Ultimi commenti alle biografie - pagina 4224

Venerdì 11 ottobre 2019 19:35:23 Per: Craig David

Ciao david sei molto bravo nel canto 0039/------- fuori da italia cellulare

Da: Valter Tammaro

Venerdì 11 ottobre 2019 18:59:50 Per: Matteo Salvini

Caro salvini (si fa per dire)
Nutrivo una fievole ammirazione per Lei ma me l'ha fatta passare subito seguendo le sue intervista.
Sistematicamente non ha mai dato una risposta ben definita, si é sempre defilato in modo infantile su domante molto serie.
Altri motivi che mi ha fatto cambiare idea su di lei sono, esibirti on il crocifisso mentre la gente muore in mare e quella frase irripetibile ''datemi pieni poteri''. Si dare pieni poteri a una persona che non ha saputo nemmeno gestire il vento a favore del momento, facendo cadere un governo pensando che dietro l'angolo ci fossero giá le elezioni belle e pronte per lei.
Forse a lei la Costituzione non le é molto chiara.
Concludo, siccome continuamente da ricette fantasiose in merito alla finanziaria, potrebbe spiegare dettagliatamente a noi italiani da dove prenderà i soldi per le coperture?
Oppure sono solo ''caramelle'' ?
Spero che gli italiani si ravvedano e presto la faranno scendere dal piedistallo.
Un saluto

Da: Dario

Venerdì 11 ottobre 2019 18:59:42 Per: Flavio Insinna

Insopportabile, volgare, prolisso, invadente, ignorante, invasato, non si puo'vendere, peccato!

Da: Daniela Brunetti

Venerdì 11 ottobre 2019 18:11:47 Per: Mario Giordano

Milioni di euro spesi per le urne elettorali di cartone.

Ma quanto ci costano e ci sono costate le urne elettorali usa e getta "biodegradabili" ?

Sì, le urne in cartone ondulato che troviamo da quasi venti anni ai seggi elettorali e in cui inseriamo la scheda elettorale quando esprimiamo il nostro voto.

Negli ultimi anni l'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S. p. A., che si occupa della loro fornitura alle Prefetture, ha aggiudicato una serie di bandi:

Nel 2018 per un quantitativo stimato complessivo pari a 460. 000 urne elettorali di cui n. 345. 000 per la durata contrattuale di 36 mesi e n. 115. 000 per l'eventuale estensione in opzione per ulteriori 12 mesi. L'importo complessivo dell'appalto era stimato in 2. 070. 000 euro IVA esclusa, la fornitura è stata aggiudicata per un prezzo unitario di Euro 4, 06 a scatola, quindi per un totale di € 1. 867. 600 IVA esclusa.

Il bando precedente del 2015 per 230. 000 urne per la durata contrattuale di 24 mesi e 115. 000 urne per l'eventuale estensione di 12 mesi è stato aggiudicato per 851. 000 euro IVA esclusa per 24 mesi. Il prezzo a base d'asta era stabilito in 3, 90 Euro a urna.

Il bando del 2012 invece prevedeva un importo complessivo stimato pari ad 3. 200. 000 euro così articolato: 2. 200. 000 euro IVA esclusa per la durata contrattuale di 24 mesi e per la fornitura di nr. 550. 000 urne; 1. 000. 000 euro IVA esclusa per l'eventuale estensione in opzione di ulteriori 12 mesi e per la fornitura di nr. 250. 000 urne. La fornitura è stata aggiudicata per un valore finale totale dell'appalto di 3. 112. 000 euro IVA esclusa.

Le urne monouso sono delle scatole in cartone ondulato delle dimensioni interne cm 50x50x50, con una fessura di cm 14, 5x1, 8. Sono usa e getta, perché ne occorre una per ogni elezione: per le elezioni politiche, in ogni seggio in tutta Italia, per circa 61. 000 sezioni elettorali, ne occorre una per la Camera e una per il Senato, e poi per le regionali, comunali, europee e referendum. Sembra che le schede di una elezione possono venire in contatto solo con un'urna alla volta e poi vengono gettate, al pari dei sacchetti biodegradabili. Chissà perché non possono essere riutilizzate per più elezioni, forse per una questione di igiene o di sicurezza. Una volta venivano utilizzate delle urne di legno molto più resistenti che potevano durare decine di anni e rimanevano a disposizione dei singoli seggi. Adesso ad ogni elezione bisogna aggiungere anche le spese di distribuzione, perché la consegna capillare ai committenti finali (Prefetture) avviene a cura del Poligrafico. Quindi dalla Zecca alle Prefetture e da queste ai singoli comuni e poi ai vari seggi.

Sembra un grande sprEco di denaro pubblico, oltre che una scelta poco ecologica che non fa bene all'ambiente. Visto che al cartone bisogna aggiungere:

Un Sacco di polietilene trasparente formato cm 70x130 (spessore 100 micron ± 5%) per urna.
Ciascuna urna deve essere allestita con film termoretraibile avente spessore minimo 50 micron in pallet f. to cm 120x130 e ogni bancale (pallet) dovrà contenere 100 urne allestite e protette da angolari di cartone e film estensibile.

Non sono meglio allora urne di legno o plastica trasparente, sì plastica (magari riciclata) visto che non si può più usare questo termine, o qualsiasi altro materiale più resistente del cartone, riutilizzabili all'infinito e sempre a disposizione a km zero. Non credo che occorra un genio, un bambino o un adolescente per capirlo. Spendere ogni volta una media di 4 euro per urna per ogni elezione fanno migliaia di urne, quando persino all'IKEA o su Amazon con pochi euro le trovi in plastica e le usi per i prossimi secoli.

Ma non bisognava ridurre i rifiuti, l'economia circolare, il riuso, le 4 R, il plastic free e le ultime mode del momento. Tutti ambientalisti a chiacchiere, tweet e cartelloni e poi non si parte nemmeno dalla base, dal primo atto, dalla culla, dal recipiente che accoglie la manifestazione della nostra volontà.

Cordiali Saluti

Da: Paolo

Venerdì 11 ottobre 2019 16:16:54 Per: Elsa Fornero

Buongiorno,
dal 2011, una mia ambiziosa proposta economica, assolutamente risolutiva per l'Italia e l'euro, non ha convinto i vari governi cui l'ho inviata. Una vecchia proposta Monorchio&Aletta ai quali l'avevo inviata a fine agosto 2011 (sul sito di Panerai (Milano Finanza), proposta presa inizialmente in considerazione dal governo in quell'epoca (Sen.
Paolo Romani e, successivamente, Renzi) ingloba i miei spunti principali e, pertanto, sono convinto che la proposta meriti di essere seriamente ponderata a prescindere dall'eventuale onore per una esclusiva che risulta inifluente sul traguardo che la proposta si pone. Poiché sono un cittadino qualunque, non mi meraviglio della possibile sufficienza con cui viene letta. Pertanto, sono a chiedere alla sempre gentilissima dottoressa Fornero se potesse studiarla tenendo in considerazione che:" in natura ogni essere vivente s'adopera per sopravvivere e che è diritto di ciascun uomo ma anche di qualunque società civile adoperarsi per individuare le vie possibili (anche pseudo escamotage) per la sopravvivenza a patto di non fare arrecare danno ad altri.
Invierò codesta mia vecchia proposta dietro Vs cortese disponibilità. la proposta consta di 3 paginette.
Grazie per l'attenzione
bruno Puricelli Aosta

Da: Bruno Puricelli

Venerdì 11 ottobre 2019 15:44:01 Per: Corrado Augias

Prof. Augias,
ho assistito, sul canale La7, alla pubblicità di presentazione del libro "Il grande romanzo dei Vangeli". A me è piaciuto ma, non potendo leggere perché oltre che novantunenne non vedente, Le chiedo: "Perché non realizzarne una versione multimediale? ". Mi piacerebbe tanto poterlo ascoltare.
Aspetto notizie.

Cordiali Saluti,
Matteo A. Pasquariello

Da: Matteo A. Pasquariello

Venerdì 11 ottobre 2019 15:09:54 Per: Matteo Salvini

In ordine alla legittima difesa, legge su cui avete fatto molto, compiendo passi da gigante, mi sembra però abbiate trascurato un punto importantissimo, già menzionato dai tempi in cui a capo c'era l'On. Bossi: la discrezionalità del rilascio sottoposta al prefetto. Non si potrebbe trasformare quella che ad oggi è una CONCESSIONE STATALE in un DIRITTO dell'onesto cittadino, come nelle democrazie più evolute? Basterebbe, magari tramite referendum cancellare questa discrezionalità ai prefetti, oggi senza nessuna equanime ed obiettiva valutazione nei confronti del cittadino onesto in ordine al suo rilascio, ma al contrario sottoposta ad un giudizio troppo spesso inficiato da elementi personali ecc. Grazie per quanto avete fatto e farete. Viva la Lega!

Da: Felice Francesco Maria Colombo

Venerdì 11 ottobre 2019 13:37:29 Per: Lilli Gruber
Venerdì 11 ottobre 2019 13:29:24 Per: Mario Giordano

In considerazione del Vs programma televisivo di cronaca, ritengo, previo riscontro, che sia interessante portare a conoscenza del pubblico italiano la corruzione da parte di alcuni Magistrati e come altri coprono con sentenze scandalose i reati dei colleghi. Il caso in questione riguarda le aziende del gruppo Bolici, leader internazionale nell'arredamento chiavi in mano, con quattrocento dipendenti, dichiarate fallite con debiti inesistenti per fini di lucro personale dei Giudici e collusi, compreso le maggiori banche italiane. Un sistema contorto di amministrazione della Giustizia, a copertura dell'illecito ed a salvaguardia dei corrotti, magistrati compresi. L'intervento della Vigilanza della banca d'Italia e no della preposta Procura della Repubblica di Latina ha indotto le banche a rettificare le somme indebite per decine di milioni di euro, chi ha decretato il fallimento, i professionisti collusi, le banche, salvo la condanna di due anni ai responsabili di banca Sella e la richiesta di rinvio a giudizio per Unicredit ancora, nonostante l'evidenza, non hanno ricevuto condanne. La Procura della Repubblica di Latina e Velletri, in persona dei PM procedenti sono stati denunciati presso la Procura della Repubblica di Perugia per gravi omissioni dei molteplici reati denunciati compreso la mancata verifica di somme indebite per decine di milioni di euro, stessa cosa la maggior parte dei Giudici del tribunale di Velletri coinvolti in sentenze pilotate, a seguire Corte di Appello di Roma e Corte di Cassazione, una vera associazione per delinquere. Esiste copiosa documentazione legittimata attestante quanto dichiarato e può essere prodotta inoltre sono disponibile a prospettare quanto d'inverosimile esiste in chi dovrebbe tutelare gli interessi collettivi. I danni subiti sono ingenti, periziati un miliardo e mezzo di euro oltre la perdita dal lavoro per quattrocento dipendenti ed il danno sociale. In attesa di riscontro
distinti saluti

Paolo Bolici

Da: Paolo Bolici

Venerdì 11 ottobre 2019 12:35:41 Per: Mario Giordano

Caro Editore,  

mi chiamo Claudia sono di Catania e sono mamma di uno splendido bambino disabile di nome Mattia. Studiare è un diritto di tutti, ma molto spesso non è così. Spero prima o poi qualcuno possa ascoltare il mio grido d'aiuto e di rabbia.

Faccio parte del direttivo dell'associazione "20 Novembre 1989 onlus", questa associazione, tanto voluta dal nostro Presidente Maurizio Benincasa, è nata a Catania il 13 Aprile 2016 al fine di garantire e tutelare i diritti dei bambini e ragazzi con disabilità. Lottiamo quotidianamente contro l'inciviltà, l'indifferenza e le ingiustizie. Tutti dicono che i nostri figli sono la fascia più debole, da tutelare e proteggere, ma in realtà i nostri figli sono solo degli invisibili. Dopo quasi un mese dall'inizio della scuola, molti dei nostri bambini e ragazzi sono ancora a casa. Non viene loro garantito l'igienico sanitario, l'assistente all'autonomia e alla comunicazione e infine le insegnanti di sostegno, che sono sempre meno, spesso senza alcun titolo e senza alcuna specializzazione per le singole necessità ed esigenze dei nostri figli, facendo a volte dei danni importanti. Tutti sappiamo che le disabilità non sono uguali e con la stessa gravità, tranne il Ministro della Sanità e le Asp. Anche se mi sorge una domanda, non conosco il problema o fanno finta di non conoscerlo? Gli Assessori ai servizi sociali, le Asp, i Sindaci del territorio Catanese danno pochissima importanza

 al problema. L'Assessore ai servizi sociali d Catania ha detto al giornale la Sicilia che noi genitori siamo strumentalizzati e da chi! Si è permesso di offendere la nostra intelligenza, noi non solo non siamo strumentalizzati da nessuno, ma non abbiamo nessun colore politico, a noi interessa tutelare i diritti dei nostri figli. Il Sindaco non ci ha mai ricevuto, nonostante più volte gli abbiamo chiesto udienza, il Presidente della Regione Nello Musumeci è del tutto inesistente, ci dicono che il Comune di Catania ha un grave dissesto finanziario, ma chi glielo spiega ai nostri bimbi che solo loro non possono andare a scuola perché loro non sanno amministrare la Città? Alcuni Comuni del territorio Catanese hanno avuto il coraggio di chiedere hai genitori di anticipare i soldi per pagare l'assistente all'autonomia e alla comunicazione, ovviamente ciò è incostituzionale, ma i genitori pur di far andare i propri figli a scuola acconsentono con tanti sacrifici a seguito. Altri Comuni hanno stanziato solo 1500€ annui, ditemi voi con una somma del genere i genitori per un anno scolastico chi potrebbero pagare. Non ci sono controlli, ogni Comune si gestisce come gli pare. Mio figlio dopo un mese quasi di scuola ancora sta aspettando la psicomotricista. La scuola accusa il Comune, il Comune accusa la scuola, e nessuno fa niente di concreto. Ricordo a tutti, che noi tutti siamo dei potenziali disabili e che tutti un giorno potremmo avere bisogno di aiuto e di assistenza. I Centri Regionali per la riabilitazione a Catania sono indecenti, molto spesso ci sono liste lunghissime di attesa per entrare, inoltre a volte ci sono medici e terapisti incompetenti, diventando a loro volta causa della regressione dei nostri figli. I Centri dovrebbero collaborare con le scuole, con le Asp, ma in realtà ognuno si fa gli affari propri. Io sono anche Presidente dell'associazione ABC bambini in crescita, noi cerchiamo di collaborare con i vari reparti di neonatologia, per assistere e sostenere i genitori che vengono catapultati nel mondo complicato della prematurità. Mio figlio è nato prematuro e a causa di ciò ha riportato una disabilità motoria, per fortuna non eccessivamente grave, ma non sempre si è così fortunati. Quindi come possiamo notare molto spesso le due cose sono legate. E gli Ospedali che fanno? Decidono di togliere specifici protocolli di follw-up fondamentali come monitoraggio dello sviluppo dei bambini nati pretermine, per scongiurare rischi di gravi patologie a distanza di tempo. I bimbi e i genitori usciti dai reparti di Neonatologia sono abbandonati a se stessi. Dovrebbe esserci una continua collaborazione tra neonatologi, neuropsichiatri, terapisti, sanità pubblica, istituzioni, Regione, Comuni e scuole. Ma so che questo è solo un'utopia. Siamo ingrado di andare sulla Luna, stiamo tentando di andare su Marte, ma non siamo ingrado nel 2019 di tutelare le fasce più deboli. È intollerabile negare ai nostri figli disabili il diritto allo studio, al lavoro e cosa ancora più importante il diritto a Vivere.

Distinti Saluti 

Claudia Vincenza Condorelli

Da: Claudia