Ultimi commenti alle biografie - pagina 2219

Venerdì 18 settembre 2020 22:04:16 Per: Silvio Berlusconi

Salve, le scrivo poiché sono disperata, come tanti... Ho bisogno da mesi di fare degli esami, ma nel pubblico non c'è posto, non c'è personale, non hanno i registri dicono o il centralino propone di andare in strutture molto lontane dal mio comune di residenza e per me irraggiungibili (al momento ho anche problemi ad un orecchio e pure se fossi automunita non potrei andarci, inoltre sempre per questo problema avrei difficoltà anche con i mezzi e i numerosi cambi di treno e autobus). .. Non so cosa fare, inoltre con questo nuovo problema di fischi forti e infiniti all'udito, a seguito di un orecchio infiammato, sto letteralmente impazzendo e non riposo nemmeno, mi sveglio già stanca e col mal di testa. Già ho una malformazione, problemi respiratori riscontrati in esami passati, altri problemi di varia natura... Non ho qualcuno a cui rivolgermi, la mia stessa famiglia non ha neanche voluto pagarmi gli studi e si è opposta a dei lavori perché lontani e non avevano intenzione di pagarmi i viaggi, portarmi o altro... Ho anche chiamato la polizia, pure mia nonna, ma a nessuno frega nulla e ormai non ho più lividi come prove e finché mi danno da mangiare, da quando ero minorenne questo, mi è stato detto che non fanno nulla. E no, la mia famiglia evita di pagare, anche se sono a carico e quando mi prescrivono delle cure, non sempre me le pagano, una mia parente ha anche litigato con la dermatologa scelta da lei perché non era d'accorto con le soluzioni da lei proposte... Se sto male dicono che non è vero o sminuiscono il problema, da sempre... Non ho mai fatto esami per anni, ho dovuto minacciare di creare problemi con il suicidio per farmi curare in parte... Chiamare ancora la polizia è inutile, tanto mi devo rimangiare tutto o finisco ammazzata e sin da piccola non ha mai funzionato, mi sono solo presa calci e sputi.

Da: Anonima

Venerdì 18 settembre 2020 21:37:02 Per: Luca Zaia

Governatore,
se il governo proroga lo stato d'emergenza, è giusto che la gente scenda in piazza.
I già rotto i cojoni.
Questo governo ha sbagliato fin dall'inizio la gestione emergenza e continua a sbagliare ed a farsi gli affari propri a discapito nostro. Solo business: cassa integrazione; digitalizzazione; MASCHERINE con grosso aiuto agli Agnelli, e tutte le altre cagate come la gestione della scuola ! !
I ragazzi stanno andando via di testa ! ! Voi politici dovete vergognarvi per questa gestione RIDICOLA dei protocolli.
Tornate con i piedi per terra ! !

Da: Fabio

Venerdì 18 settembre 2020 21:25:58 Per: Mario Giordano

Buonasera dottor Giordano volevo segnalare che le scuole di Sesto San Giovanni non distribuiscono le mascherine ai loro alunni, devono provvedere le famiglie contrariamente a quanto detto dal governo. Lei che dice?

Da: Giovanna Ferrante

Venerdì 18 settembre 2020 21:10:10 Per: Giorgia Meloni

Vai a casa, sei inutile! E questo è solo un mio punto di vista!

Da: Eliseo

Venerdì 18 settembre 2020 20:31:26 Per: Enrico Mentana

Tg la7 ore 20. oo del 18/9/2020
Constatazione:
Salvini interrotto ogni 30 secondi,
Zingaretti un comizio ad ogni risposta.

Da: Carla

Venerdì 18 settembre 2020 20:28:45 Per: Gianrico Carofiglio

Mi meraviglia la meraviglia di tanti benpensanti. Credo che sia la propaggine in doppio petto di tutti gli haters che si aggirano sulla rete. Prendersela con uno scrittore che ha dovuto affrontare il degno rappresentante dei peggiori egoismi non mi sembra una gran cosa.

Da: Nicola

Venerdì 18 settembre 2020 18:31:42 Per: Gianrico Carofiglio

Egr. Dott. Carofiglio,

il mio nome è Nunzia Di Russo mi rivolgo a Lei per raccontare la vicenda di mia madre, ritengo che attraverso la sua storia si racconti una parte dell’Italia che ha bisogno di essere vista, ascoltata, rappresentata.

Mia madre Maria ha 84 anni è una donna semplice, buona, generosa, nella vita ha vissuto momenti di grande sofferenza, è rimasta orfana di padre all’età di 5 anni, ha conosciuto la durezza della guerra, la povertà, l’impossibilità di frequentare la scuola.

Con i soldi della dote matrimoniale mio padre ha deciso di acquistare un terreno a suo nome e con il tempo e i sacrifici hanno costruito due capannoni per poterli affittare e garantirle un’indipendenza economica. Questo progetto ha richiesto sacrifici, tempo, energie, c’era da crescere tre figli e mio padre era un lavoratore dipendente ma la forza e la tenacia ha consentito di raggiungere l’obiettivo, il reddito prodotto dai capannoni è stato sempre gestito da mia madre per le esigenze della famiglia prima e per la sua salute quando noi figli siamo diventati indipendenti e mio padre è venuto a mancare.

Nel 2016 i due inquilini hanno smesso di pagare l’affitto così mia madre dopo mesi, nel 2017 ha avviato due cause per morosità, contemporaneamente. La causa di sfratto con uno dei due è terminata a settembre 2019, il giudice ha convalidato lo sfratto e intimato all’inquilino di rilasciare l’immobile e corrispondere gli affitti non pagati. L’inquilino non ha adempiuto a nessuna delle decisioni disposte dal giudice Siamo stati costretti a rivolgerci all’ufficiale giudiziario che dopo due accessi aveva disposto un terzo accesso per rientrare in possesso dell’immobile per la fine di marzo 2020. Nel provvedimento “Cura Italia” sono stati sospesi tutti gli sfratti fino al 31 agosto 2020, abbiamo atteso con speranza ma il Decreto Rilancio ha prorogato le procedure di sfratto al 31 dicembre 2020.

In questo modo si legittimano soprattutto i disonesti, coloro che non pagano per scelta e non per necessità, danneggiando quei proprietari come mia madre che hanno fatto enormi sacrifici per investire in un immobile che desse un reddito sul quale poter contare.

Comprendo a pieno che stiamo vivendo un momento di grande difficoltà ma questo provvedimento, così come è stato formulato, rischia di colpire persone che hanno già affrontato costi, preoccupazioni, perdite, senza agevolare o tutelare l’economia. Nel mese di giugno mia madre ha pagato l’Imu su questi immobili che non producono reddito ormai da anni grazie ai risparmi e così sarà costretta a fare nel mese di dicembre. Tutti stiamo affrontando le conseguenze e le durezze del Coronavirus ma i cittadini come mia madre oltre ai disagi del momento si sentono ostaggio di uno Stato che non li tutela e non li considera. A mio parere sarebbe bastato indicare nella norma una data spartiacque che avesse consentito ai provvedimenti già decisi di andare avanti e invece a quelli in corso di beneficiare di tempo per affrontare la grave situazione che stiamo vivendo.

È per questo che ho deciso di scriverle, vedo l’affanno e la preoccupazione negli occhi di mia madre, cerco di infonderle speranza e coraggio dicendole che ci siamo noi ma dei figli possono sostituirsi allo Stato?

La ringrazio dell’attenzione.

Distinti saluti

Nunzia Di Russo

Da: Nunzia Di Russo

Venerdì 18 settembre 2020 18:13:25 Per: Luca Zaia

Buonasera Presidente.
Poiché non esiste solo il Covid che ha ormai catalizzato tutto, occorre migliorare anche le problematiche già' esistenti prima, come l'infernale girone dantesco del CUP, con le interminabili liste di attesa, dando ai cittadini, risposte pronte e qualificate.
In primis comunque c'e' il servizio "del medico di base" o di famiglia come si vuol dire, che lascia molto a desiderare, nel numero e nella qualità.
Non essendoci più un vero rapporto medico-paziente, pronto e qualificato, come una volta, viene a mancare il primo ed essenziale anello di un corretto servizio sanitario, di cura e prevenzione. Tutto questo a mio parere, non fa del Veneto, la proclamata Regione dall'assistenza sanitaria di "eccellenza".
Auguri per la Sua rielezione.
Cordiali saluti.
Giuseppe.
Rubano (Padova)

Da: Giuseppe

Venerdì 18 settembre 2020 17:57:00 Per: Mario Giordano

Vorrei esternare con molta fermezza la mia delusione, preoccupazione e anche rabbia per l'assenza, nel dibattito pubblico, di qualsiasi discussione su come affrontare la malattia quando un “povero disgraziato” risulta, o presume di essere infettato dal Covid 19. Si parla di mascherine, lockdown, Dpcm, distanziamento, divieti, lavarsi le mani ecc. Tutto ok, questo serve per ridurre la possibilità di ammalarsi. Nel caso, però, io manifestassi sintomi le cose diventano complicate e serie. Dovrei rivolgermi al mio medico di medicina generale, ma questi, se ho febbre, non mi riceve e tanto meno viene a visitarmi. Posso solo sentirlo telefonicamente e poi eventualmente avere la prescrizione del tampone. Da questo momento la tempistica consolidatasi vuole che si debba aspettare qualche giorno perchè il personale incaricato venga ad effettuare il prelievo, attendere altri 1-2 giorni per il referto; nel frattempo il nominato virus si “diverte” sui miei polmoni: Perchè non si adottano i test rapidi?, o meglio, perchè vengono osteggiati? Evidenziata l'eventuale positività quali sono le direttive per la medicina del territorio? Dove, come, chi mi visita? con che tempestività? Successivamente qual'è la terapia indicata come ottimale e quindi adottata per aggredire il virus? Viene detto, con molta chiarezza, dai massimi esperti nella cura dei pazienti, che è determinante agire con immediatezza, nella prima fase di infezione, prima del ricovero ospedaliero, con terapie antivirali appropriate, per poter contrastare con successo i danni del virus. A tutt'oggi mi risulta che la tempistica nelle procedure e l'indicazione per i medici di base e/o pediatri sulla terapie ottimali siano cose a cui si presta poca attenzione.
Al virus che ha infettato una persona non importa che si facciano discussioni televisive dove pseudoesperti pontificano al limite dell'indecenza, evidenziando che l'unica conoscenza/competenza che hanno è sul nome del virus. Senza una tempestiva terapia di attacco la malattia porta molto spesso alla morte: non meravigliamoci se abbiamo un indice di mortalità tra i più alti del mondo, non scandalizziamoci per le colonne di camion che, di notte, trasportano le bare.
Quando si è in salute è normale e giusto preoccuparsi delle misure per non essere infettati, ma bisogna capire che l'ammalato non guarisce lavandosi le mani e/o mettendosi la mascherina.

Giorgio Bertolin
Venezia

Da: Giorgio Bertolin

Venerdì 18 settembre 2020 17:47:06 Per: Massimo Giannini

Caro Massimo, che delusione, mi riferisco all articolo che a malincuore voterai no al referendum.
Ho 70 anni ho sempre letto Repubblica da quando è uscito, e volentieri leggevo la tua rubrica sulla economia e altri articoli tuoi
Ho l impressione alla fin fine che voi in senso lato, fate fatica a sputare sul piatto che mangiate
Prova a leggerti questo report di Milena Gabbanelli https: //www. corriere. it/dataroom-milena-gabanelli/
Con affetto Luigi da Mestre

Da: Luigi