Ultimi commenti alle biografie - pagina 237
Martedì 15 marzo 2022 12:17:12
Per: Myrta Merlino
Mi chiamo Mirella Porcelli. ho 78 anni e seguo la trasmissione da sempre. In questo periodo in cui il tema dominante è la guerra in Ucraina trovo insopportabile le continue interruzioni per la pubblicità passando da scene drammatiche degli inviati alle immagini patinate di prodotti della nostra società consumistica.
So che la pubblicità è fondamentale per la sopravvivenza della trasmissione, ma perché non pensare di scandirla in modo diverso?
Mirella Porcelli
Da: Mirella Porcelli
Martedì 15 marzo 2022 12:03:51
Per: Enrico Mentana
Caro Mentana con il tg delle 20 di ieri 14(fascia protetta) e tutti a tavola per la cena ho trovato completamente fuori luogo far vedere morti a destra e a manca, sangue dappertutto in più con il Suo commento tramite il quale asseriva che faceva visionare quelle scene perché quelle erano la guerra... ed io come tutti gli italiani pensavamo che la guerra fosse una scampagnata con gli amici... mi creda non era proprio il caso e sinceramente mi ha stupito. Ora questi commenti visivi mi paiono rasentare la morbosità di quelle persone che in occasione di un incidente stradale, parcheggiano per andare a vedere i corpi dei morti... bellissimo; sappia che passerò su rete4 che almeno hanno avuto la sensibilità dichiarata di evitare certi particolari, grazie per l'attenzione e mi permetto di consigliarLe di soppesare meglio le Sue decisioni. Buona giornata.
Da: Piergiorgio
Martedì 15 marzo 2022 11:19:04
Per: Milena Gabanelli
Buongiorno,
Ieri sera ho seguito il suo intervento all'interno del telegiornale della 7, del Direttore Enrico Mentana. Vorrei semplicemente esprimere la mia solidarietà alla sua proposta di rimandare nella loro madre Patria Russia i figli dei ministri e generali che sostengono Putin in questa vergognosa e tragica guerra. Non è possibile assistere a così tanta sofferenza...
Colgo l'occasione per fare a lei e al suo gruppo di lavoro i miei complimenti.
Antonella Pasolini
Da: Antonella Pasolini
Martedì 15 marzo 2022 10:50:33
Per: Giuseppe Brindisi
Buongiorno, Dott. Brindisi.
Sono un Consacrato laico appartenente alla Congregazione Secolare dell'Ordine dei Servi di Maria.
In relazione ai drammatici eventi che stanno colpendo l'Ucraina e di profondo riflesso il Mondo intero, con evidenti gravissimi ripercussioni in termini di Sicurezza, di Assistenza alle migliaia di Profughi che fuggono dalla guerra, MI STUPISCO, COME CREDENTE, CHE NESSUNO ABBIA PARLATO DELLA CONSACRAZIONE DELLA RUSSIA ALLA MADONNA... almeno, io che seguo costantemente i vari Tg, non ho visto nessuno parlarne, oltre ad varie apparizioni della Madonna proprio in Ucraina.
Certo sono assai consapevole che le varie "DIRETTE TELEVISIVE " sono indirizzate alla cronaca di quello che accade nei vari scenari di guerra, ecc..
ma se volesse approfondire la questione, mi scriva pure sulla mia mail: -------
Cordiali saluti.
Roberto M.
Congregazione Secolare Ordine Servi di Maria.
Da: Roberto Mazzitelli
Martedì 15 marzo 2022 10:43:56
Per: Massimo Gramellini
Buongiorno Sig. Gramellini, mi ha sorpreso il suo sorprendersi del professore Orsini che dice “La situazione è più complessa”. Se lei fosse statunitense capirei una sua visione del mondo semplificata nel quale ci sono solo i buoni ed i cattivi. Colpevoli ed innocenti.
C’è sicuramente la responsabilità principale dell’aggressore Russo, ma ritengo molto rilevante la co-responsabilità dele democrazie occidentali che hanno permesso che si creassero le condizioni, e che poi non è state in grado di prevedere e gestire la situazione perché una tale aggressione militare succedesse.
Ci sono sempre i colpevoli, ma i complici, anche involontari (e non lo sono sempre), hanno le loro, a volte gravissime, responsabilità.
Un parallelismo può essere fatto anche con Hitler, il male assoluto. Allora le dinamiche che lo hanno portato al potere, prima, ed il fatto che abbia avuto tutto il tempo di armarsi fino ai denti dopo, dipendono molto dalle azioni (e dalle mancate azioni) delle potenze vincitrici della prima guerra mondiale. Se queste fossero state più lungimiranti e capaci forse Hitler non sarebbe mai arrivato al potere, o comunque avrebbero successivamente saputo gestire le dinamiche in corso prevenendo una guerra che ha fatto 70 milioni di morti in pochi anni.
La situazione è effettivamente complessa.
Da: Paolo Coen
Martedì 15 marzo 2022 10:24:30
Per: Barbara Palombelli
Buongiorno Dr. ssa Palombelli.
Che si tratti di fake news o di scoop giornalistici al fine di aumentare l'audience serale, la inviterei ad essere più precisa e meno entusiasta particolarmente quando si tratta di dare agli italiani la "carota" del calmiere-bollette. Le bollette di luce e gas, infatti, costituiscono per la maggior parte di noi la spina costante nel fianco già dolorante prima per il covid, e ora per la guerra. Abbiamo appreso tutti come si stia per ingaggiare - o forse è già in atto- una vera e propria lotta con la Russia che scelleratamente, insieme al grano proveniente dall'Ucraina, abbiamo scelto come principale fornitore del gas, unitamente alla Germania. Alcune sere fa, lei, in mezzo alla tragedia delle notizie provenienti da Kiev, lei ci ha tuttavia annunciato, molto sorridente, una lieta novità, vale a dire che per quanto riguardava la fornitura di gas non solo avevamo scorte a sufficienza per fronteggiarne la penuria fino al prossimo inverno, ma che era stata valutata la possibilità del ritorno al carbone - anche se ne abbiamo poco - unitamente alla scelta di nuovo fornitore, se non addirittura produrcelo in casa, staccandoci così finalmente dalla canna della Russia. Dopodichè, non solo non se ne è più parlato, ma le nostre nottate sono tornate ad essere popolate da incubi ed agitate da spettri, quali le famose bollette (mi riferisco al consumo domestico) che stanno lievitando a prezzi da paura: 400, 600 euro, come mi hanno riferito amici e parenti che le hanno ricevute terrorizzati. Cifre che fanno tremare più del freddo e che non possono essere riferite alla guerra in corso essendo generalmente le bollette a cadenza bimestrale (2 mesi fa, nessuno si preoccupava certo dell'Ucraina) e la cui attesa mi getta letteralmente nel panico nonostante io già viva con il gas "razionato", accendendo il riscaldamento solo per poche ore al giorno, quelle più fredde. Il problema non è tuttavia il consumo orario, quanto il costo del gas che, vigliaccamente, come sta accadendo per pane e pasta, è letteralmente schizzato alle stelle. Sorvolo poi sulle telecamere puntate sugli scaffali dei supermercati, che non sono affatto VUOTI come vengono presentati, ma riforniti come sempre. Si parla, ma si parla solo, dell'intervento del governo che dovrebbe IMPEDIRE, come già per il rincaro della benzina, le SPECULAZIONI - poichè di speculazioni si tratta - delle varie compagnie fornitrici di luce, gas e petrolio che, come se già fossimo UFFICIALMENTE entrati in guerra, replicano praticamente il copione del ricorso, tra poco, alla borsa nera come nel secondo conflitto mondiale. La questione è grave, perché gli speculatori nelle guerre sono sempre esistiti, ma ciò non giustifica affatto il mancato o lentissimo intervento del governo che dovrebbe allora IMPORRE UN PREZZO CALMIERATO UGUALE PER TUTTE LE SOCIETA' EROGATRCI di servizi indispensabili alla nostra sopravvivenza, incluso il prezzo di pane e pasta, cibi sovrani della tavola nostrana e anche di quella mondiale. Possibile che nell'ambito della UE - che si sta applaudendo a causa della compattezza mostrata nel fronteggiare la guerra e per l'accoglienza dei profughi - non si possa mediare anche per costituire un canale UNICO che possa provvedere al sostentamento di tutte le nazioni che la Russia ha incluso nella black list dei nemici da combattere? Si otterrebbero due risultati: renderci indipendenti da Putin e nello stesso tempo sferrare il colpo finale alla Russia colpendola definitivamente con l'esclusione da qualsiasi esportazione non solo in Italia, ma anche negli altri Paesi. Credo che più in ginocchio di così, nonostante le continue minacce rivolte all'Occidente, Putin non potrebbe essere messo. Dò ragione infatti a Toni Capuozzo quando afferma di essere contrario al rifornimento di armi all'Ucraina poichè ciò sancisce di fatto la nostra scesa in campo nella guerra che si sta (va) combattendo tra due nazioni ostili da anni, e che ora sta dilagando pericolosamente nel resto del mondo, occidentale o no. Perfino la Cina sembra sempre più vicina (alla Russia). Anche l'invio di volontari partiti da tutta Europa per allinearsi agli ucraini, mi trova fortemente contraria. Chi ha ordinato, infatti, loro, di partire? Non sanno che in tal modo ci stanno inguaiando ancora di più? Non sappiamo cosa abbia in mente Putin. Sempre più insistente circola la voce che sia pazzo, oppure che una malattia che mi auguro lo tolga presto dal mondo, lo abbia colpito. Vero o no che sia, l'Ucraina doveva essere aiutata non con l'invio di armi o di un esercito fittizio, bensì con aiuti umanitari quali cibo, medici, accoglienza dei profughi. Qui non stiamo replicando il copione relativo all'alluvione di Firenze che nel 1966 vide scendere in campo volontari provenienti da tutto il mondo per salvare le opere d'arte finite sott'acqua. Qui stiamo parlando di una guerra, ed è pazzesco lasciar partire gente che, magari intonando "bella ciao" e senza aver mai imbracciato un fucile, priva soprattutto di un ORDINE MILITARE PER ANDARE AL FRONTE UCRAINO, s'improvvisa combattente. E' pazzesco, ciò che sta accadendo. Ricordiamo che la questione dovrebbe essere risolta dai RUSSI, che approfittando dell'impantanamento del proprio esercito, dovrebbero sollevarsi in massa contro quella che ormai sempre più nettamente si sta delineando come una feroce dittatura che ricadrà pesantemente, vittoria o sconfitta che sia, sulle loro teste. Putin credo sia ormai arrivato al capolinea, la Russia non sarà mai più così compatta nei suoi confronti. Piantiamola dunque di fare gli eroi, e concentriamoci piuttosto sulle nefande conseguenze che questa guerra, tutte le guerre (neppure quella del Golfo era stata divulgata come questa! !), provocano tra i civili, donne, vecchi e, particolarmente, le vittime più incolpevoli: i bambini. Grazie
Da: Roberta 2
Martedì 15 marzo 2022 10:22:13
Per: Maurizio Costanzo
Buongiorno signor Costanzo, è uscito l'11 marzo il mio primo libro. È la storia di mia figlia morta a soli tredici mesi. Racconta il suo calvario, le corse in ospedale, l'ignoranza di medici e infermieri, ma anche l'amore e la cura di chi fa della sua professione, una passione. È un grido alle ingiustizie e all'amore di due genitore che vanno oltre l'impossibile.
Vorrei tanto far conoscere la sua storia.
Il libro si chiama: Oltre l'impossibile
La ringrazio per l'attenzione
Katia Garzotto
Da: Katia
Martedì 15 marzo 2022 09:36:43
Per: Walter Veltroni
Spettabile signor Walter Veltroni, nei giorni scorsi, “rovistando” nella libreria, mi è capitato tra le mani il libro pubblicato dall’Unità, quando lei ne era il direttore, libro che tratta del caso “Galileo Galilei”, e della sua “riabilitazione” avvenuta per opera di papa Giovanni Paolo II nel 1994.
L’ho riletto con rinnovato interesse, in quanto, da allora, cioè, dalla prima lettura, è intervenuta una cosa nuova, e cioè, che a seguito di una occasionale visita al Castello Sforzesco di Milano, sono giunto alla Sala delle Asse, l’ambiente dipinto da Leonardo da Vinci.
E qui, è accaduto quanto non mi sarei mai aspettato, perché in tale realizzazione vi ho riscontrato delle particolarità di non immediata osservazione, le quali erano abilmente celate tra “scene dipinte” abitualmente e normalmente osservabili.
In pratica, mi sono reso conto che Leonardo da Vinci, aveva realizzato in modo “mimetizzato” alcune particolarità che per poter essere percepite e recepite, necessitavano di un adeguato esercizio di mirata osservazione. In tal modo, mettendo in pratica alcuni suoi consigli elargiti nel suo “Trattato della Pittura”. “Consigli” che la Critica della Storia dell’Arte ha definito come: “Le Macchie di Leo-nardo”. Il quale argomento è stato oggetto della XLIV LETTURA VINCIANA, del 17 aprile 2004, a nome di Carlo Pedretti, l’insigne studioso di Leonardo.
Argomento del quale, oltre alla predetta pubblicazione, pur se basata essenzialmente su aspetti prettamente storiografici e didascalici, non ne esiste alcuna altra. Tant’è che tale argomento, pur così definito dagli Accademici della Storia dell’Arte, è e viene costantemente escluso da qualsiasi studio e considerazione da parte di questa categoria di studiosi di Leonardo da Vinci.
Cosa che invece, da parte mia è stato oggetto di un approfondito studio, partendo dalla diretta osservazione delle opere di Leonardo, come pure, in seguito, anche su quanto lo stesso Leonardo da Vinci ne ha teorizzato nel Trattato della Pittura.
(Tutte cose che, al contrario, ho riscontrato che la Critica Ufficiale della Storia dell’Arte, non ne tiene in alcun conto. Anzi, che deliberatamente ignora, considerando queste “manifestazioni” come semplice frutto della “suggestione individuale”, cioè: pure fantasticherie. Oltretutto poi, relegando l’intero argomento nel concetto di “Pareidolia”, ovvero, una sorta di “patologia mentale” la quale sarebbe riscontrata in alcuni casi di “schizofrenia”, dei quali, chi ne soffre, riuscirebbe a riconoscere delle forme “significanti e realistiche” in un agglomerato di “casuali e indistinti segni privi di significato”.
Però, questo atteggiamento della Critica dell’Arte è un qualcosa che è del tutto auto-contraddittorio, anzi, è una vera contraddizione in termini.
Lo è per due semplici motivi. Il primo è che è lo stesso Leonardo da Vinci a teorizzarne nel Trattato della Pittura, in modo alquanto preciso e accurato. Secondo, la contraddizione insita nell’opinione della Critica della Storia dell’Arte, in quanto, essa ne nega l’esistenza, pur nel contempo, definendone le manifestazioni come: “Le Macchie di Leonardo”.
Questo, a parer mio, è un assoluto controsenso, che ne squalificherebbe l’affermazione.
È un “assoluto controsenso” in quanto, a causa di questo “atteggiamento mentale”, la “Critica dell’Arte” non ha sviluppato la capacità di sapervisi rapportare. E così facendo, in un certo qual modo, non fanno altro che denigrare lo stesso Leonardo da Vinci. L’artista, il personaggio che, tramite le loro pubblicazioni, permette loro una certa visibilità e la “presunta autorevolezza” con la quale ne parlano e ne disquisiscono.
In pratica non fanno altro che “usare” Leonardo da Vinci come un oggetto di loro uso e consumo, raccontando di lui una gran quantità di “insensatezze”. Tant’è vero che ogni loro affermazione su di lui sono immancabilmente accompagnate da espressioni del tipo: “circa”, “forse”, “può darsi”, “potrebbe anche essere che…”.
Non vi è mai nulla di certo, di assodato, in quanto ne scrivono. Dico questo perché, per esempio, il termine “circa”, che accompagna ogni loro datazione di un’opera di Leonardo, può coprire un arco di tempo che può variare dai due, tre, cinque, o anche otto o undici anni. Questo a seconda dell’autore che ne scrive, (e dei suoi propositi, che, per questo, non sono mai “chiari”).
Mi sembrano un po’ troppi per una “Comunità che si definisce Scientifica” “accorpare il tutto in un “circa”. (Il che significherebbe che nel loro scrivere, di “scientificità” vi sia ben poco, tant’è vero che, di questo termine ne sono pieni i loro scritti. Oltre il fatto che, ogni loro attribuzione, avente per oggetto Leonardo da Vinci, viene immancabilmente contraddetta da altri loro colleghi.
Caso emblematico è l’attribuzione a Leonardo del SALVADOR MUNDI, (venduto per 450 milioni di dollari), che altri esperti Leonardisti ritengono impropria).
Tutto questo per dire cosa? Per dire che non è sufficiente possedere una laurea in Storia dell’arte, per poterne parlare con profitto se, nel contempo, non si posseggono adeguati “strumenti logico deduttivi, oltre che “osservativi”, con i quali costruire e conseguentemente divulgare il proprio pensiero. (“Pensiero” che, a questo punto, non so se ha senso definirlo in questo modo. Perché quella che hanno posto in essere, sembrerebbe consistere in una semplice “disinformazione culturale”).
(Mi dispiace esprimermi in questo modo, ma tutto ciò lo si evince dalla lettura delle pubblicazioni in commercio, firmate anche da illustri studiosi di Leonardo. Pubblicazioni nelle quali si leggono sempre le medesime trite e ritrite opinioni, espresse pure nell’identico modo di altre, riportandone pure i medesimi errori, neanche gli autori ne avessero fatto un veloce “copia- incolla”, senza nemmeno rileggere quanto sono andati a ricopiare).
Di tutto quanto finora asserito, ne posso presentare gli opportuni riscontri, tutti perfettamente osservabili e comprensibili. Non ultimo il fatto, (beninteso: EFFETTIVAMENTE VERIFICATO), della constatazione che la Critica ufficiale della Storia dell’Arte, non basa più le sue affermazioni, sulle fonti storiche tramandate dall’epoca dell’accadimento dei fatti, cioè, non si basano più sulle originali “Vite de’ più eccellenti Pittori, Scultori, et Architettori” scritte da Giorgio Vasari, ma si basano su di una edizione moderna, procurata dalle studiose “Bettarini e Paola Barocchi”, che ne han-no reso il testo in un Italiano meglio leggibile. Un’opera senz’altro meritoria, ma nella quale sono sta-ti commessi degli errori di trascrizione, oltre ad averne mutato anche la punteggiatura, la quale, in alcuni punti cruciali, hanno comportato che il testo ha assunto un significato diverso, difforme dall’originale, che non dà testimonianza del reale senso e significato voluto dal suo autore Giorgio Vasari. Per cui, a seguito di ciò, gran parte della “Vita” di Michelangelo Buonarroti, (gli ultimi circa venti anni), sarebbe da rivedere e riconsiderare, perché in questa “nuova versione riveduta e corretta” è stato commesso un errore di trascrizione, che ha travisato il reale significato di quanto Giorgio Va-sari ha voluto comunicare.
Io ho preso contatto con i più grandi studiosi di Michelangelo Buonarroti, proponendo loro la “Sinossi” dello studio da me effettuato a questo proposito, e da loro definito: “interessantissimo”. Solo che, una volta ricevuto l’intero studio, e compreso in cosa consisteva l’errore, non ho più ricevuto risposta, nemmeno a successivi solleciti. Si sono chiusi in un ostinato silenzio.
Costoro posseggono nomi autorevoli, e ricoprono pure ruoli importanti in alcune istituzioni, come Casa Buonarroti, Casa Vasari, o qualche direttore o sovrintendenti di alcuni musei.
Ecco, Signor Walter Veltroni, questa è a grandi linee l’intera vicenda nel quale mi sono trovato coinvolto, e dalla quale non sembra esserci modo di uscirne, dato il silenzio, (colpevole?), che circonda l’argomento.
Per certi versi, mi pare, (fatti i debiti rapporti), di essere capitato in una situazione analoga a quel-la vissuta da Galileo Galilei. Ma al contrario, perché questa è causata dagli “studiosi della Storia dell’Arte”, non da altre “Istituzioni”.
E la pervicacia è questa: non sembra esserci modo di risolverla, in quanto sembrano essere costo-ro, gli appartenenti a questa Comunità Accademica, a determinare quanto deve essere comunicato e quanto no! Indipendentemente dalla verità storica degli accadimenti. Perché sembrano essere i suoi appartenenti a determinarla, non i fatti accaduti.
Ed in questo sembrano essere spalleggiati pure dalle Case Editrici, le quali, (da esperienza diretta), non si possono permettere di osteggiare nomi autorevoli in materia, dei quali ne pubblicano i la-vori. (Pur se raccontano e scrivono delle pure fantasie).
Ecco, ho cercato di presentare una panoramica della complessiva situazione, (?), E leggendo il “Caso Galileo Galilei”, dopo avere letto l’ultima mezza pagina, ciò mi ha spinto a contattarla, scrivendo questa lettera, contando che possa giungerle.
Finora ho solo trovato “muri di silenzio”, anche se infarciti di buone intenzioni, puntualmente disattese. Mentre lei, può valutare prospettive che io non so individuare, al fine di “risolvere” questo gran guazzabuglio di incomprensibilità che avvolge la Storia dell’Arte, con speciale riferimento a questi due grandi Artisti, giganti del loro e di ogni tempo, e verso i quali, ognuno di noi, sotto l’aspetto culturale, tutti, abbiamo un debito enorme.
E’ un “debito” che andrebbe onorato: immancabilmente, non vi sono deroghe.
Augurandomi di ricevere un suo riscontro, colgo l’occasione per porgerle cordiali saluti.
Galiano Albertin.
Da: Galiano Albertin
Martedì 15 marzo 2022 08:54:24
Per: Flavio Insinna
Caro Insinna, lei è un buonista, amico degli animali e della pace nel mondo. Un po' meno della gente comune a cui propinate bufale colossali. A parte i favoritismi evidenziati da un sacco di gente, con ieri sera avete insinuato il dubbio che nella cuffia della concorrente sia arrivata la parolina magica. La "poveretta" era visibilmente imbarazzata poiché -per sua incsuta ammisdione- a parte "stelle" e "club" non riusciva a collegare caldo Davis e aristogatti alla soluzione jazz. Ora poteva pensare alle più ordinarie parole tennis, golf; invece no, guarda caso jazz. Oltretutto, col suo solito fare menefreghista ha pure messo in dubbio il collegamento con "stelle". Ma via!!! Vergognatevi e pensate seriamente ad un format meritocratico serio. Con questo schifo sporcate anche le iniziative umanitarie di cui vi fate promotori.
Da: Alessandro Marino
Massimo Giannini
Giornalista e conduttore tv italiano
Da: Silvana Gazzola