar e ottenuto fama presso un ampio pubblico, e "Enigma" (1999). Ha partecipato inoltre alle sceneggiature di "Star Wars - Episodio III: La Vendetta dei Sith" e "The Bourne Ultimatum" (2007).
Pur essendo l'inglese la sua seconda lingua Stoppard è uno dei più raffinati sperimentatori teatrali moderni, rendendo centro dei suoi drammi proprio un particolare gioco linguistico con costanti citazioni dei classici e una sorta di sfasamento tra i vari significati delle parole.
Tom Stoppard appartiene a quella generazione di autori inglesi che a partire dal 1968, hanno contribuito a rinnovare e rivitalizzare profondamente la scena inglese. Accanto alla nascita di nuove compagnie e di registi volti alla ricerca e alla sperimentazione, fondamentale è stato l'apporto di drammaturghi come John Osborne, Arnold Wesker, Peter Shaffer, Harold Pinter e, per la generazione più giovane, Edward Bond, David Storey, Peter Nichols, David Hare. Questi autori hanno contribuito alla ricerca di nuove soluzioni drammaturgiche, insistendo sia sulle tecniche di scrittura teatrale, sia sull'adozione di soluzioni sceniche spesso ricche di carica polemica e provocativa.
Si è sposato due volte: prima con Jose Ingle (1965-72), poi con Miriam Moore-Robinson (1972-92), che lasciò per aver iniziato una relazione con l'attrice Felicity Kendal. Ha due figli, nati dai due matrimoni, tra cui l'attore Ed Stoppard.
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