Ultimi commenti alle biografie - pagina 3004
Giovedì 16 aprile 2020 15:07:26
Per: Mario Giordano
Buongiorno. Sono un disabile e vivo a Roma con mia madre, dalla quale dipendo in tutto. Ho un piccolo terreno a Palombara Sabina, dove ero abituato ad andare per rigenerarmi un po', e per me è sempre stato molto utile andarci. Ora non esco di casa da un mese e mezzo. Dopo il 4 maggio mi sarà consentito tornare, con mia madre, al terreno di Palombara oppure no? Che cosa devo fare per poterci tornare? Grazie infinite. Un saluto con grande stima
Alessandro Di Lellio
Da: Alessandro Di Lellio
Giovedì 16 aprile 2020 15:07:22
Per: Massimo Giletti
Oggetto: cambio lira-euro
Buongiorno Sig. Giletti
Parlare oggi del cambio lira-euro mi sembra anacronistico e fuori luogo.
Rispondo però ad un signore che scriveva di un’intervista a Prodi in cui, tra l'altro, lo colpevolizzava per il valore di cambio lira-euro a 1936, 27 (cambio fissato nel 1998 e moneta in vigore dal 2002).
Giusto, a mio parere, colpevolizzare il sig. Prodi ma asserire che si è calato le brache accettando quel cambio vuol dire minimizzare, volergli bene e, utilizzando una metafora, declassare ad omicidio colposo un omicidio premeditato.
In quel contesto, è mia opinione che le colpe di Prodi non sono prettamente matematiche ma concettuali e, se così fosse, metterebbero in dubbio le decantate capacità di professore.
Di seguito illustro la mia teoria:
In quel periodo storico a gestire il passaggio lira-euro sono stati per l’Italia i sigg. Prodi e Berlusconi.
Il coefficiente di cambio lira-euro a 1936, 27 non è una scelta personalizzabile o imposta da qualcuno e subita da qualcun altro (come molte persone pensano).
Esso è il risultato di un puro e semplice calcolo matematico, col metodo della triangolazione, che con l’avvento dell’euro doveva rispecchiare tutti i valori di cambio, fotografati alla data fissata (31 dicembre 1998) tra le singole monete europee.
Vuol dire che, ad esempio, il rapporto di cambio 1 a 1000 tra marco e lira che c’era prima doveva rimanere costante anche dopo l'avvento dell'euro ed in effetti è rimasto costante (marco-euro circa 2 a 1 e lira-euro circa 2000 a 1, significa che se dividiamo per 2 sia il 2 del marco e sia i 2000 della lira il rapporto lira-marco è rimasto 1 a 1000) (perdonate gli arrotondamenti utilizzati x una maggiore comprensione).
Se così non fosse stato, ma fosse stata una scelta di gradimento, avrebbe significato che una moneta si sarebbe apprezzata su un'altra e viceversa e questo, oltre a non essere corretto, avrebbe scatenato violente reazioni degli Stati interessati.
Quindi sui coefficienti di cambio non c’è stata leggerezza o sottomissione come dicono molti.
Lo stratagemma adottato, a mio avviso, invece è stato un altro, meno evidente, più sottile ma altrettanto efficace.
Se Teniamo presente 2 aspetti:
- storicamente gli Stati hanno sempre approfittato di un cambio di valuta per attuare una svalutazione della propria moneta (dogma degli economisti) ;
- con l’introduzione della moneta euro (1 gennaio 2002) non sarebbe stato più consentito ad un singolo Stato europeo svalutare la propria moneta (che non esisteva più), come ciclicamente avveniva prima;
per aggirare l’ostacolo, qual è stato il ragionamento che verosimilmente può aver fatto il sig. Prodi (premier da maggio 1996 ad ottobre 1998, periodo in cui si stabilivano i cambi divise-euro) ?
La risposta è semplice: raddoppiare (moltiplicare per 2) tutti i coefficienti di cambio di tutti gli Stati, agendo cioè sul potere d’acquisto.
Ciò avrebbe consentito a quegli Stati europei che lo desideravano di raddoppiare i prezzi e conseguentemente dimezzare il potere d'acquisto di salari e pensioni.
Il governo italiano lo ha voluto attuare; e qui si registrano le responsabilità anche del sig. Berlusconi (premier giugno 2001 – maggio 2006) successore di Prodi e sostituito ancora da Prodi maggio 2006 – maggio 2008).
Immediato, o quasi, in Italia:
- il raddoppio del costo della schedina totocalcio, delle sanzioni al codice della strada, del gioco del lotto, ecc. ecc. che ha contribuito a condizionare immediatamente il raddoppio di tutti gli altri prezzi (ciò che prima costava 1000 lire dopo è costato 1 euro ossia circa 2000 lire)
- contestualmente la promulgazione del D. L. che disponeva la riduzione dei tempi per la presenza del doppio prezzo sui prodotti, diversamente dai tempi più lunghi stabiliti dall’UE.
E’ bastato coinvolgere nella manovra Confindustria, Confcommercio e i 4-5 più grandi mercati di ortofrutta all’ingrosso.
Tutto ciò è avvenuto con grande giubilo di tutti i datori di lavoro (Stato compreso) che hanno visto raddoppiate le entrate, dimezzato il valore dei salari e delle pensioni in rapporto alle entrate e contestualmente dimezzato il peso dei debiti (voce strutturale per imprese e Stato).
Diversamente, se i coefficienti di cambio non fossero stati moltiplicati per 2, in l’Italia ci sarebbe stato un calo, dei prezzi perché ciò che prima costava 1000 lire, prezzandolo a 1 euro, sarebbe costato 968, 13 lire).
Ancora oggi non si capisce come abbia fatto l’ISTAT a non calcolare una così rilevante variazione dei prezzi tra dicembre 2001 ed i mesi successivi del 2002 (ah il panieeere) ; qualcuno forse avrebbe dovuto, anche su questo, fare chiarezza.
Le motivazioni potevano anche essere plausibili, ma non capivano i 2 economisti che la scelta era poco lungimirante, come si è dimostrata, perché alla lunga le aziende (inizialmente contente) avrebbero potuto poi andare in crisi per carenza di vendite.
Ma anche questo era stato calcolato.
Se il mercato interno si fosse inevitabilmente contratto, le imprese avrebbero sopperito con il mercato estero.
Non avevano però previsto il fallimento di qualche grossa banca USA (mutui a tutti senza garanzie) che ha depresso l’economia mondiale e conseguentemente le esportazioni italiane.
Pertanto in Italia profonda crisi per scarsa liquidità con chiusura a catena delle imprese, licenziamenti, cancellazione del ceto medio, milioni di nuovi poveri, ecc. ecc.
Pertanto è mia opinione che ciò che economicamente è avvenuto in Italia non è dovuto a sottomissione o calo di brache (come pensano molti) ma è avvenuto per scienza e coscienza.
Se dovesse essere corretta la mia teoria, mi sono sempre chiesto se sussisteva l’ipotesi di truffa a salariati e pensionati italiani.
Sono trascorsi circa 20 anni da quel 2002, ed ancora gli italiani non vedono la luce.
Se è vera la mia teoria, i responsabili non dovrebbero dormire la notte per il rimorso, altro che concedere loro interviste e richiedere pareri.
Per non essere frainteso concludo che l’euro è un fattore importantissimo e, con tutti i difetti ed imperfezioni, gli italiani lo devono difendere con le unghie e con i denti per la stabilità che ne deriva.
E’ stato l’uso improprio che ha generato gli effetti devastanti e per i quali gli italiani dovrebbero gridare e pretendere chiarezza e, se del caso, fare richiesta di esilio per i responsabili che non meriterebbero di vivere in Italia.
Cordiali saluti
Giancarlo Barbieri
P. S. forza, c’è la faremo
Da: Giancarlo Barbieri
Giovedì 16 aprile 2020 15:03:40
Per: Luca Zaia
Buongiorno Presidente
Mi chiamo Alessandra e sono di Treviso.
Volevo segnalare che non ho la possibilità di rimanere a casa perchè al momento non ne ho una.
Le ordinanze sul Covid mi hanno colta di sorpresa a metà del trasloco, per cui la casa vecchia è stata svuotata mentre la nuova non è ancora abitabile. I parchettisti che stavano mettendo su le ultime cose (porte e battiscopa) hanno lasciato il cantiere a metà, incluse le loro attrezzature sul posto. Inoltre è stata bloccata la consegna della cucina e della camera da letto di mio figlio.
Ho dovuto mandare mio figlio in treno a casa di suo padre (fuori regione) mentre io sono ospite da un amico che abita vicino alla casa nuova: ma come potrà immaginare la situazione è disagevole e non sono neppure convinta che sia la soluzione migliore dal punto di vista sanitario.
I parchettisti mi dicono che con 3 ore di lavoro avrebbero finito, e i mobili che mancano sarebbero in consegna ma nessuno ha le autorizzazioni per procedere.
Oltre al mio disagio c'è naturalmente anche quello degli artigiani e dei mobilieri, che non vengono pagati ma hanno già svolto il 90% del lavoro. Esiste una soluzione?
Grazie per l'attenzione.
Alessandra
Da: Alessandra
Giovedì 16 aprile 2020 15:00:34
Per: Corrado Formigli
Preg. mo dr Formigli, Le chiedo:
Non le sembra assurdo che in questa fase di emergenza sanitaria ed economica che sta vivendo il nostro paese, i nostri politici non riescano a trovare dei punti di convergenza per far fronte alle numerose criticità che stanno emergendo?
In particolare, per quanto concerne il MES non dovrebbero trovare una strategia comune con gli altri paesi europei vicini all’Italia, anziché litigare al solo scopo di portare acqua al proprio mulino?
È una indecenza, da provare vergogna!!!
Che immagine diamo ai paesi dell’Unione che ci osteggiano continuamente?
Purtroppo non è una immagine di compattezza, come viene sbandierato da più parti dagli organi di informazione e di stampa
Neanche di fronte al dramma si riesce a stare uniti
Povera Italia !!!
Lo chieda ai politici suoi ospiti cosa pensano
Da: Antonino
Giovedì 16 aprile 2020 14:58:03
Per: Mario Giordano
Solo qualche battuta per chi fa il politico o il presidente della repubblica, repubblica italiana sotto la dittatura dei parlamentari dal 2011 (Napolitano)
dalla costituzione... il popolo e' sovrano... da qui termini populismo o sovranismo (perche' allora si incavolano tanto i sinistroidi?
si fara' un referendum per ridurre i parlamentari ma se non li scegliamo noi... cosa ce ne frega?
come mai (caro mattarella inventore di leggi elettorali filo cubane) non si fa il referendum piu' importante legge elettorale scelta dal popolo?. ..
Da: Luigi Dionisi
Giovedì 16 aprile 2020 14:54:33
Per: Giuseppe Conte
Pregiatissimo Presidente,
Le scrivo queste due mie righe.
Le chiedo gentilmente di rispondermi a queste domande; come mai in questo momento che sta' attraversando il nostro paese alla classe politica' non e' venuto in mente di fare realmente qualcosa per l'Italia, I nostri 630 parlamentari dovrebbero essere I primi a dare il buon esempio a mettere mani al portafoglio, per prima cosa annullare tutti I privilegi che continuano a usufruire non solo loro ma anche tutta la parentela, da questo tasto nessuno sente pero'.
Non Le sembra che sia una vergogna verso il popolo italiano? Penso che ci siano tante alte cose da poter fare per risollevare l'Italia, basta solo volerlo veramente, in un momento come questo la burocrazia va' messa completamente da parte cosa serve compilare tanti moduli per una richiesta di 600 euro, quando sapete benissimo la situazione famigliare e bancaria di ogniuno di noi.
Altro che pensare di fare una patrimoniale, I primi a doversi fare un prelievo dal conto sono proprio I nostri parlamentari, mi sa' dire in quale data si prospetta questa cosa?
Comprendo benissimo la Sua posizione molto difficile, ma se vogliamo fare ripartire l' Italia bisogna incominciare a pensare come gli Italiani.
Spero possa esaudire queste mie domande.
Attendo gentilmente una Sua risposta
Un grosso augurio di una ottima continuazione del suo lavoro
Distinti Saluti
Guido Attisani
Da: Guido Attisani
Giovedì 16 aprile 2020 14:47:20
Per: Enrico Mentana
Salve Enrico.. Piccolo pensierino: Un'altra cosa da non stancarsi di dire é per ridurre il deb. pubblico é quello senza indugi, oggi e non domani tutti gli enti pubblici e ridurre gli emolumenti o gettoni presenza o retribuzioni degli ass. comunali, ai deputati regionali, deputati e senatori. Va detto che in questa emergenza avrebbero dovuto ridursi volontariamente, questo se avessero sensibilitá e dignitá di fronte a chi non ha niente. Saluti meditate e piantatela di battere chiodo conte con le caz… ate che dice l'avvocato di tutti. Gabri
Da: Gabriella
Giovedì 16 aprile 2020 14:42:04
Per: Enrico Mentana
Egr. Sig. Abner Albino Mazza,
Paolo Mieli non è il custode della verità. Le propongo, a commento della dichiarazione per la quale Lei ha chiesto riflessione, due aforismi di Johann Wolfang Goethe:
"posso impegnarmi ad essere sincero, ma non ad essere imparziale"
"le idee generali e la GRANDE PRESUNZIONE sono sempre sul punto di causare enormi danni.
Un saluto
Da: Egidio Bastianelli
Giovedì 16 aprile 2020 14:27:14
Per: Massimo Giletti
Buongiorno, sono Elisabetta Pallecchi vivo a Chianciano Terme ed avrei la seguente domanda da farvi:
In riferimento ai soldi effettivamente versati da ogni Stato all’Unione Europea, per “Salva Stati ecc. ”, questi importi, a oggi, quanto sono diventati? Quale è il saldo?
Per quanto riguarda l’Italia, se ho capito bene, i soldi veramente versati ad oggi sono circa 15 miliardi anche se si sente sempre parlare di 135 miliardi, comunque quelli effettivamente versati a quanto ammontano ora?
- Sono aumentati perché l’UE non li ha tenuti sotto un mattone, ma come buon padre di famiglia li ha investiti e quindi ora sono diventati di più di quelli iniziali?
- Sono rimasti uguali?
- oppure i miliardi versati dall’Italia (e quelli versati da tutti gli altri Stati) sono molto meno perché non li hanno gestiti con la regola del “Buon padre di famiglia” ma se li sono, come dire,. .. “pappati”?
Grazie per la gradita risposta
Elisabetta Pallecchi
Da: Elisabetta
Vittorio Feltri
Giornalista italiano
Da: Luigi Dionisi