Giovan Pietro Vieusseux

Giovan Pietro Vieusseux

Giovan Pietro Vieusseux

Biografia Precorrendo il Risorgimento

Giovan Pietro Vieusseux nasce da genitori originari di Ginevra il 28 settembre 1779 ad Oneglia (Imperia), la stessa città che, 67 anni dopo, darà i natali anche a Edmondo De Amicis. Entrambi i personaggi, pur non incrociandosi mai per ragioni anagrafiche, daranno importanti contributi al movimento culturale favorevole all'Unità d'Italia.

Sin da giovanissimo affianca il padre nei suoi commerci e nei suoi numerosi viaggi di lavoro che lo portano in tutta Europa ed in Russia, ma i suoi sentimenti liberali e la sua passione per i libri e per la cultura lo conducono, nel 1819, a stabilirsi a Firenze dove realizza il Gabinetto scientifico e letterario, centro culturale di lettura di giornali e libri italiani e stranieri e di approfondimenti con dibattiti e conversazioni.

L'iniziativa registra un grande successo, al punto da divenire occasione di incontro fra le intelligenze più vivaci dell'epoca. Vi aderiscono, infatti, personaggi come Giacomo Leopardi, Gino Capponi, che diverrà un suo stretto collaboratore, Pietro Colletta, Pietro Giordani, Vincenzo Gioberti ed altri. Qui si incontreranno, nel 1827, Giacomo Leopardi ed Alessandro Manzoni. Ed è proprio nel Gabinetto di Vieusseux che comincia a prendere corpo una letteratura nazionale.

I molteplici rapporti avviati con i più importanti esponenti della cultura dell'epoca lo inducono a concepire e realizzare, insieme a Capponi, la rivista culturale e politica "L'Antologia", che vede la luce nel 1821. Anche intorno a questa iniziativa si raccolgono le firme più prestigiose, fra cui quelle di Giuseppe Mazzini e dell'irrequieto Nicolò Tommaseo il quale, per aver urtato la suscettibilità degli austriaci con uno dei tantissimi suoi articoli, nel 1833 provoca la soppressione della rivista. Ma le attività culturali di Gian Pietro Vieusseux proseguono incessanti ed alcuni anni dopo, nel 1842, sempre in collaborazione con Gino Capponi che nel frattempo è divenuto anche suo grande amico, fonda la nuova rivista "Archivio storico italiano".

Come editore, attività che egli svolge collateralmente a quelle di promotore culturale, pubblica, tra l'altro, il "Giornale agrario toscano", nel 1827 e la "Guida dell'educatore" di Raffaele Lambruschini, nel 1836.

Giovan Pietro Vieusseux muore a Firenze il 28 aprile del 1863, all'età di 84 anni. La sua fervente azione culturale svolta, può essere senz'altro considerata come prima ispiratrice del liberalismo risorgimentale.

Il Gabinetto letterario fu proseguito dal nipote Eugenio e poi da suo figlio Carlo ed è tuttora in attività: fra i suoi direttori avvicendatisi nel tempo è annoverato anche Eugenio Montale.

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