Ultimi commenti alle biografie - pagina 3974

Mercoledì 18 dicembre 2019 07:55:43 Per: Corrado Augias

Insalata mista (Anno 57 dal primo volo orbitale del cosmonauta Gagarin)

0- Ora dolente! Ora è agli inferi, ma la rivedrò una sera e non così afosa, mentre s'inciela sopra l'orizzonte la Vergine. Urania è il suo nome altissimo e in vero un gigante con la cintura in cui vedi tre magi; nella destra non ha la mazza con quell'occhio che miete nemici, ma corno di montone, ed è nuda come la neve di una stella alpina, abbondante come le messi dell'isola di Creta, tutta generosa come vuole solo Madre Natura. Di essa sono innamorato pazzo e quasi sfreccio come un centauro bianco tra le nuvole. Ma che hai capito, pozzo di scienza? ! La mia musa è una venere qui scolpita e una costellazione lì, di tempeste, a Sud-Est, e quel suo celeste benevolo di luna mi scalda un poco il pensiero. E, solitario come un tasso, ora ti lascio per abbracciare un albero, un sogno di fichi maturi, e mi siedo, perché mi sento nelle membra una folle stanchezza siccome un raggio spoglio di tanti fronzoli.

1- Lungi da me un raeliano viatico, non mi molesti turbante madido, ché cobra si è camuffato da agnello, scorpione travestito da capretto. Né strega né madonna, una colomba mi insegnò poche formule ed egli entrò nella bella fattoria di un torello e di una chitarrina con degli armonici. Allora lo chiamavo Gesuino Bambù, ma qui non c'è più dacché un male si fece reale, e con assedio sfibrante. Certo andai a ospedale, un fondale basso e di barbe, incialpo per il legno che se ne tiene lontano, e quel tantino al largo da non scorgere lune rosse, santini strappalacrime, o i pianeti Venere, Marte e Giove allineati nella foschia. Pieno di sé, il fonte occulto che plasma l'argilla, le fiata nelle nari anima di ferro, mi pare lo stregone di cavernicoli del recente paleolitico; accoliti di Elohim in giacca e cravatta, sempre pronti a bollire in pentola il prossimo del mio prossimo, li detesto. E di esso ne siamo una sorta di feticci ben cotti ma mal tagliati nella pasta. Sarò franco: mi sta sul peperone il filosofo Platone, sia pure egli mito, un gran dottore per la Genesi, e per un Tommaso salutato tra traduttori, ma schifosamente misogini, e per pagode d'oro di tanti tagliagole talora tacitamente d'accordo per fotterti nel ben dell'intelletto. Ah! le paranoie, le persone perseguitate per la supremazia di una lettura verace di annose Scritture giudaiche; tante, le ipocrisie d'amor nella dichiarazione di una fratellanza, poi, solo sulla carta inchiostrata. Ho visto tonaca talare e delle suore francescane giocarsi, furtivi, la questua dei poveri allo scopone in una taverna, e il peggio è che queste statue di onestà pretendono oneri dal nostro Stato laico per averci spiegato qualche libricino, non dal Vaticano S. p. A. che incensa le classi del buon esempio.

2- Ti chiedi se sia nato prima il Lacrimosa o un Dies Irae? Fossi miccia corta, della risata ne sapresti gran frittata di gusci rotti. Forse l'odore di eresia dipende dalla noia della zanzara insonne, non trovi? Ma se non ti convinco come un moccioso col dito in bocca, chiedilo allora al coccodrillo giù al saloon. Forse ti scucirà dalle borse un dollaro d'argento, forse ti farà vedere una falce o soltanto l'occhiolino, e con un dentino fuori posto. Il dio Mardukh di Babilonia, sappi, creò l'uomo da un grumo di sangue coagulato, lo creò coi visceri di un demone vinto in battaglia: perciò l'uomo è cattivo e maligno per natura, perciò ogni integralismo è come un vento assassino che spira dove non vorremmo affatto.

3- Ma i bacchettoni che ci ammaestrano nel bel canto come fossimo scimmie, o ingrifato perugino, mi son in odio come mosche al naso. E altro che ossequi si meriterebbe un beniamino principe dei morti, l'Alif e il Tau, l'ultima ruota di carro di buoi e il primo timone a settentrione. Di certo, brillante come un fermaglio fenicio e stella attorno a cui gravita tutto un ordine cosmico, una Maat, mette un certo timore, quel pesce, per la luce che lo ammanta, ma mi è altro che angoscia, seppur conosca il fondo della notte, e il significato della parola morte. Fosse davvero redivivo, si farebbe almeno vivo invece di nascondersi tra la pazza folla! E anch'io sono insano.

4- Sono o non sono, i medesimi signori, servi dei suoi servi, ma fin troppo adulti per gli sculaccioni? Che cretini! E sono pure orgogliosi nel loro cuore. Per i sentimenti giocondi si fanno le peggio cose ed è la volontà di vivere, il magma sotto la crosta, ciò che le indora, le pillole della felicità, senza contar il fegato di titano che ci vuole a 'sto mondo di mastini e avvoltoi. La bellezza schietta, in tal impasto di appetiti che un guru suole chiamar desiderio e altri indicano come volontà di potenza, vien logorata, infiacchita dal tempo. Hai un'idea di cosa sia, il tempo? Ti diranno che non esiste nella fisica quantistica, benché sia comunque frutto di una fretta maledetta, mentre a una fitta si squartano povere bestie, si sbranano gli uomini come dei cannibali, si tagliano boschi, ci dannano frequenze, onde radio di ponti. Insomma, tutta una diavolo di scure ci cala addosso e senza una grazia.

5- Gli esseni di Qumran l'aspettavano molto vicina, la fine del mondo, e ci fu la diaspora; anche lui intoccabile e magnanimo, e ben dotato di un surplus energetico a livello ribosomico delle cellule nei tessuti vari della sua carne, cosa magnetica formidabile, fece la faccia tosta con la madre, mai la chiamò mamma cara. Lei, proprio colei che lo pianse amaramente come fu arrestato e abbandonato! Essa fu proprio una piccola grande madre e l'unica sua origine divina, mi sembra, per questione genetica, fattore trans-gametico, un ché che nulla ha a che vedere con una stirpe di rettili o certe allucinazioni che mi puzzano tanto quanto l'avatara. Proprio essa, dunque, aveva un cognome mitocondriale ed era imparentata nell'occulta genealogia con il persiano di Mithra, il quale fu un re nato il venticinque dicembre in una grotta, secondo calendario misterico. In seguito deificato, questo re divenne il Sole Invitto per Costantino. E quegli fu simile ad altri eletti indoeuropei nati virginalmente nell'utero, ma che ne saprai mai tu di questi nell'oscuro fiume del tempo! In verità tutti costoro discendono da una sola Grande Madre, sono stati famosi nella Genesi e anche nella preistoria. Mi dài del pazzo; certamente è vero, ma noi siamo gli omuncoli della Terra di Mezzo ai loro giochi di potere, decretando più destini.

6- Ripeto: con origini ben più nobili e lontane di un salmodiante David, essendo ogni loro caratteristica geneticamente ereditaria ma cosa molto rara, come un ago nella paglia. E costei venne costretta a pregare dietro a paravento, e, ahimè, come l'ultima delle serve, come una schiava, quasi come ogni donna che soggiace al sopruso del maschilismo. Amen, mi dici? Ma l'Amen di cui io ti dico, è l'invisibilità vera delle cose ai tuoi perplessi, è come l'apparente sole e nel contempo come appariva il sole di otto minuti fa, e quel poco fa è al nostro orizzonte il presente. L'Amen in sé è l'ordine degli atomi nel vuoto, la materia oscura di una bottiglia: di essa ne sfiori le molecole coi cinque sensi ma in realtà non la tocchi, la sposti solo grazie all'energia. Tutto ciò che ti circonda è un campo di energia, è luce da luce ed ha una massa nella galassia di cui tu vedi di taglio il profilo, chiamandolo Via Lattea o Fiume del Cielo. Pertanto, che vuoi, quello disattese cosucce, diciamole speranze, e a capo di folto numero in cui la spada c'era forse di troppo ma sempre pronta a qualsiasi rovescio della sorte. Mentre si depredavano regni a lui effimeri, egli baciò anche le labbra di una seguace invisa a causa della gelosia di discepoli, perché solo i cieli sembrano i sette pilastri che non tramontano mai come gli obelischi che gettano ombra, e dall'ombra tu ricavi l'ora esatta. Ma la Terra è oggi diversa, finché dura nella minaccia dell'atomica e di quei lupi grigi di là del mare nostro; ne ha d'altronde ben altri solcati da aeroplani di linea, dove non si mangia a ufo, e da altri ma armati nei voli di squadriglia. Siamo nell'Era Spaziale; che piaccia o no, siamo galileiani, mica dei bambocci se rifiutiamo l'abbraccio di sacerdoti del dio oscuro: spesso quelle lunghe lenze sono gay, si stampano in viso il sorrisetto più stronzetto degli amorini, degli angioletti.

7- La Terra è già cambiata ed egli è nettamente in ritardo sulle predizioni, e così si rischia che tutta una generazione di increduli avesse proprio ragione a suo discapito, ma forse nel secolo corrente, non so… Piovesse il sole, tutto si fermerebbe, la civiltà arretrerebbe di colpo, gli zombie uscirebbero dalle spelonche, affamati, di nuovo di vampiri saremo preda. Nel trombone, allora, ci metterò sale. Da gallinaccio col cappellaccio alla bersagliera lo spianerò persino sulla coda dei cherubini, si bussasse alla mia porta malintenzionati, oppure, abusando della mia pazienza e ospitalità, si torcesse un solo capello ai miei. Come no, io sono l'Egitto sornione, un pio struzzo che lo nasconde nel sarcofago, il capoccione! Ma me la gusterò comunque, alle coltellate del destino. Ecco, semmai quel battezzato cristo mal educò il leone di Giacobbe, che ancor tiranneggia in terre straniere, considerandole alla stregua di uno sgabello per le sue pantofoline. E, nella demagogia, il beato custode di cardellini vissuti nel terrore di un ruggito, si illude proprio d'averlo sconfitto, il comunismo. Io credo che il vero comunismo non ci sia stato veramente; nel diktat e nel terrore della rivoluzione lo si è stravolto, un pensiero. Ma con che calve zucche l'ha battuto, forse negli illeciti dello IOR? Sì, sì, a una matrigna sia resa quella stessa per aver portato il patibolo della croce, mentre dal cappio fan pendere la storia degli infedeli, e di miscredenti come me, che non battono moneta con l'effigie di una gloria! Che ne sa, poi, la Bibbia di re Giosìa, di re giusti oltre a Salomone, il quale fa foggio d'abiti come un pavone del paradiso nel suo harem; che ne sa di un certo Gudea? Per questi divino fu il perfetto sole, come un gran segno di giustizia, mica come la luna storta di un Noè con le chiappe olivastre al vento dopo essersi rintanato nella cantina di Pantagruele. Non lo senti, l'usignolo? Gliene dice, nella romanza, persino al fertile limo del Nilo perché è nero come Cam, come un pelo sul groppone del tempio di Sem! Con oroscopi oppiacei la religione demonizza la donna, calpesta crudelmente la dignità: ed è per loro sempre la solita solfa dall'alto del pulpito mediatico, nel leggermi si annoierebbero.

8- E che altro, Chiccone? Oh, direi in tua risposta che il perdono è come una sorta di amnistia, una specie di condono che ci costa come atto di generosità riposta in chi lo riceve, sapendo noi quanto duro possa essere un carcere di ossessioni o la stessa esistenza all'evidenza. In verità la società industrializzata delinque a piede libero, è spesso mafiosa, una cosa spagnola di bravi manzoniani; senza posa si pensa al danno che una cattiva condotta arreca. Ne bastasse, di benedizione, poi, una sola! Sulla bilancia dei sospiri il tuo cuoricino somiglierebbe a una piuma leggera se si fa uno scarico mentale. Se paradigma caratteriale è ciò che ti fa peccare, conoscendo te stesso lavoraci su, ammettiti il negativo che conosci di te stesso per riproporti in positivo nella speranza del superamento del non-essere, poiché l'origine di tutto sta nello squilibrio tra testa e plesso solare, ovvero lo stomaco degli appetiti. Ma al desiderio io do un tono propositivo, non lo considero come una palude: ed è qui che non mi reincarno affatto, non c'è stasi. Oh, sì! Mi diranno del contrario, i dormiglioni, quelli che non agiscono se non fanno prima una sfilza di mantra.

9- Ma quegli non l'ho capito bene nel suo messaggio e mi pare il fantasma sacro di se stesso, come uno che veste il candido lino di un narcisismo cattedratico. Qualcosa mi puzza, dev'esserci sotto qualcosa che scotta; sembra tutto un pietismo che rinfresca come acqua dolce, una gioia unica che rigenera, roba alchemica, da romanzo fatto piuttosto per la credulità nel soprannaturale. E poi uno di loro, della stirpe degli eletti, con la scusa dell'eterno ritorno, di una cosa di per sé fugace ma che inchioda il giogo ad ogni passo, quella volpe garantì nei riti la sussistenza delle caste di una piramide vorace, escludendo così ogni sorta di diritto agli umili dell'India. Costoro mi sono come fratelli nella notte. Certamente i mari s'ingrosseranno, faranno la loro parte distruttiva e non piacerà a nessuno; mentre la terra trema, chi vivrà vedrà e scriverà Fine. Ma la fine non è poi un inizio?

10- Il vero miracolo, però, è che non è mai sceso dalla croce in duemila anni di vessazioni. Poiché vi è scritto Non uccidere, ma più avanti, nel Deus Lo Vult, Ammazzateli tutti, parola mia di agnostico, di non circonciso né credente nel monoteismo: mai sarò figlio di cotanto amor per un gruppo solo e chiuso, poiché io credo nei valori di un'etica, non in una moda. Sarò altrettanto bastardo, ma non mi piegherò al sultanato di confessioni rappezzate per fumo o fortuna, né sarò, io, il medico che esorcizzerà i loro demoni interiori e di chiese che danno scandalo non solo sui quotidiani ma anche dentro il perimetro delle loro sacre mura, rovinando la festa a dei fiori puri come gocce d'ambra con festini in parrucca, talora degni della bottega di un norcino maremmano.

11- Ne convieni dunque: le riviste di gossip e L'Osservatore Romano ci stanno sulle scatole come palle da basket con sopra scritto: cestinami. Come torno a lavorare l' 8X1000 lo do, invece, alla Chiesa Valdese, ben più ferrata nella carità, se non posso proprio darlo alla scuderia dello UAAR, poiché l'ateismo è senza un tempio degno dei suoi Lumi. Certo ci sono anche i massoni tra le pannocchie, ma io non sono Viracocha né Franciscus il Templare.

12- Com'era bella la mia prigione! Mela lisciavo come un barbone, mela rapavo come gran signore e non pagavo, no, la pigione!

13- Ma stavolta l'offro, io, l'aranciata. Amara, e con un dito di Campari. Ragazzo? Oh, Orzobimbo caffelatte, il solito drink al mio tavolo, per due e con dei cubetti.

14- Senti che campane! E che è, è morto Napoleone in Russia? ! Certo è che questi mistici s'impongono con la forza delle tradizioni e ci vogliono a loro immagine e somiglianza in pensieri, opere e remissioni, e se possono ci cancellano dalla lavagna, offuscandoci nella memoria corta del volgo e dapprima proprio nelle consuetudini. Per noi nacque Quirino da una vergine vestale e loro insinuano le nebbie della leggenda, come se fosse un cane di Perseo, che in vero nacque virginalmente anch'esso; ci chiamano lupi quando, poi, fattisi potenti e influenti, perdono la coda ma non il vizio. Se Roma fu l'inizio della Storia, ché prima di essa non ce n'era il senso grave e i barbari vivevano come in un sogno, con la religione cattolica impostaci si parlava tanto di sacro che se ne stravolse persino il senso della misura nello Stato e chi mi ha aperto gli occhi è diventato cenere come tanti vangeli tradotti a suo tempo in volgare e spariti perché troppo industriosi o pericolosi come la comicità di Gamala, e non parlo di Lutero ma di una Nazareth con gli strapiombi! Anche Quirino fu indoeuropeo come Mithra, in loro scorreva il sangue della Madre; di costoro ti ho spiegato scientificamente, ma a che serve insistere su tasto debole come il bemolle...

15- Che quel Gesù - e unto poi da quale profeta per esserlo un messia, forse col costoso nardo di una Maddalena? - fosse stato vittima dell'Età Assiale di Zarathustra? Mai Elohim fu uno o più dèi benevoli; anzi, la spada mai si allontanò dal petto della Palestina. E allora che dire del Regno dei Cieli? Non sarà piuttosto come un albero in cui tutti gli uccelli si rubano il nido, come una soffitta di vecchi cimeli, foto di divorzi e letterine di tradimenti? Sissignore, diamogli una sacra rota, ammettiamoli, tutti quelli che abbiamo fatto tribolare in un convincimento, a comunione! E di beni rosicchiati al tuo capezzale in punto di morte… Mio nonno fece tre campagne d'Africa e fu soldato; mio padre comandò due stormi aerei e fu soldato; mio zio fu generale pilota e fu soldato; il mio patrigno fu noto per il caso Gladio, fu generale e soldato; e io non valgo la metà della metà del cacchio di un carabiniere! Mah! In seno a noi indoeuropei forse vi è tal segreto ed è il maschilismo a generarli, ma c'è modo e modo per trattare le persone che in fondo sono il motore del mondo. Gesù, Krishna, Romolo eccetera, sono gli eccetera eccetera transgenici e naturali, ripeto non così celestiali, della lontana Grande Madre. Io mi dichiaro sì agnostico ma credo nella Madre Cosmica, nella Forza della Galassia. Dio non mi interessa, poi, come maschia parola vivente, ed è uno che tratta tutti e tutte di pezzo, tralascia chi si nutre di carne al sangue, nei vangeli, e invece colpevolizza il sesso, come conoscenza del bene e del male che anch'Egli sembra che abbia già sperimentato. E mi sembra uno munito di lente di ingrandimento che concentra la luce solare sulla formica da bruciarsi per gioco; la Sua Bibbia stordisce come un fumo di visceri arrostiti e fa uscire nettamente di testa, ma l'essere umano vale più di un gioco di assiomi! Certamente sono ridicolo e incapace di vedere oltre il mio naso. A tutt'oggi la rifiuto e la ritengo, la rivelazione biblica, una homeiron, una cucitura di più testi spesso in contraddizione tra di loro, ma non una prova certa della storicità di certi eventi narrati, come ad esempio l'Esodo avvenuto per me ai tempi di Amenofi II per via dei rinvenimenti archeologici in Wadi al-Watir, non lontano da Aqaba, e non del diffamato Ramesse II di cui si insinua che una sua prediletta regina, Nefert-ari, si infatuò di un certo Mosè, e che fu affidato da neonato alle acque e in un cesto come Sargon di Akkad. Costui giammai fu menzionato dalla Bibbia, per quanto egli fosse famoso in tutta la Terra di Sin: genericamente essa ci parla della stirpe di Caino liddove fu Babele e una Babilonia, ma il nome dei Sumeri e dei Semiti di allora si confondono vistosamente come nel sogno mitico. Molti indoeuropei, poi, oltre agli Ittiti-Etei, mancano all'appello e il quadro generale e storico-biblico è molto confuso, probabilmente per accortezza tanto calcolata quanto lo spostare nell'esegesi il punto di vista dalla Mesopotamia alla Terra di Canaan per la lettura simbolica del Serpente, e così facendo Eva appare una cananea di perdizione. Infine Giosuè è chiaramente un habiru, forse fuggito dalle miniere egizie di turchese e argento del cosiddetto Sinai, che era poi pieno di guarnigioni di confine, ma dagli scavi effettuati a Gerico, e subito tacciati di eresia dall'establishment accademico, noi sappiamo ben altra storia che quella dei fuochi d'artificio che il biblista ci narra come se volesse torcere il collo a tutti coloro che non credono. Il suo sembra un Dio come tutti gli altri falsi Elohim. La Via è moderazione, comprensione del gentil sesso, è come il Tao cinese in qualche modo. Ah! di me, ne son certo, amico, si dirà: Francesco è tutto suonato come un tamburo di latta, è un paramecio che tasta senza occhi il muro di labirinto, ed è rintronato come un orso dei cedri del Libano. Insomma legge troppa fantascienza. Tutta la sua operetta da quattro soldi presto sparirà come un teatrino di foche e sirene, sì certo: si squaglierà alla luce della verità come un iceberg di vanagloria; di questo Blade Drunker che dà la caccia a ipotetici replicanti, alla fine si scriverà l'epitaffio: Ho visto cose che voi astemi non potete manco immaginare.

Da: Francesco Maria

Mercoledì 18 dicembre 2019 07:33:51 Per: Diego Della Valle

Buongiorno sono Sergio Storani. Lei ha detto che bisogna fare qualcosa per l'Italia e questo le fa onore. Sono un artigiano, un muratore di Recanati e ho un'idea precisa di come rilanciare l'edilizia facendo qualità, curando l'estetica e la sostenibilità, non a parole ma nei fatti. Di quello che c'è nel mercato non condivido niente. Grazie

Da: Sergio

Mercoledì 18 dicembre 2019 01:33:40 Per: Adriano Celentano

Ecco... sicuramente questo messaggio non lo leggerai mai, ma io scrivo lo stesso. Te e Mina avete fatto una canzone che dipinge la mia vita, e questa canzone è proprio "Eva". Il "Celentano" della mia storia è un ragazzo che è bravissimo a imitare te! Glielo faccio fare sempre, perché è bravo a fare te. Purtroppo la nostra storia è "Eva".. e io mi chiamo Eva. Complimenti

Da: Eva

Mercoledì 18 dicembre 2019 00:36:36 Per: Mario Giordano

Egregio Mario Giordano nella sua trasmissione potrebbe parlare anche delle persone che hanno un disabile e che hanno dovuto lasciare il lavoro per stargli vicino, e capire perché lo stato non li aiuta, forse si pensa che con la pensione di invalidità civile una famiglia possa vivere, e la persiana che accudisce il disabile anche se ha 19 anni o di più di contributi quelli non valgono niente perché il minimo sono 25, e per andare in pensione se tutto va bene si arriverà a75, con la minima come se non avesse mai lavorato, un'altra cosa perché un invalido civile non può scaricare nulla come ad esempio i medicinali, e poi perché se uno e disabile essendo esente da farmaci alla fine paga quasi tutto (la scusa e sempre la stessa i farmaci non sono in fascia A... in fascia A alla fine non c'è quasi nulla) distinti saluti... Bruno Boscolo

Da: Bruno Boscolo

Martedì 17 dicembre 2019 23:59:29 Per: Bianca Berlinguer

Gentilissima, sono un sindacalista Uil per gli uffici giudiziari di Roma. Il dovere di cronaca imporrebbe un ulteriore approfondimento della grave emergenza che stiamo denunciando da oltre tre mesi. La dirigenza ed i vertici ministeriali hanno rifiutato il confronto con le OO. SS. al punto che ieri la Uil, unitariamente con CGIL e CISL, sono state costrette a diffidare per vie legali i predetti vertici a convocare i rappresentanti dei lavoratori astenendosi da comportamenti antisindacale, per cercare soluzioni idonee a fronteggiare l'emergenza. I temi sul tappeto: scarse misure di sicurezza, carico di incendio per gli ammassi di cartaceo, scopertura organica oltre il 35 per cento, insorgenza di malattie professionali per un personale di età media oltre i 57 anni. Se si vuole dare una rappresentazione fedele delle drammatiche condizioni in cui è costretto ad operare, con carichi di lavoro che vanno ben oltre le risorse umane disponibili, chi scrive è a completa disposizione perché il servizio pubblico possa rendere visibili gli invisibili lavoratori giudiziari ed i diritti calpestati, da chi ha il dovere di gestire, dei rappresentanti dei lavoratori. La prego, quindi, di offrire una opportunità ad un diverso punto di osservazione sullo scenario degli uffici giudiziari. Se ritiene di attivare un contatto con la Uil il mio recapito è 345-------, coordinatore Provicisle Uil Giustizia. Sicuro della sua sensibile attenzione resto in attesa fi un cortese riscontro. Cordialmente

Da: Luigi Montesanto

Martedì 17 dicembre 2019 23:52:23 Per: Mario Giordano

Salve
non seguo la sua trasmissione, ma questa sera ho visto il pezzo che si parlava di ricerca paranormale, accetto benissimo che una persona possa non credere nel paranormale e nel esistenza dei fantasmi, ma trovo offensivo per chi come me per passione e un ghost hunter (no profit) crede e indaga su posti e fatti che normalmente anche la scienza non riesce a spiegarsi, ho un piccolo team amatoriale dal 2016, e senza nessun fondo al difuori del gruppo giriamo l'italia nei posti cosi detti infestati, e trovo abbastanza denigrante il fatto che prenda in giro chi come me a questa passione, anche per che abbiamo avuto molti riscontri che potrebbero farle cambiare idea
grazie del attenzione cordiali saluti

Da: Andrea

Martedì 17 dicembre 2019 23:27:04 Per: Mario Giordano

Io mangero' e sponsorizzero' sempre cibo italiano.. e se avrò l'occasione apriro' un esercizio alimentare di prodotti italiani a Londra

Da: Gennaro

Martedì 17 dicembre 2019 23:22:13 Per: Mario Giordano

Sono una pensionata di 70 anni. Dal 2012 sono in causa con mio ex compagno perché con due pugni mi ha fratturato lo sterno e dal 2008 vive nella casa di cui sono comproprietaria. Dopo aver cambiato 3 giudici ho avuto la sentenza civile (in penale era stato condannato) qualche mese fa dove veniva condannato oltre al risarcimento per lo sterno anche per la casa. Totale 62. 000 euro e 460 euro al mese. Finalmente dico, no lui fa ricorso contestando tutto (lo sterno, i giudici, i medici legali, ctu ecc). Io in questi anni ho dovuto pagare 20. 000 euro per Imu come seconda casa, anticipare tutte le spese, pagare l'avvocato. Io vivo in affitto e sto pagando un prestito che ho dovuto fare per far fronte alle spese. Lui ha fatto sparire i soldi, perché ne aveva, e ho potuto solo pignorarli un quinto della pensione (90 euro al mese). la corte di appello, su sua richiesta, ha sospeso la causa per la parte della casa e adesso aspetto l'appello. Chissà quando finirà
A me bastava vendere la casa ma lui per ripicca ha sempre tenuto il prezzo superiore al mercato e in pratica non vuole vendere. Io continuo a pagare e lui continua a stare tranquillo nella casa dove anche i mobili sono stati pagato al 50 per cento da me e non paga niente. Sono dalla parte della ragione però sto battagliando da anni e non si sa come finirà perché dipende da cosa pensa il prossimo giudice. questa è la giustizia italiana nella quale non credo più.
Mi scusi per lo sfogo ma sono veramente stanca di tutto questo

Da: Alida Belle'

Martedì 17 dicembre 2019 23:13:05 Per: Bianca Berlinguer

Mi spiegate il motivo per cui non invitate ad un confronto con il Ministro Bonafede il Presidente dell'Unione delle camere Penali.
Credo sia il modo migliore per fare informazione sulla riforma della prescrizione.

Da: Gaetano

Martedì 17 dicembre 2019 23:02:24 Per: Mario Giordano

Ho bisogno del tuo aiuto.. solo tu senza paure e filtri difendi gli italiani..

Da: Federica Fumanti