Ultimi commenti alle biografie - pagina 1035
Sabato 29 maggio 2021 09:18:33
Per: Lilli Gruber
PER ANNA MARIA REPETTO, mosca bianca che difende e apprezza Travaglio che "dice sempre la verità"... E' evidente che con questo giornalista condivide il prosciutto sugli occhi o probabilmente un serio problema di vista. La tesi del "grande" della stampa casereccia è che con l'armata Brancaleone chiamata Conte 2 andava tutto bene e che Draghi ha potuto fare quello che sta facendo SOLO perché ha trovato la frittata pronta e servita sul piatto. I due farebbero bene a rivedere il progetto Primule di Arcuri, i lockdown a singhiozzo, la disorganizzazione totale delle vaccinazioni, gli scandali mascherine, e prima di tutto questo gli abbracci ai cinesi, la pubblicità regalata loro dai politici che mangiavano gli involtini primavera che ci ha portato ad essere i N° 1 per decessi da Covid 19. Le verità di Travaglio, appoggiate dai vari Gruber, Scanzi & Co, sono "verità" solo per i... "prosciuttisti" come te, Annamaria!
Da: Anna
Sabato 29 maggio 2021 07:59:55
Per: Alessandro De Angelis
Egr. Alessandro De Angelis
la seguo e la stimo da anni per la chiarezza e l'obiettività delle sue valutazioni politiche.
Ieri sera, come ospite della trasmissione 8 e mezzo sul tema DRAGHI e il nuovo "RECOVERY", ha veramente superato sé stesso.
La conduttrice Lilli Gruber ad un certo punto della trasmissione, sempre spalleggiata dal sorriso irritante e irridente del suo più stretto collaboratore, ha affrontato il tema della governance per rendere operativo il Recovery, ma Lei è riuscito con poche parole ed in modo inequivocabile a mettere in luce le reali differenze che sussistono tra i progetti di Conte2 e di Draghi, e a svelare la persistente intenzione di minare il governo Draghi, magnificando nel contempo, con sorprendete ed incredibile nostalgia le gesta del governo Conte2, mascherandone perfino abilmente gli errori.
Un cordiale saluto.
Da: Giancarlo Narduzzo
Sabato 29 maggio 2021 07:31:17
Per: Alberto Angela
[Richiesta di Attenzione]
Sono una vecchia signora 80enne che si è voluta dedicare e mettere la sua esperienza organizzativa acquisita durante una lunga vita di lavoro in una società internazionale al servizio della comunità, sono la coordinatrice del Comitato Promotore per un Sistema Archeoambientale Integrato Fiumicino Ostia (SAIFO). Un nome lungo per un gruppo che si batte da anni per creare lavoro attraverso la valorizzazione e la promozione dei preziosissimi beni ambientali e archeologici fra Ostia, Fiumicino e il Litorale nord del Lazio attraverso un nuovo modello di turismo. Non so se Lei avrà mai modo di vedere questa lettera, chiedo solo a chi leggerà un po’ di pazienza per capire cosa proporrò a nome del Comitato, non fosse altro per la gran quantità di lavoro tutto volontario che c’è dietro. La storia del nostro comitato è riportata nel nostro sito htt ps: //co mitato promo toresaifo. it/ che gestisco ed aggiorno personalmente.
Siamo nati 8 anni fa aggregando sindacati, associazioni, cooperative che avevano e hanno a che fare col turismo culturale per lavoro e/o per volontariato. Il territorio di questo pezzo di litorale romano è un’area dalle stridenti contraddizioni: malavita organizzata, abusivismo edilizio diffuso e di vecchia data nato dopo la costruzione dell’aeroporto Leonardo Da Vinci, disagio sociale. Una lontana periferia sempre più dormitorio al servizio della capitale, come del resto tanti Comuni del litorale laziale.
Questo disordine convive però con bellezze incredibili: una delle aree archeologiche più vaste al mondo come il Parco Archeologico di Ostia Antica Fiumicino che altro non è se non il più grande e meglio conservato sistema portuale e logistico dell'antica Roma. Abbiamo enormi aree di pregio ambientale come la Riserva LIPU a Ostia alla foce del Tevere o la Riserva WWF a Maccarese e un agro romano pressoché intatto. Le risparmio l'elenco completo di tutto quel che c’è. Di fatto queste bellezze sono le più vere e autentiche radici identitarie, oggi sbiadite perché sconosciute, di questa lontana periferia romana.
Come Comitato, quando ci siamo ritrovati attraverso un appello su Facebook, volevamo trasformare queste ricchezze in occasioni di lavoro e crescita economica diffusa attraverso un modello di turismo diverso, in controtendenza rispetto a quello conosciuto in queste zone. Per anni la nostra economia è dipesa dall'aeroporto oggi in crisi per la pandemia e dalla crisi Alitalia, dal turismo balneare mordi e fuggi o un turismo di prossimità delle seconde case. Mai, noi abitanti abbiamo immaginato la nostra terra come meta di un turismo stabile che si trattiene magari dopo essere andato a Roma o addirittura che viene appositamente per visitare tutto l’asse archeologico che da Ostia Antica va verso nord fino ad incontrare la bassa Etruria di Cerveteri Tarquinia o Veio; questo litorale è dove Roma incontra il mare e gli Etruschi. Fare questo, però, vuol dire favorire nuove pratiche.
Guardando al mondo del turismo, almeno qui nel Lazio, ci siamo accorti che quello che manca è una cultura del dialogo per non dire della collaborazione fra le Istituzioni pubbliche e il variegato mondo privato. Noi da anni ci battiamo per creare e aiutare a far crescere pratiche di integrazione, di azioni condivise fra operatori turistici, associazionismo e istituzioni pubbliche. Oggi tutto ciò è assente e quando c’è è solo perché si basa su una eventuale alchimia di relazioni personali e non su una normale prassi comportamentale e stabili sinergie. Se ci fa caso, quando si parla di turismo non si fa altro che fare l'elenco delle ricchezze, del "petrolio" su cui siamo seduti e altre cose del genere. Nessuno spiega in pratica come si fa ad "estrarre" questo petrolio, quali strategie, riforme, buone pratiche utilizzare per far collaborare il terzo settore, il privato, l'associazionismo le Istituzioni e queste fra loro. Ora che il turismo è a terra c'è, però, una diffusa richiesta di un profondo cambiamento e soprattutto di avere nuove strategie puntando soprattutto nel settore del turismo lento, quello, che suscita esperienze, sensazioni e spinge a tornare. Quello che non consuma territorio, ma che fa della difesa della terra e di ciò che ci sta sopra la principale fonte di esistenza e reddito.
Mi sono attardato con questa lunga premessa per renderle chiaro lo spirito che ci ha spinto a presentare una serie di proposte, progetti idee, collaborazioni anche col mondo della ricerca per costruire collettivamente e spingere le Istituzioni pubbliche a muoversi. Una di queste proposte ed è il motivo per cui scrivo e per cui chiedo aiuto, è quello della Liburna.
Esattamente 20 anni fa una famiglia di maestri d'ascia di Fiumicino, l’ultima rimasta, Francesco e Oscar Carmosini, decisero di costruire una nave romana da guerra a grandezza naturale: una Liburna del periodo di Traiano. Unica loro fonte ricostruttiva è il bassorilievo sulla colonna Traiana a Roma. Un'opera visionaria lunga 35 metri e larga 9. Il motivo per cui lo hanno fatto? Donare l'opera conclusa alla collettività perché ne facesse una attrazione turistica e ricordasse alla città che cos'era questo pezzo di Litorale diversi secoli fa. Ribadire, ricordare una identità ad un territorio che l'ha persa da tempo.
Gli unici contributi pubblici sono stati 30. 000€ quasi tutti risalenti al primissimo periodo quando l'entusiasmo per questa avventura era alle stelle. Il resto, più del 60% di materiali e manodopera lo ha messo la famiglia Carmosini che non frattempo vedeva la scomparsa del padre Francesco. Dopo 20 anni, gli entusiasmi si sono affievoliti, gli interessi sopiti e i risparmi di Oscar, ora esauriti, sono andati per evitare il degrado della nave incompiuta.
Quindi Oscar è rimasto solo con tutta la sua passione e la sua delusione. Il nostro Comitato circa due anni fa ha abbracciato questa vicenda, abbiamo organizzato iniziative di ogni genere per riaccendere i riflettori su questa avventura. Abbiamo nel tempo riacceso l'attenzione delle persone, e ci siamo resi conto che questa riproduzione ha attirato l'attenzione delle Università e degli Istituti di ricerca. Non solo i Carmosini l'hanno ricostruita secondo tutti i dettami della carpenteria nautica, ma anche in base ad approfondite ricerche archeologiche, soprattutto di Oscar, che negli anni ha accumulato competenze inaspettate. Le Università ci hanno confermato che ricostruzioni di questo tipo con scelte accuratissime dei materiali e sulle tecniche non sono presenti in nessuna altra parte del mondo.
Subito come Comitato abbiamo presentato un progetto che preveda non solo la conclusione dei lavori della Liburna, ma il suo spostamento accanto al museo delle navi romane della Soprintendenza: area, che altro non è che l'antico bacino del porto di Claudio accanto all'aeroporto e a pochi passi dal porto Imperiale di Traiano. Fra l'altro siamo in procinto di firmare come Comitato un protocollo d'intesa con il Comune, il Parco Archeologico le Università Sapienza e Roma Tre, il CNR e ADR per collaborare attorno al progetto Liburna. Quindi, come Comitato le stiamo pensando tutte: dal crowdfunding al fundraising presso tutte le istituzioni pubbliche e presso i privati. L’idea è questa: quando riusciremo a spostare la Liburna, a terminarla e a farne un esempio unico al mondo di museo di archeologia sperimentale-didattica che ben si coniuga con l’attiguo museo delle navi romane (sono solo lunghe barche da trasporto che trasportavano vettovaglie a Roma tramite il Tevere) che rappresenterebbe un importante portale, un ingresso che invita a visitare tutto quello che c’è intorno. Come Lei immaginerà ci vorranno molte risorse. Le chiedo con molta semplicità di darci una mano nel modo che riterrà opportuno e possibile.
Anche se Lei non potrà fare nulla di tutto questo, ci tengo a farle sapere quello che stiamo tentando di fare su questo pezzo di litorale romano in preda ad una delle tante crisi occupazionale che il nostro Paese sta attraversando e contro la quale stiamo tentando di rispondere in modo dignitoso con un po’ di fantasia.
Da: Maria Carla Mignucci
Sabato 29 maggio 2021 06:38:42
Per: Luca Zaia
Ciao Luca quando ci sei su fb news devi venire sempre dal lunedì al venerdì e anche al sabato e alla domenica così ti vedo
Da: Leonardo Pellizzaro
Sabato 29 maggio 2021 06:38:06
Per: Andrea Scanzi
Sono una tua fan e attualmente lavoro come consulente in quel grande baraccone che ha dato anni or sono pane di cui cibarsi ad Orso Grigio. Attratta anch’io dall’idea di cotanto cibo, ho scelto di lasciare la via dell’amata arte dell’accrescere il sapere altrui come la tua genitrice. Credendo ahimè che la “strada” non fosse degna di tale sapere, abbandonai le missive commerciali più che i messaggi d’amore per l’alta finanza e diventai mio malgrado promotore iscritto all’albo. Io, figlia di tranviere sceso a valle da quel paese al confine tra la terra del cardinal Dovizi e il Corsalone, atleta dentro più che mister che tanto amo’ il pallone da passare a miglior vita in un campo di erba sintetica in un lontano di’ dello mese di febbraio!
Conobbi finalmente cosa volesse dire forzare i neuroni amanti del bel sapere ai conti e al pubblico, tanto buono “paarino” con chi ancora e’ additato a figlio dello Stato pur ormai viaggiando a braccio della borsa con la B (forse x indicar serie cadetta).
Lo fante si sedette sullo scranno e prese dimora sui tetti del palazzo che fu di Tronchetti Provera; la misera ed umile serva, dalla sedia papale al piano terra di suddetto edificio viene spostata a condivider la saletta “ina ina”, con Roul Bova de “noaltri”, riciclato dalla storia delle masse operaie anch’ella ma figlio di dirigenti della grande mucca mia e de tu’ padre in quel di Terni. A quel gran manzo ero stata rea di aver trasmesso lo sapere indebitamente acquisito sul campo anni or sono, ma lui non era stato mai riconoscente, perché le donne ai piedi gli cadevano si sa ma c’è più sugo a stare co li cessi col forcone e il gatto a nove code, o forse non lo avevo mai baciato sullo puntino estremo del piedino, perché dotata anch’io delle belle ciglia verde mare e della coscia da meritar l’epiteto di bionda occhi celesti dal destituito boss locale e di Giovannone dai colleghi diventati superiori.
Ma la coscia lunga la godeva solo l’amato consorte da vent’anni e non xche’ tale età vantassi come quei fenomeni dei Maneskin. Tuttavia la coscia ed il pancino ancora magro, perché discesa dalla sana stirpe dello Casentino, non gradiva chi si sentiva insidiato ed adduceva motivo di calunnie nelle umili stanze da parte di colleghe tanto care. Dalla padella di chi forse nutriva l’ammirazione ed il rispetto ma non teneva ‘e
ball’, festeggiata con cena di pesce dall’ufficio vicino ma distante xche’ di livello superiore, riaccolta tra le braccia di chi nemmeno un anno or sono qualche tiro mancino aveva dato con le rose senza spina del Bengala.
Si sa, le tigri son le tigri, ma i figli della Lupa qui son tre, due delli quali manco titolati ma tatuati, a dispetto dell’altro angelo biondo, coi boccoli e gli occhioni verdolini di natura e che non disdegna la cultura. L’angelo capisce la bontà della beltade e spera che quando lui sederà su più alto scranno la leonessa dalle unghie smaltate indebolite si trovi in altro loco. Sono i tempi del mojito, la tigrotta si riposa anch’essa sullo scoglio e con messaggino sgrammaticato anticipato da colloquio riceve la seguente di ripresentarsi in nuova sede, stavolta all’altro capo de lo monno, tra un finto centro estetico ed un quartiere popolare abitato da ex greci del lontano conflitto nazionale.
Troverà la pace e anche la guerra combattuta a colpi di virus, stoccate, strategie studiate a seguito di Teams quotidiane dal susseguirsi di tre direttori nel giro di sei mesi per effetto di una clusterizzazione. Siamo al circo o in televisione?
La forza pubblica tuttavia qui, il tono alto della voce e forse bestemmiare serve x farsi rispettare... la maschera ed il plexiglass non possono che aiutare questo gran caos nazionale.
E mentre io ti scrivo la sveglia sta per scattare, e’ sabato e più non mi posso coricare... tra li leoni devo andare anziché portar le chiappe al sole chiare chiare.
Da: Giovanna
Sabato 29 maggio 2021 04:46:27
Per: Giorgia Meloni
Dimenticavo: il "compagno" Letta, attuale segretario di quella che fu l'Orda D'oro del scolo corso, questa volta ha emesso, in quattro e quattr'ottanta, la solita nuova legge cum taxam, ma ha anche citato a sostegno della sua ineffabile trovata la famosa statistica dell'1% della popolazione che detiene il 100% dei beni del mondo. A parte la dimostrazione di questa triste e inutile fiaba, immediatamente accolta dai tanti sventurati del mondo (seppure in diminuzione), il citato personaggio papalino-democratico confonde il globo terrestre intero col nostro stivaletto. Stento a credere che pensi davvero che quel dato statistico sopra menzionato valga nel nostro paese e perfino neppure per i paesi di ex democrazia progressiva di un tempo, quando il nostro eroe era solo democratico. O almeno tale si presupponeva, noi e lui! Saluti.
Da: Pier
Sabato 29 maggio 2021 01:10:03
Per: Javier Zanetti
Ciao capitano con tantissimi tifosi in italia vorremmo fare un azionariato pro inter, dove tu javier diventeresti il nostro punto fermo di riferimento!!! essendo stato incaricato cercavo di mettermi in contatto con te, spero tu riesca a leggerlo, spero sia un canale giusto per poter parlare di questo bel progetto! in ogni caso cercherò di avere un contatto con te, noi tifosi ci terremmo veramente per questo progetto!!! lunedì telefonerò alla sede dell'inter farò di tutto per parlare con te! grazie capitano
Da: Alessandro Astolfi
Sabato 29 maggio 2021 00:58:23
Per: Lilli Gruber
Ai leghisti non basta la macchina da guerra della Mediaset, tutta per loro & Co., dove quando c'è una mosca bianca, con idee diverse, viene regolarmente stoppata dalla pubblicità o fregato con domande ben studiate.
Abituati così bene, vorrebbero che anche la Gruber adottasse gli stessi criteri della Mediaset, piegandosi alla loro insipienza, con giornalisti e ospiti allineati.
È normale quindi che non sopportino Marco Travaglio, il miglior giornalista che abbiamo, semplicemente perché non si piega al loro potere e dice sempre la verità.
Da: Anna Maria Repetto
Sabato 29 maggio 2021 00:21:11
Per: Corrado Augias
Carissimo Augias,
Condivido in pieno il suo entusiasmo per il bellissimo saggio di William Davies "Stati Nervosi".
Essendo anch'io un giornalista, le segnalo il mio modesto. commento:
htt ps: //inchie stasicilia. com/202 1/05/28/willi am-davies-il-tra monto-della-ragi onevolezza/
Con stima, un cordiale saluto.
Pippo La Barba
Da: Giuseppe La Barba
Matteo Salvini
Politico italiano
Da: Anna