Aldo Bozzi
Biografia • Rigore verso i doveri, verso lo Stato
Aldo Bozzi nasce a Roma il 22 febbraio 1909. Laureato alla Sapienza di Roma, a soli ventiquattro anni entra nella magistratura, percorso allora tutt'altro che facile. A trentuno anni passa al Consiglio di Stato: ne ascenderà tutti i gradi sino a diventare Presidente onorario.
Antifascista, nel 1945 diviene Consultore e nel 1946 è eletto Costituente. Tra il 1952 e il 1960 viene eletto più volte Consigliere comunale e poi Consigliere provinciale di Roma. Per il comune della capitale ricopre il ruolo di Assessore della Polizia Urbana.
Dal 1953 al 1987 è eletto per nove volte deputato. A Montecitorio è capo del Gruppo liberale. Sarà questore della Camera, sottosegretario alle Finanze del primo governo Segni e poi Ministro dei Trasporti e dell'Aviazione Civile durante il secondo governo Andreotti.
Sempre alla Camera farà parte della Commissione Affari costituzionali. Parallelamente lavora come vicesegretario generale e più tardi presidente del Partito liberale.
Nel 1978 il Partito Liberale Italiano candida Bozzi alla Presidenza della Repubblica, ma non verrà eletto.
Diviene anche presidente della prima commissione Bicamerale per lo studio delle riforme istituzionali e, per qualche tempo, addetto al Massimario della Cassazione, ufficio della prassi codificata, organo incubatore di nuove sentenze e di nuove leggi: il punto di incontro fra Giurie e Politica.
Aldo Bozzi sarà infine autore di un manuale di istituzioni di diritto pubblico, riedito più volte con successo crescente.
Muore a Roma il giorno 1 novembre 1987.
Dal punto di vista politico e istituzionale Aldo Bozzi rappresenta con la sua carriera e la sua condotta, un esempio che è stato capace di mantenere il rigore del giurista nel proprio impegno politico.
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