John Stuart Mill
Biografia • Naturali leggi di produzione
John Stuart Mill nasce a Pentonville (Londra) il 20 maggio 1806. Il padre James Mill - storico e filosofo scozzese - gli impartisce un'educazione rigida. Il rigore usato nell'educazione del figlio aveva l'obiettivo esplicito di creare un genio intellettuale dedito alla causa dell'utilitarismo.
Mill risulta essere di fatto un bambino estremamente precoce: fin dai 3 anni studia matematica e storia; a 10 anni legge correntemente i classici greci e latini in lingua originale; a 13 anni studia Adam Smith e David Ricardo, fondatori della nuova scienza dell'economia politica; a 14 anni risiede per un anno in Francia, apprezzando in pari misura le montagne, lo stile di vita, gli studi a Montpellier e l'ospitalità parigina.
A causa delle fatiche fisiche e mentali provocato dallo studio, Mill entra in depressione, anche se poi guarirà in breve tempo. Rifiuta di studiare alle Università di Oxford e Cambridge per non sottomettersi al requisito di venire ordinato nella chiesa anglicana. Segue invece il padre nell'accettare un impiego nella British East India Company, dove lavora come impiegato dal 1823 al 1858.
Nel 1851 John Stuart Mill sposa Harriet Taylor, dopo 21 anni di intima ma casta amicizia (durante la loro amicizia Harriet era già sposata). Dopo soli pochi anni di matrimonio, nel 1858 la moglie muore: la sua influenza verso Mill sarà fondamentale per il suo pensiero circa i diritti delle donne (Il saggio "On Liberty, The Subjection of Women" è del 1859).
Tra il 1865 e il 1868 Mill è rettore della University of St. Andrews, l'università storica della Scozia, e al tempo stesso deputato liberale al Parlamento per il collegio londinese di City e Westminster; Mill sostiene la limitazione delle nascite, propone il diritto di voto alle donne, il sistema elettorale proporzionale e la legalizzazione dei sindacati e delle cooperative ("Considerations on Representative Government", saggio del 1861). In questi anni è anche padrino di Bertrand Russell.
Come filosofo Mill aderisce all'utilitarismo, teoria etica sviluppata da Jeremy Bentham, ma da cui Mill differisce in senso più liberale e meno fedele al consequenzialismo. Definito da molti come un liberale classico, la sua collocazione in questa tradizione economica è controversa per il discostarsi di alcune sue posizioni dalla dottrina classica favorevole al libero mercato.
Mill ritiene che solo le leggi di produzione siano leggi naturali, e quindi immutabili, mentre considera le leggi di distribuzione come una fenomenologia etico-politica, determinata da ragioni sociali, pertanto modificabili. Mill è favorevole alle imposte quando giustificate da argomenti utilitaristi. Inoltre ammette un uso strumentale del protezionismo, quando questo sia funzionale a consentire ad una "industria bambina" di svilupparsi fino al punto da poter competere con le industrie estere, momento in cui le protezioni vanno invece rimosse.
La sua opera fondamentale è "Principles of Political Economy with Some of Their Applications to Social Philosophy" (1848, Principi di economia politica con alcune applicazioni alla filosofia sociale), che per decenni sarà il più autorevole testo delle università inglesi.
Altre opere di rilievo sono "System of Logic" (1843, Sistema della e induttiva) e gli "Essays on Some Unsettled Questions of Political Economy" (1844, Saggi su alcune questioni controverse di economia politica), dove tratta della natura e del metodo dell'economia.
John Stuart Mill muore ad Avignone (Francia) il giorno 8 maggio 1873, all'età di 67 anni.
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