Ultimi commenti alle biografie - pagina 4217

Venerdì 11 ottobre 2019 10:26:22 Per: Mario Giordano

IL MODO MIGLIORE PRE FARE TUTTO? NON FARE NIENTE
Buongiorno Dr. Giordano. E' certo che, scorrendo le notizie quotidiane, i nostri cuori - quelli degli italiani poveri, e non dei poveri italiani - si aprono veramente alla gioia e alla speranza... Ironica? Forse. Stamattina, aprendo il giornale, assaporo la ciliegina sulla fetta di torta quotidiana: anche i rimborsi del 730 saranno decurtati dalle spese che questo povero Stato alla ricerca continua e disperata di quattrini (ma cosa se ne fa, di tutti quelli che paghiamo in veste di tasse???), destina una tantum, agli italiani. La questione non dovrebbe (dico "dovrebbe" perché la parola certezza, con lo stato italiano, da tempo è stata depennata anche dal vocabolario) interessarmi più di tanto vivendo io solo di una modesta pensione che non mi consente di accantonare quasi nulla, figuriamoci spendere oltre lo strettissimo necessario. mangiare e pagamento bollette. Ma proprio perchè vivo di una modesta pensione mi sento impaurita molto di più della larghissima fascia d'italiani straricchi ai quali questo governo fa un grossissimo regalo. E sì, perché taglieggiando anche il rimborso del 730, se ci riflettiamo sopra, chi è che ci va a guadagnare? Non certo quelli che vivono di modesto stipendio o, come me, di modesta pensione, che non possono evadere né all'estero (viaggiare costa) e figuriamoci il fisco che sa bene dove mettere occhi, naso e soprattutto mani, bensì i grandi evasori fiscali e i furbetti del quartierino Italia. Vale a dire, le categorie che trasferiscono i grossi capitali alle Maldive, dove lo stato italiano non va a sficcanasare anche se lo sa, e i liberi professionisti che, tramite un modesto sconto sulla parcella, non rilasceranno più le ricevute fiscali. Evadendo, appunto, il fisco. Pertanto, se fino ad oggi gli italiani poveri e sfiniti dalle tasse potevano beneficiare almeno di un modesto rimborso sul 730, con questa geniale trovata (a proposito, chi l'ha partorita?) non riceveranno nulla favorendo quelli che, proprio con l'evasione fiscale, si sono fatti ricchi, anzi, ricchissimi, alla faccia degli onesti ma poveri. Vuole assaggiare un'altra ciliegina, Dr. Giordano? Eccola servita. A Roma, si sa, tutti i rubinetti perdono acqua: pulizia, trasporti, sicurezza e chi più ne ha più ne metta. Abbiamo, tra le bellezze capitoline, un Lungotevere che mi ricorda tanto lo splendido film "Roma" di Federico Fellini. Sullo stesso, infatti, il turista incantato di fronte alle bellezze di questa città, può veder transitare di tutto, tanto fa parte del folklore locale: torpedoni carichi, appunto, di turisti, autobus (pochi), camion che non si capisce cosa trasportino nelle ore di punta e perché non se ne vadano sull'autostrada, taxi, ambulanzeeee!!! che corrono tragicamente verso l'ospedale più vicino e che necessiterebbero di una corsia a parte se non fosse che entrambe le corsie sono occupate da veicoli in sosta, l'AMA che decide di svuotare i cassonetti appunto nelle ore di punta, polizia, scorta di personaggi in visita nella Capitale della sporcizia e che vogliono avere la precedenza a sirena spiegata, il Comune che si ricorda dei platani i cui rami sfiorano ormai il suolo e ne dispone la potatura nelle ore di punta, e via discorrendo. Mancano solo le bighe romane di Ben Hur e poi abbiamo proprio tutto. Tutto molto pittoresco. Cosa s'inventa, allora il Comune, per ovviare al transito di almeno una categoria dei suddetti veicoli, vale a dire i torpedoni turistici? le multe!!! Sì, ha capito bene, Dr. Giordano, le multe! ! Non interviene disponendo la chiusura, agli stessi, del transito sul Lungotevere, no, per carità, e che facciamo andare a piedi i poveri turisti che potrebbero stancarsi di camminare? Non sia mai, piuttosto facciamo le multe. Quelle, per intenderci, che la scrivente, in decenni di lavoro ed interminabili attese alle fermate degli autobus, nonostante il disincentivo non sia affatto una recente geniale trovata, non ha mai visto in vita sua, perché di fatto i vigili non esistono!!! Vado avanti? I topi fotografati mentre fanno festa davanti ai cassonetti della "monnezza", come la chiamiamo noi. Certo, i topi (pure belli grossi) ci sono, ci sono perché Roma è sporca. Ma ci sono anche perchè da decenni ormai non si procede ad una derattizzazione in piena regola, perché le fogne sono intasate dalle foglie degli alberi che nessuno si cura di potare per tempo preferendo mettere una pezza allo sdrucito panorama di questa città. Gli alberi dovrebbero essere potati? Mettiamo allora in pratica la geniale trovata del Comune,: anziché potarli, li tagliamo. Così, se come accadde un paio d'anni fa dovesse esserci una nevicata, i romani potranno stare tranquilli, non rischieranno di essere tramortiti dalla caduta dei rami spezzati. E allora, mi ritorna in mente l'attualissima, se pur datata, considerazione del Gattopardo: " per cambiare tutto, non bisogna cambiare niente". Buona giornata e grazie per l'attenzione.

Da: Roberta

Venerdì 11 ottobre 2019 09:47:44 Per: Matteo Salvini

Caro Matteo salvino si parlo di tante cose inutile, ma perché una persona onesta che a lavorato una vita a più di pagare tante tasse si deve vedere togliere dal propri risparmio di una vita il 0, 20% per aumentare i il mensile a persone che prendono già troppo, ma per lo meno verrebbero dati a persone che non possono vivere, che prendono meno di 1000euro al mese. Lo stato premia i ladri le poltrone e le persone che non anno voglia di lavorare. Io come tuo lettore vorrei continuare a tenere fiducia in te, sperando che non diventi come gli altri. Non dico che riesci a risolvere i tanti problemi ma perlomeno parlano.

Da: Luigi

Venerdì 11 ottobre 2019 09:14:28 Per: Alain Delon

Un grande abbraccio e tantissimi auguri per la sua salute.

Da: Venera Pappalardo

Venerdì 11 ottobre 2019 09:12:53 Per: Matteo Salvini

Mi piacerebbe che prendessi posizione a favore dei Curdi.

Da: Viviana

Venerdì 11 ottobre 2019 09:03:31 Per: Mario Giordano

Desidero innanzi tutto farle i complimenti per il programma che seguo sempre con estremo interesse.

Desidero sottoporle un ennesima vessazione a cui noi cittadini siamo sottoposti.

Dal primo di Ottobre 2019, l'azienda Trenord in combutta con la provincia di Milano, hanno deciso di cambiare a scapito degli utenti il sistema di vendita dei biglietti e abbonamenti settimanali, mensili ed annuali di tutti i pendolari.

Il nuovo sistema lo hanno battezzato STIBM, in pratica tutti i comuni dell'hinterland milanese e della provincia di Monza Brianza dal primo di ottobre rientrano in questa fantomatica zona e chiunque debba per necessità acquistare un biglietto o abbonamento lo può fare solo integrato ciò significa che può viaggiare su tutti i mezzi della zona in questione, con un rincaro del 100% sul vecchio costo di biglietto.

In pratica, io pendolare che vivo nella provincia di Monza Brianza e ho un abbonamento mensile o annuale per recarmi al lavoro in centro a Milano, sono costretto a comperare un abbonamento integrato a i mezzi pubblici cittadini con un aggravio di spesa raddoppiato da 35 euro mensili a 70 euro mensili nel mio caso, pur non avendo necessità di prendere mezzi cittadini avendo la sede di lavoro a 700 metri della stazione di arrivo.

Sul sito di Trenord trovo una procedura farraginosa e vessatoria nei confronti dei clienti che non utilizzano i mezzi cittadini per il rimborso del versato.

In pratica bisogna innanzi tutto versare in anticipo per poi richiedere un rimborso per la differenza, del mancato utilizzo.


Il cliente compila il form di "richiesta di rimborso" [di prossima pubblicazione] con i propri dati anagrafici; fornisce il proprio
IBAN ed allega la documentazione sotto indicata:
- Certificato di residenza;
- Certificazione su carta intestata del datore di lavoro che attesti la sede di lavoro del cliente;
- Copia di un documento di identità fronte retro;
- Copia della tessera sanitaria fronte retro;
- Autodichiarazione del cliente sul non utilizzo dei servizi di ATM o di altri operatori del TPL del bacino di Milano e Monza.


I soli clienti in possesso di almeno tre abbonamenti mensili ferroviari cartacei (acquistati con validità di tre mesi consecutivi e
nominativi) potranno presentare la domanda di rimborso inviando la richiesta (corredata di documentazione necessaria e copia
degli abbonamenti) alla seguente casella di posta elettronica mitigazionestibm@trenord. it.
Questi clienti dovranno comunque essere in possesso di tessera elettronica Io viaggio per procedere all'acquisto del primo
abbonamento STIBM per il quale richiederanno il rimborso.

I clienti dovranno presentare la documentazione sopra descritta solo in occasione della domanda di rimborso del primo
abbonamento STIBM.
Eventuale incongruenza, incompletezza o mancanza anche di uno dei documenti presentati dal cliente comporterà la
decadenza del cliente stesso dal diritto al rimborso.

Mi chiedo, ma come si possono permettere simili vessazioni a i clienti?

Perchè sono obbligato a prestare il mio denaro a Trenord? Per avere poi un rimborso senza interessi e per di più con costi per la documentazione?

Lo stato, la regione, la provincia, le associazioni di consumatori dove stanno?

le allego i documenti necessari scaricati dal sito Trenord, alla voce mitigazione.

Mi auguro e spero in un suo interessamento e sopratutto un dar voce e migliaia di pendolari che ogni giorno sono costretti a prendere i carri bestiame che ci forniscono.

Cordiali saluti

Da: Attilio

Venerdì 11 ottobre 2019 01:01:37 Per: Corrado Formigli

Caro Formigli, grazie per la trasmissione di stasera sui problemi di questa giunta (che io ho votato). Che siano avvertiti: il prossimo passo dei romani saranno i gilet gialli alla carbonara contro il biodigeritore a Colle Prenestino,

Da: Antonio Chichierchia

Giovedì 10 ottobre 2019 23:51:17 Per: Corrado Formigli

Caro Formigli, cosa pensa Landini se introducessimo un sistema di controllo tipo braccialetto elettronico per i lavoratori (soprattutto in agricoltura) che possono operare sui campi solo con i trasmettitori attivati dai CPI e che i verificatori, via etere, potrebbero controllare da remoto x verificare i presenti sul cantiere agricolo, edile, ecc. ecc. Tale sistema, dal costo irrisorio, potrebbe consentire verifiche efficaci sui cantieri e ridurre, se non eliminare, il lavoro nero. In caso di lavoratori presenti al lavoro senza il braccialetto elettronico attivo potrebbero far scattare sanzioni ai datori di lavoro disonesti. Così i datori di lavoro sarebbero costretti a regolarizzare tutti i lavoratori "prima" di aprire il cantiere. Un saluto e grazie per le Vs inchieste. Mario Martone

Da: Mario Martone

Giovedì 10 ottobre 2019 23:34:23 Per: Paolo Crepet

Buonasera professore, sono una insegnante di un liceo e una mia allieva ha tentato il suicidio, attualmente è in ospedale. Vorrei fare qualcosa, ma mi sento impotente.
Poi mi piacerebbe fare qualcosa di piu per gli studenti, per prevenire disturbi alimentari... c é tanta solitudine! Proprio adesso, nell epoca dell interconnessione, ma cosa sta accadendo?
Lei mi puó aiutare ad aiutarla. ? Anni fa ho perso mio fratello, anche lui suicida.
La stimo. moltissimo.
Cordiali saluti
Tiziana Letta

Da: Tiziana Letta

Giovedì 10 ottobre 2019 22:14:58 Per: Mario Giordano

Buona sera mitico Giordano volevo aprire u Argomenti sul Rdc. Io sto aspettando una risposta dall' 11 di marzo giorno in cui ho fatto domanda. e vero che o dovuto fare un aggiornamento ma x loro è sempre in elaborazione. domanda... ma me la danno? ? Quando? ecc ecc vedi se è interessante. grazie e scusa il disturbo ma é possibile tutto sto tempo. sono esasperato..

Da: Pierangelo Montagna

Giovedì 10 ottobre 2019 21:33:27 Per: Matteo Salvini

Caro Matteo,
Ti scrivo per conto di mio marito Mario, di 42 anni.
Mario è affetto da molti anni da una malattia degenerativa, la sclerosi multipla, è ancora in grado di camminare e di essere autosufficiente, ma non sappiamo per quanto tempo ancora... Mario ha sempre lavorato con suo papà nel settore edile, ma non gli è più possibile fare questo lavoro così impegnativo fisicamente. Ma lui ha bisogno di sentirsi ancora utile e realizzato, per questo ti chiedo se puoi aiutarci a trovare un impiego che sia adatto a lui, per fargli avere ancora una vita dignitosa. Noi viviamo a Roma, vicino Ostia, dove so che sei passato più volte...
Spero in tuo riscontro
E comunque vada ti ringrazio, anche per quello che stai provando a fare per noi italiani, per il nostro paese
Grazie
Maria

Da: Maria Basso